martedì, 24 Dicembre 2024

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Rimedi naturali per abbassare la pressione alta

Quali sono i rimedi naturali per abbassare la pressione alta?

La pressione alta, o ipertensione, è una condizione comune che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Comprendere le cause, i sintomi e le strategie per gestirla è fondamentale per mantenere una buona salute.

Prima di parlare di rimedi parliamo di cause.

Cosa causa la pressione alta?

Le cause dell‘ipertensione possono variare, ma spesso includono fattori genetici, stili di vita poco salutari e condizioni mediche.

La predisposizione familiare gioca un ruolo significativo. Se i genitori soffrono di ipertensione, è più probabile che anche i figli ne siano colpiti.

Il sovrappeso aumenta il carico sul cuore e può portare a un aumento della pressione sanguigna. Uno stile di vita inattivo contribuisce all’aumento di peso e all’ipertensione.

Un eccesso di sale, zuccheri e grassi saturi può influire negativamente sulla pressione sanguigna.

Situazioni di stress prolungato possono provocare picchi di pressione.

Che sintomi da l’ipertensione?

L’ipertensione è spesso definita “killer silenzioso” perché può non presentare sintomi evidenti. Possono manifestarsi:

  • Mal di testa
  • Vertigini
  • Sanguinamento dal naso
  • Visione offuscata
  • Affaticamento

Quali sono i rimedi naturali per abbassare la pressione alta?

In primis occorre curare la dieta, più frutta e verdura, pesce e grassi sani come l’olio d’oliva. In particolare banane, patate e legumi aiutano a bilanciare i livelli di sodio.

Limitare il consumo di sodio è essenziale. Si consiglia di non superare i 5-6 grammi al giorno.

Alcune tisane e rimedi erboristici possono supportare la salute cardiovascolare:

  • Tisana di Ibisco: Studi suggeriscono che può contribuire a ridurre la pressione sanguigna.
  • Tè Verde: Ricco di antiossidanti, può migliorare la salute del cuore.
  • Aglio: È noto per le sue proprietà ipotensive, può essere assunto anche in forma di integratore.

Assolutamente da evitare la liquirizia ed il caffè va assunto con moderazione.

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La droga del palloncino: cos’è e cosa causa

La nuova “droga del palloncino” promette grasse risate ma nasconde anche non pochi effetti collaterali, fra cui la morte. Diffusa dai giocatori di calcio, sta spopolando fra i giovani. In Inghilterra è già illegale.

La droga del palloncino: cos’è e che sensazioni da

Fra gli adolescenti adesso va di moda il palloncino, riempito con un nuovo genere di droga.

Il gas esilarante.

No, non avete letto male. Sì è quello che usavano i dentisti e che si usa ancora in medicina.

Il protossido di azoto non è normalmente pericoloso, fa soltanto ridere molto.

A patto di non usarne in dosi eccessive. E qui viene il bello: i calciatori hanno iniziato ad usarlo come “droga ricreativa” perché da le sensazioni di una droga ma difficilmente rilevabile nel sangue.

La moda si è diffusa fra i ragazzini, specialmente in Inghilterra che ha già dichiarato la pratica illegale.

Il gas esilarante fa ridere molto, fa sentire inizialmente bene chi lo inala, da quella sensazione di “sballo” che piace tanto ai ragazzini.

Ma….

L’altra faccia del gas esilarante: ecco le conseguenze

Sembra essere il nuovo rimedio contro la depressione, contro l’ansia e la tristezza: delle grasse risate, stati di euforia e dissociamento. Parliamo quindi non di una dipendenza fisica ma psicologica.

Purtroppo non senza conseguenze: il gas esilarante diminuisce la disponibilità di ossigeno per l’organismo determinando disturbi della parola e dell’equilibrio, insensibilità agli stimoli, annebbiamento mentale, allucinazioni uditive e visive, formicolii, asfissia, aritmia, perdita dell’uso degli arti, schizofrenia, fino alla perdita di coscienza con possibilità di infarto e coma.

È stata mostrata nella puntata di lunedì a Le Iene, come una ragazza giovanissima abbia perso l’uso delle gambe a causa del consumo di 600 bombolette di gas alla settimana.

Valori nutrizionali banana: curiosità e rimedi naturali

Oggi andiamo alla scoperta dei valori nutrizionali banana ma anche dei rimedi naturali.

Iniziamo col dire che le banane sono tecnicamente bacche e appartengono alla famiglia delle Musaceae. Esistono oltre 1.000 varietà di banane nel mondo, ma le più comuni sono le banane Cavendish. Le banane sono famose per il loro alto contenuto di potassio, che è importante per la salute del cuore e la regolazione della pressione sanguigna.

