giovedì, 25 Aprile 2024

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Sushi, 5 motivi per cui lo amiamo

Vent’anni fa non avremmo mai immaginato che il sushi potesse insediarsi nella nostra tradizione culinaria, tantomeno nei nostri programmi per il sabato sera. Eppure è successo. Una città come Milano vanta più di 300 ristoranti di sushi, e questo la dice lunga su come stiano cambiando le abitudini delle nuove generazioni.
Ma perché ci piace così tanto mangiare pesce crudo e riso? Perché siamo pazzi di salsa di soia e ghiotti di temaki?
Ho osservato il fenomeno per più di un anno, e provato a individuare i motivi per cui mangiare sushi è così di moda.

È figo

Diciamocelo, il sushi è come l’orologio sul polsino della camicia negli anni ’80: fa molto figo. Tutto ciò che ci importa è distinguerci dalla massa, e fare cose che non tutti fanno troppo spesso.
Oggi siamo alla ricerca di posti e luoghi chic in cui sostare: la pizza, ormai, non è più glam.

È un simbolo di stato

Essere un mangiatore di sushi equivale a spendere un pò di più rispetto a un panino o una pizza, per cui mangiarlo significa comunicare al mondo di avere un portafogli più gonfio della media.
Ostentare ricchezza e ricercatezza è uno dei motivi per cui mangiare con le bacchette sia così alla moda.

È light

Beh non tutta la cucina giapponese è povera di calorie, ma una cena di sushi è senz’altro più leggera di un hamburger con patatine. Alle donne piace mangiarlo perché in tal modo non devono sacrificare il gusto nei periodi di dieta.

Per fotografarlo e postarne l’immagine

Nell’epoca del #foodporn tutti hanno l’esigenza di pubblicare tutte le cose belle che vengono fatte, e il sushi, in quanto simbolo di una certa èlite, è uno degli elementi più fotografati e condivisi sui social.

Per sentirsi al passo con i tempi

Mangiare sushi è un modo per stare al passo con i tempi, per sentirsi più moderni e in contatto con il resto del mondo.
Si tratta di una pietanza ricercata e alla moda: gustarne le prelibatezze ci da quell’aria di cittadini del mondo, pronti a sperimentare nuovi orizzonti.

Il brunch all’italiana

Credit: jack's wife freda

C’è un posto a New York City sulla 224esima, tra Kenmare street e Cleveland Palace che si chiama Jack’s Wife Freda e fa il miglior brunch di sempre. La domenica mattina è costellato da newyorkers affamati alle prese con uova e bacon, waffle, pancakes frutta e miele, french fries. Le tazze di cappuccino schiumoso si fanno largo tra i tavolini tondi attaccati alle vetrate del locale e tutto ha quel sapore di condivisione tipico del buon vecchio pranzo della domenica.

Cosi, da Lafayette street, il brunch attraversa l’oceano atlantico per approdare nei locali più in voga delle nostre città, dando il via ad un rito di fine settimana fatto di caffè, centrifughe, succhi di frutta, cibo a volontà e la giusta dose di pettegolezzi privati.
Questo perché amiamo i nuovi trends, sopratutto se assecondano le nostre comodità.
Così il piacevole palliativo per l’hangover del sabato notte, diventa una moda ben posizionata tra breakfast e lunch, dai gusti anglosassoni, statunitensi e nostrani.

La tendenza recente prevede che il brunch sia il pasto preferito sulle spiagge di Rimini e della Costa Smeralda, in cui vengono proposti piatti freschi, frutta e verdura. Tuttavia la propensione d’introdurre il brunch nella nostra routine è diffuso un po’ in tutta la penisola.

A Roma, ad esempio, da The Perfect Bun il brunch viene servito al buffet e comprende piatti della tradizione americana tra cui: muffin, onion rings, cheescake, omelette. A Milano i luoghi più quotati per il brunch sono Le Fonderie Milanesi, California Bakery sempre di stampo statunitense, con hamburger, bagel farciti, uova strapazzate. In questo locale si può tra l’altro comprare il classico cestino di paglia con un menù perfetto per due persone e noleggiare la coperta e i cuscini per fare un picnic nel parco adiacente. A Genova invece, viene servita un’ottima colazione rinforzata da Blanco, uno dei locali più in della città che propone un menù salato di cui fanno parte arrosti, croissant dolci o con ripieno di creme formaggio e verdure, pizza, piatti a base di farro e torte a base di verdure. Tra le bevande diversi tipi di vino e succo di pomodoro. Infine, chiudiamo il cerchio con Blanc à Manger, a Catania, una sorta di mdoerna bakery nella quale si servono sandwich, minipanini, tapas, dolci di vario tipo accompagnati da succhi di frutta e prosecco.

