giovedì, 25 Aprile 2024

Animali

Home Animali Pagina 45
Notizie di attualità sul mondo degli animali, diritti e doveri per chi possiede un animale domestico, storie sugli amici a quattro zampe

Depressione negli animali, come diagnosticarla ai cani

Sapevate che anche gli animali soffrono di depressione? Ebbene sì, i cani possono diventare depressi e quindi è bene sempre tenerli sotto controllo per evitare di compromettere la loro salute mentale. Un cane infatti, non sempre manifesta quello che sente, ma molto spesso, si trova a tenere dei rapporti non proprio sereni e quindi a manifestare tutti quelli che sono i sintomi della depressione degli umani. Per capire cosa sta affrontando e soprattutto, in che modo riuscire ad aiutarlo, esistono tantissimi modi.

Come riconoscere la depressione del vostro cane

Per capire se un cane è depresso, bisogna fare attenzione alcuni segnali. Se vi sembra strano e quindi inappetente o se non rincorre magari i suoi giocattoli ed è un po’ più aggressivo, potrebbe essere in depressione. In tali casi, per scongiurare la depressione degli animali andrebbero perciò subito sostenuti nel modo migliore. Negli animali, prima di pensare alla depressione perciò, e quindi ad un disagio di tipo psichico, escludete tutti gli altri problemi di salute. In primis, l’artrite, difficoltà alla tiroide o qualunque altro tipo di patologia che potrebbe influire anche sul suo umore.

Come curare il proprio cane per curargli la depressione

Quando il cane inizia a manifestare dei sintomi di malessere, la cosa migliore è sempre quella di fargli fare tanto esercizio fisico, dargli molta attenzione e garantirgli una dieta sana. Quando invece vedete che il disagio di tipo psichico persiste, allora è necessario cercare di dargli sollievo magari con delle attenzioni in più oppure utilizzando dei farmaci che potrebbero essere utili per fargli migliorare la vitalità e l’umore. La depressione negli animali è un fenomeno che deve essere sempre e comunque affrontato, perché soltanto in tal modo, si garantirà la salute del vostro animale domestico a 360°. Anche i cani hanno bisogno di un supporto psicologico, specie se stanno subendo una fase di crescita particolare che necessita di un aiuto.

Capodanno 2017: come proteggere dai botti il nostro animale

Capodanno
Capodanno

Capodanno 2017: quella che per molti sarà una piacevole festa per altri può trasformarsi in un vero e proprio dramma, questo è particolarmente vero per i nostri amici a quattro zampe.

Anche quest’anno, purtroppo, i nostri animali domestici dovranno affrontare i fastidiosi rumori che producono i botti di capodanno.
Gli animali hanno un udito molto più sviluppato di quello umano, e per questo motivo percepiscono in modo più amplificato i rumori dei botti di capodanno.

Stando a quanto dichiarato dal WWF “si stima che ogni anno in Italia almeno 5.000 animali muoiano a causa dei botti di fine anno”.

Cosa possiamo fare per tutelare i nostri amici a quattro zampe?
Ecco alcuni accorgimenti che possiamo mettere in atto.

1 – Sensibilizzare il problema: amici,conoscenti,vicini e bambini sono tutte persone a cui, con il giusto passaparola, si può far capire il pericolo che provocano i botti di capodanno.

2 – Teniamo il nostro amico a 4 zampe più lontano possibile dai luoghi in cui i petardi vengono accesi.

3 – Non lasciamolo gironzolare in giardino: se il tuo animale vive abitualmente fuori, in occasione dei botti si sentirà più sicuro con noi rimanendo in casa, evitando cosi anche il pericolo di fuga.

4 – Non lasciarlo mai solo: il nostro amico potrebbe avere reazioni incontrollate e ferirsi, è quindi un ottima idea quella di stargli più vicino possibile e magari distrarsi dandogli dei biscotti.

5 – Alza il volume della radio o della TV : anche se a qualcuno può sembrare strano, aumentando il volume del proprio televisore aiuterà a ridurre il volume esterno, ancora meglio se si tengono chiuse le proprie finestre.

6 – Evitare soluzioni fai da te: rivolgersi al proprio veterinario è la soluzione più saggia e meglio ancora se, fatto con qualche mese di anticipo dall’evento in modo da, poter subito iniziare una terapia comportamentale per far abituare l’animale a questi rumore, oppure una soluzione farmaceutica efficace per aiutare l’animale a superare la mezzanotte di capodanno con tranquillità.

Questi sono solo alcuni semplici accorgimenti, ma possono fare la differenza nell’aiutarci a rendere il meno traumatico possibile il capodanno 2017 per i nostri amici a quattro zampe.

Dermatite del cane, quali sono i sintomi

Come per gli esseri umani, anche per gli animali, la pelle risulta essere l’organo più esteso del corpo umano. Quando si possiede un animale domestico, che sia un cane o un gatto, è buona norma sempre tenere sotto controllo quello che è l’aspetto esteriore dell’epidermide e del pelo, perché eventuali alterazioni potrebbero essere il sintomo di diverse patologie, che a volte possono risultare oltremodo dannose per il nostro amico peloso.

