sabato, 20 Aprile 2024

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Misteri e dubbi dal mondo del lifestyle non hanno più segreti: arriva "Come fare per"

Come fare per preparare la valigia perfetta

Arrivano le vacanze ed è tempo di valigia: tra scarpe, vestiti, prodotti per la cura del corpo, abbronzanti e trucchi, l’incubo dello spazio torna, come sempre, puntuale come un orologio svizzero. Ecco i consigli per avere una valigia perfetta.

Lista anti-panico

Meglio avere un elenco di tutto il necessario sottomano: vi aiuterà a controllare che ci sia l’occorrente e a “riportare tutto a casa” senza lasciar nulla sotto il letto, nei cassetti o negli armadi degli alberghi. Ordine e organizzazione le parole chiave: scarpe, vestiti, prodotti e accessori, senza scordare costumi da bagno, trucchi e piastra per i capelli.

Sgomberare il letto

Niente pisolino pomeridiano questa volta. Meglio avere tutto sott’occhio. Poggiare la valigia sul letto è un ottimo trucchetto per evitare improponibili mal di schiena e colpi della strega e per velocizzare le operazioni di packaging.

Fermi tutti, prima le scarpe – e tanta carta

Niente scatoloni, confezioni regalo o buste corazzate: bastano dei fogli di giornale o della carta per avvolgere singolarmente ogni scarpa. Riporle per prime e, soprattutto, ai lati. Circondare il fondo della valigia-trasloco a mo’ di cornice e, solo dopo aver ottimizzato gli spazi, riempire il centro, creando una specie di “fondo” di scarpe.

Tappabuchi

Mutandine, costumi da bagno, piccoli asciugamani o mini-pochette morbide: tutto fa brodo per “tappare i buchi” tra una scarpa e l’altra. Piegare, arrotolare, stringere, pregare. La valigia-emmental non vi farà andare molto lontano. Chiudete e riempite ogni spazio vuoto.

Pantaloni, cardigan e “cose che non si grinzano”

Dopo aver creato il primo strato protettivo scarpe-salva buchi è tempo di pantaloni, leggings e cardigan: tutto quello che non si stropiccia o grinza va posto per primo. Stessa regola: uniformare gli strati mantenendo un livello omogeneo e alternando i capi (prima uno con la piega sulla destra, poi uno sulla sinistra – si eviterà, così, di avere l’effetto “montagna” in cui tutte le parti più “voluminose” sono da una parte e quelle più “slim” dalla parte opposta”).

Magliette, canotte, camicie, completi

Leitmotiv sempre presente: prima le cose “resistenti” alle pieghe e capi più delicati e particolari a salire.

Pochette di prodotti, trucchi, creme

Le varie trousse in stile tetris: l’incastro è la prima regola, lo strato di pochette deve creare un unico bordo. Meglio se distribuiti in sacchetti o borsette più piccole: i buchi devono essere coperti in tutti i modi.

Borse

Portare – poche, quanto più possibile – borse piegate e in posizioni di improponibili “salva-spazi”.

Vestiti, foulard e giacche

I capi più delicati meglio lasciarli per ultimi, serviranno come “chiusura” e non si rovineranno nell’ammasso della valigia.

Tasche, reti, spazi laterali e cerniere interne

Documenti di viaggio, caricatori, accessori: non serve “sprecare” lo spazio principale, meglio usare le apposite tasche o cerniere interne/esterne.

Lasciare lo spazio per le “cose dell’ultimo momento”

Avete caricato il telefono la notte prima? Dentifricio, spazzolino e ciabatte ancora per casa? Piastra dell’ultimo secondo? Meglio lasciare piccoli angolini liberi per mettere le ultime cose 5 minuti prima di partire.

Le cose più importanti non mettetele in valigia

Regola fondamentale soprattutto per chi prende l’aereo e imbarca le valigie. Tenersi sempre dietro, in borsa o a portata di mano, nello zaino o nel mini-trolley, le cose più importanti: oltre a documenti personali, portafogli, telefoni e macchina fotografica, meglio avere un cambio. Qualora doveste perdere la valigia – è sempre un’eventualità che dovete mettere in conto – è regola d’oro avere un cambio e una maglietta da usare per le prime ore prima di “ritrovare il tesoro perduto”.

