venerdì, 29 Marzo 2024

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9+1 apps per organizzare un viaggio

thinkdigital.travel

Al mondo esistono fondamentalmente due tipi di viaggiatori: chi la sera prima della partenza deve ancora preparare la valigia e stampare i biglietti e chi, come me, organizza tutto in precedenza, anche l’ora e la durata del riposino pomeridiano. Quest’articolo che parla di apps per organizzare un viaggio sembrerebbe redatto solo per il secondo tipo di viaggiatori, ma se continuerete a leggere capirete che è molto utile anche per coloro che partono “all’arrembaggio”.
Di applicazioni che abbracciano il mercato turistico ne esistono a migliaia (qui alcuni nomi), per qualsiasi tipo di dispositivo e per fortuna nella maggior parte dei casi sono pure free.
Tutte queste app possono essere suddivise in due macro-gruppi, quelle create per semplificare l’organizzazione e quelle che utilizzano le travel community per aggiornare le informazioni relative ai paesi da visitare.

hotelplan.it
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Apps per l’organizzazione di un viaggio

Sono innumerevoli le app che fanno parte di questo gruppo, io ne descriverò solo alcune. Queste servono ad organizzare un viaggio nei minimi dettagli, dagli orari del treno, alle mappe interattive offline.

  • TripAdvisor
  • Sembrerà banale per la sua semplicità e familiarità ma TripAdvisor può diventare un gradito compagno di viaggio, sopratutto per organizzare le pause ristoro in base al proprio budget.

  • Comevado
  • Quest’app è comodissima per spostarsi tra le varie città in quanto ti mette a disposizione varie opzioni di trasporto tra cui scegliere confrontandole tra di loro in base al tempo di percorrenza, al prezzo e addirittura in termini di impatto ambientale.

  • Tripverse
  • Se volete una vacanza all’insegna della tranquillità, lontano dalle masse di turisti che popolano certe zone più conosciute allora Tripverse fa per voi. Quest’app permette di conoscere degli itinerari ai più sconosciuti per garantirvi un’esperienza indimenticabile e da veri escursionisti.

  • Wipolo
  • Gratuitamente Wipolo genera itinerari di viaggio che si aggiornano automaticamente grazie alla moltitudine di utenti che vi scrivono. Ideale per evitare il traffico.

incatrail.info
incatrail.info

Community di viaggio

Menomale che esiste il World Wide Web che ci permette di generare contenuti in maniera facile e veloce, ma soprattutto ci permette di esprimere le nostre opinioni e renderle pubbliche per cercare di aiutare gli altri.

  • Dopios
  • Dopios è una comunità online internazionale di viaggiatori che mettono a disposizione del mondo intero le proprie esperienze di viaggio per fornire dei pratici consigli agli utenti.

  • Find Meet Go
  • Questa community è nata per i viaggiatori solitari. Da la possibilità di incontrare altri utenti in modo da poter dividere le spese e condividere un’emozione.

Bonus extra

Durante le ricerche per la stesura di questo articolo ho trovato tantissime app per organizzare un viaggio ma una mi è saltata subito agli occhi: PetSharing. L’ho notata non per la sua utilità nell’organizzazione ma perché è un’iniziativa davvero interessante. Sappiamo tutti purtroppo che nei periodi “vacanzieri” molta gente abbandona i suoi animali. Il mio intento oggi è quello di portare alla luce una realtà che invece potrebbe salvare la vita di molti cani e gatti lasciati in mezzo ad una strada. PetSharing è un’associazione no profit che si prenderà cura dei vostri amici a 4 zampe nel periodo in cui voi siete fuori casa. Quest’app potrebbe fare la differenza.

greenme.it
greenme.it

B&B Day, per celebrare l’ospitalità intima e familiare

Il primo week end di marzo si festeggia in tutto il mondo il B&B Day, cioè la giornata interazionale dei Bed&Breakfast.
Quella di quest’anno è la nona edizione e per festeggiare migliaia di bed and breakfast in tutta la penisola italica offriranno gratis la notte del 7 marzo a chi prenoterà un weekend, di due o più giorni.

Il B&B Day è nato, 9 anni fa, per celebrare una nuova formula di alloggio durante un viaggio, che, con il passare degli anni, si è fatta sempre più intima e confortevole, e anche decisamente più economica. E proprio per questo, il Bed&Breakfast è oggi una delle preferenze degli italiani in viaggio, anche per le attenzioni agli usi, alle tradizioni e alle culture della meta turistica che si va a visitare.
E non importa se si tratta di B&B nei centri storici delle città d’arte o dei borghi italiani, siano dimore di charme e design, ville antiche o casali in campagna, quello che conta è proprio la dimensione dell’ospitalità più intima e famigliare.

E a confermare le preferenze degli italiani, non è solo il numero costantemente in crescita di B&B (in Italia sono ormai più di 20 mila) ma anche, e sopratutto, quello delle prenotazioni che, negli ultimi anni, è aumentato moltissimo – grazie anche al vantaggioso rapporto qualità-prezzo che ha contribuito notevolmente a riposizionare sul mercato questa forma di microricettività.

