giovedì, 18 Aprile 2024

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Notizie di attualità sul mondo degli animali, diritti e doveri per chi possiede un animale domestico, storie sugli amici a quattro zampe

Bambini leggono storie ai cani abbandonati (FOTO e VIDEO)

credits: http://www.repubblica.it

Negli Stati Uniti c’è un nuovo modo per aiutare i cani abbandonati a trovare una casa che li accolga. Il progetto, chiamato ‘Shelter buddies reading program‘, è stato lanciato dalla Humane Society of Missouri, associazione che si occupa degli animali in difficoltà, e prevede il coinvolgimento di bambini e ragazzi. In che modo? Semplicemente leggendo storie. I ragazzini, di età compresa tra i 6 e i 15 anni, si recano in un ricovero per cani abbandonati e leggono loro delle storie, per aiutarli a riconquistare la fiducia nei confronti degli esseri umani.

I piccoli lettori devono prima affrontare una preparazione specifica di 10 ore, in cui imparano a comprendere il linguaggio dei cani, in modo da capire e riconoscere eventuali sintomi di stress o di ansia. Una volta che un bambino ha completato il programma di formazione può tornare in qualsiasi momento nella struttura insieme ai suoi genitori, per sedersi e leggere le sue storie preferite ai cani.

I ragazzi si siedono di fronte all’alloggio di un cane e leggono loro un libro di favole, come se si rivolgessero ad un fratellino più piccolo. Questo progetto ha un obiettivo duplice: da un lato, permette ad un cane ad essere più socievole e fiducioso nei confronti degli altri, dall’altro educa i bambini all’empatia e alla solidarietà, oltre che a migliorare le loro capacità di lettura.

Volevamo aiutare i nostri cani più timidi e traumatizzati senza un’interazione fisica forzata – ha dichiarato il direttore del programma Jo Klepackie ascoltare un bambino che legge riesce davvero a calmare questi animali. Siamo sorpresi in maniera positiva dai risultati che abbiamo ottenuto“.
Se tutto funziona come deve, il cane, anche se timido e timoroso, si avvicinerà e mostrerà interesse.” – continua – “Se ciò avviene, i bambini possono rinforzare questo comportamento dandogli un piccolo premio.

Si tratta di un esercizio pacifico, sereno. I bambini toccano con mano sia il timore degli animali che l’influenza positiva che possono avere su di loro. Questo li incoraggia a guardare le cose dal punto di vista degli animali. È un esercizio che li aiuta a relazionarsi meglio sia con gli animali che con le persone presenti nelle loro vite.” conclude il direttore

Sembra che il programma stia dando buoni frutti e che abbia già facilitato l’adozione di alcuni animali. La speranza, ora, è di poterlo presto estendere anche ad altri ricoveri gestiti dalla Humane Society, includendo anche i gatti.

Il parere di AssoVegan sulle frasi della Parietti (INTERVISTA)

Credit: tvblog.it

Durante la prima puntata di “Announo”, andata in onda tre giorni fa su La7, Alba Parietti ha apertamente commentato le abitudini alimentare dei vegani.

La Parietti è intervenuta dopo la testimonianza di una ragazza ex vegana dicendo: “Io francamente quando c’è un vegano a cena mi vorrei ammazzare […] Non ho mai capito niente di quel che mangiate o non mangiate. Siete l’ossessione dei poveri disgraziati che organizzano le cene”.

Noi di Blog di Lifestyle abbiamo raggiunto il vice presidente di AssoVegan, Sauro Martella, che ci ha rilasciato una dichiarazione sui commenti della Parietti.

“Ho visto la puntata da dove è stata estrapolata la frase Alba Parietti… È certamente una frase infelice, ma per onestá intellettuale va detto che fuori dal contesto il senso che appare alla sola lettura del virgolettato è molto diverso. L’affermazione era più un ammissione di incapacitá di riuscire a preparare una cena appagante al proprio ospite e anche quel “rompere le palle al mondo intero” sembrava più una frase buttata lì senza riflettere. Insomma non ho percepito nessun attacco ai Vegani, anzi più di una volta Alba Parietti ha affermato di riconoscere la scelta vegan come un ideale alto a cui lei ancora non era riuscita ad arrivare.
Dove la signora Alba Parietti riscontri questi problemi nel diventare vegan e nel preparare cene vegan, non riesco proprio a immaginarlo, visto che è tutto semplicissimo, comunque sia, trovo che abbia poco senso attaccare una sua affermazione ingenua, quando all’interno della trasmissione in questione sono state dette cose ben più gravi e inaccettabili.

