venerdì, 29 Marzo 2024

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Copenhagen attraverso Hans Christian Andersen e Karen Blixen

Visitare Copenhagen sulle tracce di due grandi scrittori di cui sicuramente conoscerai le opere, è un modo diverso di conoscere questa splendida città elegante, romantica e piena di vita. Credo proprio che così l’avrebbe definita Hans Christian Andersen il giorno in cui vi approdò quattordicenne quando ancora non era uno scrittore di fiabe ma soltanto un ragazzo che amava il teatro.

Copenhagen attraverso Hans Christian Andersen

Il destino di Andersen era quello di diventare uno degli scrittori di fiabe più noti nel mondo rendendo celebre di conseguenza Copenhagen che l’ha ricordato in tantissimi modi fra cui le statue, le più famose sono: la Sirenetta situata nel porto ispirata all’omonima fiaba, la statua nel Parco Reale di Rosemborg realizzata da August Saabyes e la statua situata nella piazza del Municipio. Se però vuoi avere un’idea dei luoghi dove trascorreva il tempo il celebre narratore dovrai recarti al museo, al n.57 di Rådhuspladsen dove si trova lo studio e le gallerie dedicate ai suoi personaggi più celebri.

Fra gli appartamenti abitati da Hans Christian Andersen che puoi vedere citiamo: il numero 17 di Tordenskjoldsgade, il numero 1 di Lille Kongensgade sopra il Café a’Porta, il quartiere di Nyhavn, che oggi è una zona molto turistica dove lo scrittore prese una casa in affitto. Mentre fra i luoghi che lo ispirarono ti suggeriamo di visitare i Giardini di Tivoli con il parco divertimento che gli ispirò la fiaba l’Usignolo ed il Teatro Reale di cui fece i provini da ragazzo ed in cui studiò per diverso tempo prima di dedicarsi alla scrittura.

Copenhagen attraverso Karen Blixen

Un’altra scrittrice divenuta molto famosa è Karen Blixen nota soprattutto per il meraviglioso romanzo La mia Africa, possiamo visitare e scoprire Copenhagen ricostruendo la sua vita attraverso i luoghi che frequentava come l’Odd Fellow Palæet la scuola d’arte al 28 di Bredgade, la Biblioteca Reale dove sono raccolte alcune sue opere e a Rungstedlund dov’è nata e dove si trova il museo che le è stato intitolato.

Da Leon a Santiago: cosa mettere nello zaino

Da Leon a Santiago

Da Leon a Santiago: cosa mettere nello zaino?

Tutti quelli che fanno il cammino lo scrivono ovunque: il vostro zaino sarà la vostra casa, ci deve stare tutto il necessario ma deve essere leggero non una zavorra.

Questa estate mi sto documentando sul “camino de Compostela” (no, non perché vogliono farlo) per capire bene di cosa si tratta e perché attira così tante persone.

Da Leon a Santiago: quale zaino portare?

Lo zaino deve avere una capienza massima di 40 litri possibilmente in tessuto tecnico con una mantellina per la pioggia.

E’ importante usare lo zaino molto prima di partire per essere sicuri che si adatti bene alla schiena.

Da Leon a Santiago: cosa mettere nello zaino?

Sono necessari almeno 3 cambi: 3 pantaloni tra lunghi e corti, 3 magliette (tutto in tessuto tecnico), una camicia, una giacca leggera a maniche lunghe, un pile, una mantella per la pioggia, calze senza cuciture, cappello, costume (in estate), intimo senza cuciture.

Scarpe: un paio di sandali per l’estate e per la doccia, scarpe per camminare (collaudate e comode)

Cosa mettere nel beauty: sapone solido per corpo, bucato e capelli, spazzolino e dentifricio.

Accessori per doccia e bucato: mollette per stendere, corda (un paio di metri per stendere), telo bagno in microfibra.

Da non dimenticare: tagliaunghie, tappi per le orecchie, auricolare, cavo per caricare il telefono, spille da balia (per appendere allo zaino gli indumenti ancora umidi), sacco a pelo, torcia, coltellino svizzero, occhiali da sole, protezione solare, borraccia per l’acqua.

Contro le vesciche e tendiniti: cerotti, vasellina, antifiammatori, pomate all’arnica, ago e filo (pungere la vescica e far passare dentro il filo per assorbire l’acqua).

