venerdì, 29 Marzo 2024

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Ice Bucket Challenge, la nuova moda delle star

L’Ice Bucket Challenge è la moda più social del momento, che ha coinvolto tutti e che sta avendo grande successo tra le celebrità. Si tratta di una vera e propria sfida, con tanto di video e nomination e consiste nel rovesciarsi addosso (da soli o con l’aiuto di qualcuno) un secchio di acqua gelata con tanto di cubetti di ghiaccio. I social network sono pieni di video che vedono protagonisti attori e cantanti famosi, che si divertono a lanciarsi a vicenda la sfida del momento. Il motivo? Alla base c’è una buona causa, poiché questo gesto tramite una donazione aiuta la ricerca per una cura per la SLA, la sclerosi laterale amiotrofica.

È iniziato tutto con Pete Frates, un uomo di Boston che, venuto a conoscenza di questa catena di nomination ha provato a legarla alla malattia di cui soffre, per sensibilizzare le persone, convincendole a fare donazioni per la ricerca. Tante celebrità, da Gwen Stefani a Lady Gaga, da Justin Timberlake a James Franco hanno preso parte al “gioco”, rovesciandosi secchi di acqua gelida addosso invitando tutti a fare una donazione. L’esperimento sta decisamente funzionando perché sono stati raccolti solo dal 29 luglio più di 13 milioni di dollari.

Tra le celebrità nostrane, anche Mario Balotelli e Laura Pausini hanno partecipato all’iniziatica, sottoponendosi a una doccia gelata.

http://www.youtube.com/watch?v=lm3NIsAKDBU
http://www.youtube.com/watch?v=dBQYBbr2YGg
http://www.youtube.com/watch?v=g01emsTqvsM
http://www.youtube.com/watch?v=9zOcpDN8t_s
http://www.youtube.com/watch?v=MndSYIvI5wY

http://www.youtube.com/watch?v=D4-9AweaI-Y

News Berlusconi: Severino annullata, non è più incandidabile

News Berlusconi

News Berlusconi: Silvio è stato riabilitato, perciò è di nuovo candidabile. Questa nuova sentenza cancella a tutti gli effetti della condanna subita nell’ambito del processo sui diritti Mediaset nel 2013.

Il tribunale di sorveglianza di Milano ha riabilitato Berlusconi che ora si può nuovamente candidare.

News Berlusconi: un’ottantunenne alla riscossa.

Silvio Berlusconi ce l’ha fatta. 81 anni, processi, condanne, sospetti e affari sospetti non sono bastati. La Severino è stata annullata e lui è libero di ripresentarsi per l’ennesima volta alle elezioni.

Se quindi si dovesse andare a votare Berlusconi avrebbe il diritto di presentarsi alla Camera dei deputati o al Senato della Repubblica.

E’ un ipotesi non troppo lontana: ora Silvio non ha più bisogno di Salvini, quindi lasciato lui cade il governo e si torna alle elezioni.

News Berlusconi: l’istanza riuscita

Gli avvocati Franco Coppi e Niccolò Ghedini, avevano depositato nella cancelleria al settimo piano del palazzo di giustizia l’istanza con la richiesta firmata dal loro assistito.

Ne aveva diritto visto quattro giorni dalla scadenza dei tre anni che la legge prevede che debbano trascorrere dalla espiazione completa della pena prima che si possa presentare la domanda, termine appunto che cadeva l’ 8 marzo scorso.

Silvio era stato condannato definitivamente per frode fiscale il primo agosto 2013 dalla Corte di cassazione che ha confermato la sentenza emessa dalla Corte d’appello di Milano nel processo relativo ai diritti tv Mediaset.

News Berlusconi

La legge Severino stabilisce  che un condannato nelle condizioni in cui lui si trovava non è candidabile per i sei anni successivi a una sentenza di condanna superiore ai due anni passata in giudicato. m

Ma il codice penale prevede che si ottenga la riabilitazione qualora abbia «adempiuto le obbligazioni civili derivanti dal reato», ad esempio aver risarcito il danno, come è avvenuto.

Sfortunatamente tutti conosciamo il soggetto, tutti lo abbiamo visto a più riprese: candidato e condannato.

E tutti sappiamo per quali motivi Berlusconi è tanto temuto.

Si ricandiderà? Certo che sì, ma gli anni sono passati, il popolo sta cambiando e Silvio non sta certo ringiovanendo.

Pino, Napul’è a’ voce tua

Credits photo tgcom24

Ciao Pino,
per tutta la vita ci hai accompagnati con le tue parole. Ora che ci hai lasciato senza, non potevamo non renderti omaggio incrociando il nostro ricordo, in un coro collettivo quello della tua Napul’è.

Serena
Sorriderò, piangendo forse un po’. Lo dicevi tu, Pino, in una delle tue canzoni che mi sono rimaste nel cuore I say I’ sto Cca’ e oggi io mi sento così. Sorrido perché penso a quel primo concerto al San Paolo, era il 18 luglio del 1998, il mio primo vero concerto, sorrido perché ripenso ai falò sulla spiaggia, ai viaggi in macchina, alle camminate sotto la pioggia, a quel bacio rubato: tutto è stato accompagnato dalle tue note. Ma non posso non piangere perché oggi ci hai lasciati quando ancora avevamo bisogno della tua musica, del tuo blues.

Francesca
Forse seguirò il mio cuore, forse l’ho seguito già..
Come quella volta in cui ero alta meno di un metro e ho tentato di arrampicarmi alle transenne per salire sul tuo palco, Pino. Perché mia mamma mi ha cresciuta insegnandomi le tue canzoni, perché le tue canzoni mi hanno insegnato che allora sì c’ val a pen’ i crescere e capì, perché la Terra mia raccontata dalle tue corde è diventata la Terra di tutti, la Napoli dai mille colori, i più belli. E io che non sono mai riuscita a vederti così lontano, oggi non mi voglio ricredere.

