giovedì, 25 Aprile 2024

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Deborah Simeone racconta il suo mondo ‘Distorted Fables’ (INTERVISTA)

Deborah Simeone, autrice di “Distorted Fables”, pagina Facebook che conta quasi 100 mila fan, si racconta in esclusiva a Blog di Lifestyle.
Deborah ci racconta di come la sua pagina ha influito sulla sua vita, di come il web non dovrebbe influire troppo sulle nostre vite, di come una pagina Facebook può farci stringere rapporti reali ma solo se non si perde mai di vista il distacco tra la vita reale e quella virtuale.

– Deborah, ti presenti ai nostri lettori?

Ciao sono Deborah,
e quando dico questa frase mi sento sempre un po’ un’alcolista anonima, oppure ritorno indietro con la mente, quando ci si doveva presentare alla lavagna e a nessuno realmente interessava.
Ho 26 anni ma quando posso dire che ne ho 18, lo dico. Sono nata in un mese caldo, a giugno, e detesto l’estate, tanto è vero che ho un kanji sul collo che significa inverno.
Mi piacerebbe dirvi che sono una persona che pratica un sacco di attività, che va da una parte all’altra della città ogni giorno e che alla sera esco spesso, ma in realtà sono una persona pigrissima i miei interessi si riducono a scrivere, leggere, guardare serie tv e mangiare. Nella prossima vita spero di essere una che si alza alle cinque del mattino per andare a correre, in questa invece mi limito ad alzarmi dal letto e sperare che non mi dimentichi di mettere l’acqua calda nella caffettiera.

– Il tuo “Mondo di Fiabe Distorte” da cosa nasce?

Il mio mondo, la mia pagina di Facebook, nasce dal fatto che non ho mai amato le eroine fatte di soli buoni sentimenti. Volevo delle donne forti, non perfette, volevo parlare di storie dove non finiva sempre bene, dove il primo uomo non è mai l’ultimo. Creai la pagina dopo poco essere stata lasciata da un uomo, anche se il termine lasciata non è quello corretto, dato che è sparito nel nulla, perché non tutti gli uomini sono capaci di lasciare, per quello ci vuole un po’ di coraggio.
La prima frase che scrissi sulla pagina fu “ho imparato a svegliarmi con il mio stesso bacio. Ho impugnato la spada con cui il principe mi ha ferita. Non sono mai stata una Bella addormentata“.
In mezzo a tutte quelle pagine d’amore volevo la mia versione che man on mano ha preso forma.
O almeno spero.

– Hai dato la denominazione “autore” alla categoria della tua pagina Facebook. Che significato hanno per te le parole?

La parola autore in realtà è messa a casaccio, non ci ho pensato molto. Ahaha.
Non mi reputo di certo tale, però si vede che era una delle prime opzioni e quindi eccola lì che spunta. Non sono di certo un’autrice, sono una che prova a scrivere e alle volte nemmeno dato che mi sfogo solamente o pubblico qualche battuta di pessimo gusto.
Avrei voluto davvero poter rispondere diversamente ma la verità è che non c’è chissà quale spiegazione.

– Parole e web.
Che rapporto hai con i social? In che modo la tua pagina ha influito sulla tua vita?

Purtroppo sono una persona incostante e ciò si può notare anche sui social.
Anche come contatto umano nel reale sono abbastanza difficile da gestire, sono una persona che ha spesso bisogno di stare sola. La pagina ha influito in senso buono nella mia vita, grazie a Distorted Fables ho conosciuto delle persone nel reale che sono ancora oggi miei amici e non solo conoscenti. Forse alle volte mi ha messo un po’ d’ansia, dato che magari tornavo a casa e mi ritrovavo mesaggi privati con su scritto “ma oggi ti ho vista in centro! Eri allo stand della Essence giusto?“ oppure “forse ti ho vista sul tram! Era la linea 15“ o ancora “eri al supermercato oggi? Indossavi un vestito viola?“ e ho subito pensato “Dio mio, meno male che oggi ero truccata!“. Per il resto è tutto esattamente come prima, la pagina per me è un mondo a parte distaccato da quello reale, è la parte un po’ più seria e sentimentale di me.

– Saluta i nostri lettori.
Che consiglio senti di poter lasciare a tutti coloro che ti leggono, e a chi, come te, intende intraprendere un approccio con il web?

