mercoledì, 24 Aprile 2024

Le TOT cose che

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Le tot cose che, ovvero classifiche - sul mondo che ci circonda - stilate dalla redazione di Blog di Lifestyle

I 10 uomini che non vorresti mai incontrare in palestra

La palestra è un ricco ecosistema che dimostra come l’evoluzione umana – in particolar modo quella dell’essere maschile – si sia fermata al primordiale istinto animalesco. In questo ambiente, infatti, gli uomini riescono a dare sfogo alla parte (secondo loro) migliore di sé. Con un buon carico di testosterone a bordo e le tasche piene di barrette energetiche, spesso il loro interesse nei confronti della palestra è direttamente proporzionale al numero di donne al suo interno, alle quali cercano di strappare un verso o una semplice occhiata di approvazione per i loro sforzi. A preoccupare di più è il fatto che questi esseri possono anche essere afflitti da più di una delle seguenti patologie. E quando ti ritrovi faccia a faccia con il provolone, con il palestrato e il fettina panata, faresti bene ad abbandonare la palestra e dedicarti alla danza del ventre.

Il palestrato convinto

Un esemplare tipico, caratterizzato da urla da vichingo e canottiere ridotte al minimo per evidenziare al meglio la massa muscolare di cui va tanto fiero. Il suo habitat naturale è la sala pesi, dove può urlare apertamente per mostrare a tutti la forza suprema con la quale riesce ad alzare tutti gli attrezzi a sua portata, anche il tapis roulant se necessario. Forza da mostrare, ovviamente, alle donzelle che si aggirano nelle vicinanze.

La fettina panata

Questo esemplare di “uomo delle palestre” si aggira cosparso di olio extravergine. Questa sua particolarità lascia intendere una sola cosa: il suo desiderio di farsi infornare da tutte le patate che ha intorno, da vera e propria fettina panata.

Il rachitico

Vorrebbe pompare al massimo la sua esile massa, ma nonostante gli innumerevoli sforzi, lui proprio non ci riesce. Urla, grida forsennate e tanta fatica, ma nessun risultato. Il rachitico entra in palestra con un peso corporeo pari a 42 kg ed esce, dopo circa tre mesi, con un peso pari a 42,3 kg.

Il vecchio

Età media 86 anni. Il suo scopo è quello di riuscire a rimorchiare la vecchietta sexy del centro anziani, tentando di imitare il fisico del nipote playboy 18enne, per far crepare di invidia la sua comitiva. Artrite e Parkinson per lui non sono un problema. Spera di riuscire un giorno a risvegliare la sua tartaruga, per compensare eventuali mancanze.

Il Mosé

Uscito direttamente dall’Antico Testamento, il barbone in palestra non poteva proprio mancare. Da buon Mosé divide le acque del sudore che filtrano attraverso i folti e fitti peli della sua barba. Per quest’esemplare servono almeno tre asciugamani: baffi, barba e corpo.

Il provolone

Colui che, esaltato dai suoi notevoli progressi in sala pesi (riesce finalmente a sollevare più di due kg), non può farsi scappare nessun essere femminile. Così, mentre tu sei lì, intenta nel fare con fatica l’ultima serie di addominali prima di andare via, eccolo che arriva facendo squallide battute nel tentativo di rimediare il tuo numero di telefono.

Il narcisista

“Specchio, specchio delle mie brame..”
In palestra il narcisista si sente perfettamente a suo agio: circondato da specchi, si ammira costantemente, per cogliere ogni suo piccolo movimento. Perché, parliamoci chiaro, come svolge gli esercizi lui, nessuno. Nemmeno il palestrato convinto.

Il “faccio tutto da solo”

Nessuno in palestra nasce imparato, eppure lui non ha bisogno di istruttori pronti a svolgere il loro mestiere. In fondo lui sollevava già il cordone ombelicale quando la sua palestra era la placenta della mamma, come dargli torto?

Il personal trainer

“Ehy bella, ti serve una mano?”
Se non riesci a mettere in funzione cyclette o tapis roulant, nessun problema, arriva lui che lo sa fare meglio di chiunque altro. La palestra può contare su di lui e risparmiare i soldi impiegati per lo stipendio dei veri istruttori.

