venerdì, 19 Aprile 2024

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Chiara Besana: l’amore è una storia da raccontare (INTERVISTA)

Giornalista e wedding blogger, Chiara Besana ha da poco pubblicato il suo primo libro ‘La casa dei matrimoni’. Dolce, fresca ed eterna romantica è una delle voci più autorevoli in fatto di matrimoni: la sua ambizione l’ha portata alla nomina di prima wedding blogger d’Italia.

Blog di Lifestyle ha avuto l’occasione di intervistarla. Ecco cos’abbiamo scoperto di lei.

Chiara Besana, 30 anni, giornalista, blogger, moglie e mamma. Ci racconti chi è Chiara in tre aggettivi?

Passionale, innamorata e determinata. La passione per il mio lavoro è uno dei due motori della mia vita, oltre all’amore per la mia famiglia che ha un ruolo centrale nelle mie scelte e nei miei successi. La determinazione, insieme alla creatività, invece sono quello che mi stimola a pensare a progetti sempre nuovi. Ops, ma così sono quattro aggettivi alla fine.

‘La casa dei Matrimoni’: com’è nata l’idea di questo libro?

L’idea in realtà è nata da mio marito. Davvero. Il mio editore mi aveva chiesto delle proposte per un libro e durante un viaggio verso Roma a lui è venuta l’intuizione: “Perchè non scrivere un romanzo sulla nostra storia personale, sulla nostra famiglia. Al giorno d’oggi siamo delle mosche bianche con tutti matrimoni solidi e riusciti.”

Da lì ho iniziato a pensarci e ha preso forma La casa dei matrimoni, uno spaccato della società italiana e di come questa ha interpretato e vissuto il matrimonio negli ultimi sessant’anni di storia dal Dopo Guerra fino ad oggi. Prima c’è stato un lungo lavoro di documentazione, raccogliendo le testimonianze dei protagonisti delle storie. Mentre rielaboravo il materiale mi sono accorta di entrare sempre più nel cuore del vissuto di genitori e nonni, vedendoli ora sotto una luce diversa.

É stato molto emozionante immergermi nelle loro storie, rivivendo gioie, paure, conquiste, delusioni e tutto quello che la vita riserva ad ognuno di noi. Chiudevo gli occhi e cercavo di immaginarmi i sapori e gli odori delle case di ringhiera degli anni ’50, della Milano degli anni di Piombo o del boom del wedding in Italia nel 2000. Il romanzo non racconta solo matrimoni, ma noi italiani, il nostro modo di essere cambiati in tutti questi anni nel pensare alla famiglia e non solo. C’è la vita di tutti e ci sono storie commoventi che si intrecciano inaspettate nel cammino di una coppia, come quella di mia mamma che scopre di avere una malattia all’età di 18 anni.

Come nasce la passione per il wedding?

Per caso. Mi stavo per sposare e il direttore di Tgcom24 Paolo Liguori ebbe l’idea: affidarmi un blog in cui raccontare il mondo del wedding, mettendo a frutto l’esperienza personale che stavo vivendo per i preparativi delle mie nozze. Nacque così Oggi Sposi: il primo blog tenuto da una giornalista che parlasse del settore a 360 gradi con esperti e professionisti; divenne in breve tempo un vero e proprio punto di riferimento. Un successo che mi ha poi portato tanti progetti correlati: dall’omonima rivista free press, al programma tv sino ai corsi e al libro.
Il segreto di questo successo è stato sicuramente arrivare prima di altri, diventando una voce autorevole, in un momento in cui c’era poco a livello di stampa online legata al settore.

Partendo dall’esperienza di Oggi Sposi, il tuo blog: quali sono le domande più comuni che ti fanno?

