sabato, 10 Giugno 2023

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Cultura giapponese: alla scoperta del mugicha

Cultura giapponese

Cultura giapponese: alla scoperta del mugicha tipica bevanda estiva.

I giapponesi hanno un cibo ed una bevanda per tutto, per tutte le stagioni. In estate, quando l’afa non da tregua, bevono mugicha.

Scopriamo di cosa si tratta, come farlo in casa ed i suoi benefici.

Il mugicha nella cultura giapponese

Si tratta di una tisana d’orzo tostato. All’inizio dell’estate compare in tutti i konbini e i market per poi esser di nuovo obliato in autunno.

Si possono acquistare i chicchi d’orzo tostati da far bollire o le pratiche bustine da infusione. Generalmente sono queste ultime ad esser più vendute vista la praticità e la comodità.

Come si prepara il mugicha?

Tuffarne una in un litro d’acqua fredda (o a temperatura ambiente), e lasciare il tutto riposare per alcune ore o anche una notte intera ed è pronto.

In casa nostra possiamo prepararlo tostando dell’orzo perlato, poi mettendolo a bollire ed infine si lascia freddare.

Ma io ho un metodo diverso: compro la polvere d’orzo, ne metto un cucchiaino in un bicchiere (di quelli grandi con il manico) e poi ci verso l’acqua. Mescolo, aggiungo il ghiaccio et voilà.

Potete aggiungerne di più o di meno a seconda del vostro gusto.

Perchè è importante bere il mugicha (cultura giapponese)

Questa bevanda a dire la verità è conosciuta anche da noi come tisana di Ippocrate, bevanda che si ottiene appunto dall’infusione dei chicchi di orzo.

Perchè è importante berla? Perchè ha diversi benefici per il nostro organismo, e questo grazie alle proprietà nutritive di questo meraviglioso cereale.

Ecco cosa contiene: proteine, fibre, vitamine A, B, E e K e sali minerali come ferro, potassio, magnesio, calcio, fosforo.

Migliora la funzione del sistema cardiovascolare, stimola la produzione dei succhi gastrici, favorisce la regolarità intestinale e protegge tutto l’apparato digestivo, previene inoltre il gonfiore addominale ed accelera il metabolismo. Favorisce la diuresi, contrasta il colesterolo, purifica la pelle e rinforza capelli ed unghie.

In caso di diarrea, coliche, tachicardia o ipertensione è meglio limitarne l’uso.

Mangiare bene, una dieta detox di tre giorni

Mangiare bene è molto importante, specie se si vuole togliere qualche chilo di troppo. Quando siete attraversato un periodo non proprio felice sotto il punto di vista dell’alimentazione, è necessario disintossicarsi. A volte basta anche un weekend per cercare di rimettersi in forma e di ristabilire la propria linea. Una delle più diffuse è quella detox. Bastano infatti, tre giorni detox per cercare almeno di eliminare gli eccessi che hanno caratterizzato ad esempio, un particolare periodo di stress delle vostre ultime settimane. Esagerando con vino, tavolate, dolci fritti e cocktail, si finisce per sentirsi troppo gonfi e ovviamente, la salute ne risente. Per recuperare, allora servono tre giorni di disintossicazione completa. Ecco che entra in gioco la dieta detox.

Mangiare bene e rimettersi in forma con 3 giorni di dieta detox

Per rimettersi in sesto bastano anche solo tre giorni detox, ovvero senza consumare zuccheri aggiunti, né grassi saturi nè tanto meno caffè o alcol. In queste giornate infatti sarà necessario assorbire grassi buoni, minerali, vitamina e tante fibre. Il nostro organismo ne risulterà assolutamente ripulito e quindi ci sentiremo subito meglio. Per prevenire disturbi di vario genere, bisogna mangiare bene. Il consiglio è quello di portare in tavola i cavoli, che sono necessari per aiutare il fegato a ripulirsi. In particolare, a svolgere questa funzione sono vari tipi di cavolo nonché i carciofi. I carciofi nello specifico, sono ricchi di antiossidanti e sono in grado di favorire la rigenerazione cellulare. Ad aiutare nella disintossicazione vi è lo zenzero che è un antinfiammatorio che aiuta anche a digerire.

I piatti indicati per una dieta detox di 3 giorni

Oltre a quelli già citati, per fare in modo che il programma disintossicante funzioni bisogna avere come base l’utilizzo di cereali integrali come orzo, riso e farro, nonché il pesce azzurro e le verdure a foglia verde. In questi tre giorni di disintossicazione, il consiglio è di bandire assolutamente il consumo di salumi, latte e carne.

