venerdì, 29 Marzo 2024

L'amore precario

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Kamasmart, guida al sesso in un’auto a due posti (FOTO)

Credits: amazon2e.appspot.com

Kamasmart – Le dimensioni non contano è il libro -o meglio, la guida- di Lorenzo Coltellacci e Guido Astolfi che, in modo molto scientifico, spiegano come fare sesso in un’auto di piccole dimensioni nel migliore dei modi. Perché non sempre la macchina è grande e la casa è libera e bisogna imparare ad arrangiarsi.

Questo esilarante manuale per coppie, che hanno a disposizione solo una macchina a due posti, contiene quindici posizioni illustrate a colori, mostrate nei minimi dettagli e calcolate nel poco spazio disponibile. Tra i due sedili, il volante che rende tutto più stretto e il freno a mano che ingombra, le 80 pagine di istruzioni, ricostruzioni e misurazioni di Kamasmart saranno in grado di rendere il momento di intimità di gran lunga più agevole.

Gli autori del libro sono due ragazzi di Roma di ventitré anni: Lorenzo, studente di Lingue, e Guido, laureto allo IED. I due hanno deciso di pubblicare questa simpatica guida solo dopo aver provato tutto ciò che hanno scritto insieme alle loro partner “in un parcheggio, vestiti, di giorno, domenica 11 agosto 2014, con la gente che passava e ci guardava male“. Quindi, tranquilli che non sono semplici supposizioni o esperimenti da provare: tutto è già stato collaudato.

Kamasmart, pubblicato da Magic Press Edizioni, ha venduto tantissime copie, tanto che quelle messe a disposizione su IBS e Amazon sono già esaurite, come ci fanno sapere Lorenzo e Guido sulla loro pagina Facebook. Proprio per questo, per venire in contro a chi ha macchine di piccole dimensioni, i due romani hanno assicurato che è in arrivo una ristampa.

Nel frattempo, per i più bisognosi o semplicemente per chi è curioso di vedere di cosa si tratta, ecco nella gallery qui sotto alcune pagine -con spiegazioni e disegni piuttosto espliciti- di Kamasmart, nome nato dalla fantasia degli autori, unendo le due parole Kamasutra e Smart.

Quante volte fate sesso?

www.deabyday.tv

Con che frequenza fate sesso? Questa è certamente la domanda ricorrente quanto ci si trova a chiacchierare tra amiche della nostra vita privata. Se da un lato la scuola Samantha Jones impone di rotolarsi nel letto almeno una volta al giorno, è altrettanto vero che ogni coppia raggiunge un equilibrio diverso rispetto a quello di tutte le altre.
Una volta al giorno? Siete donne sicuramente fortunate, anche se, onestamente, una frequenza simile incide negativamente nel lungo periodo, provocando una inevitabile perdita di interesse. Una volta a settimana? Un po’ pochino, in particolare se non avete ancora i capelli bianchi. Sapevate che esistono coppie che lo fanno una sola volta all’anno? E voi, che coppia siete?

Una volta al giorno

Siete persone certamente molto sessuali e abituate al contatto ravvicinato con il partner. Nei primi anni di una relazione è quasi automatico dedicare tutto questo tempo all’amore ma nel lungo periodo si corre il rischio di annoiarsi. Pensateci: anche se siete ghiotti di aragoste, vi andrebbe bene abbuffarvi ogni giorno? Questa cosa la diceva pure Ovidio: ‘Non bene, si tollas proelia, durat amor‘ che tradotto significa: ‘L’amore non dura se togli ogni lotta‘. Cosa significa? Non datevi troppo e troppo spesso. Non dimenticate mai l’elemento della conquista: diversamente l’uomo cercherà (e troverà) altrove nuove prede capaci di diventare oggetto di desiderio.

Una volta a settimana

Beh, a stento il minimo sindacale. Ho sentito storie di coppie che fanno sesso solo nel fine settimana e qui bisogna fare una distinzione: farlo una volta a settimana quando ci si vede una volta a settimana è ben diverso dal farlo una volta a settimana quando ci si vede ogni giorno. Se vi addormentate nello stesso letto ponetevi qualche domanda: perché vi cercate una tantum? Forse l’attrazione è diminuita? Forse non c’è più desiderio di conquistare l’altro? Ricordate care amiche che se vi addormentate con il pigiama di ciniglia e i calzini di spugna è normale che la libido scivoli in basso ai minimi storici. Quale uomo può dire di sentirsi attratto da una donna che si mette a letto vestita da esquimese? Forza, tirate fuori la lingerie e, se non ne avete, correte in negozio a comprarla.

Una volta all’anno

Esistono coppie che si incontrano con la frequenza degli zampognari, e cioè una sola volta in un anno solare.
Per me è difficile mentalizzare una condotta sessuale di questo tipo, eppure ci sono persone che instaurano un altra tipologia di contatto fisico: quello basato sulla dolcezza e le carezze, accantonando così l’atto sessuale. Per me è inconcepibile stare con qualcuno senza avvertirne il desiderio: che senso ha? Ciò è frequente durante l’età avanzata: se vi capita di fare sesso così poco quando siete ancora belli e aitanti mi sa che dovete farvi qualche domanda.

Positive singles: Il libro nero dei primi appuntamenti

Positive singles: vi presento Il libro nero dei primi appuntamenti di Cameron Amy

Forza, sentiamo, quanti di voi non hanno almeno un appuntamento non andato proprio bene con un/a uomo/donna?

