venerdì, 29 Novembre 2024

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Kirk arriva in Italia, Milton distrugge la Florida: cose da sapere sugli uragani

Gli uragani sono i protagonisti delle notizie in questi giorni: Kirk sta arrivando sull’Italia mentre Milton si abbatte sulla Florida, fra cieli viola, morti, dispersi e devastazioni.

Ma cos’è un uragano? Cosa dobbiamo aspettarci? Cosa dobbiamo fare ma soprattutto non fare?

Uragani Milton e Kirk: costa sta succedendo in Florida e cosa succederà in Italia

Il cielo che cambia colore lascia sempre di stucco. Lo vissi personalmente in Sardegna quando fu attraversata, anni fa, da un ciclone ed il cielo divenne verde.

Il cielo in Florida è diventato viola, a causa dell’uragano Milton, una tempesta di categoria 3 con venti fino a 195 km/h, lungo il suo percorso sta seminando la devastazione.

3 milioni di persone sono rimaste senza elettricità, ci sono 13 morti e non si contano i danni per ora.

L’uragano sta perdendo forza ed è passato alla categoria 2 per regredire ancora alla 1.

In Italia è atteso l’uragano Kirk che dalle Bermuda si dirige verso l’Europa. Partito da una categoria 4 è man mano regredito e porterà acquazzoni e temporali soprattutto nel nord dell’Italia.

Gli uragani che raggiungono l’Europa si trasformano in tempeste extratropicali a causa delle acque più fredde dell’Atlantico settentrionale, ma si portano dietro comunque venti molto forti e violenti temporali.

Tutto quello che dobbiamo sapere su un uragano e su come affrontarlo

Uragano è il termine usato nell’oceano Atlantico e nel Pacifico settentrionale per indicare un sistema di bassa pressione con venti intensi e tempeste. È caratterizzato da venti molto forti, piogge intense e tempeste. Si forma sopra le acque calde degli oceani e viene classificato in base all’intensità su una scala chiamata Saffir-Simpson, che va da 1 a 5, con 5 che indica i venti più forti e il potenziale di danno maggiore.

Cosa fare prima dell’arrivo di un uragano?

È importante seguire le previsioni meteorologiche e le avvertenze delle autorità locali. In particolare bisogna prestare attenzione alle allerte meteo, cautela con quella arancione e non uscire di casa con l’allerta rossa.

Se ci si trova in un punto che viene sommerso dall’acqua, creare un piano di evacuazione per la propria famiglia e i propri animali domestici. Identificare percorsi sicuri e luoghi di rifugio.

Preparare un kit con cibo non deperibile, acqua, torce, batterie, medicinali, documenti importanti e un kit di pronto soccorso.

Assicurarsi che porte e finestre siano ben chiuse e rinforzate. Rimuovere oggetti all’esterno che potrebbero diventare proiettili in caso di forte vento. Durante l’uragano stare in casa, lontano da porte e finestre.

Se l’acqua sale raggiungere i piani alti, se non si dispongono di piani alti raggiungere un luogo sicuro appena l’acqua inizia a salire. Aiutarsi a vicenda: chi ha piani alti inviti a casa sua i vicini che abitano al pian terreno.

Non attraversare corsi d’acqua o zone allagate, non sostare nei sottopassaggi.

Se ci si trova in auto e l’acqua non sale, chiamare i soccorsi senza uscire dall’auto. Se l’acqua sale cercare di salire sul tetto dell’auto.

4 cose da non fare:

  1. Evitare di uscire durante l’uragano, anche se sembra che il peggio sia passato. Ci possono essere venti forti e rischi di inondazione.
  2. Evitare l’uso di candele per illuminare, poiché rappresentano un rischio di incendio. Preferire torce.
  3. In caso di emergenze, utilizzare le scale invece dell’ascensore per evitare di rimanere bloccati.
  4. Evitare di entrare in aree allagate o in contatto con linee elettriche abbattute.

