mercoledì, 24 Aprile 2024

Ma cosa mangi?

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Gli alimenti non hanno più segreti: nella rubrica Ma cosa mangi la dott.ssa Fernanda Scala vi aiuta a scoprire cosa mangiate realmente

Dove e cosa mangiare a Trapani: piatti tipici e consigli

Dove e cosa mangiare a Trapani? Se siete amanti della Sicilia non potete non visitare Trapani.

È situata sulla costa occidentale dell’isola ed offre una varietà di piatti tipici della cucina siciliana. Siete curiosi di scoprirli?

Dove e cosa mangiare a Trapani: piatti tipici

Dove e cosa mangiare a Trapani se siamo in vacanza. È ovvio che se decidiamo di visitare Trapani ci interessa anche l’aspetto gastronomico, perciò vediamo alcuni piatti tipici:

  • Pasta con le sarde: è un classico della cucina trapanese. Si tratta di pasta condita con sarde fresche, finocchietto selvatico, uvetta, pinoli, cipolla, zafferano e pangrattato tostato. È un’eccellente combinazione di sapori dolci, salati e aromatici.
  • Cuscus di pesce: riflette l’influenza nordafricana sulla cucina siciliana. È preparato con semola di grano duro cotta al vapore, servita con un saporito sugo di pesce e frutti di mare. È ricco di spezie e aromi deliziosi. C’è anche la versione trapanese con carne di agnello o pollo, verdure come zucchine, carote e cipolle, e spezie aromatiche.
  • Busiate al pesto trapanese: le busiate sono una pasta fresca fatta a mano, condite con il pesto trapanese, una salsa a base di pomodori secchi, basilico, mandorle, aglio e olio d’oliva. È un piatto semplice ma saporito.
  • Panelle: sono frittelle a base di farina di ceci, fritte fino a ottenere una consistenza croccante. Sono spesso servite all’interno di un panino o come stuzzichino da gustare per strada.
  • Cassatella di Sant’Agata: è una piccola torta ripiena di crema di ricotta dolce e decorata con pasta di zucchero colorata. È un dessert tipico della festa di Sant’Agata, la patrona di Catania, ma è possibile trovarlo anche a Trapani.
  • Genovesi: sono dolci a forma di mezzaluna, composti da due strati di pasta sfoglia ripieni di crema pasticcera dolce. Sono un’ottima scelta per i golosi e sono facilmente reperibili nelle pasticcerie locali.

Consigli su dove mangiare a Trapani

Scegliete un locale accogliente, nel centro storico di Trapani, o vicino al mare.

Guardate i menù e scegliete i locali che offro una selezione dei piatti tipici della cucina trapanese. Meglio ancora scegliete i locali a conduzione familiare che fanno piatti casalinghi.

I ristoranti sul mare offrono eccellenti piatti di pesce, oltre che un’ottima vista. Scartate però i locali turistici.

Importante leggere le recensioni online, prima, in modo da avere già un’idea.

Colazione sana: ecco cosa mangiare

Credits photo: www.imgkid.com

La colazione è il primo pasto della giornata, la prima fonte di ricarica dopo il digiuno notturno e deve essere studiato in base alle specifiche esigenze nutrizionali di bambini ed adulti.

Non saltare la colazione è sicuramente un’ottima abitudine alimentare in quanto ci permette di non arrivare troppo affamati al pasto successivo, rischiando di trascorrere tutta la mattinata in cerca di qualcosa da mangiare, mettendo a dura prova la nostra linea.

La colazione ideale: carboidrati, proteine e grassi

In realtà non esiste un’unica indicazione per definire una colazione “ideale” ma, in base alle specifiche esigenze nutrizionale, età, sesso, forma fisica, attività fisica e stile di vita, delineare una colazione equilibrata e completa.

Come assunzione generale una colazione ben equilibrata dovrebbe apportare circa il 20-25% dell’energia totale stimata per l’intero fabbisogno giornaliero.
Se consideriamo un soggetto normopeso e che non necessita esigenze nutrizionali particolari, i numeri di una colazione corretta saranno: 60% di carboidrati, 20% di proteine e 20% di grassi.

Per quanto riguarda i carboidrati troviamo principalmente pane, biscotti, cerali e fette biscottate. Cerchiamo di preferire sempre il prodotto integrale, dal potere saziante superiore e con un interessante quantitativo in fibre, mentre facciamo attenzione ai cereali.
Le calorie infatti non sono tutto specialmente se si deve perdere qualche chilo di troppo.
I cereali infatti sebbene si presentino come alimento ipocalorico, quindi dal basso contenuto in calorie, vengono lavorati a livello industriale mediante l’aggiunta di zucchero, sciroppo di glucosio e sale, che aiutano a conferirgli un sapore maggiore ed una maggiore croccantezza.

Non esageriamo poi con gli zuccheri, siano essi solubili, o sotto forma di sciroppo, marmellata o miele. Per ridurne il quantitativo è possibile, ad esempio, prediligere l’utilizzo di zuccheri che possiedono un potere dolcificante superiore, mentre per le marmellate cerchiamo sempre di leggere attentamente le etichette, valutando il quantitativo di frutta in esse contenute e la percentuale di zuccheri aggiunti (principalmente sciroppo di glucosio).
In questo modo porteremo in tavola un prodotto dall’interessante valore nutrizionale.

