giovedì, 18 Aprile 2024

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Come riciclare il vetro: perché è importante farlo, idee e consigli

Come riciclare il vetro

Come riciclare il vetro? Non si tratta di un’operazione difficile ed ormai la raccolta differenziata è obbligatoria per tutti.

Eppure ci sono ancora molti dubbi ed incertezze e poi a cosa serve riciclare il vetro? C’è il modo per riutilizzarlo in casa?

Rispondiamo a tutte queste domande!

Come riciclare il vetro: perché farlo e come farlo

Un milione di tonnellate di vetro, ecco il quantitativo che si produce in Italia. Riutilizzandolo si può risparmiare in termini di materie prime energie e quindi avendo un impatto migliore sull’ambiente perché s’inquina di meno (per fondere una tonnellata di vetro ci vogliono 136 litri di petrolio in meno rispetto alla lavorazione della materia prima).

Niente male vero?

Come si fa?

Barattoli, bottiglie e caraffe vanno nel vetro mentre la ceramica no, i bicchieri di cristallo, vasellame, cristallo, specchi, lampadine, schermo tv, vetri di finestre e neanche il pirex!

Bisogna sempre e comunque consultare il proprio calendario della differenziata se si è in dubbio.

Ricordiamoci sempre di lavare bene tutto ciò che va nel vetro e possibilmente di togliere pezzi di plastica ed etichette.

Come riciclare il vetro in casa

Ci sono tanti modi per riciclare il vetro in casa!

Le bottiglie ed i vasetti si possono decorare con nastrini, bottoni, spago e perline ma si possono anche dipingere con i colori per vetro o rivestire con il decoupage.

Possono diventare:

  • porta fiori
  • porta posate
  • porta piantine
  • lanterne

Ebbene sì anche lanterne perché all’interno vi si possono mettere candeline o lucine a batteria.

Se occorre solo mezza bottiglia basta tagliarlo.

ATTENZIONE: procedere con cura, allontanare i bambini.

Come tagliare il vetro in casa

Cosa serve:

  • alcool etilico o l’acetone che usi per togliere lo smalto.
  • Spago
  • Fiammiferi o accendino
  • Contenitore da riempire con acqua gelata e ghiaccio
  • Bottiglia
  • Carta abrasiva

Come si fa

  1. immergere lo spago nell’alcol ed annodarlo nel punto in cui si vuole tagliare la bottiglia
  2. dar fuoco allo spago e ruotare la foglia in modo che tutto lo spago prenda fuoco (eseguire questa operazione dentro il lavandino)
  3. dopo 15 secondi immergete la bottiglia nel contenitore con acqua e ghiaccio, il vetro si taglia
  4. carteggiate lungo i bordi della bottiglia fin quando non saranno lisci

Fatto!

Come si riduce concretamente la plastica

Come si

Come si riduce la plastica? Ve lo siete mai chiesti?

Se non lo avete mai fatto questo è il momento.

Ieri ho visto il filmato delle Iene in cui si quantifica il danno che la plastica fa a noi ed all’ambiente.

Sembra un problema che non ci tocca direttamente: abbiamo le bollette da pagare, la spesa da fare, le questioni di salute, mica possiamo interessarci pure della plastica.

Ma se un giorno non ci fosse più da mangiare?

Danni causati dalla plastica: come si riducono?

La plastica è duttile, utile e resistente. Proprio per questo ci impiega troppo per smaltirsi.

Le spiagge e gli oceani sono pieni di plastica che si decompone, si trasforma ovvero in piccoli frammenti.

I pesci e gli uccelli la scambiano per cibo, la ingoiano, si sentono sazi, smettono di mangiare. Muoiono.

Afferrata la questione?

Gli animali rimangono intrappolati nelle plastiche. Muoiono.

Le persone mangiano il pesce che ha ingerito plastica ed assorbono le sostanze in essa contenute.

Ci siamo capiti? Stiamo parlando di estinzione, non solo degli animali ma anche nostra.

Come si riduce concretamente la plastica?

E noi cosa possiamo fare?

Possiamo mica imbarcarci per l’India o per l’Africa per andare a pulire le spiagge? No non possiamo. Facciamo la differenziata questo basta. No, non basta.

3 cose da fare subito:

  1. dire no alle cannucce
  2. non comprare plastica usa e getta
  3. portare le shopper in tessuto al market e rifiutare i sacchetti

Fra le cose concrete da fare ce n’è una davvero semplice: stiamo camminando in spiaggia, al parco, dove vi pare c’è della plastica per terra. La raccolgo e la butto. Ma non lo buttata io in terra, fa niente, sei responsabile lo stesso nel momento in cui non la raccogli.

3 scelte fondamentali:

  1. usare il vetro ed il legno al posto della plastica
  2. evitare il più possibile gli imballaggi quindi acquistare prodotti sfusi
  3. condividere e diffondere questo articolo

Sacchetti bio a pagamento: verità, bugie e humor

Sacchetti bio a pagamento

Sacchetti bio a pagamento: il nuovo tormentone del 2018.