Il timido cicciottone

Stanco dei suoi kg di troppo, decide finalmente di segnarsi in palestra per perdere peso. Ma chi glielo ha fatto fare? Circondato da fotomodelli e mancati body builders, questo simpatico esemplare si nasconde nei meandri della palestra oppure compare negli orari più improponibili. D’altronde, chi vuoi trovare in palestra alle tre di notte?

[a cura di Roxana Ionita e Martina Quaresima]

Le dieci cose che gli uomini amano nelle donne

Spesso dimenticate, a volte in risalto solo le cose negative, i litigi, i difetti, i vizi. Ma quali sono, invece, le dieci cose che gli uomini amano nelle donne? Modi di vestire, passioni, carattere, storie di tutti i giorni, way of life. Cosa piace agli uomini delle donne? Per cosa loro impazziscono e perdono la testa?

1. Femminilità e classe

La “donna camionista” piace, ma non a tutti. L’eleganza, il portamento e la femminilità, non volgare ma romantica, fanno andare su di giri gli uomini. Si accende la lampadina, gli occhi “a cuoricino”, e il fiuto animalesco dei mammiferi di sesso maschile si attiva all’istante. Scatta la caccia alla preda.

2. Sanno giocare alla Playstation, soprattutto a FIFA

Risparmiatevi le battutine stile “bisogna avere una certa manualità con il joystick” perché sareste scontati e banali, come sempre. Gli uomini amano da impazzire le donne brave alle Playstation, soprattutto se si tratta di giochi sportivi: “Sai giocare a FIFA? Sposami, ti prego”. Quando poi comincia a vincere lei, il vostro entusiasmo inizia a cadere in picchiata. “Ehm, forse tra un po’ di tempo, ok?”. Meglio se vi nascondete.

3. Profumo

“L’omo è omo e ha da puzzà” tenetevelo stretto stretto. Noi siamo attente alla cura del nostro corpo, ma tra creme, shampoo e docciaschiuma nei gusti più disparati, sapone ed unguenti vari, puntiamo soprattutto sul profumo. Tra le fragranze più amate dagli uomini si piazzano nella top ten Alien di Thierry Mugler, Armani e Dior, senza dimenticare Chanel N°5. Ecco partire l’istinto animale e la caccia al tesoro per capire chi, cosa e, soprattutto, dove.

4. Parlare un italiano perfetto

Non si tratta di discriminazioni o altro, ma le donne devono parlare correttamente – o almeno in maniera decente – l’italiano. Essere alta 1,88m, fisico perfetto, sorriso meraviglioso, occhi azzurri e labbra carnose, non sempre basta se appena apri bocca escono “i fiori”: espressioni dialettali all’ennesima potenza, “se io avrei” e volgarità ogni 3X2.

5. Personalità

Avere un bel carattere molto spesso compensa tutte le “mancanze fisiche”: se non hai solo le maniglie dell’amore ma direttamente tutta la porta, qualche chiletto in più o un’altezza – bassezza, meglio – che non ti aiuta, non demordere, il principe azzurro arriverà quando meno te l’aspetti. Grinta, carattere e una forte personalità attraggono gli uomini peggio di una calamita. Non lasciarsi mettere i piedi in testa, ecco.

6. Ironia e autoironia

Non tutte riescono a prendersi gioco di se stesse. Commenti, battutina sempre pronta e sorriso smagliante h24: irresistibile per gli uomini. Simpatia e allegria regole fondamentali, occhio a non esagerare: gli uomini, si sa, sono i più permalosi tra i due, e non tutti hanno l’intelligenza per capire quando si scherza e quando no.

7. Saper affrontare le situazioni, anche le più difficili

“In casa le donne portano i pantaloni” sembra esser diventata ormai una prassi. Gli uomini, molto spesso, fanno valere la loro pigrizia anche in situazioni tipo “Che facciamo stasera? Dai, decidi tu”. Alle donne piace l’uomo che prende l’iniziativa, ma agli uomini, la maggior parte delle volte, non va di farlo. Cosa c’è di meglio di una birra ghiacciata, partita di campionato in Tv e divano? “Dai amore, alzati, ho già prenotato”. Come resisterci?
Una delle cose che fa impazzire di più gli uomini è la capacità delle donne di saper fronteggiare le difficoltà della vita. Scelte professionali e non, momenti di sconforto, crisi di identità e stanchezza a lavoro. Combinare questi elementi con la pulizia della casa – e del fidanzato, vedere punto 3 -, spesa, cucina, macchina e shopping, non è da tutti. Per questo le donne sono “multitasking”: gli uomini possono lavorare con un solo neurone, appena si sveglia l’altro è finita, vanno in tilt. Noi no.