Risulta invece una scelta corretta come alimento della prima colazione la frutta. Questa infatti apporta diversi nutrienti importanti, un ottimo quantitativo di fibre, un discreto quantitativo di carboidrati, vitamine ed acqua, fornendo inoltre un buon senso di sazietà.

La quota proteica potrà essere assicurata attraverso l’assunzione di latte, yogurt, formaggi freschi light, prodotti a base di farina di kamut ed a base di soia che, non solo contribuiscono al raggiungimento del fabbisogno energetico mattutino necessario per iniziare con grinta la giornata, ma rappresentano un’ottima fonte di calcio, vitamine e sali minerali estremamente preziosi.

Per chi invece fosse costretto, a causa di allergie o intolleranze, o semplicemente preferisse prodotti a base di riso, bisogna ricordare che in questo caso ci troviamo di fronte ad un alimento che presenta un contenuto glucidico superiore, da tenere sotto controllo per chi segue una dieta ipoglicidica, ed un basso contenuto lipidico e proteico. Sarà quindi necessario integrare la quota vitaminica, proteica e di sali minerali con altre fonti alimentari.

I grassi invece, altra fonte principale di energia, li ritroviamo in quasi tutti gli alimenti che compongono la prima colazione: latte, prodotti da forno, yogurt, frutta, cereali, burro. Anche in questo caso è necessario sceglierli in base alle specifiche esigenze nutrizionali cercando, tuttavia, di non esagerare con i prodotti ricchi in grassi saturi ed idrogenati.

Le bevande: caffè, orzo, thé e succhi di frutta

Nella colazione degli italiani non mancano quasi mai bevande come caffè, decaffeinato e non, orzo, thè e succhi di frutta che, in alcuni casi, rappresentano l’unico elemento che compone la colazione.

Nel caso delle bevande che contengono caffeina, quali caffè e thé, è necessario ricordare di non eccedere con i quantitativi. La caffeina infatti, sebbene presenti interessanti proprietà esercitando un effetto stimolatorio e tonico, deve essere tuttavia assunta in quantità limitate.
Un suo uso eccessivo può avere conseguenze importanti sia a livello gastrico, stimolando la produzione dei suoi acidi, nonché a livello cardiaco e muscolare.

Bene invece le bevande a base di orzo, un cereale che viene essiccato e tostato, prive di caffeina e con interessanti proprietà antinfiammatorie e digestive.

Attenzione ai succhi di frutta! Solitamente sono ricchi in zuccheri ed è quindi fondamentale imparare a scegliere quelli che non presentino zuccheri aggiunti.

Una buona alimentazione è amica della salute.

La dieta Smartfood: la nuova dieta tutta italiana

Credits photo: www.donnamoderna.com

Si chiama Smartfood la prima dieta italiana messa appunto da Eliana Liotta, Lucilla Titta e Pier Giuseppe Pellicci in collaborazione con l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano.

30 super cibi che, se introdotti all’interno della dieta quotidiana, sarebbero in grado di preservare un buono stato di salute ed una buona forma fisica.
Alcuni alimenti infatti, come dimostrano numerosissimi studi scientifici, si comportano come dei veri e propri farmaci, in grado di proteggere l’organismo.

Cosa sono i cibi Smartfood

Vengono indicati come Smartfood quei cibi “intelligenti e brillanti”, ovvero la cui azione sul nostro organismo è straordinaria, in grado di saziare, contrastare l’accumulo di grasso e prevenire l’insorgenza di stati morbosi.

Nessun cibo strano o poco diffuso, i 30 smartfood sono infatti tutti alimenti comuni: dal cioccolato alla lattuga, dalle fragole ai cereali integrali.

La Dieta Smartfood si basa su migliaia di ricerche e sugli studi all’avanguardia di nutrigenomica, ovvero quella disciplina che studia le relazioni tra il patrimonio genetico degli organismo ed il cibo, gli effetti che gli alimenti hanno all’interno delle nostre cellule, cercando quindi di svolgere un ruolo attivo di prevenzione e difesa dello stato di salute.

Attraverso questi studi infatti si sta cercando di comprendere quali nutrienti, sul lungo periodo, possono essere in grado di alterare l’attività di un gene, modificando quindi i processi fisiologici che regola, come ad esempio alterare la produzione di enzimi che normalmente regolano il metabolismo di grassi e zuccheri, e quindi avere un effetto sul nostro stato di salute.

I cibi Smartfood vengono ulteriormente suddivisi in due grandi categorie: Longevity Smartfood e Protective Smartfood.

