martedì, 23 Aprile 2024

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Proposte dal mondo del cibo: ristorazione, dieta, ricette e cucina

I piatti tipici della cucina rumena (FOTO)

Credits photo: romania-to-go.com

In Romania, la cucina è uno dei momenti fondamentali del rapporto tra madri e figlie. Le ricette si basano soprattutto su composti di carne e/o verdure e si tramandano di generazione in generazione. Tipiche di questa regione sono anche le zuppe, come quella che vi illustreremo. Semplici da preparare, possono essere presentate come piatto unico.

Ciorba

Credits photo: jocooks.com
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La Ciorba è un primo piatto tipico della cucina rumena a base di carne di maiale, pollo, vitello o tacchino cui si aggiungono diverse verdure. Il pane di accompagnamento è quello tipico rumeno che spesso si mette sulla tavola insieme alla Mamaliga. Quest’ultimo è un pasticcio di mais simile alla nostra polenta.

Salata de boeuf

Credits photo: pinterest.com
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La salata de boeuf è un’insalata un po’ particolare tipica della cucina rumena. Si prepara facendo bollire carne, patate e carote, dopo di ché si aggiungono cetrioli e peperoni tagliati a cubetti. Mettete poi il composto in un grande vassoio e aggiungete la maionese e la senape come se fosse una torta. Potrete decorare il tutto con gli ingredienti che preferite.

Musaca

Credits photo: youtube.com
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La musaca di patate e carne fa parte della tradizione rumena e non deve essere confusa con la moussaka greca. Questa pietanza appare esteriormente come una lasagna ma al suo interno ci sono melanzane, zucchine, patatee e la salsa bechamel oltre alla carne tritata.

Mititei

Credits photo: food52.com
Credits photo: food52.com

I mititei sono particolari tipi di polpette. Queste sono composte di carne bovina e mista, tra cui carne di maiale e pecora e contengono speciali aromi (pepe nero, aglio, santoreggia e coriandolo). Per deliziare al massimo di questo tipo di carne è necessario cuocerla sulla griglia e aggiungere della salsa senape alla fine.

Sarmale

Credits photo: it.wikipedia.org
Credits photo: it.wikipedia.org

I sarmale sono degli involtini di foglie di cavolo in salamoia o di vite e carne trita, riso e cipolla cotti in pentola con acqua, olio e sale. Questi si servono con panna acida.

Frigarui

Credits photo: youtube.com
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Il frigarui, tipico della cucina rumena, è caratterizzato da piccoli pezzi di carne (manzo, porco o pollo etc.) alternati da bacon, salsiccie e verdure come cipolle, pomodori, peperoni e funghi.

Cozonac

Credits photo: jocooks.com
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Come ultima pietanza vi presentiamo il Cozonac: si tratta di un dolce preparato con uva, farina, noci, latte e aromatizzato con vaniglia. Questo appare come un rotolo di nocciole e frutta secca e una volta cotto al forno viene tagliato e servito a fette.

Cosa succede al nostro corpo dopo aver mangiato tanto?

Mangiato tanto? Già, siamo a Natale e non si può proprio sfuggire alla tipica abbuffata del 25 Dicembre – eh, diciamocelo, anche di tutti gli altri giorni, messi insieme. Tra cenoni e pranzi di fine anno, la pancetta in eccesso, il senso di pesantezza, la stanchezza e i chili di troppo sembrano proprio essere un incubo per tutti.

Ma cosa succede al nostro corpo dopo aver mangiato tanto? Una ricerca è riuscita a dimostrare una cosa che già sapevamo: il nostro cervello è in grado di ignorare i segnali che il nostro corpo ci manda per consigliarci di smettere di mangiare. A volte capita che continuiamo a ingerire cibo nonostante siamo pieni oppure, al contrario, smettiamo di mangiare anche se abbiamo ancora fame. Il nostro corpo è strano, così come la nostra mente, ma le ricerche degli studiosi sono riusciti ad arrivare a delle soluzioni precise in merito.

La dietologa Jennifer McDaniele ha dichiarato che ogni pasto è sempre compreso fra le 600 e le 800 calorie, considerando singolarmente il pranzo e la cena, da inserire in quella tabella di 2000/2500 calorie in totale a giornata. Ma la cosa che preoccupa di più è proprio il quantitativo di calorie che un cenone di Natale può portare al nostro organismo, soprattutto se alle classiche portate principali si aggiungono tanti antipasti grassi e calorici e molti bicchieri di alcol, vino specialmente. La dietologa spiega che il modo in cui l’abbuffata viene gestita dal corpo dipende dai propri geni, dalla percentuale di grassi, ossa, acqua e muscoli nel nostro corpo, dalla nostra reazione al rilascio di certi ormoni particolari e dalle abitudini alimentari e fisiche di ciascuno di noi, quanta attività fisica facciamo normalmente, quanto elastico è il nostro corpo e, quindi, preparato a subire leggeri “cambiamenti” dopo abbuffate come quelle natalizie.

