L’abbronzatura, questa sconosciuta‘ mi ripetevo io, al ritorno dalle vacanze estive. Tutti a chiedermi perché fossi così bianca e io a giustificarmi nei modi più strampalati. In verità io detesto il sole come Dracula, adoro il buio ed il freddo e dell’abbronzatura poco mi importa. Ma so tutto a riguardo. O meglio, conosco tutti i trucchi per abbronzarsi di più e meglio, ma solo per cultura personale. Trovo volgari le donne nere come mozziconi di sigaretta, ma sono del parere che con un po’ di colore anche uno scorfano diventa guardabile. Ma adesso, procediamo.

Scrub intensivo

Prima di una vacanza a Sharm è bene preparare la pelle ai raggi del sole. D’inverno ci riempiamo di fondotinta e terra per il viso, spesso struccandoci anche male. Questo vuol dire che l’epidermide è impura e necessita di una detersione profonda. Per il corpo è l’ideale uno scrub che elimini le cellule morte, mentre per il viso prima di ogni estate è consigliabile fare una pulizia di buon augurio dall’estetista.

Protezione a gogò

Siete fan dell’olio di cocco? Difficilmente diventeremo amici. Così come vi snobberei se nel beauty vedo Leocrema o Nivea corpo. Questo per due ragioni: la prima è che siete degli ignoranti a sottovalutare i danni che il sole provoca alla pelle e secondo perché si evince che vi volete abbronzare in fretta. Perché? Che avete da fare? Vincere la gara come spiedini dell’anno? Dovreste invece sapere che usare la crema protettiva consente di abbronzarsi meglio, anche se più lentamente. E siccome tutti i concorsi sono truccati e non vincerete mai il primo premio come spiedino alla brace, rilassatevi. Leggete un libro sull’invecchiamento: i raggi del sole provocano rughe al volto e al petto e se non volete sembrare delle vecchiette tenete a mente quanto state leggendo.

Evitare gli orari più caldi

Anche se il galateo del tronista (e per tronista intendo candidamente una persona molto abbronzata) vi impone di cospargervi di bergamotto e scendere in spiaggia a mezzogiorno, rendetevi conto che non c’è cosa peggiore da fare per attentare a una eventuale tintarella. Lo sanno anche i bambini del nido che dalle 12 alle 16 il sole brucia e che per dorarvi alla perfezione come le patate al forno con il rosmarino dovete evitare i raggi solari più aggressivi.

Esporsi con moderazione

Conosco persone che fanno dell’abbronzatura uno stile di vita e un obiettivo da tagliare come in una maratona.
Le vedi trascorrere ore ed ore al sole per la sola brama di apparire più belle; ma dico io, non vi viene mal di testa? Non sudate come un pesce scongelato? Non avete le allucinazioni quando riaprite gli occhi?
La verità è che nei primi giorni bisognerebbe esporsi solo part-time, rendendo graduale la corsa alla pelle nera.

Ritoccare la protezione

Se credete di mettere la crema una sola volta e ciao, vi sbagliate di grosso. La protezione va scelta resistente all’acqua ma è bene rimetterla dopo ogni singolo bagno. Anche perché una crema, per quanto water resistant, difficilmente sopporterà bagni lunghi come quelli dei ceci da cucinare l’indomani. Non dimenticate di scegliere il fattore più adatto alla pelle: se siete bianche come Nicole Kidman difficilmente la 10 farà al caso vostro: optate per una 30 o una 50, così vi togliete dall’imbarazzo di scegliere.

Stare in movimento

Cuocervi come una fettina di carne alla griglia, ovvero esporvi lo stesso tempo su entrambi i lati, non sempre sarà in grado di donarvi il colorito desiderato. Sarebbe meglio stare in movimento il più possibile, primo perché così si bruciano calorie e secondo perché in questo modo i raggi solari si distribuiscono in maniera più uniforme.

Mangiare alimenti che stimolino la melanina

Per molti l’abbronzatura è un fatto serio e bisogna iniziare molto prima dell’estate a facilitarne la comparsa. Come? Consumando alimenti che stimolino la produzione di melanina, come tutti quelli contenenti la vitamina A.
Quest’ultima sarebbe in grado di favorire la produzione del pigmento, capace di donare un tono ambrato alla pelle.
Gli alimenti da consumare sono: carote, radicchio, albicocche, cicorie, meloni gialli, sedano, peperoni, pomodori, pesche, cocomeri e ciliegie.

Doposole

La pelle va coccolata dopo l’esposizione di una giornata con un bagnoschiuma delicato (si trovano in commercio quelli che rispettano l’abbronzatura) e una crema doposole.
Bisogna nutrire l’epidermide in maniera intensiva, senza lesinare sulle quantità. Forse questo è l’unico momento in cui potete tirare fuori l’olio: di sera.

Via gli autoabbronzanti

Non c’è niente di peggio di una abbronzatura pessima, o magari a chiazze. Per recensirli ho provato diversi autoabbronzanti e nessun prodotto mi è sembrato in grado di donare un bel colorito. Una volta mi sembrava addirittura di somigliare Liza Simpson. Se volete abbronzarvi aspettate l’estate, il sole, la spiaggia e la sdraio.

Integratori

Se come me siete più bianchi delle strisce pedonali saprete che fare tutte le cose sopra elencate sarà quasi inutile: dovrete alzare la posta in gioco e combattere il pallore con tutte le vostre forze.
Un valido aiuto può essere offerto dagli integratori alimentari, capaci di fare ciò che gli alimenti sopracitati dovrebbero fare in maniera naturale. Se nemmeno con 2 o 3 mesi di integratori riuscite a vedere un cambiamento, rassegnatevi: per diventare neri dovete soltanto incazzarvi.