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Mi capita sottomano un flacone di docciaschiuma appena lanciato sul mercato: da brava femmina quale sono apro il tappo per sentirne l’odore. Il vuoto. Somiglia maledettamente a quel profumo che usavi tu. Forte, speziato, indimenticabile.

Venivi verso di me con un maglione a righe colorate, la testa china da un lato e un drink alla menta tra le mani. Sentivo il tuo profumo da lontano, ti cercavo con lo sguardo. Eccoti qui. Sei il primo amore della mia vita, la mia prima scala verso l’infinito. Se solo potessimo conoscere in anticipo la nostra sorte, ci lanceremmo ugualmente nel vuoto?
Mi piace pensare all’innamorato come a un cane che si tuffa nel mare: la sua mente non conosce l’andamento delle correnti né quale sarà la sua sorte; pur sapendo di non poter fare ritorno alla base decide di correre il rischio. Riuscirà qualcosa o qualcuno ad impedirglielo? La risposta è: no.

Perché quando ci sei dentro a poco servono i segnali luminosi che dominano gli aeroporti; la tua insegna sarà una solamente. E la rincorrerai senza farti tante domande. Non sai se ti condurrà al sicuro o in una scarpata, ma la deciderai di seguirla come certi credenti seguono il vangelo di Matteo. Meccanicamente. Sarà l’oggetto della tua devozione assoluta, la spugna che ti succhierà tutta l’energia. E la vita.
Come immaginare di fare retromarcia una volta sperimentate le gioie del volo? Come tornare indietro quando un forza oscura ha deciso di lanciarti come una sonda nell’infinito?

Si, è vero, i guai peggiori che possono colpirti nella vita sono di ben altra natura, ma le conseguenze di un amore al capolinea di certo non scherzano. Quando perdi per sempre chi ami devi imparare a opporti alla corrente, a lottare contro i Monsoni. Non sei nato Boy Scout, nessuno ti ha insegnato a montare una tenda. Dovrai farlo da solo. Non ti sentirai più al sicuro in nessun luogo del mondo che non siano quelle due braccia, né proverai di nuovo la sensazione di oltrepassare la soglia di casa per sdraiarti sul letto. Ovunque andrai ti sentirai inseguito, spiato, violato. Il fantasma del tuo dolore ti perseguiterà per mesi senza darti tregua. A volte per sparire del tutto avrà bisogno di anni.

Ci sono persone che continuano ad infettarti da lontano, a loro insaputa. Rimangono in silenzio, ascoltano tutti i tuoi pensieri più intimi. Non sappiamo se la loro presenza dipenda da noi o dal caso, né conosciamo il metodo giusto per eliminarne la voce per sempre. Spesso si tratta di qualcosa creato e nutrito esclusivamente dalla nostra immaginazione, perché la sofferenza è in grado di partorire mostri più finti e spaventosi di un amore andato a male.

Nessun essere umano è stato programmato per gestire un bagaglio emotivo così grande, perché quando tutti i colori, gli odori e i sorrisi ti rimandano nello stesso luogo forse devi rassegnarti al fatto che quella fosse davvero la tua casa. Ma ogni forma d’amore prima o poi si dissolve e toccherà a te solamente riuscire a sbarazzartene.