giovedì, 18 Aprile 2024

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Le cose da sapere sul passaporto

credits: theindependent.co.uk

Il passaporto racconta un po’ chi siamo. C’è scritto il nome, cognome, l’altezza, dove è quando siamo nati; c’è la nostra firma. Se siamo minorenni, ma proprio tanto minorenni, c’è una pagina in cui si attesta che possiamo viaggiare solo accompagnati da mamma o papà. Puoi vivere in ogni parte del Mondo, a Est, Ovest, a Sud dell’Equatore, vicino il Polo Nord, non importa, il passaporto ha sempre delle pagine libere, nel mezzo, che collezionano i timbri dei Paesi in cui siamo stati. Ecco perché racconta chi siamo, parla delle nostre vite, dei nostri aerei presi, dei viaggi fatti. Per viaggiare in Europa basta spesso solo la carta di identità, ma il fascino di quella pelle bordeaux non lo ha nessuno.

Anche in Inghilterra per viaggiare nei Paesi dell’Unione Europea il passaporto non è necessario, sebbene ultimamente sia a discrezione del viaggiatore informarsi su cosa sia meglio portare con sé al momento del Check in. La validità del passaporto è necessaria solo a coprire la durata del viaggio: insomma, se siete all’estero per due settimane ad agosto e da aprile a giugno avete il passaporto scaduto non succede niente.

Ci sono stati però moltissimi casi di turisti che non sono stati accettati da alcune compagnie aree a causa di alcuni cambiamenti circa la validità del passaporto. Jonathan Rickard non è stato fatto salire su un aereo Easy-Jet a giugno diretto a Larnaca perché il suo passaporto sarebbe scaduto due mesi più tardi e non era valido per viaggiare. La compagnia aveva di fatto commesso un errore e il costo del biglietto era stato risarcito.

Lo scorso dicembre la compagnia di volo di bandiera del Regno Unito, la British-Airways, non aveva fatto salire a bordo una famiglia che da Glasgow era diretta a Salisburgo sostenendo che le nuove leggi austriache avessero recentemente modificato le norme circa la validità del passaporto, che doveva avere durata minima di tre mesi. In effetti si trattó anche qui di un errore. Un’addetto all’ambasciata austriaca replicó che la validità del passaporto di un viaggiatore diretto in Austria era necessaria solo per la durata del viaggio.

In ogni caso queste regole che prevedono una durata minima di validità del passaporto sono applicate in molti paesi fuori dall’Unione Europea. Alcune nazioni hanno stabilito che per entrare al confine il passaporto deve avere una validità di almeno sei mesi, tra questi la Turchia e l’Egitto. Per cui, se avete intenzione di partire, sarà meglio informarvi prima o quell’aereo decollerà senza di voi. Se il vostro passaporto è valido ancora per 9 mesi è possibile rinnovarlo per una durata di dieci anni.

Per i cittadini inglesi è possibile avere due passaporti, solo però per chi viaggia spesso per lavoro: quando, per esempio, serve il passaporto per ricevere un visto e nel frattempo si è impegnato in un altro viaggio. Richiederlo non è semplice ed è necessaria una documentazione molto accurata, tra cui, se i motivi degli spostamenti sono lavorativi, una lettera a firma del vostro capo. È utile anche per motivi di stabilità internazionale: se su un passaporto si ha un timbro dello stato di Israele, avere due passaporti non ci impedirà di entrare in Libano o in Iran, cosa che accadrebbe se di passaporto ne aveste uno solo. Dall’11 marzo 2011 gli Stati Uniti hanno vietato di richiedere un ESTA a tutti quelli che hanno visitato recentemente la Siria, la Libia, il Sudan, la Somalia, lo Yemen, l’Iran e l’Iraq.

I luoghi più belli delle vecchie edizioni di Pechino Express (FOTO)

Credit photo: tour-asia.net

Da poco è iniziata la quarta edizione di uno dei reality show più seguiti dai telespettatori: stiamo parlando di Pechino Express, in onda ogni lunedì sera su Raidue. Come mai è così tanto amato? Senza dubbio, grazie alla partecipazioni di personaggi noti al pubblico e altri che, anche se non famosi, entrano subito nel cuore delle persone che seguono il programma. Altro fattore importante, però, è la bellezza dei luoghi che le coppie di Pechino Express sono “costrette” a visitare.