Chi era la donna vampiro italiana e perché fu sepolta con un mattone in bocca

Ha finalmente un volto la donna vampiro italiana riesumata nel 2006 a Venezia.

Grazie ad un lavoro in 3D del professor Matteo Borrini ora sappiamo che aspetto aveva. Ma perché fu seppellita con un mattone in bocca?

Perchè le persone credevano che i morti potessero tornare in vita?

Un volto per la donna vampiro italiana


Si stima che la donna morì intorno al 1600 e fu seppellita in una fossa comune utilizzata nel XVI secolo per seppellire le vittime dell’epidemia di peste.

Viene riportata alla luce negli scavi del 2006 e con grande sorpresa degli archeologi la donna aveva un mattone in bocca: quindi si trattava di un vampiro.

Il professor Matteo Borrini, in questi anni ha lavorato ad una ricostruzione 3D del viso: prima la parte frontale e quella laterale ed infine le arcate dentarie. Ha inoltre eseguito una ricostruzione del mattone che le è stato trovato in bocca.

La donna aveva più o meno 60 anni ed il mattone era stato posto intenzionalmnente.

Perchè è stata seppellita con un mattone in bocca?

Si pensa che la questione del mattone sia dovuta ad una credenza diffusa dai becchini dell’epoca.

Quando dissotterravano dei corpi si ritrovavano davanti a sudari che erano decomposti sul punto della bocca, andavano dunque a raccontare che questi morti erano tornati in vita e masticavano il sudario per poi nutrirsi di altri corpi. In alcuni casi i corpi venivano ritrovati solo parzialmente decomposti, molto spesso gonfi e questo andava a rinfocolare la tesi che fossero non-morti.

Da qui il fatto che ai sospetti “vampiri” (ammalati di peste generalmente) venisse posto un mattone in bocca in modo che non mordessero altre persone al loro risveglio diffondendo ulteriormente la peste.

Il testo “De Masticatione Mortuorum” di Philippus Rohor del 1679 riporta l’indicazione di porre una pietra (o un mattone) dentro la bocca del vampiro, di modo che svegliandosi non possa nutrirsi e quindi morire di nuovo.

Come stanno le cose in realtà? Durante la decomposizione del cadavere, la distruzione del sudario nel punto della bocca era accelerata dai batteri e dai liquami che uscivano dalla bocca. Ma all’epoca la vista di queste cose suscitava timore e si pensava davvero che esistessero i vampiri.

In proposito ricordiamo la donna di Pien (Polonia), ritrovata sepolta con una falce posizionata sopra la gola, che fa pensare che fosse ritenuta anch’essa un vampiro, ne abbiamo parlato qui.

A voi piacciono le storie dell’orrore?

Lista delle cose da fare ad Ottobre: idee, spunti ed ispirazioni

Abbiamo approntato la lista delle cose da fare ad Ottobre, il mese in cui siamo già in autunno. Come per tutti i mesi ci sono un sacco di cose da fare, attività da intraprendere, spunti ed idee di riflessione.

Li scopriamo insieme.

Lista delle cose da fare ad Ottobre: come trascorri le stagioni?

Nella nostra vita sempre frenetica, in questa società sempre in movimento, che peso hanno le stagioni? Ormai sembra quasi tutto uguale, ci ricordiamo delle stagioni che cambiano solo quando dobbiamo svuotare l’armadio, senza viverle a pieno.

Ne parlo nel mio libro Cabudanni – Il calendario della vita sarda dove descrivo un anno fatto di feste, tradizionali, frutti di stagione etc.

Ma veniamo alla nostra lista.