Tra le forme di dermatite più frequenti, c’è sicuramente la malassezia, un’infezione simile alla candida degli esseri umani, perché generata da un fungo naturalmente presente sulla pelle e all’interno dell’orecchio dell’animale. Questa particolare patologia risulta essere più frequente nei cani che nei gatti, ma anche i nostri amici felini non ne sono immuni.

Le malattie della pelle

Anche se ricoperta di pelo, l’epidermide del cane è sempre soggetta all’attacco da parte degli agenti esterni, o dei parassiti. Se il piccolo si gratta in modo convulso e prolungato, ad esempio, potrebbe aver sviluppato la malassezia, una forma blanda e molto frequente di dermatite. Per sapere come curare la malassezia, è sempre opportuno rivolgersi al proprio veterinario di fiducia, che sarà l’unico in grado di consigliare quella che è la terapia più indicata, in base allo stato della malattia e alla sintomatologia.

E’ sempre importante, dunque, conoscere e osservare sempre il proprio amico per poter intervenire in caso di necessità, perché lui non ha voce, è il padrone la sua unica voce.

Prurito frequente

Può capitare infatti che il piccolo si gratti, anche spesso, durante l’arco della giornata oppure anche nel corso delle sue passeggiate quotidiane. Quando invece l’atto del grattarsi diventa frequente e incontrollato e, soprattutto, il cane continua ad indugiare sempre nello stesso punto, allora c’è qualcosa che non va.

In questi casi è sempre meglio controllare, avvicinandosi in modo dolce e rassicurante, per fare in modo che il cucciolo, anche se sente dolore in quel punto, non veda il contatto come una minaccia, e si lasci esaminare senza diventare aggressivo.

Nel caso in cui ci si trovi in presenza di arrossamenti, lesioni profonde o addirittura di pustole o vesciche, la cui causa non è da ricondurre all’azione delle unghie e delle zampe, allora è importante agire tempestivamente, portando il cane dal veterinario, l’unico in grado di formulare una diagnosi precisa e accurata, e di consigliare la terapia più adeguata perla cura del problema.

Niente panico

I danni esterni all’epidermide, infatti, possono anche essere il sintomo di qualcosa che sta accadendo all’interno del nostro piccolo amico. La desquamazione della pelle, la presenza di forfora, la perdita localizzata del pelo, e l’arrossamento della cute, sono sintomi evidenti che qualcosa non va, ed è quindi necessario effettuare degli esami clinici che siano in grado di fare luce su quanto sta accadendo.

Ma quando questo tipo di disturbo si manifesta, non è il caso di allarmarsi. Si tratta di episodi frequenti, che possono capitare in qualsiasi fase della vita del cane, e che non portano necessariamente ad una diagnosi infausta. 

                        

Selfie a quattro zampe (VIDEO)

CREDIT: www.dailymail.co.uk

Oggi grazie ai social network sappiamo tutto sulla vita dei nostri familiari e dei nostri amici, quali sono i loro interessi e le loro abitudini. Ma cosa sappiamo dei nostri migliori amici a quattro zampe? Per quanto curiosa possa essere la domanda, la risposta l’ha trovata l’agenzia Saatchi & Saatchi Madrid (colosso della pubblicità su scala globale), che in collaborazione con Pedigree Spagna, hanno creato “Posting Tail”, un gilet intelligente che grazie ad una connessione wi-fi 3G, è in grado postare immediatamente ogni foto scattata. Tra video e foto la quattro zampe mania è esplosa già da tempo, ma adesso con i selfie da loro realizzati, cani e gatti diventano i protagonisti assoluti dei social.

Fare un account per il proprio cucciolo su Instagram o su Facebook pare sia una delle mode del web 3.0, ma mantenerlo è impegnativo. Grazie a questa invenzione,però, penserà a tutto il vostro cane. Il prototipo sfrutta un’idea piuttosto semplice: quando il vostro cane è felice il sensore sulla coda, grazie ad un processore Raspberry Pi, rileva il movimento e la fotocamera scatta immediatamente la foto. Nello stesso momento l’immagine viene spedita al social-account collegato. Il processore rileva anche la posizione esatta in cui è stata catturata l’immagine e quanto il cane era felice in quel momento.

E come farà il nostro futuro social media influencer a scegliere cosa immortalare? Partendo dal presupposto che i social network vanno usati per condividere i momenti felici, Posting Tail scatterà la foto solo quando il cane scodinzolerà in segno di contentezza. Magari alcuni di voi si chiederanno se sia corretto rendere sempre più umani degli esseri viventi, che per loro natura, dovrebbero crescere in contesti molto lontani dai nostri. Ma per molti l’idea sembra davvero carina e può essere sfruttata anche per diversi progetti fotografici o artistici. Ma il vestito oltre ad essere riservato solo a cani di taglia grande con coda lunga, riesce a catturare solo l’immagine della nuca del cane che lo indossa. Per ora non è possibile acquistare “Posting Tail”, ma registrandosi al sito spagnolo della Pedigree, si può vincere una settimana di prova del vestito.