venerdì, 29 Marzo 2024

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Notizie e informazioni sugli alimenti e sulla nutrizione

I cibi preziosi per una buona salute

Una buona salute è il risultato di una serie di fattori che incidono in maniera più o meno determinante. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, una alimentazione corretta ed equilibrata, accompagnata da livelli adeguati di attività fisica, è essenziale per il mantenimento di un buono stato di salute. Il nutrimento corrisponde infatti a uno di quei fattori che maggiormente incidono sullo sviluppo, sul rendimento e sulla produttività delle persone, sulla qualità della vita e sulle condizioni psico-fisiche con cui si affronta l’invecchiamento. Una dieta corretta è quindi uno dei fattori principali che dovrebbero essere rispettati e seguiti e alcuni alimenti, più degli altri, possono offrire le principali proprietà benefiche necessarie al proprio organismo.

Il Limone

Il suo sapore amaro gli conferisce la capacità di aumentare la peristalsi, liberando l’intestino dalle scorie, migliorandone così la regolarità intestinale. I limoni contengono inoltre 22 composti anti-cancro, tra cui il limonene, un olio naturale che rallenta o addirittura arresta la crescita dei tumori negli animali. Sono ricchi di vitaminca C, utile a neutralizzare i radicali liberi legati all’invecchiamento e non solo disintossicano il fegato, ma sono efficaci anche per malattie cerebrali come il morbo di Parkinson.

i cibi preziosi per una buona salute

Uova da allevamento libero

Le proteine delle uova sono preziose per i bambini durante la crescita e per gli anziani che devono mantenere il loro patrimonio muscolare e osseo. Contengono inoltre la colina, una sostanza molto importante per le cellule nervose e per gli impulsi che queste trasmettono, influenzando lo sviluppo del cervello e della memoria. Il tuorlo è particolarmente ricco di biotina, vitamina necessaria a tutte le cellule in via di sviluppo.

i cibi preziosi per una buona salute

Humus Light

Si tratta di una crema molto densa, ottenuta a partire dai ceci e dalla salsa di semi di sesamo, la tahina. I ceci sono un’ottima fonte di proteine e fibre dietetiche, che aiutano la formazione delle cellule sanguigne. i fitoestrogeni contenuti nei ceci svolgono un’azione importante nel contrastare tumori alla mammella, tumori uterini e intestinali.

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Feta

È un formaggio light, semi grasso, ricco di proteine, con molte meno calorie rispetto all’emmenthal o alla fontina. Apporta proteine di elevata qualità biologica, calcio altamente assimilabile e vitamine B1, B2, PP ed A. Contiene inoltre buone quantità di sodio, potassio e fosforo.

i cibi preziosi per una buona salute

Germogli

I germogli ottenuti dai semi delle piante alimentari, arricchiscono i piatti già pronti, che costituiscono l’alimentazione quotidiana della maggior parte della popolazione mondiale. Con l’aggiunta di questo alimento è possibile dotarla di sostanze preziose per la salute e azioni benefiche. Migliorano infatti l’assimilabilità di sali minerali, combattono l’anemia, stimolano l’appetito, disintossicano il fegato e abbassano il livello di colesterolo.

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Olio di semi

Gli oli estratti dai semi hanno il vantaggio di essere ricchi di acidi grassi essenziali, ossia quelle sostanze che l’organismo non è in grado di produrre, che sono indispensabili per la salute. L’olio di girasole è ottimo per la bellezza di pelle e capelli; quello di germe di grano è consigliato in caso di forte stress. Quello di semi di lino è ottimo contro le malattie cardiovascolari, mentre quello di arachide è ideale per friggere. L’olio di vinacciolo è utile per ridurre il colesterolo, mentre quello di mais è fondamentale per proteggere pelle e capelli.

i cibi preziosi per una buona salute

Fragole

Grazie all’alto contenuto di Vitamina C, le fragole facilitano la produzione di collagene, una proteina che previene le rughe e rafforza i capillari riducendo la ritenzione idrica e cellulite. Lo xilitolo aiuta inoltre a prevenire la formazione della placca dentale. Le foglie delle fragole possono essere anche esse utilizzate per la preparazione di infusi molto utili per favorire la diuresi.

