giovedì, 28 Marzo 2024

L'amore precario

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Quando lui è geloso del tuo ex

Tu, lui e l’ex: storia di un grande amore, di un eterno triangolo destinato a durare in eterno. E cambiano i tempi, cambiano i protagonisti e i contesti geografici, ma tutto il mondo è paese. E anche lui, il tuo ex, continuerà ad essere un “pericolo” per tutti quelli che verranno. Anche dopo mesi, e dopo anni.

Quando lui è geloso del tuo ex lo capisci da poche semplici indizi: ti chiede ogni singola informazione dettagliata, compresi nomi, cognomi e codici fiscali di amici e parenti, per vedere se, per qualche strano caso del destino, ci sia qualcuno in qualche modo collegato a lui: fratelli, cugini di terzo grado, il macellaio di fiducia e il giornalaio sotto casa.

Senza dimenticare le innumerevoli litigate e le nottate passate a cercare di chiarire, tutta colpa di accesso Whatsapp ritardato, un’immagine profilo cambiata, una ricorrenza dimenticata. E torna lui, l’ex, come un fantasma pronto a succhiarti ogni barlume di linfa vitale, come quell’incubo dal quale non riesci proprio a staccarti, anche se adesso, lo sanno tutti, avete due vite diverse.

Ma la (s)fortuna, purtroppo, arriva quando il tuo ex fa parte della tua stessa comitiva, ha i tuoi stessi interessi, frequentate lo stesso corso di piano o la patente nella stessa agenzia. Ebbene, è proprio lì che viene segnato il tuo destino: ogni singolo sguardo diventa una promessa d’amore, ogni risatina condivisa diventa la fiamma che rinasce, ogni singolo indizio porta a film degni di premio Nobel.

E, in fin dei conti, come puoi biasimarlo? Una storia lunga 5 anni lascia sempre quel minimo strascico dentro i ricordi. E l’ex diventa, e diventerà sempre, quella data per cui litigherai, quella macchina per cui ti volterai, quel profumo che vorrai sempre evitare per non riempirti le narici di passato. Ma, a parte questo, niente e nessuno potrà mai ritornare nella tua vita. Un ex è un ex non per nulla, no? Ex vuol dire basta, vuol dire mai più, vuol dire metto un punto e ricomincio, guarda caso proprio senza di te.

Ma non è sempre facile da capire, soprattutto da accettare.

Come combattere contro lo stalkeraggio? Contro le litigate di fine estate? Come evitare ore e ore di messaggi e chiamate strappalacrime? Fiducia. Semplicemente fiducia.

Se manca fiducia non si può andar avanti, non si può costruire più nulla. Se non c’è fiducia come può una storia avere le fondamenta per innalzarsi e toccare il cielo? Se non ti fidi di me non c’è storia, non c’è futuro. E si vivrà sempre dentro i ricordi, che devono rimanere tali. Ricordi di ciò che è stato, di ciò che sei stata e di quello che ti ha trasformato, di quello che hai sbagliato e capito. Degli errori che non rifarai mai, del buono che porterai sempre con te. Ma che, fatevene una ragione, è finito, è passato.

Adesso ci sei tu, ci siete voi. E chi c’è stato c’è stato, e ormai è andato. E basta film mentali e paranoie inutili. Ora è una nuova vita. Ora si ricomincia.

16 segnali che il tuo lavoro ti sta rovinando il matrimonio (FOTO)

credits: indipendent.co.uk

Alla categoria dei fanatici del lavoro appartengono due tipi di persone: quello che passa 80 ore a settimane a lavorare in 20 metri quadrati di stanza, o in un mega loft vetrato, ma che comunque non è mai a casa; e quello che ha il pianto facile, che torna ogni sera a casa lamentandosi delle decisioni prese in disaccordo al tavolo dei meeting lavorativi. Tra chi si fa i migliori periodi di assenza da casa, che è già una conquista pranzare al tavolo tutto insieme la domenica, e chi è un insoddisfatto cronico, il lavoro, in un modo o nell’altro, senza discutere, si intromette nelle nostre vite e le rovina, sì, ma è ovvio, non sempre.