In questa nuova edizione, dal titolo “Il nuovo mondo”, i concorrenti hanno già visitato luoghi spettacolari e chissà cosa ci riserveranno le prossime puntate, tutte incentrate sul bellissimo SudAmerica, precisamente Ecuador, Perù e Brasile.

Ma vi ricordate i posti più belli che abbiamo visto nelle vecchie edizioni? Dall’India alla Malesia, passando per il Vietnam e la Cina, ecco alcuni dei posti più belli che gli ex concorrenti di Pechino Express hanno avuto la possibilità di visitare e conoscere.

Prima edizione – Avventura in Oriente

La prima edizione di Pechino Express, registrata e andata in onda nel 2012, ha visto i concorrenti viaggiare dalla città indiana di Haridwar fino a Pechino – da cui prende nome il reality – passando per tre paesi asiatici, quali India, Nepal e Cina.
Le coppie di questa prima edizione hanno visto città bellissime: Delhi, Shanghai e Pechino sono solo alcune di esse. Per non parlare di tutti i monumenti e le attrazioni che chi ama viaggiare non può non visitare.
Uno dei luoghi più belli è il Tempio di Confucio, nella città di Qufu, in provincia di Shandong, in Cina. Proprio in questa città, secondo la leggenda, sarebbe nato Confucio. Nel 1994 il Tempio, insieme al Cimitero e al Palazzo, è stato inserito nell’elenco di Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO per la sua immensa bellezza: non per altro, infatti, è la maggior attrattiva turistica dell’intera città.

Credit photo: www.cambonitours.com
Credit photo: www.cambonitours.com

Seconda edizione – Obiettivo Bangkok

Durante la seconda edizione di Pechino Express del 2013, invece, le coppie che hanno partecipato hanno avuto la possibilità di visitare quattro bellissimi paesi del Sud-Est asiatico, tra Vietnam, Cambogia, Laose e Thailandia.
Di queste località sopra citate, i concorrenti hanno potuto scoprire ed imparare la cultura, i modi di vivere e tutte le tradizioni, visitando numerosissimi villaggi e mettendosi a contatto con la gente del posto.
Uno dei villaggi più caratteristici è quello dei Bahnar, un gruppo etnico del Vietnam, con una popolazione di circa 160.000 persone. La lingua che parlano è a noi totalmente estranea, ma gli strumenti che suonano hanno permesso di avere un certo tipo di contatto: gong cinesi, strumenti fatti con il bambù e altri più tradizionali.

Credit photo: www.darwinviaggi.com
Credit photo: www.darwinviaggi.com

Terza edizione – Ai confini dell’Asia

Nella terza edizione, svoltasi nel 2014, le dieci tappe di Pechino Express sono state proprio ai confini dell’Asia, in particolare in Myanmar – Birmania – Malesia, Repubblica di Singapore ed Indonesia.
Un’edizione bellissima la terza di Pechino Express che ha visto le 10 coppie camminare, visitare e scoprire tutti i luoghi più belli del continente asiatico. Passando da Singapore, George Town e Yogyakarta, i concorrenti sono arrivati in ad un tappa dalla finale nella bellissima Bali, isola indonesiana e posto tra i più desiderati da milioni e milioni di turisti. Oltre allo spettacolo offerto dalle sue spiagge, dal suo mare ed in generale dai suoi paesaggi, Bali è in grado di far sentire tutti a casa: i suoi abitanti, infatti, sono persone molto generose e affabili, sempre con il sorriso sulle labbra, pronti ad aiutare le ondate di turisti.

Credit photo: www.wowviaggi.it
Credit photo: www.wowviaggi.it

Porte e finestre, il tema di un viaggio in giro per il mondo (FOTO)

La fotografia ed il viaggio sono un binomio inscindibile, ma il racconto di un’esperienza di viaggio attraverso le immagini fotografiche non si esaurisce nella semplice scelta della tecnica da usare, dell’inquadratura, della luce o dell’obiettivo adatti, ma nell’esprimere di volta in volta un personale modo di vedere il mondo, un particolare stile attraverso il quale il fotografo rappresenta l’esperienza vissuta. Secondo il fotografo André Vicente Gonçalves sono i dettagli a fare la differenza e ad essi dobbiamo dare valore, perché ogni volta ci arricchiscono di nuove emozioni. Il valore intrinseco delle cose sta dietro al più piccolo dei particolari, che solamente un occhio curioso riesce a cogliere.