Ma cosa succede al nostro corpo dopo aver mangiato tanto?

Sonnolenza

L’apparato digerente è costretto ad un lavoro extra a causa dell’ingente quantità di cibo: l’insulina e gli altri ormoni vengono rilasciati per aiutare a spezzare i carboidrati e le altre funzioni e attività dell’organismi rallentano il loro lavoro. La concentrazione di glucosio nel sangue raggiunge un picco e poi precipita, causando inevitabilmente la sensazione di stanchezza e sonnolenza.

Respiro corto

Questo può accadere quando lo stomaco troppo pieno va a premere sul diaframma.

Nausea

La sensazione di nausea può arrivare quando si mangia troppo velocemente senza dare a mandibola e stomaco il tempo di elaborare bene la nuova “situazione”.

Pancia gonfia

Stare attenti anche ai quantitativi di cibo.

Sentire freddo

Il sangue necessario all’apparato digerente abbandona zone meno critiche del corpo, come per esempio i muscoli e la pelle, dando una sensazione di freddo.

Cosa fare per non “subire” troppo e subito il peso dell’abbuffata? Non ci si deve stendere sul divano né rannicchiarsi una mezz’oretta su divani e letti. Sì invece a sparecchiare la tavola, lavare piatti e posate, spazzare per terra e tenersi in movimento, ance se minimo. Infatti, per un’ora di queste attività, si possono bruciare più di 150 calorie.

[Fonte: ilpost]

Grande successo per il Magnum Pleasure Store in Italia

L’apertura a Napoli del Magnum Pleasure Store arriva dopo i negozi di Milano, Roma, Parigi, Londra, Amburgo e San Paolo: si tratta di un vero e proprio tempio del piacere realizzato da Magnum, di cui il successo è assicurato. La sorpresa più gradita per gli amanti del gelato sarà la possibilità di creare il vostro Magnum con nuove combinazioni di ingredienti.

magnum pleasure

Nato nel 1989, il Magnum è stato fin da subito uno dei gelati più richiesti sul mercato italiano. E dopo 25 anni Magnum è uno dei marchi di gelati industriali più importanti al mondo, con vendite annuali che si aggirano intorno al milione di unità, ed è il maggiore tra i marchi di gelati Unilever. Il 2014 è l’anno in cui Magnum ha celebrato il suo 25° compleanno, esattamente il 21 maggio, dando vita ad eventi ed edizioni limitate, come il Marc de Champagne ricoperto da una glassa argentata.

La linea Magnum che verrà offerta sarà molto vasta: dal Magnum Classico, l’originale, poi quello bianco, o il Magnum alle Mandorle o alla Menta, o ancora il ricco Magnum Double o il Magnum Temptation, e tanti altri. E, per i meno golosi, anche la tentazione in formato mini, una gamma Magnum Mini con una vasta scelta per un piccolo momento di piacere. All’interno sarà possibile degustare innovativi drink, Pleasure Drinks, che comprendono una selezione pregiata di bollicine e vini.

Oltre ai classici gelati Magnum confezionati è possibile creare e acquistare, al prezzo di 4€, il proprio gelato Magnum personalizzato scegliendo tra base al cioccolato o alla vaniglia, il cioccolato per la copertura (al latte, fondente o bianco) e fino a 3 decorazioni a scelta tra le tante disponibili, dalle più classiche alle più sperimentali. Sarà possibile far ricoprire il proprio gelato con granella di mandorle, nocciole o pistacchio, amaretti, meringhette al peperoncino, riso soffiato, pepite di lampone, cuoricini, pepite piccanti o frizzanti, caramello, petali di rosa e tanti altri ingredienti.

Lo scorso anno a Milano era stato un vero e proprio successo: aperto dal 19 aprile al 30 settembre aveva registrato a tutte le ore lunghe code di clienti in attesa per aggiudicarsi il loro gelato personalizzato. Quest’anno il Magnum Pleasure Store arriva a Napoli: inaugurato il 29 aprile 2014 in via Chiaia 148, è aperto tutti i giorni dalle 10 di mattina alle 10 di sera.

Il tempio del piacere firmato Magnum nella capitale si trova nel cuore della Roma barocca, a due passi da Piazza di Spagna e da via Del Corso, in via Tomacelli 13/14. Una location suggestiva, poichè si tratta di una sede storica, che ospitava una tra le più antiche torrefazioni della città romana.