i cibi preziosi per una buona salute

Peperoncino

Il peperoncino ha numerose proprietà mediche. Migliora la circolazione sanguigna e protegge il sistema cardiovascolare, combattendo il colesterolo. Rafforza i vasi sanguigni e mantiene l’elasticità dei capillari, migliorando l’ossigenazione del sangue. È indicato in caso di tosse e allevia i dolori reumatici. È ricco di Vitamina C, in grado di difendere dalle infezioni. Anche i capelli trarrebbero beneficio dall’uso del peperoncino, perché la migliore circolazione sanguigna si rifletterebbe in maniera positiva anche sui bulbi piliferi.

i cibi preziosi per una buona salute

Zenzero

È efficace contro la digestione lenta e la dispepsia, curando il mal d’auto e il mal di mare. Riduce infatti notevolmente la nausea e i disturbi di chi soffre nel viaggiare in mare o in auto. È consigliato in gravidanza perché aiuta a combattere la nausea e il vomito, ma non bisogna mai eccedere nell’uso. Previene inoltre la formazione di ulcere che tendono a formarsi quando si assumono farmaci antinfiammatori.

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Come utilizzare il cioccolato avanzato a Pasqua. Tre idee gustose

Non è Pasquetta se non sono rimaste intatte almeno un paio di uova di cioccolato, ma anche ovetti e coniglietti vari che non abbiamo mangiato perchè il nostro stomaco chiedeva pietà.
Ma cosa farsene di tutte queste bontà? La soluzione è condividere il peccato di gola con amici e parenti, utilizzando la cioccolata per preparare dolci semplici e veloci.

Come utilizzare il cioccolato avanzato a Pasqua. Tre idee gustose

Truffles con i cereali

I biscottini truffles con i cereali sono molto semplici e si possono fare in varie dimensioni: se piccoli possono accompagnare un caffè, se più grandi sono un’ottima colazione o perchè no un dolce per una cena con amici.
Per otto persone bastano:
600 gr di cereali,
250 gr di cioccolato,
cacao amaro.
Spezzate il cioccolato e scioglietelo a bagnomaria, una volta sciolto mescolatelo ai cereali in modo da amalgamare bene il composto. Con un cucchiaio fate delle palline e disponetele su una teglia coperta con la carta da forno, ponete in frigorifero per 10 minuti e poi passate questi truffles nel cacao.

Salame di cioccolato

Una vera e propria delizia, per 8-10 fettine occorrono:
275 grammi di burro,
150 ml di miele,
225 grammi di cioccolato,
400 grammi di biscotti secchi (classici o senza glutine).
Si inizia sciogliendo a bagnomaria il burro, il miele e il cioccolato mescolando di continuo per evitare di far bruciare tutto. Nel frattempo si sbriciolano i biscotti e si aggiungono al composto.
Il mix andrà versato in uno stampo rettangolare (precdentemente foderato con carta da forno) da mettere in frigorifero per almeno 4 ore. Servire freddo di frigorifero dopo averlo tagliato a fettine ed eventualmente averne cosparsa la superficie con zucchero a velo.

Credit photo cioccolatteria veneziana
Credit photo cioccolatteria veneziana

Liquore al cioccolato

Un’ottima idea per riciclare il cioccolato è anche quella di preparare un liquore, utile sia per guarnire i dolci, sia ovviamente per le serate con amici.
Per 1 litro di liquore al cioccolato occorrono:
80 grammi di cacao amaro al 70%
250 grammi di zucchero
1/2 litro di latte
1/2 litro di panna fresca
150 grammi di alcool puro

Si mescolano 2 bicchieri di latte con il cacao all’interno di una pentola alta evitando grumi. Mettere la pentola sul fuoco e aggiungere lo zucchero, tutto il latte restante e la panna fresca e portare ad ebollizione. Filtrare poi il latte al cacao mettendolo dentro una ciotola molto larga quindi lasciarlo raffreddare. Una volta completamente freddo aggiungere, mescolando per bene e continuamente, tutto l’alcool. Mettere in una o più bottiglie e riporre in frigo quindi utilizzare o servire.

Credit photo ricettepourfemme
Credit photo ricettepourfemme

Il gelato diventa fluorescente

È proprio lì, davanti al bancone dei gelati, tra mille gusti e colori, che ogni certezza umana si autodistrugge.

Cocco, yogurt, melone, mela verde, pesca, frutti di bosco, fino ad arrivare ai più golosi, cioccolato, nocciola, pistacchio, caffè, stracciatella. Cosa potrebbe spazzare via tutta questa indecisione? Solo un gelato unico. Uno mai provato, originale, nuovo. Uno che non esiste. O non esisteva.