Sarò abbastanza dura su questo punto, come è mio solito fare. Una pagina web rimane una pagina web. Non montatevi mai la testa, non date importanza a quel numero, fate quello che vi piace fare ma non fatevi influenzare mai. Certo, potrete utilizzarla a fini commerciali e un po’ di pubblicità ma non vedetela mai con questo fine, se c’è bene ma non fatelo diventare l’obbiettivo principale. Ormai tutti si credono scrittori, fotografi, disegnatori, ma si deve tenere come piano B, il piano A è la vita reale, cercare un lavoro e mantenersi anche con qualcosa che non piace, non si può dire “no questo non voglio farlo perché voglio diventare uno scrittore“. Il web deve essere un hobby prima di tutto, un luogo dove informarsi ma non per progettare la propria vita/carriera.
Anche perché la gente che vi segue o vi seguirà lo noterà quando starete facendo una cosa solo per prendere dei like o se lo state facendo perché piace a voi prima di tutto.

Saluto allora.
Complimenti a chi è riuscito a non addormentarsi prima di arrivare a questo punto. Mille grazie a voi, a chi segue la mia pagina e profilo, a chi mi ha scritto e non ha ricevuto risposta ma continua a seguirmi ancora, grazie a chi mi ha posto queste domande reputandomi interessante, grazie al mio gatto, che non centra nulla, ma che amo, quindi così a caso, grazie anche alle lasagne che mi piacciono tantissimo..e ok la smetto.

Ciao!

Micol Olivieri tra il set e la vita privata (INTERVISTA)

Credit: daringtodo.com

A soli 22 anni, Micol Andrea Maria Olivieri è una famosa attrice italiana ma anche mamma a tempo pieno. Amatissima dai suoi seguaci di Instagram, e molto attiva anche su Facebook, pare che Micol stia vivendo un periodo splendido e di estrema felicità. La sua carriera da attrice le sta dando grandi soddisfazioni, così come la sua vita sentimentale: è infatti moglie del calciatore Christian Massella dal luglio 2014, e mamma, appunto, della piccola Arya, nata il 9 ottobre dell’anno scorso.
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Blog di Lifestyle è riuscito a intervistarla, ed ecco quello che ci ha raccontato.

Ciao Micol. Sei entrata nel cuore di molti come Alice de I Cesaroni, ci racconti chi sei e come sei nella vita di tutti i giorni?

Sono entrata come Alice, ma pare che adesso tutti conoscano meglio Micol. Sono una giovane mamma e moglie, entusiasta della vita e felice.

E invece, quanto c’è di tuo in Alice Cudicini?

In alcuni momenti c’è stato molto, soprattutto nelle prime serie e nella quinta… Nell’ultima invece ero lontana anni luce dal mio essere, ma ho accettato lo stesso la sfida.
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Cos’è la cosa che più ti emoziona del tuo lavoro?

Il mettersi in gioco, poter stimolare i vari aspetti della propria personalità.

Una curiosità, ti riguardi mai in televisione o al cinema?

Sì. Serve ad affinare le proprie capacità, mi critico a volte, ma a volte mi faccio anche complimenti!

Pur essendo giovanissima hai fatto molto nella vita: sei un’ottima attrice, sei sposata e hai una figlia. Ti senti realizzata a pieno? O vorresti cambiare qualcosa del tuo passato?

La realizzazione è una conquista che viene solo con il tempo, anche se percorrere il MIO cammino è già fonte di soddisfazione! Del mio passato potrei cambiare delle cose, ma in fondo, se ciò è servito a portarmi dove sono ora, non cambierei proprio nulla.

Quando hai annunciato di essere incinta il web ti ha mosso una marea di critiche per la tua giovane età. Te lo aspettavi? Cosa hai imparato da quest’esperienza?

No, onestamente non me lo aspettavo, ma il web ha metabolizzato in fretta ed è passato dalla critica alla vicinanza ed all’entusiasmo… Moltissime donne e ragazze mi hanno sostenuta, supportata e sono state felici per me.
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Che rapporto hai ora con i tuoi fan?

Adesso ho tantissime donne che mi seguono e la cosa mi rende orgogliosa e felice… È per questo che mi sento di condividere con loro pillole della mia vita quotidiana! Siamo diventati una sorta di “comunità virtuale”.