È che noi proprio non riusciamo a lasciare il lavoro dentro quelle quattro mura asfissianti e, assolutamente ignari dei problemi che ci portiamo appresso, lo facciamo entrare nel nostro salone, nella nostra cucina, nella nostra camera da letto.

“Trascorriamo la maggior parte del tempo, dal lunedì alla domenica, a lavoro ed è normale tornare a casa la sera e sfogarsi” -dice Lynn Taylor, esperta di gestione e organizzazione delle risorse umane- “Portare a casa i problemi del lavoro può avere un’influenza negativa sulla relazione perché il partner potrebbe risentire del fatto di non poter essere di grande aiuto.”

Ecco 16 situazioni in cui è meglio fare un passo indietro e capire che la situazione è più problematica del previsto.

1. Il vostro lavoro viene prima della vostra relazione

Se ad un biglietto per il cinema preferite un post-it appuntato e ad un bicchiere di vino con il vostro partner bevete più volentieri il quarto caffè della giornata, allora, con ogni probabilità state sbagliando qualcosa. Mettere a rischio la vostra relazione per il lavoro non ne varrà molto la pena e rischierete di passare i vostri sabato sera in uno studio d’ufficio, altro che casalinghe disperate, altro che Wisteria Lane.

2. Siete troppo stanchi per passare del tempo con il vostro partner

credits: www.ilfattoquotidiano.it
credits: www.ilfattoquotidiano.it

Se il lavoro vi sta consumando anche l’ultima goccia di linfa vitale, che voi proprio non ce la fate a parlare con nessuno la sera, la testa vi scoppia e gli unici movimenti che le gambe riescono a fare sono quelli verso il letto, fermatevi, fate un passo indietro. Ad aspettarvi in qualche stanza della casa ci sarà il vostro partner, che si starà sentendo molto trascurato. Per cui, prima di andare a letto, sarà meglio andare a fare due chiacchiere.

3. Se il vostro partner è diventato il vostro analista

Se la vostra relazione è diventata una seduta di psicanalisi in cui voi siete lì, a chiedere costantemente di essere consigliati su come muovervi a lavoro, su cosa fare per contrastare il nuovo capo che fa il dispotico o la nuova collega che beve il caffè da sola, non andate oltre. State mettendo a dura prova il vostro partner che potrebbe facilmente stancarsi.

4. Se parlate solo di lavoro

Se la vostra relazione sta lentamente precipitando nel burrone, bene, questo burrone ha più o meno l’aspetto delle vostre conversazioni. Sì, certo, se le vostre conversazioni ormai hanno come unico argomento il lavoro, non è certo un buon segno. Non condividete più nulla, e al “ciao” con un bacio sfatto, dato di sera appena rientrati a casa, segue un “non puoi immaginare cosa mi è successo a lavoro”. E invece il vostro partner lo sa bene cosa possa essere successo a lavoro, o, al massimo, se non lo sa, lo può immaginare benissimo. Ormai conosce ogni situazione all’interno del vostro mondo lavorativo che quasi quasi si fa assumere al posto vostro. Cambiate strada, se siete ancora in tempo.

5. Se cancellate gli appuntamenti o fate ritardo a causa del lavoro

È San Valentino, o il vostro anniversario, o semplicemente avete al vostro fianco una persona romantica che decide di portarvi a cena fuori una qualunque sera di un giorno infrasettimanale. E ve l’ha detto da giorni, sta progettando questo appuntamento da un po’. Tutto è pronto, tranne voi. E arriverà un messaggio del tipo “scusa ma faccio 5 minuti di ritardo” -che poi quelli sono i 5 minuti più lunghi della storia- o, ancora peggio, “scusa, ma non riesco più a venire”. In verità il vostro partner già lo sapeva, o comunque l’aveva messo in conto, che avrebbe ricevuto un vostro messaggio -che poi, siete così coscienti di star rinunciando alla vostra vita per il lavoro che non avete nemmeno il coraggio di chiamare, no, meglio mandare un messaggio-. Se la vostra coppia ancora non è scoppiata, bene, siete abbastanza fortunati. Ma le cose belle non durano per sempre e la fortuna cambia e chi lo sa, magari un giorno la vostra metà potrà stancarsi e dire basta.