Il Magnum Pleasure Store arriva in Italia, dopo le esperienze internazionali di Parigi, Londra, Amburgo e San Paolo e, come dichiara Antonio Carstulovich, vice presidente Ot of Home di Unilever Italia: «È il luogo dove poter vivere l’esperienza Magnum a trecentosessanta gradi. Con un’offerta di prodotto unica e personalizzata parliamo agli amanti del gelato Magnum in modo diretto, offrendo un’esperienza di piacere declinata in tutte le sue forme».

Dieta della pizza: perdere 4 kg in un mese (INTERVISTA)

È un sogno che si avvera per tutti gli amanti della pizza. Da oggi non dovrete più rinunciare a questo piatto, neanche se volete perdere peso. Certo, come ogni dieta è necessario associare un po’ di attività fisica che contribuisce a ridurre la massa grassa e a mantenere tonici i muscoli e bere molta acqua, circa 2 litri al giorno per depurarvi ed espellere i liquidi che causano la ritenzione idrica. Ma come ricompensa poi vi attende una buona pizza per cena.

Chiaramente la pizza non può essere ricca di grassi. Per intenderci va benissimo una margherita semplice con passata di pomodoro e mozzarella oppure potrete aggiungere delle verdure grigliate ma non potrete condirla con salumi, uova o carne.

Altri accorgimenti che è bene seguire, sempre, ma sopratutto nelle diete è l’eliminazione di bevande alcooliche, zuccherate e gassate.

Ecco un esempio da seguire per questo regime alimentare:

Colazione: uno yogurt parzialmente scremato, oppure frutta fresca, da evitare se possibile quella in scatola, un bicchiere di tè con tre fette biscottate integrali. In alternativa cereali integrali con un bicchiere di latte scremato.

Spuntino e merenda: frutta fresca, oppure uno yogurt scremato o una tazza di tè.

Lunedì

Pranzo: insalata di verdura fresca, mozzarella e prosciutto crudo;

Cena: pizza alle zucchine, pomodori per contorno, frutta fresca.

Martedì

Pranzo: 60 grammi di frittata con le patate, insalata fresca di mais e olive;

Cena: pizza con i funghi e insalata di pomodori.

Mercoledì

Pranzo: spinaci passati in padella, un panino integrale, frutta fresca;

Cena: pizza margherita e una coppa di macedonia senza zucchero.

Giovedì

Pranzo: spiedini di verdure e formaggio, insalata verde, una fettina di pane integrale;

Cena: pizza napoletana, e contorno di carciofi in agrodolce.

Venerdì

Pranzo: zucchine ripiene e una fetta di formaggio;

Cena: pizza con le patate e contorno di pomodori e mozzarella.

Sabato

Pranzo: due fettine di manzo ai ferri con contorno di carote;

Cena: focaccia bianca al rosmarino e una coppa media di gelato alla frutta.

Domenica

Pranzo: involtini con prosciutto, lattuga e parmigiano, fagiolini in agrodolce;

Cena: pizza capricciosa e contorno di peperoni arrostiti.

Dieta della pizza: perdere 4 kg in un mese (INTERVISTA)

Noi di Blog di Lifestyle però abbiamo chiesto il parere di un esperto sull’affidabilità di questa dieta e sui pericoli che possono celarsi. Per questo abbiamo raggiunto la Dott.ssa Fernanda Scala, nutrizionista presso il Centro Dietologico Scala.

Dott.ssa Scala cosa ne pensa di questa Dieta della pizza?

La dieta della pizza è solo una delle tante “mode alimentari” del momento, assicurando, ovviamente, risultati sorprendenti senza rinunciare ad un piatto tanto appetitoso come la pizza. Come tutte le diete monocibo, non va seguita per più di una settimana, e questo dovrebbe già destare qualche sospetto.

La pizza potrà essere consumata a pranzo o cena, dovrà essere una pizza “light e semplice” quindi con verdure, pomodoro, ortaggi, prevedere un bassissimo quantitativo di sale e di grassi, mentre l’altro pasto dovrà essere costituito principalmente da verdure e proteine leggere. La dieta sembra funzionare perché ci troviamo di fronte ad uno schema alimentare quotidiano ipocalorico che permette di compensare l’elevato quantitativo di carboidrati introdotti attraverso la pizza ma, in una dieta bilanciata, le calorie non sono tutto.

L’assunzione giornaliera di un consistente quantitativo di glucidi complessi, infatti, determinerà un affaticamento dei processi digestivi ed un accumulo di grasso viscerale a livello epatico.

Lei quindi cosa ci consiglia?

Si alla pizza, ma una volta alla settimana ed esclusivamente all’interno di una dieta estremamente variegata.