Si, perché ci ha pensato Charlie Henry, un gelataio inglese, che si definisce “the edible inventor” per la sua invenzione: il gelato che si illumina. Ora quanti di voi vogliono ancora il classico cioccolato e vaniglia, quando potrebbero avere il cono fluorescente?

In commercio tra circa un anno, dopo aver superato i controlli riguardo l’assenza di pericolosità del prodotto e aver ottimizzato e raffinato la ricetta, il gelato psichedelico si imporrà tra le scelte davanti al bancone, nei gusti limone, vaniglia e aragosta.

Il gelato diventa fluorescente

Per riprodurre la luminescenza non è stata utilizzata alcuna sostanza tossica o nociva per la salute umana, ma è stato semplicemente replicato il processo responsabile dell’effetto nei pesci di profondità, nelle lucciole e nelle meduse.

I colori non bastano più e il gelato oltre ad essere buono deve essere anche splendido splendente. Dunque si accettano scommesse: mangiare il gelato al buio, sarà la nuova moda del prossimo anno.

Pranzo di Pasqua, fra tradizione e cambiamento

topnotizie.it

Come per ogni festività anche Pasqua prevede un pranzo ad hoc che varia da regione a regione.

Il menù tipico di una famiglia del nord tradizione vuole che consista in primi a base di brodo con tortellini di magro, lasagne e rotoli di pasta fresca con ripieno di verdure di stagione e formaggi. Per i secondi piatti invece si passa dal brasato al Barolo – tipico della tradizione piemontese – alle emiliane polpettine pasquali, fino ad arrivare al capretto alle erbe lombardo e alle fagiolane e spezzatino di verdure della Liguria. I dolci vedono il trionfo della bavarese alle fragole o alla vaniglia, delle titole e pan de fighi e del salame dolce.

Il centro Italia invece offre un pranzo in cui nei primi piatti dominano i cannelloni di carne con grana e tartufo tipici dell’Umbria, i laziali gnocchi alla amatriciana e la toscana stracciatella di brodo. Immancabile nei secondi è sicuramente l’abbacchio alla romana unito al brodetto in bianco di Portorecanati – tipico piatto marchigiano – e al toscano caciucco alla livornese. Per finire il pranzo pasquale in bellezza sulle tavole degli abitanti del centro non può mancare la pupa e la colomba “briaca”.

Tipici piatti primi della tradizione pasquale meridionale sono invece la pasta fresca con frutti di mare, gli strozzapreti al pesto, la tiella di riso patate e cozze e le fettuccine al ragù. Fra i secondi si possono annoverare il pugliese cutturidd – ovvero l’agnello cotto nel brodo con erbe tipiche delle Murgie – la burrida di seppie sarda e i carciofi ripieni arrostiti della Campania. Come dessert si offrono per la gioia dei palati meridionali la scarcedda pugliese, la pastiera e la cassata siciliana.

Due però sono le pietanze immancabili su ogni tavola degli italiani, siano essi abitanti del nord, del centro o del sud: le uova – di cioccolato e non – e l’agnello. Entrambi cibi legati alla tradizione religiosa – l’uovo è simbolo di fecondità mentre l’agnello rappresenta il sacrificio di Gesù – sono due elementi che servono a creare il tipico clima pasquale.

Peccato che mentre per le uova non esistano problemi di quantità o di etica, per l’agnello la questione è diversa: il solo pensiero della mattanza di questi animali che viene compiuta ogni anno per andare a imbandire le nostre tavole dovrebbe far riflettere anche il più insaziabile mangiatore di carne e portarlo verso la scelta di ragù, ripieni o secondi prevalentemente a base vegetale. E bisognerebbe imparare a dire, se si ha un minimo di etica e di cuore, caro agnello no, io non ti mangio.

Ma pranzo di Pasqua non significa solo abbuffate e leccornie: secondo l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori infatti i prezzi dei prodotti pasquali sono sensibilmente aumentati rispetto agli anni passati e in particolare quelli relativi al più tipico dolce pasquale, ovvero la colomba.

I prezzi di quest’ultima hanno visto un incremento del 4,5% rispetto al 2013 portando molti italiani a ritornare alla vecchia abitudine di preparare i dolci per questa festività in casa. E alla luce di questo “ritorno alle origini” l’Osservatorio prevede una contrazione dei consumi relativi ai prodotti pasquali di circa -13% rispetto allo scorso anno.

Una Pasqua dunque all’insegna della tradizione si, ma non senza innovazioni e cambiamenti nello stile e nelle modalità di festeggiamento.

[Fonte: finanza.com]