6. Se il partner non vi racconta la sua giornata

Avete fatto un monologo di un’ora parlando di quello che avete fatto a lavoro e di quanto siate stressati dalle scadenze da rispettare. Vi siete finalmente sfogati, mentre il vostro lui o la vostra lei annuiva senza aprire bocca. Ad un certo punto, illuminati da qualche strana volontà, vi ricordate così, per caso, di chiedere come sia andata la giornata al vostro partner che, non volendo aggiungere altra pressione a quella che avete già, preferisce rispondere con uno stanco “bah, niente di nuovo”.

7. Se litigate sempre di più

credits: indipendent.co.uk
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Quando portate a casa lo stress del lavoro e ne parlate ogni giorno, ogni ora, ogni minuto della vostra vita (che va più o meno dalle 20:00 alle 23:00) con il vostro partner, potreste diventare strambi più irritabili. Potreste innervosirvi facilmente e litigare con chi, invece, con il vostro stress non c’entra nulla.

8. Se il vostro partner appare annoiato

Mentre siete immersi nel vostro flusso di coscienza su quanto sia difficile a lavoro in questo periodo, magari, ogni tanto, anche per sbaglio, prestate attenzione al vostro partner. Se il suo linguaggio del corpo manifesta una chiarissima noia, tra braccia conserte, occhi alzati al cielo e poco contatto visivo, smettete di parlare e private a risollevare la vostra relazione.

9. Se iniziate a litigare per cose nuove

Il vostro datore di lavoro è andato in pensione e ne è arrivato uno nuovo, il vostro stipendio è stato ridotto e non siete riusciti a lavorare perché il computer si è rotto. Avete accumulato quintali di stress e rabbia e li portate con voi nelle buste delle spesa dell’ultimo minuto. Le cose a lavoro sono cambiate e a casa iniziate a litigare con il vostro partner su cose per cui non avevate mai litigato prima. Non è certo una coincidenza.

10. Se non avete più pazienza l’uno per l’altro

Il vostro partner potrebbe stancarsi dei vostri discorsi sul lavoro e voi potreste stancarvi della sua scarsa pazienza. La porta di casa c’è, la fine della relazione pure.

11. Se non avete tempo per socializzare

credits: movieplayer.it
credits: movieplayer.it

Vi portate il lavoro a casa, ogni sera, anche nel weekend. Il vostro partner è stanco di questa mancanza di attenzioni da parte vostra e voi, effettivamente, non avete mai tempo per fare nulla, per andare a fare una passeggiata, per andare al cinema insieme.

12. Se passate poco tempo insieme

Se vi trattenete a lavoro fino a tardi, andate anche nei weekend più frequentemente, la sera, dopo avere consumato una cena silenziosa, vi mettete nello studio a lavorare ancora un po’, toglierete sempre più tempo al vostro matrimonio. Perché, state attenti, l’amore poi passa come la moda.

13. Se il vostro partner non vi ascolta più mentre parlate

credits: medicinalive
credits: medicinalive

Sempre durante i famosi monologhi, se all’inizio vostro marito o vostra moglie vi ascoltavano, o, almeno, facevano finta di farlo, ora non succede più nemmeno questo. Perché proprio non ne vuole più sentir parlare di quello che succede a lavoro e, mentre voi starete, come al solito, scaraventandogli addosso una montagna di stress, lui o lei se ne andrà.

14. Se fate più sacrifici per rendere felici tutti

Avete deciso di dormire due ore in meno e di alzarvi prima, molto prima, la mattina e andare a lavoro per non tornare tardi la sera. Avete poi anche deciso di saltare la pausa pranzo per lavorare e non portarvi nulla da completare a casa. Ci riuscite per una settimana, per due, anche per tre. Prima che finisca il mese sparate così stremati che impazzirete.

