venerdì, 5 Dicembre 2025

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Apparecchio acustico: come capire quando metterlo

Il decadimento della sensibilità uditiva può verificarsi a tutte le età, anche se avviene con più frequenza in età avanzata. Sono diverse le cause della perdita dell’udito: potrebbe essere un semplice risvolto degli anni che passano, oppure derivare dall’esposizione continua e prolungata a rumori forti, spesso sul luogo di lavoro.

Generalmente le protesi acustiche vengono consigliate in seguito ad un test dell’udito, in tutti quei casi in cui i risultati mostrino un chiaro e spiccato degrado uditivo. Ma cos’è esattamente un apparecchio acustico? Come funziona? E come fare per capire quando bisogna metterlo?

Cos’è e come funziona l’apparecchio acustico

L’apparecchio acustico è a tutti gli effetti un amplificatore sonoro in miniatura, utilizzato per restituire l’udito a tutte quelle persone che soffrono di ipoacusia, ossia di un abbassamento del livello uditivo oltre una certa soglia di decibel. La protesi acustica non è quindi una cura e non serve per eliminare il problema, ma semplicemente permette di sentire meglio mentre la si indossa.

I moderni dispositivi acustici presentano caratteristiche molto avanzate, che vanno oltre la semplice amplificazione del suono. Nello specifico, le protesi digitali permettono di amplificare le frequenze in maniera mirata. Questo significa che, se in passato l’amplificazione avveniva in maniera lineare e indiscriminata, oggi è possibile amplificare solamente quelle frequenze che il nostro apparato uditivo non riesce più a percepire.

Per essere più specifici, esistono due tipologie di apparecchi acustici: quelli classici che si posizionano dietro l’orecchio e quelli che vengono invece inseriti all’interno del condotto uditivo. Per capire quale sia la soluzione più adatta alle proprie esigenze bisognerà rivolgersi ad un servizio professionale come EarPros, di modo da ottenere l’assistenza sanitaria di cui si ha bisogno ed essere indirizzati verso i migliori apparecchi acustici oggi presenti sul mercato.

Come capire quando mettere una protesi acustica

Qualora il proprio udito sia in costante decadimento, oppure da tempo si riscontra una certa difficoltà a sentire, si consiglia di rivolgersi ad un professionista per eseguire un test dell’udito. A seconda dell’esito dell’esame, sarà poi il medico a valutare l’eventuale utilizzo di un apparecchio acustico.

Nello specifico, la protesi acustica è un’ottima soluzione per tornare a sentire i suoni e le conversazioni qualora non fosse possibile intervenire sull’udito attraverso una terapia medica o chirurgica.

Come capire quando è arrivato il momento di mettere un apparecchio acustico? Come indicazione generale, si può dire che viene consigliato qualora la perdita uditiva riscontrata durante la visita sia superiore ai 40 dB sulle frequenze centrali dell’audiogramma.

È però doverosa una precisazione: non tutti coloro che soffrono di ipoacusia o di degrado dell’udito riusciranno a riscontrare dei benefici indossando un apparecchio acustico. Sono infatti moltissimi i fattori che andranno presi in considerazione per valutare quale possa essere la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

A prescindere da quelli che possono essere i sintomi (da un semplice decadimento dell’udito a veri e propri fastidi e dolori), a quella che è la propria situazione personale, sarà necessario valutare insieme ad un professionista dell’udito quale possa essere la soluzione migliore.

Coronavirus: i 10 consigli per un’alimentazione sana per tutta la famiglia.

coronavirus e alimentazione

In questo periodo è difficile seguire una dieta e uno stile di vita quotidiano. Il Coronavirus ci ha costretti a modificare le nostre abitudini e la nostra routine quotidiana, per questo adesso bisogna reinventarne una nuova. L’inattività fisica ,lo stress e la noncuranza alimentare potrebbero portare a gravi patologie o ad aggravamenti fisici. Per questo, è importante seguire questi 10 consigli per uno stile di vita sano anche restando a casa.

  1. ORGANIZZARE LA GIORNATA. Per organizzare al meglio le proprie giornate in un periodo in cui non vi sono “orari” la prima cosa da fare è sicuramente quella di rispettare i ritmi circadiani (sonno-veglia) per ottimizzare il proprio benessere psico-fisico.

2. SEGUIRE UN REGIME ALIMENTARE EQUILIBRATO E’ risaputo che alla base di un corretto stile di vita ci sia una sana alimentazione. Nonostante l’emergenza Coronavirus è importane consumare 5 pasti al giorno. La prima colazione è un pasto fondamentale poiché rappresenta la prima fonte d’energia per affrontare la mattinata: si può consumare una colazione salata con pane ed uova, oppure optare per una colazione classica “all’italiana” con pane e marmellata o con della frutta fresca. Durante lo spuntino sarebbe preferibile evitare alimenti ricchi di zuccheri o grassi saturi. Meglio un po’ di frutta secca o della macedonia. Il pranzo deve contenere una fonte glucidica (primo) e una fonte proteica (secondo) con un’abbondante porzione di verdura al lato.

