giovedì, 21 Novembre 2024

Salute

Home Salute Pagina 3
Notizie sulla salute, sugli stili di vita, scoperte mediche, farmaci, diete, fitness

Ragno violino: ecco cosa fare se ti morde


Giuseppe Russo, di Collepasso, in Salento, è morto a causa del morso di un ragno violino.
Il ragazzo pensava inizialmente di esser stato punto da una zanzara, ma quando si è recato in pronto soccorso perché la ferita peggiorava, ha fatto la terribile scoperta.

Quindi come dobbiamo comportarci se ci morde questo ragno? Come lo riconosciamo? Come lo teniamo lontano?

Ragno violino: chi è e dove si nasconde?


Il Loxosceles rufescens è facilmente riconoscibile grazie ad una macchia che ha sul dorso è che ricorda appunto il violino. Si tratta di un ragno velenoso.

Lo si può trovare in giardino ma anche dentro casa. Si annida nei battiscopa, nei solai, ma anche dietro i mobili, negli scantinati e nelle scatole di cartone. Predilige le zone calde e asciutte.
È un predatore notturno che si nutre di insetti.

I segni ed i sintomi del morso del ragno violino


Il morso potrebbe inizialmente non dare nessun segno.

Segue generalmente un ponfo, che prude, è arrossato e che può dare dolore.

L’arrossamento può ingrandire e possono comparire lesioni, con vesciche o pus, nei casi più gravi si arriva alla necrosi della parte.

Cosa fare se ti morde un ragno violino?


Per prima cosa è importante mantenere la calma, in modo che il veleno non vada rapidamente in circolo.
Lava delicatamente la zona con acqua e sapone. Rilavare la ferita con acqua ossigenata per rimuovere eventuali batteri. Usa un impacco di ghiaccio o un panno freddo per ridurre il gonfiore e il dolore.
Puoi usare farmaci da banco come ibuprofene o paracetamolo per alleviare il dolore.

È normale che la parte si arrossi e si gonfi, ma se diventa nera, se compaiono vesciche e pus, se hai febbre alta, mal di testa, fatica a respirare, dolori al petto, vomito e crampi devi andare subito in pronto soccorso. Se hai modo cattura il ragno in modo che lo possano esaminare.

In caso si abbiano bisogno di consigli chiamare il numero verde del centro antiveleni 06 6859 3726 .

Vaiolo delle scimmie: allarme sanitario mondiale, fate attenzione

Il Vaiolo delle scimmie è diventato un’emergenza sanitaria internazionale, lo ha dichiarato l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Il comitato di emergenza si è riunito ed ha concluso che la situazione costituisce un’emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale.

Il virologo Fabrizio Pregliasco sostiene che: “Mpox (il virus) è un problema in questo momento in Congo con questa nuova variante. Ovviamente non sappiamo mai quale sia la reale possibilità di diffusione nel resto del mondo”.

Nel frattempo è bene che la popolazione si informi e si tuteli, soprattutto chi viaggia.

Cos’è il vaiolo delle scimmie ?

È un’infezione virale rara, causata dal virus Monkeypox (Mpox), che appartiene alla famiglia dei Orthopoxvirus. Sebbene la malattia sia stata identificata per la prima volta negli anni ’70, ha guadagnato attenzione globale a causa di focolai più recenti.

È stato scoperto per la prima volta nelle scimmie nel 1958, anche se l’agente patogeno si trova comunemente nei roditori. L’infezione è endemica in alcune regioni dell’Africa centrale e occidentale, ma casi sporadici sono stati segnalati in altre parti del mondo, alimentati da viaggi o commercio di animali esotici.

Sintomi del Mpox

I sintomi del virus possono manifestarsi tra 5 e 21 giorni dopo l’esposizione al virus e possono durare da 2 a 4 settimane. I segni iniziali includono:

  • Febbre
  • Mal di testa
  • Dolori muscolari
  • Malessere generale

Dopo alcuni giorni, si sviluppano eruzioni cutanee caratteristiche, che iniziano nel viso e possono diffondersi ad altre parti del corpo. Le eruzioni passano attraverso diverse fasi, da macchie piatte a vesciche e croste. La gravità della malattia varia, ma può essere più severa nei bambini e in individui con sistema immunitario compromesso.