15. Se siete più felici a lavoro che a casa e amate di più la compagnia dei colleghi che del vostro partner

Qui la situazione si fa seria. Più che il lavoro a rovinare il vostro matrimonio, è proprio il puro sentimento che se n’è andato in vacanza. Insomma, proprio non ci trovate più e nonostante gli sforzi di recuperare l’irrecuperabile, il vostro matrimonio sta letteralmente cadendo a pezzi. Siete stanchi di lavorare sempre ma preferite restare con i vostri colleghi anche fino a sera tardi piuttosto che tornare a casa. Il problema non è lo stress della fatica, è che dovrete iniziare a fare i conti con la realtà: la vostra relazione ha completato la sua corsa.

16. Se il vostro partner vi risponde con sarcasmo

Siete così impegnati a lavoro che trascorrete davvero poco tempo a casa. Se una sera, il vostro partner vi dice una frase tipo “speriamo che i tuoi figli ti riconoscano dopo questo viaggio”, allora dovete respirare profondamente e ripensare alle priorità. Lavorare tutto il giorno o giocare con le bambole con vostra figlia?

Come sorprendere il vostro ragazzo a San Valentino

Manca pochissimo a San Valentino, ormai, e il panico da “regalo” comincia a salire. Zero idee, sempre le solite cose: è ora id cambiare. Il 14 febbraio è una data come tante altre, in realtà, ma sì sa, noi eterne romantiche abbiamo sempre qualcosa in serbo per i nostri uomini. Anche nella festa che loro odiano di più.

Come fare per sorprendere il vostro ragazzo a San Valentino? Niente banalità, viva l’originalità:

Completino sexy

Eh già, anche l’occhio vuole la sua parte: perché non presentarsi con un bel completino sexy nuovo di zecca? Il pizzo va sempre bene, magari nero o rosso.

Autista, al suo servizio

Trattatelo da re: andatelo a prendere con la macchina, da “veri uomini e gentiluomini”: un giro in centro, magari al parco, lo portate al bar per un caffè, e mi raccomando, apritegli la portiera.

Concerto

Perché on regalargli i biglietti per quel concerto a cui sogna da sempre di andare?

Sorpresa sotto casa

Torna tardi dal lavoro? È impegnato e non se l’aspetta? Bene, perché non fargli una sorpresa magari presentandosi sotto casa sua, o sul posto di lavoro o in stazione?

Cioccolatini

Ma chi l’ha detto che debbano essere solo gli uomini a regalare cioccolatini?

I selfie di Instagram possono rovinare le relazioni

Credits: improntalaquila

Alcuni ricercatori americani hanno svelato come i selfie di Instagram possono davvero rovinare i rapporti tra persone: fare una faccia stupida, un’espressione sensuale, uno sguardo ammiccante o una foto al paesaggio possono essere apparentemente delle foto senza altri “doppi scopi”, ma di puro divertimento. Invece, secondo quanto scoperto dai ricercatori della Florida State University, i selfie possono avere delle gravi “conseguenze” sulla vita di coppia e non solo.

Per arrivare a questi risultati, hanno chiesto a 420 utenti Instagram di età compresa tra 18 e 62 anni di compilare un questionario online su quanti selfie avessero caricato sul social network e quale fosse la loro relazione. I dati ottenuti hanno dimostrato che quanto più soddisfatto di sé e del proprio corpo fosse stato un partecipante tante più foto ci sarebbero state nel suo profilo. Questo a sua volta è stato collegato a risultati negativi nei rapporti, perché i selfie sono collegati alla psicopatia.

Un team della Ohio State University, infatti, ha svelato nei primi mesi del 2015 che gli uomini che pubblicano foto di se stessi on-line hanno anche punteggi più alti nei test che misurano il narcisismo e la psicopatia. Anche se, secondo quanto rilevato da Jesse Fox, autore principale dello studio e assistente professore di comunicazione presso la Ohio State University, il legame tra foto e egocentrismo molto spesso – fortunatamente – ha delle eccezioni che confermano la regola. La tendenza predominante, comunque, è quella che prevede un forte autocontrollo e ammirazione di sé e per sé che spinge uomini e donne a pubblicare le proprie foto, venendo meno all’attenzione e al tempo da dedicare al proprio partner.