3. MANGIARE SANO MA CON GUSTO, SI PUO’? In queste giornate lunghe e noiose è facile cadere nella routine divano-cibo spazzatura-letto. Per evitare ciò, sarebbe divertente dilettarsi ai fornelli, magari coi propri figli e marito. In questo modo si allontanerà la noia e la voglia di junk food attraverso la creatività. Avete mai provato uno Smoothie al latte d’avena con datteri e banane?

4. UNA CORRETTA IDRATAZIONE Per un corretto stile di vita, oltre ad un’alimentazione sana è importantissimo mantenere il proprio organismo ben idratato. Il consiglio è quello di assumere almeno 2L di acqua al giorno, a seconda delle proprie necessità. Per incrementare ulteriormente il consumo di acqua in modo strategico, è possibile consumare tisane o the non zuccherati, oppure acqua aromatizzate con della frutta.

5. ATTIVITA’ FISICA ANCHE A CASA Il Coronavirus ci ha costretti alla all’interruzione forzata di tutti i tipi d’attività fisica, quindi alla sedentarietà. Come fare, allora? Non bisogna perdersi d’animo. Infatti è possibile creare un’allenamento anche a casa attraverso app, corsi online o seguendo dei video. L’importante è divertirsi! Quindi al via ai giochi di movimento e a balli sfrenati.

6. GODERSI IN MANIERA SANA IL MOMENTO DEL PASTO Per incrementare uno stile di vita sano è importante vivere il momento dei pasti in modo sereno. In questo momento dove abbiamo più tempo da dedicare al momento del pasto è fondamentale dare il giusto peso al cibo: stare seduti a tavola insieme con la propria famiglia allontanandosi da dispositivi elettronici come tv o smartphone è un modo per dare valore al cibo. In questo modo si agevolerà anche la comunicazione tra i membri della famiglia. Come riuscirci? Magari mettendo tutti i dispositivi elettronici in una stanza e nascondere la chiave! Dopo sarà divertente cercarla.

7. ASSICURARSI DI AVERE UNA CORRETTA VARIABILITA’ ALIMENTARE Un’abitudine sana è sicuramente quella di garantire nella propria dieta d’avere una corretta variabilità alimentare. Nello specifico, è fondamentale organizzarsi durante la settimana per evitare di alimentarsi sempre con gli stessi alimenti. E’ preferibile quindi variare tra le diverse fonti di carboidrati (pasta, pane, pizza) e proteiche (carne, pesce, legumi). Inoltre, si consiglia di limitare il consumo di salumi, latticini ed uova ad 1-2 volte alla settimana.

8 CONCEDERSI QUALCHE “SFIZIO” In alcune giornate, soprattutto in quelle più dure, è bene concedersi qualche gioia. Per limitare i rischi, sarebbe preferibile divertirsi a cucinare qualcosa di goloso, ad esempio dei dolci con ingredienti genuini: un’ottimo compromesso. Avete mai provato a replicare le sfogliatine cuor di mela?

9. GESTIRE GLI ATTACCHI DI FAME L’emergenza del Coronavirus ha sicuramento incrementato i nostri livelli di stress, ansia e noia. Per questo motivo siamo portati a consumare più alimenti, in special modo quelli ricchi di grassi saturi e zuccheri. Per gestire gli attacchi di fame è quindi importante rispettare la regola numero 2 e magari avere delle verdure fresche sbucciate e lavate, pronte per essere consumate nei nostri frigoriferi.

10 MANTENERE ‘VIVA’ LA PROPRIA ROUTINE Nonostante il Coronavirus ci abbia costretto a ripetere gesti sempre più meccanicizzati, è bene e vitale introdurre delle piccole novità nella propria routine: scriviamo un diario, scattiamo delle foto creative, prendiamoci cura dei nostri animali domestici o sfogliamo i nostri album di foto.

Forest Bathing: vivere meglio immergendosi nella foresta

Forest Bathing
Forest Bathing

UN ‘OPPORTUNITA’ PER VIVERE MEGLIO: IL Forest Bathing, stare all’aria aperta in mezzo alla natura, è una delle pratiche più antiche e più benefiche per il sistema immunitario. E’ un’attività che favorisce la produzione dei vitamina D ed aiuta a distendere i nervi. Essa è un’attività ben conosciuta dai giapponesi che già dagli anni Ottanta del Novecento hanno coniato un termine per descrivere l’atto di trarre giovamento dall’atmosfera della foresta.

CHE COS’E’ IL FOREST BATHING? : Il forest bathing è un’attività basata sulle esperienze che si possono vivere all’aria aperta. In generale, consiste nel fare delle lunghe passeggiate in mezzo alla natura mentre si è in silenzio, respirando a pieni polmoni. La foresta infatti fornisce buone quantità di fitoncidi, ovvero le biomolecole emesse dal legno degli alberi. I profumi e le essenze sprigionate dalla foresta hanno degli effetti rilassanti e rinvigorenti per il corpo, a secondo delle piante presenti.