Trasmissione del Mpox

La trasmissione del virus avviene principalmente attraverso il contatto diretto con fluidi corporei, lesioni o materiale infetto. È possibile contrarre la malattia anche attraverso il consumo di carne di animali infetti o il morso di un animale. La trasmissione interumana è meno comune ma può avvenire tramite contatto stretto con una persona infetta o attraverso goccioline respiratorie in caso di esposizione prolungata.

Prevenzione

Vediamo alcune strategie:

  1. Evitare il contatto con animali sospetti o malati: è importante non manipolare animali selvatici che potrebbero essere portatori del virus.
  2. Vaccinazione: sebbene non esista un vaccino specifico per il vaiolo delle scimmie, il vaccino contro il vaiolo offre una certa protezione.
  3. Igiene personale: lavare frequentemente le mani con acqua e sapone e utilizzare disinfettanti a base di alcool.
  4. Isolamento delle persone infette: le persone con sintomi dovrebbero rimanere isolate fino alla completa guarigione.

Escherichia coli: tutto sul batterio che imperversa in Italia ed alle Olimpiadi

L’Escherichia coli si sta rendendo protagonista in due nazioni: in Francia a causa della Senna ed in Italia a causa dei divieti di balneazione.

Depurare e bonificare la Senna non è bastato, già dopo la prima gara alcuni atleti hanno mostrano sintomi da intossicazione da parte del batterio.

A Follonica e a Livorno, nella località di San Jacopo, sono scattati i divieti di balneazione, proprio per l’individuazione del batterio nell’acqua.

Ma perché è cosi pericoloso? Cosa succede? Come difendersi?

Che cos’è l’Escherichia coli e cosa causa?

E. coli è una specie di batterio che fa parte della famiglia delle Enterobacteriaceae. È uno dei batteri più comuni nell’intestino dell’uomo e degli animali a sangue caldo. Fa parte della normale flora intestinale.

La maggior parte dei ceppi di E. coli sono innocui e svolgono un ruolo importante nel mantenere l’equilibrio della flora intestinale. Tuttavia, alcuni ceppi patogeni possono causare gravi infezioni gastrointestinali nell’uomo.

I ceppi patogeni producono tossine e possono causare sintomi come diarrea, vomito, dolori addominali e, in casi gravi, la sindrome emolitico-uremica (SEU) con insufficienza renale acuta.

Cosa fare se si contrae l’E.coli?

Contattare il proprio medico il prima possibile.

Bere molta acqua e altri liquidi per evitare la disidratazione. Evitare bevande con caffeina o alcol.

Seguire una dieta leggera e facile da digerire, come riso, banane, toast e carrube. Evitare cibi grassi, speziati o molto elaborati.

Come si contrae E. coli e come difendersi?

Le infezioni da E. coli si possono contrarre attraverso l’ingestione di cibo o acqua contaminati, oppure per contatto con animali infetti.

Il trattamento dipende dalla gravità dell’infezione e può richiedere l’assunzione di antibiotici, sali di reidratazione o altri farmaci per gestire i sintomi. Seguire i consigli del medico,

Ecco i punti salienti per prevenire l’intossicazione:

  1. Lavare sempre bene le mani
  2. Lavare accuratamente frutta e verdura prima del consumo. Evitare il consumo di cibi crudi, come insalate o frutta non sbucciata specialmente quando si è in viaggio
  3. Utilizzare acqua e sapone o gel disinfettanti a base alcolica per una corretta igiene delle mani
  4. Cuocere adeguatamente la carne, il pesce e le uova per eliminare eventuali batteri
  5. Mantenere separate le aree di preparazione di cibi crudi e cotti
  6. Evitare il consumo di latte e latticini non pastorizzati
  7. Bere solo acqua potabile, trattata e disinfettata (non bere acqua del rubinetto in paesi extra Ue, non usarla per lavarsi i denti, non mettere ghiaccio nelle bevande). Preferire bevande imbottigliate e sigillate
  8. Evitare l’uso di acqua non controllata per attività ricreative, come piscine o laghi e fiumi

Semplici regole per prevenire le punture di zanzare e le malattie

Le zanzare sono insetti ematofagi, ossia si nutrono del sangue di altri animali, incluso l’uomo. Oltre ad essere fastidiose a causa delle loro punture, le zanzare possono veicolare e trasmettere diverse malattie, alcune delle quali possono essere gravi per la salute umana. Ecco alcune delle principali malattie trasmesse dalle zanzare.