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Forse un pò più di serenitá del confrontarsi aiuterebbe molto più gli animali nel vedere difeso il proprio diritto alla vita… Ma l’uomo, si sa, è fallace e chi ne paga il conto è sempre il più debole”.

Il cane è il miglior confidente di una donna

Avere un cane significa anche sapere a chi rivolgersi in caso di necessità: non è affatto raro, infatti, che ci si ritrovi a confidare i propri più intimi segreti e le proprie preoccupazioni o a chiedere consiglio circa le proprie relazioni affettive proprio ai nostri amici a quattro zampe. A darne conferma è una recente ricerca inglese, realizzata grazie a Frontline Spot On, che ha rivelato lo sbalorditivo quantitativo di ore (in totale 219) che i proprietari di cani trascorrono a chiacchierare con i propri animali: è stato stimato che in media si parla col proprio cane per circa 36 minuti al giorno (contro i 28 in cui i proprietari di gatti si rivolgono all’altra tipologia di pelosi interlocutori).

Nel corso dello studio è stato riscontrato che per un terzo delle donne (il 34%) e per più di un quarto degli uomini (il 28%) parlare col proprio cane è loro d’aiuto nel riordinare i pensieri e nel prendere decisioni importanti: una donna su cinque ha addirittura ammesso di chiedere effettivamente consigli al proprio animale domestico, a dimostrazione del fatto che il cane è il miglior confidente di una donna.

La ricerca, che ha coinvolto 2.000 proprietari di animali, mira a individuare il ruolo rivestito da cani e gatti nell’odierno contesto familiare: i risultati dimostrano, dunque, che vivere con animali domestici apporta effetti del tutto benefici, se non propriamente terapeutici, alle persone che hanno uno stile di vita stressante.

La compagnia degli animali, peraltro, supera spesso anche quella degli stessi esseri umani: tanto le donne (30%) quanto gli uomini (34%) impegnati presi in esame hanno, infatti, affermato di trascorrere più tempo col proprio animale domestico rispetto a quanto ne passano col proprio partner. Senza tralasciare l’influenza che il proprio amico a quattro zampe può esercitare sulle relazioni d’amore: basti pensare che il 10% degli intervistati ha confessato di aver lasciato il partner perché non gradiva il proprio cane o gatto.

Dall’UE arriva lo stop ai fondi per la corrida

Credit photo: www.bergamopost.it

Ieri, 28 ottobre 2015, il Parlamento Europeo – con ben 438 voti su 687 – ha approvato un emendamento che cancella ogni tipo di finanziamento che riguarda l’allevamento dei tori usati durante la corrida. Ovviamente, prima che si parli di legge, dovremo aspettare l’approvazione dell’emendamento da parte dei ministri delle finanze: solo allora, quando i finanziamenti verranno interrotti, si potrà parlare di vittoria.

Questo emendamento, però, è già molto importante, tenendo in conto il fatto che lo scorso anno uno simile non era stato approvato: 58 europarlamentari, infatti, astenendosi, avevano salvato gli allevatori. Ma quei 129 milioni di euro usati ogni anno per questa terribile pratica non sarebbe meglio usarli per altri fini?

Anche se questi “spettacoli” attraggono ancora molti turisti, non si può dire lo stesso di chi in Spagna ci abita: il pubblico della corrida, infatti, negli ultimi anni ha subito un forte declino. Ma proprio per non scontentare i visitatori, lo stato spagnolo, che vede nella corrida un’espressione culturale tradizionale, potrebbe mettere i propri soldi per finanziare questo tipo di attrazione.

È cosa certa, comunque, che questo settore sta arrivando al termine: sia grazie all’emendamento di ieri che allo stop dei finanziamenti da parte di molte giunte locali.