Latte: fa più bene intero o scremato?

www.nonsprecare.it

Non si sa veramente se il latte faccia bene o meno: sono tanti gli studi che si occupano di delineare un profilo ‘coerente’ di quello che è considerato uno degli alimenti più importanti per la crescita umana. Non a caso si tratta del prodotto ‘indicato’ e maggiormente consumato dai bambini di tutto il mondo ma che vede ogni anno un cospicuo aumento del numero di chi fatica ad assumerlo perché intollerante.
Tom Vilsack, segretario al ministero dell’agricoltura degli Stati Uniti d’America, questa settimana ha illustrato davanti alla Commissione agricoltura della Camera le linee guida dei prossimi Dietary Guidelines.

Il dibattito che lo tiene impegnato dentro e fuori dal Campidoglio verte sui benefici del latte a basso contenuto di grassi: secondo alcuni studi pare che i suoi pregi siano davvero significativi in termini di nutrizione.
Le linee guida che riguardano la corretta alimentazione vengono aggiornate ogni 5 anni e vengono rilasciate dal Dipartimento di Salute e Servizi Umani e dal Department of Agriculture (USDA). Essi prevedono una dieta a base di verdure, frutta, cereali integrali, legumi, noci, frutti di mare e prodotti lattiero-caseari a basso contenuto di grassi.
Ma non ci sono prove definitive che dimostrino che il latte magro è una scelta alimentare sana. Infatti un numero crescente di indizi sembra indicare che il latte intero grasso potrebbe essere una scelta migliore.

Il latte scremato, ovvero quello a basso contenuto di grassi, e quello intero sono entrambi trattati allo stesso modo negli Stati Uniti. La crema viene separata dal siero e poi nuovamente aggiunta in quantità diverse a seconda che si tratti di intero o scremato. I tipi di latte a basso contenuto di grassi possono contenere circa l’1% o 2% di grassi, mentre il latte intero contiene 3,25% di grassi. Di contro il latte intero ‘grasso’ contiene meno carboidrati rispetto a quello scremato perché più del suo volume si compone di grassi, che a sua volta non contengono lattosio. Secondo gli studi pare anche che abbia leggermente meno proteine. Qual è, dunque, la scelta migliore?

Pandoro Oreo: facile da fare e super gustoso (RICETTA e FOTO)

credits photo: gnamgnam.it

Il pandoro Oreo è una ricetta molto semplice da realizzare ma molto gustosa, perché realizzata proprio con gli amatissimi biscotti.

Ecco la lista degli ingredienti di cui avremo bisogno per realizzare il nostro pandoro Oreo.

Ingredienti

– un pandoro
– 500g di mascarpone
– 200g di panna per dolci
– 100g di zucchero a velo
– 400g ca. di biscotti Oreo
– 1 cucchiaio di essenza di vaniglia
– Nutella q.b. (a piacere)

Procedimento

Per la crema Oreo:
Iniziate dividendo gli Oreo: bisogna separare la crema bianca dai biscotti, riducendo grossolanamente questi ultimi in pezzetti e conservando la crema a temperatura ambiente.

credits photo: mysia.info
credits photo: mysia.info

Lavorate bene il mascarpone con lo zucchero a velo, tramite l’aiuto di una frusta.
Dopodiché aggiungete al composto appena ottenuto la crema degli Oreo che avevate precedente messo da parte, e l’essenza di vaniglia. Continuate ad amalgamare il tutto delicatamente, aggiungendo a poco a poco i biscotti spezzettati.

Infine, unite la panna dopo averla montata a neve ferma, mescolando dal basso verso l’alto per non smontarla.

credits photo: elisadeli.wordpress.com
credits photo: elisadeli.wordpress.com

Per la farcitura:
Tagliate orizzontalmente il pandoro, ricavandone circa sei o sette strati dallo spessore simile.

credits photo: incucinaconpatty.blogspot.com
credits photo: incucinaconpatty.blogspot.com

Ad ogni strato aggiungete un abbondante strato di crema Oreo, e sovrapponete poi un altro strato di pandoro, poi un altro di crema Oreo e così via.

Una volta arrivati in cima decorate con dei ciuffetti di crema e qualche biscotto Oreo.
Se siete degli inguaribili golosi, potete dare un tocco finale ancora più goloso al pandoro, cospargendolo di Nutella a filo.

credits photo: gnamgnam.it
credits photo: gnamgnam.it

Et voilà…il vostro pandoro Oreo è pronto.
Il risultato finale sarà una vera delizia.