Ma sono anche famose perché contengono triptofano, un aminoacido che il corpo converte in serotonina, il “neurotrasmettitore della felicità”

Valori nutrizionali banana e benefici per l’organismo

I valori nutrizionali di una banana media (circa 118 grammi) sono approssimativamente i seguenti:

  • Calorie: 105
  • Carboidrati: 27 g
  • Zuccheri: 14 g
  • Fibra: 3 g
  • Proteine: 1.3 g
  • Grassi: 0.3 g
  • Vitamina C: 17%
  • Potassio: 422 mg
  • Vitamina B6: 20%

Le banane sono ricche di antiossidanti come la dopamina e la catechina, che possono contribuire a ridurre l’infiammazione e il rischio di malattie croniche. Abbiamo già parlato del potassio, ma è importante anche sottolineare il ruolo della Vitamina B6, importante per il metabolismo e la produzione di neurotrasmettitori.

La vitamina C invece contribuisce alla salute sistema immunitario e della pelle.

Le banane forniscono energia rapidamente grazie al loro contenuto di carboidrati, principalmente zuccheri naturali come glucosio, fruttosio e saccarosio quindi è meglio non esagerare.

Abbiamo anche già accennato al triptofano, presente nelle banane, che può favorire la produzione di serotonina, migliorando l’umore e riducendo lo stress.

Rimedi naturali con le banane

Un rimedio molto comune è quello di massaggiare un livido con la parte interna della buccia della banana per favorirne l’assorbimento.

Le banane possono essere anche utilizzate per maschere idratanti per il viso. Schiaccia la polpa della banana e mescola con il miele. Applica sul viso e lascia agire per 15-20 minuti. Risciacqua con acqua tiepida.

Per i capelli invece frulla la banana con l’olio d’oliva e applica sui capelli. Lascia in posa per 30 minuti e poi lava con shampoo.

Alla scoperta della porfiria, la malattia del vampiro

Si dice che tutte le leggende abbiano un fondo di verità e probabilmente è questo il caso della porfiria e dei vampiri.
Questa particolare malattia si trova sotto la luce dei riflettori a causa della scoperta di una giovane mamma.
I vampiri esistono e sono fra noi
, ma non sono gli esseri orrorifici con i denti a punta ed il mantello, sono persone affette da porfirismo.


Phoenix Nightingale scopre di essere affetta da porfiria


Finalmente dopo 32 anni, Phoenix Nightingale, ha scoperto qual è la causa del suo stare continuamente male.
Questa donna del Minnesota, madre di due bimbi, è sempre stata affetta da dolori atroci con crisi neurologiche. Dopo 30 anni le è stato diagnosticata la porfiria intermittente acuta.
Essendo allergica allo zolfo se mangia l’aglio ha gravi complicazioni, vi ricorda nulla?


Phoenix una volta fatta la terribile scoperta ha dovuto rivoluzionare la sua vita: “Faccio molta attenzione a ciò che mangio. Evito tantissimi alimenti. Non posso nemmeno assumere la maggioranza dei farmaci. Non ho mangiato aglio da quando mi è stata diagnosticata la malattia. Quando esco a cena, a meno che non sia un posto che conosco, guardo il menù e piango perché non so cosa posso mangiare e preferisco attenermi ai miei cibi sicuri”.
Phoenix ha deciso di raccontare al New York Post la sua storia per portare alla luce questa malattia poco nota.


Che cos’è la malattia del vampiro?


La porfiria è una patologia rara, una malattia metabolica, causata dal “deficit degli enzimi coinvolti nella produzione dell’eme”, un componente essenziale dell’emoglobina.

Colpisce molto le donne e causa dolore addominale e sintomi neurologici, dolori alla schiena, vomito, debolezza di braccia o gambe e sintomi di salute mentale.
Ci sono però diversi tipi di porfirie, ad esempio la protoporfiria eritropoietica (EPP): chi ne è affetto accusa una fotosensibilità cutanea dolorosa, quindi deve stare alla larga dal sole.


Secondo le leggende Vlad III era affetto da porfirismo e questo avrebbe influenzato le dicerie secondo cui fosse un vampiro e che tutti i vampiri temessero il sole e l’aglio.
C’è poi il fatto che i pazienti con porfirismo sono generalmente anemici e devono ricorrere alle trasfusioni di sangue, ai tempi di Vlad III chiaramente non esisteva tale pratica e si pensa che un tempo i porfirici si nutrissero di sangue animale. E forse non solo di quello.

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