Ricevo ogni giorno email soprattutto da chi lavora nel settore o desidera affacciarsi alle professioni nel campo del wedding. Per molti anni il matrimonio è stato sulla bocca di tutti e per certi versi è sembrato una sorta di gallina dalle uova d’ora, così tanti giovani e non solo hanno deciso di buttarsi in questo mondo. Non è facile e io cerco sempre di dire le cose come stanno a coloro che mi scrivono o ai ragazzi che incontro nei corsi che tengo ogni mese per Komax.
Avere il privilegio di poter lavorare in questo settore è bellissimo, ma bisogna rendersi conto che nel realizzare sogni e aspettative attese una vita dalle coppie di sposi, ci vuole tanta esperienza, professionalità e pazienza. Solo con la giusta preparazione, la curiosità e la cura per questo lavoro si possono avere buoni risultati.

Ricevo ogni giorno anche tante email di persone che vorrebbero lavorare con me e che mi lusingano sempre molto.
Per il resto gli sposi mi chiedono consigli su come realizzare il matrimonio dei sogni, su come fare a risparmiare e su chi posso consigliargli.

Progetti per il futuro?

Tantissimi. Nei prossimi mesi sarò in giro ancora per la promozione del libro e sto già lavorando al secondo. E poi una piccola anticipazione: a marzo uscirà una mia capsule collection legata al mondo del wedding. Sono molto orgogliosa di questo progetto: ho potuto esprimere la mia visione del settore, attraverso la mente creativa di un talento noto in Italia per la sua eleganza e classe. Per il resto tante idee nel cassetto.

Infine, mi permetto di aggiungere che Chiara è la classica ragazza della porta accanto: Chiara è una donna che in Sofia, la sua bellissima bambina di tre anni, rivede se stessa qualche anno fa. A Chiara piacciono i dolci, specialmente se di cioccolato, perchè ‘danno la carica’.

Grazie Chiara per questa intervista.
Grazie per questo e per molto altro.

Andrea Passador: ‘da quando scrivo post ironici sul web mi prendono tutti sul serio’ (INTERVISTA)

Credit Photo: Facebook

Andrea Passador è un blogger.
Uno di quei socialite che quando muove la penna sul web fa rumore. I suoi post sono un concentrato di ironia e disamina – pungente – della società moderna. Ma di lui cosa sappiamo? Di certo che è una persona che mantiene le promesse. Presenta il suo blog “L’Oltreuomo” dicendo:

“Sono l’Oltreuomo. Imparerete ad amarmi”

E dato il suo successo in rete non possiamo dire il contrario. Il resto lo ha raccontato in esclusiva a noi di Blog di Lifestyle.

Ti conosciamo per colui che in 20 punti riesce a raccontare in modo ironico e tagliante luoghi comuni che catturano il web. Ma oltre lo schermo, chi è Andrea Passador?

Sostanzialmente un fallito. Vorrei argomentare questa risposta con esempi e aneddoti vari ma l’essere fallito non pretende spiegazioni, è evidente.

“Oltre l’uomo” cosa c’è? A parte una donna che “merita di meglio”, ovviamente.

Questa è la tipica domanda da fare ad una persona intelligente o ad un professore di filosofia. Non essendo nessuna delle due rispondo affermando che secondo me Prandelli doveva convocare Giuseppe Rossi se voleva qualificarsi alla fase finale dei Mondiali.

Ormai sul web sei un personaggio.
Un personaggio noto, s’intende. Ti copiano i post, usano le tue frasi, un giorno ti studieranno sui libri di scuola. Ma in una vita improntata tutta sull’ironia ti capita di non essere preso troppo sul serio?

Sono abituato a non essere preso sul serio quindi il blog non ha fatto altro che esasperare questo aspetto della mia vita, anche se devo dire che paradossalmente da quando scrivo cazzate in Internet mi prendono più sul serio rispetto a prima.

“Attore, scrittore, musicista, poeta, giornalista freelance e attore teatrale” non sei nulla di tutto ciò. Ma cosa sogni di diventare?

Il sogno più recondito della mia vita è continuare a restare “niente di tutto ciò” guadagnando milioni di euro al mese. Se c’è un’epoca in cui tutto ciò è possibile è proprio questa.

Osannato sul web. Attraverso i tuoi post tutte ti amano. Nella vita riscuoti lo stesso successo con le donne?