Così, attraverso il suo viaggio in giro per l’Europa, il giovane ragazzo portoghese ha voluto raccontare tramite delle immagini la sua visone del mondo. Sono porte e finestre le protagoniste delle sue foto, che con le loro particolarità e i loro differenti stili architettonici ci descrivono l’identità di ogni città e ci dicono molte cose sui proprietari delle case in cui si trovano.

Windows of the world e Door’s of the world sono i nomi dei due ambiziosi progetti realizzati dal fotografo, che ha trasformato due oggetti comuni in vere e proprie opere d’arte, attraverso un collage di foto colorate e vivaci, che ci permettono di arrivare all’essenza della realtà guardandola con occhi differenti.

Il suo lavoro ha già raggiunto un traguardo importante, dato che le fotografie di Windows of the World sono state esposte a Brasov, in Romania, nell’ agosto 2015 in occasione del Festival della Cultura Urbana.

André ha fotografato 20 paesi fino ad oggi, ma questo specifico progetto comprende solo il Portogallo, l’Italia, la Spagna, l’Austria, l’ Inghilterra e la Romania. Il prossimo obiettivo è quello di fotografare tutti i paesi del mondo, partendo dalla Russia e dalla Cina. I piani futuri includono anche la pubblicazione di un libro e numerose mostre.

Osservando i colori, i materiali, gli archi, le linee, i decori delle opere di André possiamo provare anche noi a percorrere i migliaia di chilometri dei suoi viaggi, sentire decine di lingue, l’odore del cibo che filtra da queste porte e finestre che abbelliscono e valorizzano le strade e i quartieri di queste città.

Le finestre del mondo

Trento
trento

Evora
evora

Ericeira
ericeira

Venezia
venezia

Burano
burano

Alpi
ALPI

Le porte del mondo

Spagna
spagna

Romania
romania

Inghilterra
inghilterra

Portogallo
PORTOGALLO

Loghi per ogni città (FOTO)

Photo credits: Londra-Raluca Popescu

Ogni città o luogo nel mondo, possiede delle caratteristiche che lo contraddistinguono e lo rendono differente. Molto spesso si tratta di simboli, luoghi comuni e particolarità che attirano turisti e viaggiatori.

A proposito di città e simbologia, Raluca Popescu: un’artista che si occupa di grafica pubblicitaria, ha realizzato un lavoro molto interessante ed originale.
Raluca è stata contattata da un’agenzia di viaggi per la realizzazione di una pubblicità. Mentre svolgeva questo lavoro, Raluca ha pensato bene di ricreare dei loghi ideati per le maggiori città europee e mondiali, incentrandoli su disegni ed immagini.

Raluca è partita lavorando su un logo per Bucarest, il posto in cui è nata ed ha continuato con altri luoghi del nostro continente.
Il risultato è sbalorditivo e divertente insieme. Le immagini che ricreano i nomi dei luoghi ricordano dei semplici rebus e molto spesso richiamano una simbologia affine alla cultura del paese rappresentato.

Per realizzare il logo della città di Berlino, ad esempio, Raluca ha disegnato un orso: animale simbolo della capitale tedesca. Per creare il logo riguardante Seattle, invece, ha preso in prestito le onde del mare per sostituire le prime tre lettere del nome di questa città americana.

Sullo sfondo, i monumenti principali di ogni capitale e luogo nel mondo su cui Raluca ha lavorato. Per la realizzazione di alcuni loghi, l’artista si è basata sulla pronuncia per scegliere le icone. Altre volte ha preferito ricreare dei giochi di parole più complessi.

Visto i bellissimi risultati di questo lavoro, nato quasi casualmente, speriamo che Raluca si diverta a creare loghi di altre capitali e posti. Magari prendendo in considerazione anche qualche città italiana. In attesa di altri meravigliosi loghi, apprezziamo questi già realizzati.