Ecco piccoli consigli per organizzare al meglio la vostra valigia. Buone vacanze e occhio alle esplosioni.

Come fare per capire se ti stanno mentendo

Attenzione ai particolari del volto, alle espressioni e ai tic nervosi. La voce tremante, i gesti improvvisi, adrenalina a mille e vuoti di memoria. Ecco alcuni dei trucchetti per capire se ti stanno mentendo.

Osservare il viso e gli occhi

Il viso e gli occhi possono assumere mille e una espressioni: ad ognuna di esse corrisponde uno stato d’animo, un pensiero, un’idea, un sentimento.

Importante fare attenzione a chi si tocca il naso, forse a causa di una scarica di adrenalina, o copre la bocca come se stesse cercando di nascondere la bugia appena detta. Le labbra tese e serrate indicano tensione. Tutti piccoli ma grandi indizi per capire chi sta mentendo – e chi no.
Fondamentale anche seguire il movimento degli occhi: quando si cerca di ricordare qualcosa del passato, gli occhi delle persone destre si muovono a sinistra, se stanno inventando qualcosa, invece, a destra. Per le persone mancine vale stessa regola, ma a parti invertite. Quando si mente, si ha anche la tendenza a sbattere le palpebre rapidamente. Se tendono a rimanere socchiuse/chiuse più a lungo, è sicuramente perché questa persona sta vedendo o sentendo qualcosa che non le piace.

Per i popoli primitivi era tutto il contrario, ma ad oggi evitare lo sguardo non è indice di menzogna. Molto spesso si concentra l’attenzione su oggetti inanimati per ricordare. I bugiardi, molto spesso, cercano di guardare negli occhi l’altra persona per evitare che questa si faccia strani pensieri in merito a ciò che stanno dicendo.

I tic del corpo

Stanno mentendo: le persone che sudano molto (soprattutto se la sudorazione si aggiunge al tremore, al rossore di guance e collo, e alle difficoltà nel deglutire), quelli che “Sì con la testa ma No con le parole”, e viceversa, chi pensa troppo prima di rispondere, che giocherella con gli oggetti intorno a sé.
Altro elemento fondamentale: osservare il livello di rispecchiamento nell’altro. Quando interagiamo con qualcuno, solitamente “imitiamo” spontaneamente il comportamento dell’altro per stabilire un contatto e mostrare interesse. Se si mente, questo fenomeno tende a non verificarsi.

Una persona che sta mentendo tende a deglutire parecchio e a rischiarare la voce, tende ad allontanarsi ed evitare il contatto fisico, anche il più piccolo, anche quello “per sbaglio”, tende a limitare i movimenti e li dirige più verso di sé, a giocare con i capelli o sistemare cravatta e polsini della camicia.

Bugie a voce

Il bugiardo si riconosce anche a chilometri di distanza. Se inizia a parlare più velocemente o lentamente all’improvviso, c’è una buona probabilità di menzogna all’interno del discorso.

Una persona sincera spesso risponde con spiegazioni sempre dettagliate davanti ad una storia assurda o straordinaria. Chi mente non rivela nulla, rimane in un alone di mistero. Le risposte oneste vengono pronunciate velocemente, mentre le bugie no.

Fare delle domande

Metodo – quasi – infallibile: scoprire le bugie dell’altro tartassandolo di domande pungenti. Creare un’atmosfera rilassata è una delle prerogative da tener bene a mente: in un clima più “relax” il “bugiardo” si lascerà andare più facilmente. Conoscere delle cose importanti, delle informazioni fondamentali sulla persona in questione aiuta moltissimo.
Chiedere di ripetere la storia è uno dei trucchetti più banali di sempre: si ricorderà per bene tutti i passaggi?

Usa il silenzio. Non fermarti. Fissa negli occhi.

[FONTE: WikiHow]

Come fare shopping intelligente

Shopping ossessivo compulsivo? Portafogli bucato? Malattia rara? Niente paura, è normale. Se non riuscite a non fermarvi davanti ad una vetrina di intimo neanche con un carro armato puntato contro, se la carta di credito ormai scivola che è un piacere e se avete i calli alle dita per aver portato anni e anni buste e sacchetti, questo farà al caso vostro. Ecco come fare shopping in maniera intelligente, risparmiando denaro, comprando il giusto e divertendosi un po’.