Dieta disintossicante di 1 giorno: come farla e perchè

Dieta disintossicante di 1 giorno

Dieta disintossicante di 1 giorno, una sfida importante per iniziare bene la nuova stagione.

Non è una dieta tradizionale, quindi niente regimi ristretti, né fame snervante, è una giornata di riequilibrio, di simil digiuno, davvero molto utile.

Vediamo di cosa si tratta.

Dieta disintossicante di 1 giorno: perché farla

Obiettivi:

  • disintossicare l’organismo
  • eliminare i liquidi stagnanti
  • sgonfiarsi
  • perdere peso

Vi accorgete di quante tossine si accumulano nell’organismo?

Smog, stress, cibi non salutari e inquinamento fanno sì che nel nostro corpo si accumulino metalli pesanti e scorie.

Quindi sarebbe bene una volta alla settimana osservare una dieta liquida fatta di sostanze in grado di depurare il corpo.

Dieta disintossicante di 1 giorno: come farla

Durante la giornata detox sono ammessi solo liquidi, frutta e verdura, niente pane, caffè, alcolici, sale, farine, zucchero, latte, carne e pesce.

Esempi:

  • Colazione
    2 frutti di stagione o 200 gr di macedonia
    Té verde o tisana
  • Pranzo
    1 frutto di stagione
    200 g di verdure crude o insalata mista
    60-80 g di riso basmati o integrale
    200 g di verdure cotte
  • Spuntino
    1 frutto di stagione
  • Cena
    60 g di riso basmati
    200 g di verdure cotte a vapore
  • Dopo cena
    Tisana calda al limone

Oppure:

  • Risveglio: un bicchiere di acqua a temperatura ambiente succo di un mezzo limone bianco
  • Colazione: una spremuta non zuccherata preparata con 2 arance (o pompelmo rosa.)
  • Pranzo: tisana a scelta
  • Pomeriggio: tisana a scelta
  • Cena: una spremuta non zuccherata preparata con 1 limone o 1 arancia
  • Prima di coricarsi: tisana a scelta o una tazza di camomilla non zuccherata.

Dieta disintossicante di 1 giorno: cose importanti da ricordarsi

In questa giornata non devono mancare:

sport:

  • camminata
  • giro in bici
  • una nuotata

Pediluvio detox:

  • aceto di mele
  • sale
  • bicarbonato

Mettere tutto in un secchio e riempire di acqua calda, tenervi dentro i piedi per 20 minuti.

Quali sono i vostri beveroni preferiti nella giornata depurativa?

Ricostruzione unghie: pro e contro, quando è sconsigliata

Ricostruzione unghie

Ricostruzione unghie, ormai tante donne non possono farne più a meno, si sa che le mani sono un po’ il nostro biglietto da visita e quindi avere delle unghie sempre ben curate e magnifiche è il top.

Eppure ci sono casi in cui è bene evitare la ricostruzione e taluni in cui può anche essere dannosa.

Vediamo quali sono i pro e contro e cerchiamo di far luce sulla questione “danni per la salute”.

I pro e contro della ricostruzione unghie

Vediamo in primis quali sono i pro:

  • mani sempre perfette e curate, non si deve star a ritoccare lo smalto ne preoccuparsi che le unghie non siano presentabili
  • il gel è resistente quindi le unghie non si rovinano facilmente
  • le unghie sono sempre della giusta misura, senza problemi di unghie troppo corte, spezzate etc
  • è un’ottima soluzione per chi ha l’abitudine di mangiarsele
  • non occorrono grandi manutenzioni e durano a lungo

Ma ci sono anche i contro da tenere in considerazione:

  • le unghie possono indebolirsi ed una volta rimossa la ricostruzione possono apparire molto più fragili e quindi spezzarsi molto più facilmente
  • i costi non sono alla portata di tutti
  • se vi piace cambiare spesso look con la ricostruzione dovete attendere poco meno di un mese
  • i ritocchi vanno fatti ogni mese altrimenti l’unghia ricrescendo naturalmente produrrebbe un effetto antiestetico

Ricostruzione unghie: i danni in agguato

Le ricostruzioni, specie non professionali e non accurate possono riservare diversi guai.

Ad esempio si può incorrere in dermatiti dovute alle componenti chimiche del gel con insorgere di allergie.

Le unghie necessitano di respirare, il gel non è traspirante e le unghie sotto possono ricrescere ingiallite e deboli.

E’ in generale sconsigliato a chi soffre di unghie fragili, il gel non permette all’unghia di essere correttamente nutrita ed idratata e questo aggrava il problema.

In conclusione se la ricostruzione è ben fatta, se si usano i giusti materiali e se non vi sono progressi problemi si può tranquillamente usare, avendo cura però di fare una pausa ogni tre mesi.