I BENEFICI DEL FOREST BATHING: I principali benefici del forest bathing sono sicuramente il miglioramento del sistema immunitario, l’abbassamento corretto del battito cardiaco e la pressione sanguigna. Camminare nella foresta, essere immersi nel verde, permette a noi stessi di allontanare lo stress e dare spazio alla calma e alla riflessione.

MINDFULNESS ANCHE IN MEZZO ALLA NATURA: Al contrario di una semplice passeggiata nella foresta, grazie al mindfulness possiamo trasformare delle “semplici” passeggiate in mezzo al verde in vere e proprie esperienze sensoriali grazie alla consapevolezza. Infatti questa pratica invita proprio a vivere un’esperienza consapevole nella natura come un’attività di cui godere in piena e serena consapevolezza, così da apportare benefici al corpo ma anche alla mente.

FOREST BATHING PER COMBATTERE LA ROUTINE DELLA VITA MODERNA: hinrin-yoku significa letteralmente “bagno nella foresta“. Questa pratica consiste nell’immergersi nella natura, nelle foreste o nei boschi, dove vi sia un’alta concentrazione di alberi. Recentemente, lo shinrin-yoku è stata considerata una pratica scientificamente provata per curare stress ed ansia. Si tratta di una vera e propria terapia senza medicine che ormai si sta espandendo anche in Italia!

DOVE FARE FOREST BATHING?: Il forest bathing può essere svolto in qualunque luogo in cui ci sia del verde! In Italia esistono vari gruppi che elaborano dei veri e propri percorsi per godere al meglio dei benefici della natura, integrando anche attività come il trekking. Trentino, Val d’Aosta, Liguria… L’Italia è piena di posti perfetti per praticare il forest bathing, provalo anche nel giardino di casa tua!

Psicologia della Moda: dimmi cosa indossi e ti dirò chi sei

Non tutti sanno che il mondo del fashion non è fatto solo di semplici vestiti e brand, ma dietro c’è uno studio specifico denominato psicologia della moda. Infatti, la psicologia della moda si interessa del valore che viene dato agli abiti, oltre alla loro funzione protettiva. Un abito può comunicare molto di sé, come sottolineano le osservazioni degli psicologi.

I motivi per cui un essere umano si veste sono essenzialmente tre:

  • la protezione dagli agenti atmosferici esterni
  • il pudore nei confronti di zone sensibili
  • la voglia di adornarsi.

Questi sono i fattori che tutti comprendiamo benissimo, ma c’è un lato della moda e del fashion al quale si fa poco caso: i vestiti sono un modo per comunicare qualcosa di sé al mondo, ma non si tratta di un fatto scelta privata individuale bensì di un artefatto di natura sociale. La moda e i vestiti fanno parte della comunicazione non verbale e, secondo la psicologia della moda, ogni individuo si impossessa del proprio abbigliamento, identificandosi in esso al punto da conferire all’abito un’importanza simbolica pari, se non superiore, a quella del corpo stesso.

La nostra personalità più intima, dunque, guida e influenza la nostra scelta dei capi da indossare, anche quando non ne siamo consapevoli. L’abbigliamento è il riflesso del nostro stato d’animo, riuscendo a condizionare il nostro umore e persino le nostre relazioni.

In egual misura tra uomini e donne, le scelte legate alla moda possono incidere tanto sull’impressione che trasmettiamo agli altri quanto sul modo in cui gli altri si comportano con noi. La moda influisce in tutto, dal risultato di un evento sportivo fino al giudizio che un esaminatore può farsi su di noi e sulle nostre capacità lavorative durante un colloquio di lavoro.

Ma com’è nata questa nuovo settore della psicologia? La psicologia della moda nasce dall’integrazione e dall’applicazione delle scienze psicologiche all’industria della moda, allo scopo di ideare una metodologia ed un insieme di strumenti, terapeutici e di empowerment. Tutti questi elementi sono utili per lavorare sull’autostima, sugli stati d’animo, sull’immagine corporea e la percezione di sé del cliente, in un’ottica clinica di coaching individuale, così come sullo studio del comportamento sociale, in ambito aziendale, pubblicitario, di marketing e comunicazione.

Lo psicologo della moda può aiutare le persone attraverso un lavoro di consulenza d’immagine, che va ben oltre il suggerimento di un guardaroba o del trucco, ma attraverso un percorso, per entrare in sintonia con la propria immagine, il proprio corpo.

Dai vestiti, dal corpo e dall’immagine si arriva a fare un lavoro di ricerca più profonda per andare a recuperare chi siamo veramente e come comunichiamo tutto questo attraverso il corpo.

La psicologia della moda, quindi, è una vera e propria materia che molte persone decidono di approfondire a livello didattico ma non solo. Molto interessanti sono diversi test che si trovano a disposizione sul web, come il test sulla moda sul blog di Unicusano realizzato dall’università online in occasione della Milano Fashion Week di Febbraio, un quiz che gli studenti della facoltà di Economia hanno voluto sottoporre per comprendere meglio i comportamenti delle persone nell’ambito della moda.