giovedì, 28 Marzo 2024

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Uno studio rivela il legame tra grasso corporeo e longevità

credits: http://notizie.tiscali.it

Un nuovo studio, pubblicato sulla rivista ‘Annals of Internal Medicine’, ha dimostrato che ciò che influenza maggiormente la longevità degli individui non è il peso complessivo e nemmeno l’indice di massa corporea, bensì la percentuale di grasso corporeo.

Fino ad ora, per stabilire se una persona rientrava nel suo peso forma, veniva utilizzata la formula del BMI (indice di massa corporea), calcolato dividendo il peso in kg per il quadrato dell’altezza in metri.
Il valore ottenuto però, risulterebbe approssimativo, poichè non sarebbe in grado di stabilire quanto del peso misurato corrisponda a massa magra e quanto a massa grassa.

La scienza sostiene che, per vivere a lungo, è necessario che il grasso corporeo non deve superare un terzo del peso.
Prendendo come campione più di 54.000 adulti sui 60 anni d’età, si è infatti appurato che un peso eccessivo potrebbe creare problemi e compromettere la longevità di una persona.

Il rapporto ha osservato che, gli uomini e le donne con un’alta percentuale di grasso corporeo, presentano dei rischi maggiori di morte nei 4-7 anni successivi.
Infatti, gli uomini con una percentuale di grasso superiore al 36%, hanno evidenziato un rischio di mortalità più alto del 59% rispetto a coloro che hanno una percentuale intorno al 30%.
Per quanto riguarda le donne, coloro che hanno presentato una percentuale di grasso pari al 39%, hanno mostrato il 19% di rischi in più rispetto alle loro coetanee con un grasso inferiore a 35%.

Risulta dunque fondamentale che ognuno conosca la propria percentuale di massa grassa in modo da stabilire che tipo di alimentazione seguire e che genere di attività fisica praticare, al fine di non compromettere la propria salute e il proprio benessere psico fisico.

Un rossetto per aiutare la ricerca contro il cancro al seno

Bellezza e salute, un binomio perfetto quello pensato dalla “Living Nature”: un rossetto e la ricerca contro il cancro al seno. Tematica di spessore che riguarda tutte le donne, proprio come la necessità di essere sempre perfette per ogni occasione. E con il Bloom Lipstick di Living Nature, dalla stesura impeccabile e dalla durata testata, ci è stata garantita la possibilità di avere sempre un colorito neutro e luminoso sulle labbra.

L’azienda made in Nuova Zelanda, infatti, si occupa dal 1987 di cosmetica naturale.
E anche in questo caso la specialità del rossetto in questione è che è stato creato artigianalmente e utilizzando prodotti unicamente naturali e selezionati. La peculiarità di quest’azienda è proprio quella di portare alto il concetto di eco nel settore della cosmetica.
Il Bloom Lipstick dona un colorito fantastico, perfetto sia di giorno che di sera: rosa garofano il colore pensato per questa iniziativa sociale, il colore che si adatta, infatti, all’incarnato di tutte.

Il rosa è il colore della prevenzione, quella del cancro al seno per l’appunto.
Infatti parte del ricavato dalle vendite di questo rossetto verrà devoluto alla ricerca contro il cancro al seno (1$), nello specifico la Living Nature si occupa di sostenere il Breast Cancer Network New Zealand (BCN), un’associazione formata da persone che hanno sconfitto il cancro e diversi volontari che Suzanne Hall, fondatrice della Living Nature, sostiene dal 2011.

La propaganda a riguardo di questa iniziativa nasce dal web.
Vanity Space, gruppo Facebook che conta ad oggi 13.000 iscritti, è l’esempio di come sul web possano nascere community che partendo dalla passione per il make up e passando per consigli e confronti quotidiani, si possa arrivare a sostenere iniziative sociali di spessore.

(Fare) l’amore non ha età

Da giovani ci godiamo i piaceri fisici, consapevoli che sì, nonostante resteranno i sentimenti, il nostro corpo ci abbandonerà pian piano, diventerà meno attraente, a meno che non sia Demi Moore, e le fantastiche acrobazie vietate ai minori di sedici anni, non saranno più tanto fattibili. Errore. Un anziano su tre, intervistato per una ricerca condotta dall’Università di Manchester, dichiara infatti di essere ancora sessualmente attivo, nonostante abbia superato i settant’anni.

Complimenti, verrebbe da dire. E la curiosità cresce anche sul numero dei rapporti: due volte al mese, dichiarano i non più giovani intervistati. Il 54% di uomini e il 31% di donne over 70, ha infatti confermato come il corpo, non più come quello di un tempo, non possa ostacolare i momenti di piacere nella vita di una coppia.