Cristiano
Quando, rese un film già bellissimo meraviglioso. Quando parte quella canzone il film tocca il suo momento più alto. È una canzone cucita perfettamente sulla mimica di Troisi, sulle sue movenze, sul ritmo del film. È un miracolo.

Matteo
Io, che sono dell’87, ho potuto conoscere a fondo i colori di Napoli grazie alla sua canzone. Sapeva raccontare tutto con parole adatte e mai banali. Non sono partenopeo, ma sono triste perché, oltre a perdere una delle voci più belle del mondo, perdiamo un uomo con la U maiuscola. “E adesso racconta le sfumature di Napoli da lassù”…

Alessandro
Tornare indietro è come guardare un film, la sua musica le sue parole sono la colonna sonora.

Viviana
Quando penso a Pino Daniele mi torna in mente un ricordo legato alla mia infanzia: avevo all’incirca 5/6 anni e andavo tutti i giorni a giocare con la figlia della vicina di casa di mia nonna. Questa ragazzina aveva un fratello, più grande di noi, che era un fan di Pino Daniele, e mi ricordo che mentre noi giocavamo con le Barbie dall’altra stanza echeggiavano le note di questo grande artista. Tra tutte le sue canzoni quelle che amo di più sono “anima e core” e “il sole dentro me”.

Daniele
Per me “Yes I know My Way” lo descrive benissimo ed in qualche modo è una parte di come sono io.

Chissà che i nostri ricordi in coro non ti arrivino.

“Oppure è tutta suggestione questa vita?”

[a cura di Serena Bonamassa e Francesca Viviana Pagano]

Armani: a Milano nascerà il Museo dello stilista

È da tempo che Giorgio Armani ha annunciato il suo progetto, ma solo da poco il Comune di Milano ha approvato.

Nascerà infatti un nuovo spazio dedicato a moda, design e arte, grazie alla riqualificazione di un immobile industriale in via Bergognone 46, zona Tortona, nel quartier generale della maison, in uno spazio progettato dal giapponese Tadao Ando. Lo spazio sarà inoltre vicino all’Armani Teatro, in un silos che apparteneva alla Nestlè.

L’apertura è programmata per maggio 2015, proprio per l’inizio dell’Expo. L'”Armani Silos” – questo dovrebbe essere il nome del museo – sarà, stando alle parole di Re Giorgio, “un centro di vita, di arte, aperto agli studiosi e in alcuni giorni a chi è interessato alla Moda. Sarà la mia Tate Gallery tutta bianca“.

Questo nuovo progetto attua anche il recupero dello spazio pubblico su cui si affaccerà il museo, al quale sono coinvolti sia il Comune di Milano – che partecipa a costo zero – sia Giorgio Armani Spa.

I punti di questo accordo, che cercheranno di organizzare attività culturali ed espositive che possano esaltare abiti, disegni ed esperienze dello stilista, sono state approvate dalla Giunta di Palazzo Marino. Proprio nella delibera di legge si dice che il nuovo spazio espositivo “potrà partecipare alla rete museale del Comune mediante iniziative di valorizzazione delle risorse culturali cittadine con progetti di carattere nazionale e internazionale“.

Il nuovo museo, oltre ad avere al suo interno la collezione di immagini, disegni ed abiti realizzate da Armani, avrà anche mostre d’arte tematiche temporanee legate al campo della moda e del design. Inoltre, proprio per non farsi mancare niente, ci saranno anche spazi utili per la formazione, la ricerca e lo studio della storia della moda: aule, biblioteche, spazio conferenze.

Lo stilista non rinuncia nemmeno agli eventi, con servizi per l’intera città. Ci saranno moltissime agevolazioni per i cittadini, soprattutto per studenti e per visitatori con un età superiore ai 65 anni. Ingresso gratuito, poi, per tutti, nelle giornate di blocco dl traffico.

E perché scegliere Milano come città per il suo grande progetto? Giorgio Armani ha dichiarato: “È Milano la città dove ho scelto di vivere e di lavorare e che è stata per me una dura, leale maestra. Ho sempre pensato che il mio lavoro in altre città sarebbe stato diverso e che difficilmente il mio stile sarebbe stato così fortemente italiano e nello stesso tempo internazionale. Per questo ho deciso di mettere a disposizione della mia città il frutto del mio lavoro, fatto non soltanto di abiti, ma anche di senso della materia ed esperienza. Ho ritenuto che potesse essere interessante per tutti. In particolare per i giovani che si avvicinano numerosi alla moda e al design, e che in questo patrimonio potranno trovare ispirazione e spunti per dare vita a nuove idee e alle aziende del futuro. Quel futuro che bisogna imparare a costruire giorno per giorno“.

E ovviamente lo stilista non ha dimenticato di ringraziare il comune per aver trovato “piena sintonia per questo progetto con il Comune e le istituzioni milanesi che hanno dimostrato sensibilità e attenzione verso un settore così importante per l’economia cittadina di oggi e di domani“.

Ma anche il Comune si dichiara pienamente soddisfatto. La vicesindaco Ada Lucia De Cesaris dichiara che “Milano avrà un nuovo spazio espositivo grazie alla collaborazione tra pubblico e privato nell’ottica di una città sempre più europea e internazionale“, mentre l’assessore alla Cultura Filippo del Corno afferma che “il nuovo spazio espositivo Armani si inserisce perfettamente nel processo di cambiamento in atto nella zona di via Tortona“.

Che dire, un’altra trovata vincente di Re Giorgio.