martedì, 16 Aprile 2024

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La città della gioia di Dominique Lapierre

La città della gioia

La città della gioia di Dominique Lapierre, romanzo del 1985.

Devo dire che per anni ho visto questo libro negli scaffali ma non mi ci sono mai avvicinata.

Pensavo fosse una storia noiosa di un dottore europeo che si reca in India per studiare.

Mi sbagliavo di grosso.

Dominique Lapierre racconta la città della gioia

Calcutta è un intreccio di suoni, colori, di caos e di caste sociali.

E’ famosa la bidonville Anand Nagar, che per l’appunto da il nome al libro, per essere uno dei luoghi più poveri in assoluto.

Tutto inizia con un viaggio: il contadino Hasari Pal e la sua famiglia attendono il monsone. Dopo questa lunga e terribile attesa, rendendosi conto che sarà un altro anno di carestia partono per la città.

E’ decisamente diversa da come la immaginavano, ma soprattutto Hasari credeva che trovare lavoro sarebbe stato abbastanza facile.

Il “miracolo” per Hasari si presenta sotto due forme: un risciò e Anand Nagar.

Paul Lambert è un missionario francese che ha deciso di vivere la sua vocazione tra i più poveri dei poveri e quale miglior luogo di una bidonville per imparare cosa vuol dire davvero amare il prossimo?

La città della gioia

Anand Nagar: la città della gioia

Quello che colpisce Paul all’arrivo nella bidonville è la gioia: sono tutti amici, fratelli, si preoccupano l’uno dell’altro, si aiutano a vicenda, dividono quel poco che hanno. “Solo un povero può aver bisogno di un altro povero”.

La fede è incredibile: sono tutti sicurissimi che i loro dei li aiuteranno, che non li abbandoneranno mai ed ogni occasione è buona per festeggiare anche se la miseria è assoluta.

La gratitudine: tutti coloro che si recano in India per aiutare i poveri sono emissari degli dei, sono benedetti e profondamente rispettati perché se c’è una cosa sacra in India è proprio l’aiuto ai poveri.

Penso di aver detto abbastanza e di non aver detto nulla su questo libro che è universo parallelo, soprattutto per noi e la nostra società.

Lasciate perdere il film, non c’entra nulla. Leggete il libro, vi aprirà gli occhi su tante cose.

http://116.203.40.97/viaggio-in-giappone-attraverso-la-lettura-90653.html

Kamasmart, guida al sesso in un’auto a due posti (FOTO)

Credits: amazon2e.appspot.com

Kamasmart – Le dimensioni non contano è il libro -o meglio, la guida- di Lorenzo Coltellacci e Guido Astolfi che, in modo molto scientifico, spiegano come fare sesso in un’auto di piccole dimensioni nel migliore dei modi. Perché non sempre la macchina è grande e la casa è libera e bisogna imparare ad arrangiarsi.

Questo esilarante manuale per coppie, che hanno a disposizione solo una macchina a due posti, contiene quindici posizioni illustrate a colori, mostrate nei minimi dettagli e calcolate nel poco spazio disponibile. Tra i due sedili, il volante che rende tutto più stretto e il freno a mano che ingombra, le 80 pagine di istruzioni, ricostruzioni e misurazioni di Kamasmart saranno in grado di rendere il momento di intimità di gran lunga più agevole.

Gli autori del libro sono due ragazzi di Roma di ventitré anni: Lorenzo, studente di Lingue, e Guido, laureto allo IED. I due hanno deciso di pubblicare questa simpatica guida solo dopo aver provato tutto ciò che hanno scritto insieme alle loro partner “in un parcheggio, vestiti, di giorno, domenica 11 agosto 2014, con la gente che passava e ci guardava male“. Quindi, tranquilli che non sono semplici supposizioni o esperimenti da provare: tutto è già stato collaudato.

Kamasmart, pubblicato da Magic Press Edizioni, ha venduto tantissime copie, tanto che quelle messe a disposizione su IBS e Amazon sono già esaurite, come ci fanno sapere Lorenzo e Guido sulla loro pagina Facebook. Proprio per questo, per venire in contro a chi ha macchine di piccole dimensioni, i due romani hanno assicurato che è in arrivo una ristampa.