Tanti stereotipi, tabù e pregiudizi circondano la sessualità in tarda età, ma lo studio condotto dal ricercatore David Lee, mira a restituire un po’ di leggerezza alle gioiose pratiche, tipiche di ogni relazione, che sia recente o datata. Sì perché nell’amore c’è la felicità e il miglior vettore a disposizione è il nostro corpo, che sì, acciacchi vari a parte, si presta ancora bene a un po’ di sano piacere fisico con il partner. E se ve lo state chiedendo, vi anticipo: no, il desiderio sessuale non si spegne con l’età. A diminuirlo possono essere altri fattori, come la perdita del proprio compagno di vita.

Nessuna pudicizia in questo studio, pubblicato sulla rivista tedesca Archives of Sexual Behaviour: meno del 3% si è rifiutato di rispondere alle domande poste, per timidezza o riservatezza.

Finché c’è vita c’è speranza, recitava Marco Tullio Cicerone, dunque godiamoci le gioie che vogliamo, fino a quando vogliamo.

Invecchiamento cerebrale: i cibi per combatterlo (FOTO)

credits photo: curarsicongusto.it

E se vi dicessi che possiamo evitare che il nostro cervello invecchi? Sorpresi?
Ecco 15 alimenti in grado di prevenire e combattere l’invecchiamento cerebrale.
Si tratta di cibi che mantengono attive le nostre abilità intellettive e le capacità della nostra memoria, e che inoltre prevengono le malattie neuro degenerative.

Pesce azzurro

credits photo: cibimbo.com
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In particolare sgombro e sardina, sono ricchi di omega 3: acidi grassi che aiutano il cervello a mantenersi giovane e reattivo.
Inoltre, il pesce azzurro fresco, riesce a rallentare del 10% circa la perdita della memoria.

Frutti rossi

credits photo: mangiarebuono.it
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I mirtilli in particolare, sono ricchi di antiossidanti, che rallentano l’invecchiamento cerebrale e proteggono la corteccia cerebrale. Agiscono contro i radicali liberi e migliorano le capacità cognitive e motorie, limitando l’insorgenza di danni neuronali.
Come per qualsiasi frutto, anche per i frutti di bosco tutte le proprietà salutari vengono mantenute se sono scelti di stagione e biologici.

Avocado

credits photo: fidelityhouse.eu
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È un frutto ricco di grassi monoinsaturi, che controllano la circolazione sanguigna, rendendo la nostra mente sempre efficiente.

Frutta secca

credits photo: content-farm.it
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Mandorle, noci, nocciole, sono dei toccasana per il nostro organismo perché forniscono al nostro corpo un’elevata quantità di vitamina E, che protegge le nostre arterie e previene la demenza senile. Sono fonte inoltre di omega 3.

Verdure

credits photo: pianetadonna.it
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In particolar modo quelle verdi, come broccoli e spinaci, sono fondamentali perché agiscono contro la perdita della memoria, aumentando l’abilità nel parlare e nell’attenzione.

Semi di lino

credits photo: tantasalute.it
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Sono ricchi di omega 3, che rallentano l’ invecchiamento cerebrale. Il modo migliore per consumarli è quello di triturarli e arricchire varie pietanze.

Barbabietola

credits photo: blog.metodo3emme.it
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È stato dimostrato che consumare regolarmente barbabietole, aiuta ad aumentare la velocità dei nostri ragionamenti.

Uova

credits photo: ytcoach.it
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Soprattutto se di “agricoltura biologica” aiutano il nostro cervello a lavorare più velocemente.

Curry

credits photo: seriouseats.com
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Ottimo antiossidante, in grado di proteggere i nostri neuroni dalle malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer e il Parkinson.

Prugne secche

credits photo: alimentazione.pazienti.it
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Sono ricche di sostanze nutritive, come potassio, zinco, magnesio e ferro. Rallentano la degenerazione delle cellule cerebrali.

Cioccolato

credits photo: pianetadonna.it
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Preferibilmente quello extra fondente, e senza zuccheri aggiunti, perché più ricco in cacao, limita l’insorgere di condizioni degenerative a livello cerebrale.

Tè verde

credits photo: depurarsi.com
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Antiossidante per eccellenza, contrasta i radicali liberi, è un prezioso aiuto per la concentrazione e per combattere la fatica mentale.

Caffè

credits photo: benesserenergia.it
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Anch’esso antiossidante. Ricerche hanno dimostrato che chi consuma regolarmente caffè è più protetto da malattie che causano danni al cervello.

Kiwi

credits photo: slowfood.it
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Contengono rame, importante per i bambini in fase di crescita, per lo sviluppo del cervello e del sistema immunitario. Prevengono lo stress ossidativo, e quindi il cancro, l’arteriosclerosi e le malattie neurodegenerative.

Pomodoro

credits photo: semplicementebenessere.it
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Capace di ripulire il nostro organismo da radicali liberi e tossine, prevenendo danni alle cellule cerebrali. Per acquisire tutte le sostanze benefiche sarebbe preferibile consumarli quando sono rossi e maturi.