sabato, 8 Febbraio 2025

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Destinazioni top per il New York Times: in Italia c’è solo Torino (FOTO)

credits photo: nuovasocieta.it

Il New York Times ha stilato una lista di 52 posti da visitare nel 2016 e il Belpaese, conosciuto in tutto il mondo per le sue bellezze che attirano ogni anno milioni di turisti, quasi non c’è. O meglio, c’è, ma con solo una città: Torino, piazzata al trentunesimo posto. Grandi escluse, quindi, le città d’arte più famose del nostro paese: Roma, Venezia e Firenze.

È un grande mondo lì fuori, quindi abbiamo ristretto la scelta per voi. Dai templi più antichi alle acque cristalline, queste secondo noi sono le destinazioni top da visitare durante l’anno’, si può leggere sul New York Times. E se stupisce che ci sia così poco di italiano nella lista, non deve affatto sorprenderci che tra le mete più belle del mondo ci sia la nostra Torino con il Museo Ettore Fico, il museo egizio, lo spettacolo delle Luci d’Artista, i Docks Dora, i vari festival musicali che animano la città durante l’anno e i panorami di Langhe, Roero e Monferrato. ‘Il rinnovamento all’interno di un’antica capitale industriale’, queste le parole precise usate per descrivere la bella città.

credits photo: mr-service.it
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Ma se l’Italia non c’è, quali sono gli altri posti che hanno affascinato il New York Times? Al primo posto, inaspettatamente, c’è il Messico con la sua capitale Mexico City che attira il turismo culinario. Sempre sul podio, poi, al secondo e al terzo posto ci sono rispettivamente la città francese Bordeaux e Malta, con le sue spiagge e i suoi templi.

credits photo: travelguide.lufthansa.com
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Ancora più giù, tra i primi dieci posti si trovano Coral Bay a St John nelle Virgin Island’s, il Theodore Roosevelt National Park in North Dakota, Il Mozambico in Africa, Toronto in Canada, New York, Abu Dhabi, la penisola di Swane in Svezia, e la valle vulcanica di Vinales e le sue colline sul mare a Cuba.

credits photo: coralbaystjohn.com
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Insomma, è giunto il momento di fare le valigie e iniziare il giro del mondo. Magari partendo proprio da Torino.

L’aereo del futuro? È trasparente

La società inglese che l’ha progettato rivoluzionerà completamente il nostro modo di viaggiare: l’aereo del futuro, così come mostrato nelle pubblicità, sarà privo di finestrini, concedendo ai passeggeri il privilegio di scegliere la vista panoramica che preferiscono. E questo grazie a un unico schermo touchscreen che andrà a tappezzare tutto l’interno dell’aereo stesso: sarà sulle pareti della struttura, dunque, che verranno proiettate le immagini di tutto quanto circonda chi viaggia.

L’idea del CPI (Centre for Process Innovation) non è soltanto legata a una questione estetica, anzi: l’obiettivo principale è quello di risparmiare al livello di consumi. I finestrini, in effetti, a causa dei materiali con cui vengono fabbricati sono estremamente pesanti: utilizzare, al loro posto, degli schermi superflessibili – disposti non solo sulle pareti ma anche sul retro dei seggiolini – significherà perciò conferire all’aereo una leggerezza inedita. Un miglioramento possibile grazie alla tecnologia OLED, che nel giro di dieci anni potrebbe essere completamente perfezionata dagli ingegneri aerospaziali e applicata a tutti gli aerei.

La maggior parte del peso di un aereo commerciale è costituito, del resto, dallo stesso velivolo e dal suo carburante. Per ogni diminuzione di peso dell’1%, il risparmio di combustibile è di almeno 0,75%: perciò ridurre il peso significa risparmiare carburante, con una significativa diminuzione anche delle emissioni di CO2 nell’atmosfera.

Ma sarà davvero sicuro? Se si pensa che in fase di rullaggio i finestrini restano sempre aperti per permettere agli assistenti di volo di sincerarsi che non ci siano guasti di alcun tipo, lo scetticismo può colpire più i nostri voli presenti che quelli futuri.

Airbnb e l’house sharing, come cambia il modo di viaggiare

house sharing

Specialmente in tempo di crisi, come quello in cui viviamo adesso, le vacanze sono un lusso. Tanto più se si decide di andare all’estero dove ai costi dei trasporti aerei vanno aggiunti quelli per l’hotel. Da sempre esistono per chi vuole risparmiare sistemazioni più economiche, come gli ostelli della gioventù o i campeggi. Ma spesso si tratta di alloggi non proprio soddisfacenti, più adatti ai giovani o agli amanti dei viaggi zaino in spalla. Adesso non è più così grazie all’house sharing e soprattutto ad Airbnb.