Pronto soccorso: antiepiretico, antidiarroico, sali minerali, tintura di odio, spray cicatrizzante.

Se dimenticate qualcosa potrete sempre acquistarla in cammino.

Scoprire Maui: ecco la perla delle Hawaii

Avete mai pensato di visitare le Hawaii? Maui è la seconda isola più grande di tutto l’arcipelago del Pacifico centrale. In questi casi è possibile trovare vulcani, dei paesaggi davvero particolari nonché cascate e aree in cui è possibile fare snorkeling, immersioni e rilassarsi in piena tranquillità.

Le principali città dell’isola di Maui alle Hawaii

Questa isola ospita diverse cittadine come Lahaina, immersa nel XIX secolo con gli scorci bellissimi sull’oceano. La città più popolosa è Kahului che ha piante polinesiane rare ed è un paradiso per gli esperti di ornitologia. La terza città più grande di questa isola è Wailuku. Questa città è famosa per la presenza di coralli che è possibile ammirare e conoscere. E’ nota anche per il Maui Ocean Center presente.

Quando visitare l’isola di Maui

Un viaggio a Maui vale sempre la pena farlo però perché si tratta di un clima tropicale, è bene sottolineare che la stagione calda è quella che va da giugno a ottobre. Da dicembre a marzo invece, la stagione è un po’ più fresca. Nel periodo invernale, ovvero da dicembre a marzo, ci sono piogge più frequenti che vanno avanti anche per giorni e giorni. Il periodo migliore per visitare questi Isola delle Hawaii è quello da maggio a giugno. In linea teorica, è meglio evitare il periodo di novembre.

Cosa fare a Maui

Tra le cose assolutamente da non perdere per chi visita quest’isola, vi è un percorso su un vulcano Haleakala. Il simbolo dell’isola è un vulcano talmente grande che si estende fino alla costa ed è anche possibile divertirsi e visitarlo con un bike tour o con una passeggiata a cavallo sul cratere. Inoltr,e ci sono delle spiagge bellissime e anche vulcani di cui vale la pena visitare i crateri. Tra le spiagge più famose vi è Kaanapali beach con acque cristalline, sabbia bianca: poco più a nord di questo sito vi sono anche delle aree rocciose perfette per lo snorkeling.

Visitare Sidney in tre giorni, ecco l’itinerario

Avete mai pensato di visitare Sidney? Questa città può essere visitata anche in pochi giorni, purché sia ben chiaro in mente qual è l’itinerario da seguire per riuscire ad avere l’idea di questa fantastica meta dell’Australia. Si trova nella baia formata nella foce del fiume Paramatta, Sidney è una delle città più visitate al mondo. È possibile vedere questa metropoli in tre giorni, con un itinerario veloce, ma allo stesso tempo esaustivo.

Quando visitare Sidney

Innanzitutto, è bene sapere che il periodo ideale per visitare nella primavera. Quando in Italia è il mese di settembre ed ottobre, lì vi è un clima soleggiato secco e mite. Un altro mese che può essere favorevole per una visita a Sidney è novembre. A novembre però, a differenza dei periodi siccità, le piogge sono un po’ più frequenti. Per arrivare in Australia dall’Italia, il volo è davvero lungo perché è superiore alle 20 ore e inoltre, è bene scegliere un mezzo con cui muoversi anche se a dire il vero, il sistema di trasporti pubblici è davvero eccezionale con traghetti, treni e autobus.

Itinerario di 3 giorni a Sidney

A Sidney, una volta deciso di visitare questa città è bello avere in chiaro quali sono i posti che bisogna assolutamente vedere perché altrimenti si corre il rischio di non riuscire a scoprire i must della città. Le attrazioni più importanti sono l’Opera house, il Royal botanic gardens e anche il punto panoramico dove è possibile vedere tutte le bellezze della città, ovvero il Mrs Macquaries point. Assolutamente da non perdere e anche l’Harbour bridge, il Taronga zoo che si trova sulla costa settentrionale di Sidney che è possibile raggiungere in traghetto.

I dintorni di Sidney

Poco fuori dalla città, si trovano anche tantissime altre attrazioni assolutamente uniche come il Bondy beach e Bronte beach. Magari anche un passeggiata nei sobborghi di Paddington e Surry hills. Vale anche la pena visitare il ponte Pymont, o si può fare un giro in traghetto in modo tale da avere un’idea su quanto sia bella questa metropoli.