E con Christian? Com’è la vostra vita ora che Arya è entrata a farne parte?

Io e Christian sembriamo nati genitori… Ma in maniera allegra, siamo responsabili perché un figlio richiede questo, ma richiede soprattutto sentire di essere amato.

Che bimba è lei?

Arya è solare, sempre allegra, curiosa e iperattiva…. Forse troppo…. Tremo al pensiero di quando camminerà, le dovremo comperare casco integrale e guinzaglio!

Saluti i nostri lettori svelando loro i tuoi progetti futuri, sia lavorativi che familiari?

Certo: intanto ho terminato di girare un fotoromanzo per Grand Hotel, è stata un’esperienza interessante, perché nuova.. Ho scoperto UN MONDO, seri professionisti ed una macchina oliatissima… Vanno come dei caterpillar. Inoltre mi ha dato il tempo di rientrare in carreggiata dopo la gravidanza e il parto. Progetti familiari? Proseguire su questa strada di sicuro.

“Il disegno e la moda sono le mie passioni”: Alessandro Malossi si racconta in esclusiva (INTERVISTA)

Credit Photo: Facebook

21 anni e un grande talento.
Alessandro Malossi ha presentato i suoi disegni in diverse mostre, l’ultima lo scorso 12 giugno, al Grand Hotel Majestic Già Baglioni di Bologna.
Si definisce insicuro, e attraverso il disegno raggiunge l’unico momento in cui si sente invincibile.
Noi di Blog di Lifestyle lo abbiamo incontrato per un’intervista esclusiva.

Alessandro Malossi, ti presenti ai nostri lettori?

Certo che sì, mi chiamo Alessandro Malossi, ho 21 anni, sono nato a Bologna ma attualmente vivo e studio a Milano, dove frequento la NaBa, un’accademia di belle arti. Che dire di me? Sono una persona piuttosto introversa e dal carattere veramente particolare, dei giorni sono allegro e socievole, dei giorni voglio stare nel mio mondo. Ed è proprio in giorni come quelli che disegno.

Ricordi quando è nata la tua passione per il disegno?

Da sempre. Mia mamma mi dice sempre “sei nato con la matita in mano”. Ricordo ancora quando da piccolo rimasi da solo in casa per qualche minuto e quando tornò a casa, trovò dei “bellissimi” murales su tutti i muri.

Da oggetti, riprodotti in maniera fantastica, a ritratti, altrettanto eccezionali, di fashion blogger. Da cosa ti lasci ispirare per i tuoi lavori?

In realtà da nulla. O meglio, sono fermamente convinto che, al giorno d’oggi, per farti conoscere devi badare ai tuoi interessi e tentare di attirare l’attenzione nella maniera più d’impatto possibile. Quindi se mi viene in mente un soggetto che mi piace e che so che può piacere anche alla gente, la disegno. Diciamo che so cogliere l’attimo nei soggetti che rappresento, o almeno ci provo.

Cos’è per te l’arte? Quanto conta nella tua vita?

Per me l’arte è come un rifugio. Ho molte insicurezze, non sembra ma chi mi conosce bene lo sa, non sono mai deciso nelle scelte che faccio, preferisco astenermi nelle discussioni piuttosto che dire la mia, semplicemente perché se parlo è perché ho la certezza di avere ragione, se no taccio. Quindi l’arte diciamo che è quel momento dove tutte le insicurezze scompaiono ed è l’unico momento in cui mi sento invincibile.

Un artista è un eterno bambino.

Riesce a posare uno sguardo innocente sulla realtà, e a riproporla, poi, a proprio modo.
Chi sarà Alessandro Malossi da grande?

Un kebabbaro che come hobby dipinge con la salsa yogurt… (ride)
Scherzo. Anche se so che non è assolutamente facile spero di arrivare dove voglio: farmi strada da solo ed arrivare ad avere un nome importante. Mi piacerebbe anche, e ci sto lavorando, aprire una mia linea d’abbigliamento unendo la mia passione per il disegno e quella che ho per la moda. Diciamo che sono nella fase di “brainstorming” per quanto riguarda la mia vita.