No perché appena mi vedono in faccia scappano come se avessero visto il fantasma di Gasparri. No scherzo, a chi non piace Gasparri?

“Ironico è bello”.
E se con l’ironia non possiamo salvare il mondo, quanto meno ci salviamo un tuo post. Saluti i nostri lettori?

Saluto i vostri lettori che in questo momento si staranno chiedendo perché hanno intervistato una persona così priva di contenuti e di forma. Avete ragione voi.

Magik Albert: “Che la magia abbia inizio” (INTERVISTA)

Quando l’ho conosciuto mi ha messo una pallina rossa in una mano e, dopo un “sim sala bim”, le palline rosse nella mia mano erano due. La solita domanda su come avesse fatto è sorta spontanea, accompagnata da un’espressione incredula. Ma un vero mago non svela mai suoi trucchi. Un vero mago sorprende, illude, recita, stupisce. Alberto Coffrini, in arte Magik Albert, giovane talento di Parma, classe ’98, l’ha fatto. E non ho potuto lasciarmi sfuggire l’occasione di avvicinarmi ad un mondo affascinante, misterioso e spettacolare. Un mondo non da comprendere, ma da applaudire.

Alberto, come hai scoperto la tua passione per l’illusionismo?
L’ho scoperta all’età di sei anni, quando i miei genitori mi hanno regalato una scatola di magia a Natale ed è stato amore a prima vista. Ho cominciato a fare giochi di prestigio e da quel momento ho sempre chiesto regali riguardanti la magia. Superati i giochi, la mia curiosità mi ha spinto a conoscere la magiaattraverso libri, così andavo spesso in biblioteca a cercare testi sul tema. C’è stato poi un periodo di circa due anni, in cui ho un po’ messo da parte questa passione, ma poi ho ripreso alla grande partecipando a concorsi e programmi televisivi e tenendo piccoli spettacoli ovunque ne abbia l’occasione.

Pensi sarà questo il tuo futuro?
Non penso sarà questo il mio futuro, ma sarà sempre una passione che porterò con me. Continuerò a coltivarla, dando comunque priorità agli studi, e poi chi lo sa, se crescerà tanto da prevalere su qualcosa di più concreto, ben venga. Non ho ancora un’idea precisa su quello che farò da grande, ho ancora tre anni per rifletterci su, per ora mi godo la mia adolescenza.

Dopo qualche comparsa in TV, su quali altri palcoscenici ti sei esibito?
Mi sono esibito molte volte attraverso un’agenzia grazie a cui ho avuto la fortuna di lavorare anche con i comici di Zelig per quattro serate. Poi ho partecipato al Campionato Italiano di Magia in Valle d’Aosta, riuscendo ad arrivare in finale. Adesso mi esibisco un po’ qua e là, appena ne ho la possibilità o su invito.

Quali caratteristiche pensi debba avere un mago?
Ci sono tanti tipi di mago, per iniziare. C’è il mago comico, il mago classico, c’è il mago moderno. Io, per il mio stile e per la mia personalità, mi riconosco più nel mago classico, nonostante poi i miei giochi richiamino anche lo stile del mago moderno. In generale però un illusionista deve essere spigliato e calmo. L’emozione c’è sempre ed è lei che ti aiuta a non sbagliare e a impegnarti sempre di più, però si impara a domarla. Bisogna essere forti e preparati alle critiche, essere in grado di trasformarle in lezioni e risultati positivi.

Il pubblico è mai riuscito a smascherare un tuo numero?
Partendo dal presupposto che un errore possa sempre capitare, un bravo mago è quello che riesce a deviare velocemente l’attenzione e a condurre così il gioco verso la soluzione. Mi capita qualche volta che a fine spettacolo mi chiedano: “ma hai fatto così, vero?”, e io rispondo nella maniera più evasiva possibile.