Quali sono queste malattie? Come ci difendiamo?

Quali malattie trasmettono le zanzare?

Vediamo le principali malattie trasmesse da questi noiosi insetti:

  • Malaria: causata da un parassita del genere Plasmodium, che viene inoculato attraverso la puntura dell’Anopheles. La malaria può provocare febbre, brividi, affaticamento e, se non trattata, può portare a complicazioni gravi e potenzialmente mortali.
  • Dengue: viene trasmessa dalla zanzara tigre (Aedes aegypti e Aedes albopictus). I sintomi includono febbre, mal di testa, dolori muscolari e articolari, eruzioni cutanee e in alcuni casi emorragie. Può evolvere in forme gravi.
  • Chikungunya: anche questo trasmesso dalla zanzara tigre. Causa sintomi simili alla dengue, come febbre, dolori articolari e muscolari.
  • Zika: anche in questo caso zanzara tigre. Può causare sintomi lievi come febbre, eruzione cutanea, congiuntivite e dolori articolari. Particolarmente pericoloso per le donne in gravidanza, in quanto può provocare gravi malformazioni fetali.
  • Virus del Nilo Occidentale: trasmesso principalmente dalla zanzara del genere Culex, può causare febbre, mal di testa, debolezza muscolare e, in casi gravi, encefalite o meningite.
  • Filariasi linfatica: malattia causata da vermi parassiti trasmessi da zanzare del genere Culex, Anopheles e Aedes. Può portare a gravi complicazioni come elefantiasi.

Semplici regole per prevenire le punture della zanzara e le possibili malattie

Seguire poche e semplici regole, in Italia e fuori, è necessario per evitare di ammalarsi e per evitare il diffondersi di epidemie:

  • Usare repellenti per insetti: applicare regolarmente un repellente per insetti contenente ingredienti attivi come DEET, icaridina o olio di eucalipto. Seguire attentamente le istruzioni sull’etichetta per l’applicazione.
  • Coprirsi adeguatamente: indossare abiti a maniche lunghe e pantaloni lunghi, specialmente all’aperto durante le ore in cui le zanzare sono più attive, come al tramonto e all’alba, soprattutto nei paesi stranieri.
  • Utilizzare candele alla citronella: posizionare candele o torce alla citronella all’aperto per aiutare a tenere lontane le zanzare.
  • Evitare l’esposizione al tramonto: limitare al minimo le attività all’aperto durante le ore del tramonto e dell’alba, quando le zanzare sono generalmente più attive.

Cosa fare in casa e in giardino:

  • Mantenere puliti gli spazi verdi: tagliare regolarmente l’erba e potare arbusti e piante per evitare che diventino rifugi per le zanzare.
  • Eliminare ristagni d’acqua: controllare regolarmente il proprio giardino e rimuovere qualsiasi fonte di acqua stagnante, come barili, bidoni, fontane ornamentali, ecc. Queste sono aree ideali per la riproduzione delle zanzare.
  • Usare zanzariere: installare zanzariere alle finestre e porte per impedire alle zanzare di entrare in casa.
  • Pulizia: mantenere puliti i tombini, le grondaie e i canali di scolo, in modo che non si formino ristagni.
  • Trattare i ristagni con prodotti larvicidi: applicare prodotti a base di Bacillus thuringiensis israelensis (Bti) o di methoprene, insetticidi specifici per il controllo delle larve di zanzara. Questi prodotti possono essere utilizzati nelle aree in cui non è possibile eliminare completamente i ristagni d’acqua.