8. Occhio dolce e facciamo pace

La nostra capacità di placare situazioni negative e “far tornare tutto come prima” è senza precedenti, dovrebbe essere studiata dagli scienziati. Litigio, discussione, confronto senza soluzioni? Basta un occhietto dolce, una voce languida e sensuale, faccino tenero, e il “mignolino” per far pace è servito. Poveri ingenui, non sapete dirci di no.

9. Donne che sanno guidare

Basta con i “donna al volante pericolo costante”, ormai il gentil sesso batte gli uomini 10-0. Non serve esagerare: la guida sportiva stile Fast and Furious lasciamola ai professionisti. Fernando Alonso e la Formula 1 anche: basta non graffiare la frizione, parcheggiare bene e avere dimestichezza. Insomma, le cinture di sicurezza corazzate e il triplo airbag non ci servono.

10. Saper cucinare

Ultima, ma non per importanza, la nostra abilità culinaria. Non cul-in-aria, ma proprio culinaria. Vivere ogni giorno di piadine, hamburger, zucchine, patate lesse e McDonald’s farebbe scappare il più coraggioso fra gli uomini. Basta un ricettario, qualche minuto in più e un po’ di pratica, e il matrimonio – ehm, volevo dire “piatto” – è servito.

Le 5 proposte di matrimonio che vorremmo

Tutte le donne, da bambine, hanno sognato ripetutamente il giorno del loro matrimonio, l’abito, e quant’altro. E hanno immaginato innumerevoli volte come sarebbe stata la loro proposta di matrimonio, con il loro uomo dei sogni. E allora noi di Blog di Lifestyle siamo tornate indietro con il tempo, abbiamo ripescato dalla memoria lontana (o forse neanche così tanto lontana) le 5 proposte di matrimonio che proprio vorremmo.

1. UNA proposta di matrimonio

Certe volte gli uomini ci fanno arrivare allo sfinimento. E allora, rinunciamo a ogni tipo di sogno o fantasia romantica, e ci accontentiamo di almeno UNA proposta di matrimonio. Ma l’anello è d’obbligo.

2. Proposta classica

Dopo una romanticissima cena magari nel ristorante più di classe della città, vedere l’uomo che amiamo che si inginocchia davanti a noi e tira fuori quella scatolina – contenente un diamante talmente grosso che il nostro anulare sinistro non è abbastanza muscoloso per tenerlo su – ci fa venire i brividi dappertutto.

3. Proposta romantica

Vi prego, lasciateci sognare. Lasciateci sognare una proposta talmente romantica da toglierci il fiato. Lasciateci sognare una bellissima serata insieme, e una passeggiata sulla spiaggia al chiaro di luna. Lasciateci sognare una leggera brezza, il rumore delle onde e il profumo di felicità. Lasciateci sognare una proposta di matrimonio così, con le parole più dolci che mai potremmo sentire, e i momenti più belli che mai potremmo dimenticare.

4. Proposta inaspettata

Abolite le proposte in pubblico, ci imbarazzerebbero troppo. Si invece a tutte quelle proposte improvvise, nel bel mezzo di un discorso o dietro un biglietto aereo che magari preannuncia un’assaggio della luna di miele. Uomini, giocate con la fantasia, sbizzarritevi e lasciateci a bocca aperta.

5. Proposta semplice

Forse questo genere di proposta è la più difficile, perchè essere semplici, originali e al tempo stesso romantici non è cosa da tutti. Ma qui le parole non servono, questo foto dicono già molto.