Non fare mai shopping quando si è tristi

Niente musi lunghi o depressione al capolinea. Fare shopping deve essere relax, passatempo e zero stress.

Controllare nell’armadio

I doppioni di canotte, jeans e foulard non servono a nulla, neanche nella raccolta di figurine. Per evitare due magliette dello stesso colore o due paia di sandali con la stessa bordatura in cuoio, meglio controllare un attimo l’armadio e portarsi dietro una breve ma intensa “lista della spesa”.

Shopping in contanti

La carta non ci dà la reale percezione del nostro consumo. Meglio i contanti, per contenerci quanto basta.

Shopping online

Sul web sono miliardi le offerte e i prodotti tra cui scegliere. Ottimo mix fra risparmio, qualità e tanta scelta.

“Ti sta benissimo!”

Se una ballerina taglia 36 vi sta stretta, perché voi portate il 41, e la commessa continua a dirvi che “vi sta a pennello, quasi fosse stata creata per voi”, perché sa che il 36 è l’unico numero rimasto, magari anche con qualche graffio o la suola consumata, allora è proprio il momento giusto per alzarsi e andar via. Per le commesse è tutto bellissimo, perfetto, addosso una favola. Ma bisogna sapersi regolare e capire quale sia davvero la realtà.

Occhio ai saldi

Se un top low cost lo trovate, a prezzo iniziale, a 35€, e con lo sconto del 97%, fatevi due domande. Durante il periodo dei saldi viene tutto aumentato a dismisura cosicché lo sconto, che sembra sicuramente vantaggioso, in realtà viene fatto su un prezzo rialzato e lo riporta al prezzo precedente ai saldi. Quindi, niente guadagno, ma solo illusione.

Shopping in compagnia

“Shoppingare” con qualche anima buona vi terrà compagnia durante la lunga maratona dei centri commerciali.
Ma più che altro vi terrà a freno.

Consigli semplici, rapidi e facili da seguire per una giornata di shopping allegra e attenta ai quattrini.

Come fare per scegliere i jeans giusti

Quel modello ingrassa, quello è troppo largo, quello troppo chiaro. Poi all’improvviso la magia: il paio di jeans giusto, che calza a pennello, è proprio lì sulle nostre gambe.

Ma come evitare che modelli sbagliati infrangano il nostro cuore e la nostra autostima? Blog di Lifestyle vi da qualche consiglio per evitare la tipologia di jeans sbagliata. Perché fondamentale nella scelta è la forma del nostro corpo.

Provare sempre il capo

Il test camerino è indispensabile: un jeans non ha lo stesso effetto che ha sulla nostra silhouette, quando è ripiegato su uno scaffale. Così come funziona per gli uomini, dopo tanti sbagliati quello giusto arriverà.

Colore

È risaputo che i toni chiari tendano ad allargare la figura, al contrario di quelli scuri. Dunque se c’è da nascondere qualche imperfezione, è consigliabile optare per tonalità brune. Estrema cautela è consigliata anche nell’utilizzo del denim a fantasia.

Il boyfriend fit è sempre un’ancora

È un modello molto amato, soprattutto negli ultimi tempi. Può essere reso estremamente femminile, ma anche estremamente casual. Il suo più grande pregio è però quello di mascherare eventuali kg in eccesso, grazie al taglio morbido e maschile. Abusatene.

Evitate lo skinny jeans

A meno che non abbiate lunghe gambe alla Kate Moss, il jeans skinny non è una buona idea. Il suo effetto stretchato rende la figura costretta e poco a suo agio.

Altezza della vita

Non lasciamo che la moda ci sfugga di mano: la vita bassa è assolutamente sconsigliata per chi non è più giovanissima e la vita alta, al contrario, deve adattarsi bene alla tipologia di fisico. Estremismi a parte, l’altezza giusta sarà quella che consentirà di piegarsi senza che la biancheria intima perda la sua intimità.