Cosa provi quando ti esibisci?
Provo emozioni sia quando mi esibisco che quando assisto ad uno spettacolo. Quando il pubblico applaude me, sento proprio i brividi lungo tutto il corpo ed è davvero bellissimo. Con i riflettori addosso, il pubblico, l’atmosfera, è una sensazione, è il caso di dire, magica.

Hai un idolo a cui ti ispiri?
Jeff McBride. Fa sognare con le sue magie in stile orientale. Uno dei più grandi maghi italiani è invece Mirko Menegatti.

Per finire, lasciaci con una frase da mago…
Noi maghi conosciamo tanti trucchi, ma uno è il più importante: riuscire a far emozionare.

Ecco il video con un’esibizione di Magik Albert .

Luigi Griffini: dopo Balzoo un’altra iniziativa per gli amanti degli animali (INTERVISTA)

liberoinformato.it

Attivo già dall’inizio di marzo, Balzoo è il primo Banco Alimentare Zoologico. La sua funzione? Aiutare gli animali, cani o gatti che siano, di tutte quelle famiglie, dei senza tetto, dei pensionati che non riescono a nutrire sufficientemente i loro amici a quattro zampe a causa delle difficoltà economiche.

Il progetto è nato in collaborazione con il Comune di Milano e con i volontari di City Angels, un’associazione nata nel 1994 e operante oggi in 18 città italiane.

Ma per capire come funzioni esattamente la realtà di un banco alimentare quale è Balzoo e quali siano gli ulteriori sviluppi di questa importante e significativa iniziativa bisogna lasciare spazio alle parole che, Luigi Griffini, presidente di Balzoo e fiero sostenitore di questo progetto, ha rilasciato in un’intervista per Blog di Lifestyle.

Come funziona esattamente un banco alimentare zoologico, quale è Balzoo, e quali prodotti vengono esposti al suo interno?

Non c’è un’esposizione di prodotti, ma essi vengono raccolti nei supermercati e nei banchi appositi di generi alimentari per animali per poi essere distribuiti alle famiglie o ai canili bisognosi che non sono in grado di provvedere autonomamente ed efficacemente all’alimentazione del proprio animale domestico.

In base a quali parametri vengono selezionate le persone a cui dare alimenti per il proprio cane?

I parametri nascono in seguito alla collaborazione con City Angels, una struttura che da 20’anni segue le problematiche del territorio e le persone bisognose, come per esempio i senza tetto che spesso hanno con sé animali ed in particolare cani. Nelle serate in cui si va a dare conforto a queste persone i volontari forniscono loro anche gli alimenti necessari a sfamare l’animale che il clochard tiene con se. Invece nelle situazioni in cui non si è un senza tetto, gli stessi Comuni avvisano dove ci sono dei pensionati o delle famiglie che hanno animali che però non riescono ad accudire e nutrire, e lì si interviene.

Questa iniziativa è valida solo per i cani di clochard e famiglie in difficoltà oppure anche per i canili che faticano a mantenere i loro ospiti?

Vengono aiutate sia le famiglie in crisi che i canili che non riescono a mantenere un’adeguata alimentazione degli animali.

Questo progetto realizzato in collaborazione con il Comune di Milano da dove ha avuto origine e sarà potenzialmente estendibile anche ad altre realtà italiane?

L’accordo con i City Angels è quello di estendere l’iniziativa di Balzoo anche nelle 18 città italiane in cui operano questi volontari. A brevissimo uscirà un’applicazione per smartphone completamente gratuita e compatibile sia con Android che con Apple.
Grazie a questa app si può rimanere sempre in contatto con il banco alimentare zoologico di Balzoo e avere informazioni sull’attività, chiedere aiuto o segnalare dove ci sono problematiche quali l’abbandono o situazioni di difficoltà e verrà anche dato spazio alle altre associazioni per gli animali che operano nel solidale. Inoltre nell’applicazione vi sarà un social network dedicato agli amanti degli animali, in particolare ai padroni di cani che sono sempre di più e che potranno avere informazioni riguardo a ristoranti, aree pubbliche ed hotel attrezzati ad ospitare gli animali domestici.