Beh personalmente a me è successo: lui era un tipo abbastanza particolare, con un naso storto per via di un incidente, una dentatura strana e una voglia irreprensibile di sbandierare il suo conto corrente. Ho passato il pomeriggio ad ascoltarlo parlare della sua ragazza o ex ragazza (non lo sapeva nemmeno lui) una cosa estremamente noiosa.

Però c’è a chi è capitato di peggio come vedremo nel libro di cui andiamo a parlare stasera: ad esempio, non avete mai avuto l’appuntamento che aspettavate da una vita con lui/lei probabile futuro consorte?Per poi fare una figuraccia dopo l’altra o scoprire che lui/lei con voi non ci azzecca proprio nulla?

Non l’avete mai raccontato a nessuno?

Amy Cameron che ha fatto, ha pensato di mettere un annuncio e di raccogliere tutte le storie di primi appuntamenti che le arrivavano, inserendo nomi di fantasia, in questo libro molto leggero e decisamente divertente.

Positive singles: Il libro nero dei primi appuntamenti di Cameron Amy

Perché spenderci dei soldi? Il motivo ve lo fornisce il libro stesso:

“I cattivi appuntamenti esistono. Ogni notte, una donna torna a casa con un matrimonio mancato. Quando sono le due di notte e non potete chiamare nessuno, il libro nero dei primi appuntamenti, vi farà ridere, piangere e ringraziare la dea degli incontri perché almeno le storie che vi racconta non sono successe a voi”.

E poi perché spendere dei soldi per comprare manuale su come accalappiare gli uomini e non spenderne per un libro che vi strapperà un sorriso e vi eviterà magari qualche figuraccia durante il prossimo appuntamento…

Positive singles: Il libro nero dei primi appuntamenti

Volete un assaggio?

Immaginate di uscire con l’uomo che avete sempre desiderato, bello come un adone, che non vi ha mai filato che improvvisamente si accorge che esistete e poi viene a prendervi a casa vostra…e vostra nonna completamente ubriaca esce sul prato e vi fa ciao ciao gridando qualcosa su metodi contraccettivi dell’anteguerra. Ecco.

Oppure riuscite a farvi dare il numero di telefono di quel tipo da urlo che stava alla festa della vostra amica e riuscite a sentirlo e a strappargli un appuntamento e poi nel momento fatidico lui si scusa perché credeva che voi foste la biondona da paura con cui ha flirtato tutta la serata.

O ancora incontrate l’uomo della vostra vita che vi porta al cinema a vedere uno sdolcinato film naturalista e piange dall’inizio alla fine.

O peggio anziché portarvi in un localino trendy dopo che per qualche ora vi siete tirate a lucido e avete acquistato un vestitino supercaro vi porta ad una corsa di tir in un posto che non è nemmeno segnato nelle mappe.

O magari no, vi porta in un ristorante veramente carino, caro come il fuoco, e il vostro cavaliere ha un litigio con il personale perché pretende di pagare con buoni pasto scaduti.

Non vi racconto altro…se avete avuto almeno una volta un appuntamento imbarazzante o se comunque vi piacciono i libri dall’humor graffiante tipicamente femminile (o anche i pettegolezzi perché no) questo libro fa per voi.

Amore in pubblico, quando anche un bacio è proibito

bacio

“L’amore è quella cosa che tu sei da una parte, lui dall’altra, e gli sconosciuti si accorgono che vi amate! Chest’è..” Questa bellissima frase di Massimo Troisi esprime forse quello che l’amore dovrebbe essere. Non c’è bisogno di scambiarsi effusioni per far capire al mondo quando due persone si amano, è come si guardano e l’intesa che c’è tra di loro la vera dimostrazione. Forse però la pensiamo così perché nessuno ci proibisce di dare un bacio al nostro ragazzo quando ne abbiamo voglia, anche in strada, in un bar o al cinema. Ci sembra scontato, qualcosa che possiamo fare sempre quando ne abbiamo voglia.

Ma l’amore ha tante sfaccettature ed in molte culture mostrare i propri sentimenti in pubblico è segno di debolezza. Non solo, l’amore è visto come qualcosa di assolutamente privato tanto che spesso è proibito per legge concedere un bacio in pubblico al proprio fidanzato. Non si tratta però solamente di vecchie leggi dimenticate e ancora in voga. In Indonesia è appena entrata in vigore una legge che proibisce baci in pubblico dopo le 21 di sera. La pena? L’obbligo a sposarsi. Questo ci fa capire quanto in giro per il mondo il concetto di amore sia in realtà molto relativo.

Molto spesso perché due persone si sposino, non è necessario che si amino, ne tanto meno che si vogliano bene, a volte non si conoscono neppure. Quest’idea è ciò che sta alla base dei matrimoni combinati ancora tuttora in voga in tanti paesi. E’naturale che se ci si avvicina a questa mentalità si riesce a comprendere anche perché un bacio in pubblico può essere sconvolgente e del tutto fuori luogo. Del resto anche da noi fino a solo 50 anni fa non per forza i matrimoni avvenivano per amore ed il senso del pudore dominava la società. Adesso non è più così, anche nei sentimenti quello che prevale è la libertà più totale che spesso però porta a relazioni brevi e superficiali. Scambiarsi un bacio per strada allora non è detto che sia sinonimo di sincerità o di vero amore, ma siamo contenti di poter continuare a farlo. Siamo abituate a storie che si chiudono in fretta, ma che belli i baci al tramonto in spiaggia.