Ai Longevity Smartfood appartengono tutti quegli alimenti che sarebbero in grado di influenzare le vie genetiche che regolano la durata della vita.
In questa categoria ritroviamo, ad esempio, arance rosse, asparagi, cachi, capperi, melanzane, cavoli rossi, ciliegie, cioccolato fondente, cipolle, curcuma, fragole, frutti di bosco, lattuga, melanzane, mele, peperoncino e paprika piccante, patate viola, prugne nere, radicchio, tè verde e tè nero, uva.
Tutti questi alimenti contengono infatti molecole preziosissime per il benessere dell’organismo, e principalmente ad azione antiossidante ed antitumorale, quali le antocianine, la capsaicina, la curcumina, l’epigallocatechingallato, la fisetina, la quercetina e il resveratrolo.

Ai Protective Smartfood appartengono invece alimenti come aglio, cereali integrali, erbe aromatiche, frutta fresca, frutta a guscio, legumi, olio extravergine d’oliva, oli di semi spremuti a freddo, semi oleosi, verdure. Categorie di cibi in grado di proteggere l’organismo, allontanare l’obesità e prevenire molte malattie croniche.

I cibi Smartfood dovrebbero essere introdotti all’interno della dieta quotidiana sin da piccoli, soprattutto oggi che in Italia sono sempre di più i bambini in sovrappeso o obesi. Inoltre è importante ricordare come sono ormai tanti gli studi che dimostrano come, anche in caso di dimagrimento, nell’organismo resta come un imprinting, un ricordo, in grado di condizionare la salute durante l’età adulta.

Cosa ricordare

Come anche sottolineato dagli autori, sebbene si prediligi il consumo di questi alimenti, è importante ricordare che comunque nessun cibo è escluso.
Vanno privilegiati gli Smartfood, provenienti dal mondo vegetale, ma in tavola si possono portare anche le proteine animali, dal pesce alle uova, dai formaggi alla carne, ma nelle giuste quantità.

Una buona alimentazione è amica della salute.

Sale rosa dell’Himalaya e sale comune: ecco le differenze

Credits photo: www.agrodolce.it

Il sale rosa dell’Himalaya è un sale molto antico.
Conosciuto anche come oro bianco, è un sale estremamente ricco in sali minerali, tra cui il ferro elemento presente in abbondanza e che contribuisce, insieme alla caratteristica di non essere trattato, a conferirgli la tipica colorazione rosa.

Le principali differenze con il sale comune

Il sale rosa è un alimento che non subisce processi di raffinazione ben diverso dal comune sale da cucina, privo di sali minerali e ricco in cloruro di sodio.
Bisogna ricordare infatti che è proprio il cloruro di sodio uno dei principali responsabili della ritenzione idrica, e che può determinare l’instaurarsi di condizioni cliniche differenti, dalla cellulite a problematiche a livello renale.

I benefici

Dato il suo ridotto quantitativo in cloruro di sodio, scegliere questo sale è sicuramente una buona scelta in quanto aiuta a prevenire la ritenzione idrica e l’ipertensione.

Inoltre data la sua ricchezza in oligominerali, il sale rosa rappresenta sicuramente un interessante alimento da introdurre nella dieta giornaliera.
Contribuisce infatti a riequilibrare il pH della pelle, rendendola luminosa e ben idratata; ed essendo facilmente assorbibile a livello intestinale rappresenta un’interessante coadiuvante per la digestione.
Inoltre il suo frequente consumo consente di ridurre e prevenire i crampi muscolari, rafforzare le ossa, migliorare la circolazione, ridurre il reflusso gastrico e regolare il contenuto dell’acqua intra ed extra cellulare all’interno del nostro organismo.

Il parere dell’esperto

Prima di tutto verifichiamo sempre l’origine dei prodotti che portiamo sulle nostre tavole.
Questo sale infatti non rappresenta un prodotto a chilometro zero in quanto viene estratto da miniere naturali localizzate sulla catena dell’Himalaya.

Inoltre ne basta veramente poco per conferire il giusto sapore alle pietanze che prepariamo.
Vista la sua grande diffusione negli ultimi anni è abbastanza semplice trovarlo in supermercati forniti, erboristerie o negozi biologici specializzati.

È importante inoltre sottolineare come un consumo eccessivo di sale, definito dall’organizzazione mondiale della sanità in una quantità superiore ai 5 grammi al giorno, possa essere estremamente dannoso per la nostra salute.

Ma anche escluderlo completamente dalla nostra dieta non è corretto.
In generale il sale infatti presenta anche degli effetti benefici. Ad esempio il sodio è un oligoelemento fondamentale in tantissimi meccanismi cellulari che avvengono nel nostro organismo come la trasmissione degli impulsi nervosi, contribuisce a regolare l’equilibrio dei liquidi e presenta azione antisettica.
Inoltre nella sua versione iodata, è estremamente prezioso per la tiroide in quanto gli fornisce il giusto apporto di iodio, riducendo il rischio per la formazione del gozzo.

E soprattutto eliminarlo dalla dieta per qualche tempo non andrà certo ad eliminare la cellulite localizzata.
La cellulite infatti è un inestetismo cutaneo che può essere prevenuto e può migliorare tantissimo con una corretta alimentazione, ma sicuramente non può essere risolto in maniera definitiva.

Una buona alimentazione è amica della salute.