L’idea da cui nasce il concetto di house sharing è quella di scambio di casa. Ovvero due persone si scambiano la casa, in due città distinte che entrambi vogliono visitare, per il periodo di durata della vacanza. E i costi si azzerano quasi del tutto. Ma come fare per mettersi in contatto con persone disposte a condividere la propria casa? Qui interviene Airbnb che ha rivoluzionato quest’idea, non più un semplice scambio di casa ma la possibilità di alloggiare in case e appartamenti in tutto il mondo da affittare per brevi periodi a costi relativamente contenuti. Airbnb offre una piattaforma online dove host e turisti possono incrociare le loro richieste: si inserisce il periodo e il nome della località ed il gioco è fatto. Non c’è scambio di denaro perché il tutto avviene online con carta di credito e questo per tutelare sia i proprietari, assolutamente referenziati, che gli ospiti.

Airbnb nasce nel 2008 a San Francisco ma è già presente in tutto il mondo, e come tutte le aziende della new economy nate in California è anche un ottimo posto dove lavorare, non per niente quest’anno si è aggiudicata il Best Place to Work, superando colossi del calibro di Google.

Ma qual è il target di chi usa l’house sharing come Airbnb? Al contrario di quanto si possa pensare non esiste più la dicotomia tra hotel da signori per chi può spendere vs casa in affitto, perché su Airbnb si possono trovare case di qualsiasi tipologia, dalla sistemazione modesta alla villa di lusso. Quello che cambia è come siamo disposti a viaggiare e l’idea che abbiamo di sconosciuto, chi ci ospita, che può trasformarsi in nuova guida turistica per chi è amante delle esperienze local.

Airbnb non va a solo vantaggio dei turisti, perché permette anche a chi ospita di poter monetizzare sfruttando una stanza in più in casa propria o un piccolo appartamento a disposizione per chi viaggia 365 giorni all’anno. Un nuovo modo di viaggiare quindi a disposizione di tutti, Airbnb ha trovato la formula perfetta tra location ed ospitalità.

Alla scoperta di San Candido, la meta perfetta per una settimana bianca


Nel cuore del parco naturale Tre Cime, in quel Südtirol che rende il Trentino ancora più speciale, la piccola San Candido rende giustizia al proprio nome ospitando bianche e bellissime piste innevate. Ma non è tutto qui: se questa rinomata località turistica è riuscita a conquistare una popolarità così elevata, lo deve anche a tutta un’altra serie di ottime ragioni. Curiosi di sapere quali?

Partiamo dal suo centro urbano, che è davvero molto caratteristico. Numerosi gli edifici religiosi meritevoli di una fotografia: assicuratevi di visitare almeno la chiesa del convento dei Francescani (XVII secolo) e la chiesa parrocchiale di San Michele (appena successiva). Dal punto di vista delle architetture civili, le attenzioni sono da rivolgere in primo luogo ai Bagni Wildbad, che un tempo diedero ristoro agli imperatori Guglielmo II e Carlo I; se siete in vena di una giornata culturale, vi consigliamo invece di recarvi al Museo dolomythos, che espone resti di dinosauri e piante risalenti al Triassico e al Giurassico, oppure al Museo della Collegiata, famoso per la sua importante collezione di libri e manoscritti antichi (qui trovate info su prezzi e orari di apertura).

Nel periodo estivo, San Candido è il punto di partenza ideale per tutta una serie di escursioni, come quella alle Tre Cime di Lavaredo, probabilmente le montagne più famose delle Dolomiti (e, per questo, giustamente idolatrate dagli alpinisti di tutto il mondo). Si tratta inoltre di una località amatissima dagli appassionati di mountain bike, che spesso partono da qui per scendere verso la val Pusteria o raggiungere Lienz, grazie all’omonima pista ciclabile che segue il fiume Drava fino alla città slovena di Maribor!

Tutte queste attrazioni vi interessano, ma in realtà il vostro obiettivo è la San Candido più famosa, quella delle piste da sci? Su Expedia.it potete approfondire l’argomento e trovare gli hotel e le strutture ideali per il vostro viaggio in Südtirol!