venerdì, 29 Marzo 2024

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Chiara Ferragni tra le 30 menti più potenti del mondo. Ma davvero?

Credit: melty.it

Con un recente articolo, la famosissima rivista Forbes ha decretato i nomi delle 30 menti più potenti del mondo: nel pezzo vengono presentatati 30 ragazzi (tutti under 30) tra designer, pittori e pittrici, fotografi e artisti in generale che stanno cercando di cambiare il mondo e progettare il futuro.

E scorrendo tra le foto di nomi celebri in ogni dove, eccola là: l’insalata bionda. Ma è davvero lei? Eh si. Che svista, caro Forbes.
Nessuno sta mettendo in discussione l’impero da milioni e milioni di dollari (8 milioni, specifica Forbes) che la fashion blogger di origine cremonese ha creato quasi dal niente, quando nel 2009 ha dato vita al suo blog The Blonde Salad.

Ma può davvero rientrare tra le #30under30, come ha scritto lei stessa nel suo profilo Facebook? Domanda piuttosto discutibile, ma – personalmente – reputo che l’unica mente geniale ad averla resa così internazionalmente famosa fosse quella del suo ormai ex fidanzato laureato in marketing.

Di suo cosa ci ha messo la Ferragni? Diciamo solo la faccia. Gli occhi azzurri, un sorriso avvincente, un bel fisico e un guardaroba da fare invidia a tutta la popolazione femminile del pianeta.
E poi da lì il via, una strada tutta in discesa. Una foto tira l’altra: abiti alla moda, grande attenzione ai dettagli, e più di 3 milioni di follower su Instagram.
E poi cos’è successo? Be, è successo che la Ferragni ha giocato bene le sue carte, quando la sua fama è arrivata anche negli States dove per il sito Co.Design la Blonde Salad è riuscita a trasformare il suo diario web in un business milionario, grazie anche al lancio della sua prima collezione di scarpe.

Io questa, la chiamerei più fortuna che mente brillante.

Gianluca Grignani è stato arrestato

Arrestato questa notte Gianluca Grignani per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Il cantautore milanese, 42 anni, si trovava a Riccione con la moglie e i quattro figli. La donna, preoccupata per la reazione di Grignani che era sotto l’effetto di droga e alcol, ha chiamato i carabinieri.
Al loro arrivo, il cantante ha reagito con calci ai due pubblici ufficiali.
Uno di loro è stato buttato giù dalle scale.

Fone ansa

Elogio alla lentezza dei bambini

Fonte: papercliq.com.br

Ci siamo mai chiesti cosa possano mai pensare i bambini di noi adulti? Perché mentre loro si fermano per giocare, ridere, scherzare; mentre chiedono alla vita di aspettarli, noi quella vita la stiamo rincorrendo. Esatto, è quello che facciamo, corriamo dietro a quei momenti passati e a quelle giornata perse, cerchiamo di tenerci stretti alle lancette degli orologi di una vita che va troppo veloce. Noi ci svegliamo e siamo già di corsa, abbiamo smesso di innamorarci della meravigliosa bellezza degli istanti. La vita no, non scorre troppo velocemente, se glielo chiedi ti aspetta. Qualcuno, in qualche tempo, ci ha insegnato ad apprezzare l’eleganza della lentezza. Lo sapevamo fare bene da bambini. E per non sprecare quest’ultima voglia di accarezzare quello che ci sta intorno, sediamoci e guardiamo la vita diritta negli occhi.

Quante volte ci hanno visto correre i bambini? Ecco, quante volte corriamo solo in casa, la mattina magari, davanti ai nostri bambini? E mentre loro nella beata innocenza e mancanza di paura si perdono negli attimi vissuti, noi corriamo. Ma chi l’ha detto che non possano insegnarci a fare il contrario? A fermarci, per esempio. Chi l’ha detto che la mattina non possiamo anticipare la sveglia e giocare con loro prima di portarli a scuola? O che dopo una giornata di lavoro non possiamo potarli al parco? O che dopo tutto quello che richiamo perdere in questo Mondo, non possiamo, anche solo per un’ora al giorno, aspettare?