Mio marito me l’aveva detto: pagheremo i sacchetti di frutta e verdura. Mica ci ho creduto. E poi? Ecco la tassa su sacchetti, bio ma non troppo.

Buon anno!

Sacchetti bio a pagamento vs bollette in aumento

C’è una guerra in corso, anzi più di una, su vari fronti di opinione:

  • è giusto pagare il sacchetto, perché biodegradabili, perché ce lo impone la UE, perché tanto ve li fregavate quando erano gratis
  • è ingiusto pagarlo, si pagava prima e ora si paga a doppio
  • ma vi rendete conto che hanno aumentato tutto, che paghiamo le accise sulla benzina di una guerra di vent’anni fa e vi preoccupate per i centesimi?

Insomma, ce n’è per tutti i gusti.

Morale della favola? Sì è vero che è importante la questione biodegradabile ma è vero anche che la notizia scioccante è che c’è stato l’ennesimo rincaro, che paghiamo per servizi che non abbiamo o sono scadenti e il caos per cosa si scatena? Per i sacchetti.

Sacchetti bio a pagamento: verità e bugie

Vero o falso?

I sacchetti si pagano perché in Europa si fa così: falso. La legge esiste ma non tutti i Paesi europei la applicano. Se saranno costretti o meno a farlo in futuro non lo sappiamo.

Pagare il sacchetto bio agevola l’amica di Renzi: vero. Catia Bastioli guarda caso è a capo di una ditta che produce queste buste. Ops. Però va anche detto che esistono anche altre aziende che li producono.

Questi sacchetti sono biodegradabili al 100%: falso. Contengono plastica al 50% quindi una parte si decompone e l’altra no.

Posso portarmeli da casa e riutilizzarli: falso. I sacchetti si possono portare da casa ma devono essere integri, monouso e adatti agli alimenti. Chi lo stabilisce? Il supermercato, se non vanno bene non saranno accettati.

Se applico l’etichetta direttamente sul cibo non pago il sacchetto: falso. Il sacchetto è conteggiato ogni qual volta si passa un codice a barre sul lettore. Quindi è inutile prendere la mela, pesarla metterci l’etichetta sopra.

Sacchetti bio a pagamento con humor

Passeggiando per twitter ho visto di tutto, soprattutto foto di verdura o frutta con sopra etichette. Commenti spassosi, deliri vari ma soprattutto questo: #cinesacchetti.

Sfogatevi e scrivete anche voi il titolo di un film infilandoci dentro i sacchetti.

Facciamoci due risate in attesa della rivoluzione.

Ma voi cosa ne pensate?

Trend Wellness 2018: le nuove tendenze del salutismo

Le lattine : da rifiuto a risorsa senza pari

Usare le lattine per fare arte è possibile. Una volta utilizzate, le lattine possono avere due vite diverse: o diventeranno un rifiuto ingombrante, o altrimenti possono diventare la base per un’opera d’arte alternativa. Le lattine possono essere in grado di riprodurre le immagine in due dimensioni. In più, sono utili per realizzare costruzioni divertenti. L’utilizzo di questi prodotti aiuterà a rendere tutto più particolare. Quali vantaggi ci possono essere nell’utilizzo delle lattine?

Come usare le lattine in casa

Una delle due possibilità è quella di utilizzare le lattine utilizzate, facendole diventare, per esempio, dei portaoggetti oppure dei portapenne. Basterà dipingerle a seconda di quelle che sono le nostre esigenze, i colori desiderati e avremmo un oggetto pratico d’uso. Inoltre, potrebbe diventare anche un comodo posacenere. In alternativa, sarebbe anche possibile utilizzarle come base per realizzare delle opere d’arte. Tali prodotti possono essere costruiti con una vera e propria arte che sta spopolando. Molti organizzano delle mostre artistiche, addirittura, su quante opere è possibile fare grazie al riciclo.

Una bicicletta fatta di lattine riciclate

Non molti sanno che dalle lattine è anche possibile realizzare una bicicletta. Infatti, la bicicletta in alluminio è economica ed il modello, costruito da un designer spagnolo, utilizza i materiali a disposizione per creare un mezzo di trasporto ecologico. Questo particolare prodotto è stato anche venduto in pezzi, rispettando la filosofia dell’arredamento svedese. Molti hanno comprato la bici montabile così da far assemblare questo prodotto direttamente a casa propria. Questa bici per adesso, non è ancora commercializzata su larga scala però è un prodotto prototipo che si sta diffondendo sempre di più anche perché grazie alla struttura stessa di tali prodotti, è molto leggero. Quindi utilizzare questa bicicletta significa abbattere i costi e salvaguardare l’ambiente dalla presenza di un rifiuto ingombrante come l’alluminio. Il riciclo può diventare perciò un’arte, un modo per migliorare il pianeta prendendosi cura dell’ambiente.