L’Umorismo di Piton: la pagina social che svela l’altra faccia di Harry Potter (INTERVISTA)

credit foto l'Umorismo di Piton

471.424 fan, ipotetiche conversazioni divertenti tra i personaggi della saga di Harry Potter (che ogni giorno raccolgono migliaia di apprezzamenti) e una nomination ai Macchianera Italian Awards 2014 come miglior pagina social. Sto parlando dell’ Umorismo di Piton, la pagina social più divertente del web amata dai cosiddetti Potteriani, e non, che racconta, in chiave ironica, le avventure degli aspiranti maghi di Hogwarts alle prese con Facebook.

Molti fan gli hanno chiesto più volte di rivelare la loro identità ma loro, gli amministratori, si sono sempre firmati con le iniziali, L e R, mantenendo l’anonimato. Su Blog di Lifestyle l’intervista esclusiva. E non poteva mancare, ovviamente, un tocco di humor.

Salve ragazzi, vi presentate ai nostri lettori?

Ciao a tutti, siamo Luca e Rinald e gestiamo la pagina “L’umorismo di Piton”, è un piacere essere qui intervistati dal nuovo volto del giornalismo: Viviana.

Grazie ragazzi siete gentilissimi. Com’è nata l’idea di creare la pagina l’Umorismo di Piton?

Tutto è partito da Luca che, dopo lunghi studi e anni di meditazione, ha raggiunto l’illuminante idea di creare un nuovo paradosso ai livelli di Zenone basato su dati empirici che mette nello stesso enunciato l’anti-umorismo espresso da Piton e la parola stessa Umorismo.

Vi aspettavate questo successo?

Sinceramente sì, avevamo uno zio di nome Ben che ci diceva sempre “da grandi poteri derivano grandi responsabilità”. Così abbiamo portato avanti questa pagina e le possibilità erano due: potevamo diventare grandi comici oppure fare cabaret da strada.

Qual è il vostro personaggio preferito della saga? E quello che vi piace di meno?

Il nostro personaggio preferito è Neville Paciock, l’emblema della follia che, come disse James Graham Ballard nel suo libro “Un gioco da bambini”, è l’unica cura in un ambiente completamente sano. Quello che ci piace di meno è Harry Potter, per il semplice fatto che i libri e i film dovevano intitolarsi Severus Piton.

Come nascono le discussioni che create tra i personaggi?

Ce lo chiediamo da sempre pure noi ed è per questo motivo che andiamo dallo psicologo almeno una volta alla settimana.

Abbiamo saputo che state scrivendo un libro. Di cosa parlerà?

Sì, da qualche mese stiamo scrivendo una specie di reboot di Harry Potter, tutto rivisitato e in chiave comica con un personaggio del tutto originale che farà da protagonista al posto di Harry. Si chiamerà Gustav Lafav e i personaggi avranno tutti una personalità diversa dalla storia vera, ovvero quelle che usiamo noi per le nostre conversazioni su Facebook.

Come annunciato da J.K. Rowling nascerà un nuovo libro sulla saga che non vedrà come protagonista Harry Potter ma le creature magiche di Hogwarts. Cosa ne pensate? Inizierete a fare discussioni anche tra folletti della cornovaglia e il platano picchiatore?

Il libro della Rowling sarà una parodia del nostro Gustav Lafav, come quando noi pubblicammo Jerry Porker e lei ha fatto la parodia chiamandolo Harry Potter. Per quanto riguarda le conversazioni tra i nuovi personaggi non sapremmo dirti, ogni cosa ha il suo tempo.

Siete stati nominati come miglior pagina social ai Macchianera Italian Awards 2014, come avete preso questa candidatura e cosa rappresenta per voi?

Innanzitutto ci riteniamo fortunati ad aver preso la candidatura e non la candida. Ovviamente siamo stati felici della candidatura e speriamo di uscirne da vincitori. Poi se non vinciamo ci andremo lo stesso alla premiazione, ma in questo caso ci porteremo dietro un Kalashnikov ed una mazza da baseball.

Siamo giunti al termine, un saluto per i nostri lettori e per i vostri fan?

Salutiamo tutti voi babbani, che la forza e Gigi D’Alessio siano con voi. Anche se non abbiamo capito bene una cosa, questo Harry Potter di cui parli tanto chi diavolo è?