Euro

Euro sì o no? Cosa ne pensate? Volete ancora stare in Europa?

Certo che in Europa non stanno facendo di tutto per farsi ben volere, parlo anche di Oettinger ovviammente.

Tutti avrete letto la famosa frase, che detta così sapeva molto di dittatura. Il fatto è che le cose non sono andate esattamente così.

Euro: Oettinger e le frasi travisate

La famosa frase incriminata in realtà non era quella che avete sentito e letto tutti ma “I mercati e un outlook negativo insegneranno agli italiani a non votare per i partiti populisti alle prossime elezioni”.

Come mai invece tutti abbiamo sentito qualcosa di diverso? Semplice: giornalisti.

Il giornalista della Deutsche Welle che ha intervistato Oettinger ha fatto un sunto, molto stretto, di quanto detto dal commissario Ue al bilancio. E lo ha pubblicato su Twitter.

I telegiornali italiani (che per carità populisti non lo sono mai) si sono accertati dei fatti? No, ci hanno riportato la frase modificata dal giornalista.

E noi abbiamo sentito qualche chiarimento di tutto ciò? No.

La stessa Deutsche Welle ha ritenuto opportuno precisare: “Il nostro redattore purtroppo nel suo tweet non ha separato in modo chiaro la propria valutazione dalla citazione. Di questo ci scusiamo. Questo è stato corretto col tweet successivo”

Euro: le scuse di Oettinger

Oettinger poi si è comunque scusato dicendo “Non volevo mancare di rispetto e mi scuso”, perché anche senza travisamento il suo commento non era davvero felice ed è inoltre poco rispettoso nei nostri confronti.

“Ho il massimo rispetto per gli elettori di sinistra, di destra e di centro, in ogni Paese riferendomi agli attuali sviluppi sui mercati, non volevo mancare di rispetto e mi scuso. In qualità di membro fondatore l’Italia ha giocato e gioca un ruolo importante nel processo di integrazione europea e spero che continui a farlo”. Insomma Oettinger ci ripensa.

“Il mio appello a tutte le istituzioni europee: per favore rispettate gli elettori: siamo qui per servirli, non per far loro lezioni“, ha twittato il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk.