Il decadimento della sensibilità uditiva può verificarsi a tutte le età, anche se avviene con più frequenza in età avanzata. Sono diverse le cause della perdita dell’udito: potrebbe essere un semplice risvolto degli anni che passano, oppure derivare dall’esposizione continua e prolungata a rumori forti, spesso sul luogo di lavoro.

Generalmente le protesi acustiche vengono consigliate in seguito ad un test dell’udito, in tutti quei casi in cui i risultati mostrino un chiaro e spiccato degrado uditivo. Ma cos’è esattamente un apparecchio acustico? Come funziona? E come fare per capire quando bisogna metterlo?

Cos’è e come funziona l’apparecchio acustico

L’apparecchio acustico è a tutti gli effetti un amplificatore sonoro in miniatura, utilizzato per restituire l’udito a tutte quelle persone che soffrono di ipoacusia, ossia di un abbassamento del livello uditivo oltre una certa soglia di decibel. La protesi acustica non è quindi una cura e non serve per eliminare il problema, ma semplicemente permette di sentire meglio mentre la si indossa.

I moderni dispositivi acustici presentano caratteristiche molto avanzate, che vanno oltre la semplice amplificazione del suono. Nello specifico, le protesi digitali permettono di amplificare le frequenze in maniera mirata. Questo significa che, se in passato l’amplificazione avveniva in maniera lineare e indiscriminata, oggi è possibile amplificare solamente quelle frequenze che il nostro apparato uditivo non riesce più a percepire.

Per essere più specifici, esistono due tipologie di apparecchi acustici: quelli classici che si posizionano dietro l’orecchio e quelli che vengono invece inseriti all’interno del condotto uditivo. Per capire quale sia la soluzione più adatta alle proprie esigenze bisognerà rivolgersi ad un servizio professionale come EarPros, di modo da ottenere l’assistenza sanitaria di cui si ha bisogno ed essere indirizzati verso i migliori apparecchi acustici oggi presenti sul mercato.

Come capire quando mettere una protesi acustica

Qualora il proprio udito sia in costante decadimento, oppure da tempo si riscontra una certa difficoltà a sentire, si consiglia di rivolgersi ad un professionista per eseguire un test dell’udito. A seconda dell’esito dell’esame, sarà poi il medico a valutare l’eventuale utilizzo di un apparecchio acustico.

Nello specifico, la protesi acustica è un’ottima soluzione per tornare a sentire i suoni e le conversazioni qualora non fosse possibile intervenire sull’udito attraverso una terapia medica o chirurgica.

Come capire quando è arrivato il momento di mettere un apparecchio acustico? Come indicazione generale, si può dire che viene consigliato qualora la perdita uditiva riscontrata durante la visita sia superiore ai 40 dB sulle frequenze centrali dell’audiogramma.

È però doverosa una precisazione: non tutti coloro che soffrono di ipoacusia o di degrado dell’udito riusciranno a riscontrare dei benefici indossando un apparecchio acustico. Sono infatti moltissimi i fattori che andranno presi in considerazione per valutare quale possa essere la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

A prescindere da quelli che possono essere i sintomi (da un semplice decadimento dell’udito a veri e propri fastidi e dolori), a quella che è la propria situazione personale, sarà necessario valutare insieme ad un professionista dell’udito quale possa essere la soluzione migliore.