Quest’anno, poi, si potrà approfittare del B&B Day per vivere la Festa della Donna con pacchetti weekend emozionanti e (quasi) gratuiti. Per maggiori informazioni, visitiate il sito www.bed-and-breakfast.it.

Gli Hadza, ecco l’ultima tribù primitiva presente sulla Terra

Nei pressi del Parco Naturale Serengeti in Tanzania si trova la tribù degli Hadza, una civiltà che vive come si faceva 10.000 anni fa. Si tratta di una tribù che conduce un’esistenza molto simile a quella dell’uomo del Paleolitico (che visse circa 2 milioni e mezzo di anni fa), svolgendo una vita senza regole e in piena libertà, dedita alla caccia e alla cura della famiglia. È proprio nei pressi del lago Eyasi, a nord del paese, che vive la più grande tribù di cacciatori Hadza.

Il loro mondo è uno degli ultimi rimasti incontaminato, al quale è sconosciuto l’uso della tecnologia (che per noi è diventata una dipendenza), tanto che le tecniche di caccia e coltivazione si tramandano oralmente di generazione in generazione. Non esistono i soldi, carte di credito, messaggi, chiamate, lavoro e neanche orari da rispettare, e la cosa più vicina ad una forma di mercato è lo scambio di un paio di sandali con una tribù vicina.

Secondo gli standard moderni degli studiosi, gli Hadza non dovrebbero esistere.
Eppure ci sono, e rappresentano più di un’anomalia: sono una tribù dimenticata. Non praticano la coltivazione e l’allevamento degli animali, ma si nutrono di cibi selvatici autoctoni raccolti e cacciati. La dieta degli Hadza consiste principalmente in: carne, miele, baobab, bacche e tuberi. Le donne Hadza si nutrono principalmente di prodotti vegetali (piante e tuberi) e passano la maggior parte del tempo nei campi. Gli uomini al contrario si spostano molto dal campo base alla ricerca di carne e miele. Anche se il cibo raccolto o cacciato è portato al campo e condiviso, gli uomini e le donne tendono a consumare, come spuntini nell’arco della giornata, il cibo che trovano. La loro lingua è una delle più antiche mai parlate dall’uomo, ed è composta da una dialettica a rime con dei suoni ritmati. Il sogno di ogni linguista, insomma.

Al contrario di noi, stressati dal lavoro e dalle preoccupazioni giornaliere, gli Hadza hanno tanto tempo per rilassarsi. Dato che la loro occupazione principale è cacciare il cibo, essi lavorano solo cinque ore al giorno. Durante tutti questi 10 mila anni, essi hanno lasciato molto più di un’impronta nella loro terra. Gli Hadza rappresentano una parte della cultura mondiale, ma allo stesso tempo, rappresentano anche ciò che l’umanità ha perso.

Mai come prima il nostro mondo è stato così connesso o conveniente. Ci basta cliccare su un bottone per cambiare canale, comprare un libro o prenotare un viaggio. Abbiamo tutte le comodità a portata di mano. In un breve lasso di tempo, la vita si è trasformata al massimo del comfort. E quindi quel senso di stress e di libertà che sogniamo è legata a qualcosa che abbiamo dimenticato e che solo i nostri ancestrali sapevano gestire. Popolazioni come gli Hadza sono il tesoro che abbiamo dimenticato.

Varsavia, la città più economica per un week end

città più economica
Credit: mirror.co.uk

La primavera è arrivata e come sempre torna anche la voglia di viaggiare e scoprire posti nuovi. Ma se volete concedervi qualche giorno di relax senza spendere troppo ecco il consiglio giusto per voi. Quest’anno la città più economica da visitare per un week end primaverile è Varsavia. Secondo una speciale classifica, stilata dal Post Office Travel, la capitale polacca è in testa alla classifica dei posti che conviene visitare quest’anno.

Lo studio pubblicato dal Post Office Travel ha considerato diversi aspetti e piccole spese che ci troviamo ad affrontare quando trascorriamo un week end fuori. Ad esempio il caffè al bar, una birra come aperitivo, una cena di tre portate con una buona bottiglia di vino locale incluso, i trasferimenti aeroportuali, l’alloggio per la notte e naturalmente le tariffe aeree.

Mettendo insieme tutti questi elementi è emerso che il prezzo per un week end a Varsavia si aggira intorno alle 113 sterline. Quasi un terzo di quanto potrebbe costare lo stesso soggiorno a Stoccolma, la città più cara in assoluto secondo questa ricerca.

città più economica

Al secondo posto di questa speciale classifica troviamo Vilnius in Lituania, più costosa di sole due sterline. Sul podio si piazza anche Bucarest, la capitale dell’Ungheria.

Come può notare, non solo la città più economica, ma le prime tre posizioni sono di città dell’est europeo dove il costo della vita è ancora relativamente contenuto. Per incontrare una città dell’eurozona dobbiamo arrivare al sesto posto di Lisbona e al decimo di Atene. Anche la capitale russa Mosca è relativamente poco costosa, ma se volete andare in Russia non dimenticate che è necessario il visto che può pesare nel bilancio delle spese previste per il week end.