  • Se passi più tempo in casa ed al pc impara un nuovo programma software o scorciatoia da tastiera, soprattutto in vista magari di un corso importante che devi fare;
  • Inizia a costruire l’albero genealogico della tua famiglia intervistando i tuoi familiari;
  • Mangia un pasto completamente vegetariano almeno una volta a settimana, ti rende più aperto a nuove ricette ed a nuove idee;
  • Visita una biblioteca o una mostra fotografica;
  • Prepara una teglia di biscotti per te, familiari ed amici e regalali insieme a delle melegrane (portano fortuna);
  • Fai un gesto gentile per qualcuno;
  • Inizia un puzzle o impara una nuova parola;
  • Prepara un dolce con le mele o le mele caramellate;
  • Preparare un overnight oatmeal, ovvero una ricetta di avena notturna che vedremo presto;
  • Arrostire sul fuoco le pannocchie di mais (va bene anche la padella).

To do list Ocrober: altre idee

L’elenco non è mica finito:

  • Fai una passeggiata in un bosco o in campagna: raccogli foglie, castagne o funghi (se è consentito e i funghi solo se li conosci);
  • Preparati per Halloween: scegli i film da guardare o i libri da leggere; compra caramelle e cioccolatini; prepara il tuo costume se c’è una festa in vista, prepara le decorazioni per la casa, prendi una zucca da intagliare qualche giorno prima;
  • Gioco ad un gioco da tavolo o impara a giocare a scacchi;
  • Crea uno spaventapasseri e mettilo davanti alla porta di casa per Halloween;
  • Fai un servizio fotografico autunnale con i paesaggi, le feste e la famiglia;
  • Apri gli armadi e regala o butta ciò che non ti serve e che non usi mai;
  • Prepara del sidro caldo e brinda con qualcuno;
  • Noleggia un camper e fai un mini viaggio oppure vai in campeggio;

Infine importantissimo: aiuta a raccogliere fondi per la sensibilizzazione sul cancro al seno, se sei una donna fai una visita, la prevenzione salva la vita.

Le superstizioni sui numeri 17 e 13: ecco da dove nascono

Le superstizioni sui numeri sono un fenomeno culturale diffuso in molte società, e tra i numeri considerati sfortunati spiccano il 17 e il 13. Queste credenze, che affondano le radici nella storia e nella cultura, hanno influenzato il comportamento umano e le decisioni quotidiane.

Se pensate che si tratti di un fatto culturale che riguarda solo l’Italia vi sbagliate, in molte culture orientali, ad esempio, il numero 4 è considerato sfortunato poiché la sua pronuncia è simile alla parola “morte” in diverse lingue asiatiche.

Le superstizioni sui numeri: il numero 13

In molte culture occidentali, il 13 è considerato un numero sfortunato. Questa credenza si è diffusa attraverso la letteratura, i film e le tradizioni popolari. In particolare venerdì 13 è temuto, con molte persone che evitano di intraprendere azioni significative.

Esistono palazzi senza il tredicesimo piano e le aziende spesso evitano il numero 13 nei loro nomi o nei prezzi per non allontanare i clienti superstiziosi. Anche nei biglietti della lotteria, il numero è spesso omesso.

Non a caso il numero 13 è frequentemente utilizzato in film horror e opere di fiction, contribuendo a perpetuare la sua reputazione negativa.

Le origini di questa superstizione possono risalire a diversi eventi storici e culturali. Una delle spiegazioni più comuni è legata alla Bibbia: nell’Ultima Cena, erano presenti 13 persone, con Giuda Iscariota, il traditore, che ha portato alla condanna di Gesù. Da allora, il numero è stato associato a sfortuna e tradimento.

In Giappone il numero 13 è considerato neutro ed anche in Cina.

Chi ha paura del numero 17?

In Italia, il 17 è considerato particolarmente sfortunato, a causa dell’associazione con la morte e la frase latina “VIXI”. Questa credenza è così diffusa che molti evitano di intraprendere azioni importanti in giorni che includono il 17.

In alcune culture, il numero 17 può non avere connotazioni negative. Al contrario, può essere visto come fortunato, dimostrando come le interpretazioni possano variare notevolmente. Nella cultura araba, ad esempio il numero 17 è considerato un numero di buon auspicio, rappresentando la fortuna e la prosperità.