I bambini fanno colazione con calma, si vestono senza inciampare tra i vestiti della notte prima lasciati per terra, giocano, poi fanno i compiti. Non hanno sempre l’orologio al polso o, se ce l’hanno, non sanno quasi mai leggerlo. La sera dovrebbero addormentarsi presto ma non se ne parla proprio, è quello il momento della massima iperattività. Fanno i salti di gioia e le capriole in aria prima di infilarsi sotto le coperte e quegli occhietti non si incrociano mai con i ticchettii delle lancette. Eppure quante i bambini si sono sentiti dire che di tempo non c’è n’è mai abbastanza, che il tempo scorre, che devono fare in fretta. Cosa succederebbe se fossimo noi adulti a sbagliare? Perché noi siamo gli stessi che parliamo così velocemente da non far capire quello che diciamo, che non ripetiamo quello che abbiamo detto, che aspettiamo con ansia che nostro figlio impari a parlare, a camminare, a studiare, che si prenda il diploma, poi la laurea, poi che si faccia una famiglia. E se fossimo noi a sbagliare?

Conduciamo una vita cosi accelerata che trasmettiamo la nostra ansia di mettere un piede davanti l’altro molto rapidamente anche sui bambini che ci sono intorno. Quanti sono i bambini che a 9 anni fanno sport, magari più di uno, corsi intensivi di lingua straniera; che il pomeriggio vanno al Conservatorio perché saper suonare uno strumento è importantissimo e davvero, a volte, sembra essere la cosa più bella del Mondo? Siamo sicuri di stare permettendo ai nostri bambini di crescere senza bruciare le tappe? Quando li vediamo giocare con le bambole o con le macchinine lasciamoglielo fare, non è quello il momento per studiare insieme “la guida su come si diventa grandi”.

Chi lo dice che i bambini non abbiamo il diritto di puntarci il dito contro e di ordinarci di fermarci, così, per respirare ancora quell’aria pura di felicità? Ecco, questa felicità non la possiamo vedere di sfuggita tra una corsa e un’altra. La felicità è una cosa seria, è una cosa che fa battere il cuore veloce, sì, ma solo il cuore. Per essere felici, a volte, dobbiamo solo saper chiedere alla vita di aspettarci per un po’. Beati quelli che sanno tenersi stretto il diritto alla lentezza.

Le 10 ingiustizie della vita

Già, a volte ti viene proprio spontaneo dirlo. “Queste sono le ingiustizie della vita!”.

E non c’è niente che tenga; spesso, davvero, capitano cose che dovrebbero mai accadere, proprio nei momenti meno opportuni. E poi ci sono situazioni, dinamiche, oggetti, difficoltà che mai avresti pensato di affrontare.
Insomma, ecco le 10 ingiustizie della vita, che più ingiustizie non si può.

Il mignolo contro lo spigolo

“AAAhia, che dolore”. Proprio lì, nel nervo, nell’ossicino, o sulla punta. E che sia mignolino o gomito, sbatterlo con forza è sempre un dolore immane.

Collant sfilati appena indossati

È tardi, la festa è tra pochi minuti, e i tuoi amici ti aspettano in macchina. Prepari il vestitino, i tacchi 12, il trucco e gli accessori. Ma eccolo il danno, proprio lì. Indossi i collant, tiri un po’ e si sfilano. Non ci sarà nessuno smalto trasparente a tenere.

Lo smalto rovinato appena messo

Le donne possono capire. Ore e ore per trovare la perfezione, farlo asciugare con cura. E poi si distrugge.

La pozzanghera

Dopo un bel diluvio universale, ecco la strada e il marciapiede pieno di pozze. E, giustamente, il nostro piede tutte dentro, bello zuppo d’acqua. Ecco le ingiustizie della vita.

Belli con le brutte, e viceversa

Quante volte ci è capitato, sia nella vita che nel mondo dei “vip”, di pensare: “Ma come fa quel bellissimo ragazzo a stare con lei?”. Oppure, il contrario.

La fetta biscottata che cade dalla parte della Nutella

Stiamo facendo colazione, ma la fetta biscottata ci cade per terra. Ovviamente dalla parte della Nutella.

La metro persa per un secondo

Ecco, altri 6 minuti di attesa.

Cellulare scarico

Già con la percentuale al 40% viene il panico. Ma quando il telefono si spegne, e dobbiamo proprio fare una telefonata importante… allora no!

Il cioccolato fa ingrassare

C’è ingiustizia più ingiusta di questa?

Ingiustizie della vita