Nel frattempo, per i più bisognosi o semplicemente per chi è curioso di vedere di cosa si tratta, ecco nella gallery qui sotto alcune pagine -con spiegazioni e disegni piuttosto espliciti- di Kamasmart, nome nato dalla fantasia degli autori, unendo le due parole Kamasutra e Smart.

La moda dell’ #acroyoga (FOTO)

photo credits: pinterest

Chiudete i libri del Kamasutra, spegnete la fotocamera per fare i selfie, rinunciate a fare le foto #followme. La nuova moda, che spopola tra le coppie è l’ acroyoga.
L’ #acroyoga non è una parolaccia, bensì la nuova pratica che consiste nell’assumere posizioni classiche dello yoga in coppia.
Il risultato è un insieme di corpi che si intrecciano e restano in equilibrio nelle posizioni più strane e complicate.

La motivazione che sta alla base di questa vera e propria mania che impazza su Facebook e Instagram non è da ricercarsi nella spiritualità di coppia -ahimè- tanto meno nella voglia di allenarsi insieme alla persona che si ama per raggiungere un obiettivo.
Nell’era dei social network tutto viene fatto per apparire, o meglio, per creare e far apparire un hashtag, che in questo caso è #couplesyoga. I più romantici invece si appellano al più dolce #yogakisses.

Le variegate coppie, oltre a mostrare al mondo quanto si amano con il corpo e con la mente, non perdono l’occasione di postare una foto durante l’allenamento yoga che li ritrae mostrando i muscoli più scolpiti, le parti del corpo più sode e delle pance praticamente piatte e così toniche da far invidia agli atleti più famosi.

Abbiamo selezionato per voi alcune foto delle coppie che si cimentano con l’#acroyoga, nel frattempo noi continuiamo a preferire i nostri nonni davanti la tv, che si amano veramente da tanti anni senza dover ricorrere a mode e hashtag, semplicemente litigando sull’uso del telecomando.

La foto lesbica che sta facendo il giro del web (FOTO)

credits photo: ktla.com

Melanie e Vanessa Iris Roy sono due donne che si amano e che, per testimoniare la gioia della gravidanza, hanno condiviso su Instagram delle foto in cui sono fianco a fianco mentre mostrano il loro pancione. Di certo non si aspettavano di attirare l’attenzione del web a livello mondiale.

Le foto che hanno fatto impazzire il mondo sono state scattate a distanza di circa un anno l’una dall’altra. Nella prima sono ritratte le due donne quando ad essere incinta era Vanessa Iris. Nella seconda a mostrare il pancione è invece Melanie e, a fare da guardia alle due mamme, c’è il piccolo Jax.

credits photo: facebook.com/grupoarcoiris.perfilii
credits photo: facebook.com/grupoarcoiris.perfilii

Le foto sono state postate rispettivamente nel gennaio 2014 e nel febbraio 2015 ma sono diventate famose solo ora, dopo che diversi siti a favore dei diritti LGBT le hanno diffuse. Solo il post condiviso dalla ONG brasiliana Grupo Arco-Íris Perfil I sulla sua pagina facebook ufficiale ha superato i 160 mila “mi piace”.

credits photo: dailymail.co.uk
credits photo: dailymail.co.uk

Melanie si dice ancora profondamente sorpresa di quanto la sua famiglia sia diventata famosa grazie a queste foto, del supporto ricevuto e di quanto le persone ne parlino come qualcosa a cui ispirarsi. La speranza delle due donne è proprio che tutto ciò sia di incoraggiamento per altre coppie lesbiche e per le donne che vogliono diventare mamme.

credits photo: fanpage.it
credits photo: fanpage.it

Parlando poi della loro scelta, le due donne hanno deciso di procedere in questo modo perché entrambe desideravano portare in grembo un bambino. “Il corpo femminile è incredibile. Il modo in cui crea e fa crescere un altro essere umano è stupefacente” conclude Melanie.