10 motivi per cui è giusto non rinunciare ai propri sogni (FOTO)

Che tu voglia fare l’attore, lo scrittore, il barman, il musicista, il pugile o il poliziotto, che tu possegga delle attitudini e delle potenzialità in un preciso contesto, che tu ti sia accorto di voler investire la vita in un determinato sogno, l’importante è che tu lo consegua.
E proprio quando sacrifici, montagne insormontabili, problemi e ostacoli diventeranno pane quotidiano, subentrerà la forza di volontà e la determinazione espressa in un’unica frase:“ce la farò”.
Il desiderio di essere quello che si vuol essere o di fare quello che si vuol fare è così forte da non riuscire a cedergli, talvolta finendo così per non realizzarlo del tutto o non realizzarlo affatto.
C’è chi lascia perdere e si butta a capofitto in una nuova avventura per non soccombere alla delusione, chi insiste ancora un po’ pur di non darsi per vinto, chi modula il proprio sogno scendendo a compromessi e chi decide che forse, tutto sommato, non ne valeva la pena.
Se un sogno è davvero un sogno e rende capaci di sentirsi forti, autonomi, sereni e felici, allora è quello giusto ed è doveroso, pertanto, inseguirlo: ecco i 10 motivi per non rinunciarci mai.

1. Rende felici

Banale, eppure vero.
Inseguire i propri sogni rende felici: è la prima regola per cui non ci si stanca mai di lottare, per cui ci si sveglia al mattino col sorriso stampato sulla faccia e con la tenacia di chi è sempre al primo giorno di lavoro.
Non esiste frustrazione, è matematicamente certo che chi decide di inseguire i propri sogni ne ricava sempre in esperienza e passione.

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2. Fa sentire capaci

Inseguire i propri sogni fa sentire di essere capaci in qualcosa, di essere utili. Rende bravi in un determinato aspetto e contesto, fa in modo da non distogliere mai l’attenzione dall’obiettivo.

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3. Ne vale sempre la pena

Che un sogno non vada proprio come dovesse andare, o che abbia qualche intoppo nel corso della sua realizzazione, poco importa.
Citando un film di Carlo Verdone – ndr. “Manuale d’amore 2”: “Stavo per rimetterci le penne Fulvio, lo sai. Però, se qualcuno mi facesse la fatidica domanda: ‘Ernesto, ne è valsa la pena?’ Io risponderei: ‘Ne è valsa la pena…ne è valsa veraemnte la pena

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4. Produce uno scopo o un fine

Porsi uno scopo o un fine nella propria vita è molto importante perché condurre un’esistenza senza alcun obiettivo è noioso, oltre che monotono.
Facilita la concentrazione, rende attivi e mai banali, e soprattutto avere uno scopo vuol dire essere interessato a qualcosa, quindi essere una persona interessante.

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5. Non aliena

Condividere con gli altri le gioie o le sofferenze del mettersi in gioco per un sogno, produce un quantitativo sociale altissimo: nuovi amici, nuovi incontri.
Combattere per quello in cui si crede e far partecipe gli altri di questo, rende equilibrato e reale il proprio desiderio e chissà, magari c’è qualcuno che possiede proprio lo stesso sogno.

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6. Insegna a non temere i sacrifici

Niente paura, solo coraggio. I triliardi di sacrifici che ogni giorno interferiscono tra te e il tuo sogno sono solo un evergreen dal quale ormai sai difenderti bene, non temi più nulla.
Sei consapevole di dover rinunciare inevitabilmente a qualcosa e se all’inizio pesava un po’, adesso non è più un problema.
L’abitudine al dolore è un atto eroico, non a caso gli antichi eroi greci compivano delle gesta tra pathos e sofferenza: paragonarsi a loro è uno dei primi passi per amare sé e il proprio sogno.

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7. Rende corretti nei confronti del dovere

Un certo detto diceva: “Prima il dovere e poi il piacere”. Se poi il dovere è finalizzato a ottenere in futuro un piacere, siamo a cavallo.

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8. Aumenta l’autostima

Possedere un sogno vuol dire possedere forza necessaria per affrontarlo. Accrescere l’autostima non sarà mai più semplice di così, il trucco sta nell’accorgersi delle proprie qualità e ricordarsene.

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9. Insegna a scegliere

Insegna a scegliere e a scegliere bene. Ogni giorno la vita pone dinanzi a delle scelte, belle o brutte che siano. Possedere un sogno significa rendersi conto di quello che è più opportuno per noi e conseguirlo senza indugio.

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10. Insegna a non arrendersi mai

Si accettano le sfide, ma non le sconfitte. Lottare, lottare e ancora lottare per arrivare a vincere l’intera battaglia, non solo una guerra.

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In sostanza, seguire i propri sogni fa bene ed è proprio il caso di dirlo: #followyourpassion.