sabato, 8 Marzo 2025

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Sicurezza durante i fulmini: perché colpiscono le persone e come evitarlo

Sicurezza durante i fulmini: perché colpiscono le persone?

Capita spesso di vedere scene di persone che vengono colpite in pieno da un fulmine. Ma perché succede? Come evitarlo?

Sicurezza durante i fulmini: perché colpiscono le persone?

I fulmini sono attratti principalmente da oggetti alti e conduttivi. Alcuni dei fattori che influenzano l’attrazione dei fulmini includono:

  • Altezza: le persone possono essere colpite dai fulmini quando si trovano in spazi aperti, in particolare in aree elevate o su terreni scoperti, dove non ci sono strutture alte nelle vicinanze.
  • Conduttività: l’acqua e i materiali metallici (come ombrelli o attrezzature) possono aumentare il rischio di essere colpiti, poiché conducono elettricità.
  • Comportamento durante i temporali: spesso, le persone non cercano riparo in modo tempestivo durante un temporale. Stare all’aperto, sotto alberi o vicino a strutture alte aumenta il rischio.
  • Effetto di “passaggio”: anche se una persona non viene colpita direttamente, i fulmini possono colpire il suolo e l’elettricità può propagarsi attraverso il terreno, causando danni a chi si trova nelle vicinanze.

Come difendersi dai fulmini?

Per proteggersi dai fulmini, è importante seguire alcune precauzioni e pratiche di sicurezza.

Ad esempio è meglio non sostare in spazi aperti e cercare riparo in edifici chiusi o veicoli.

Evitare di nuotare, sostare in spiaggia o presso i corsi d’acqua. Se ti trovi all’aperto e non hai accesso a ripari, accovacciati con i piedi uniti e le mani sulle ginocchia, evitando di toccare il suolo con il corpo.

Non stare sotto alberi o strutture alte, che possono attirare i fulmini.

Evita di utilizzare il telefono fisso e gli apparecchi elettrici durante un temporale, mentre si è in casa. Scollega gli apparecchi elettronici durante i temporali per prevenire danni da sovratensione. Rimani all’interno finché il temporale non è passato, evitando finestre e porte.

Se sei in un gruppo, assicurati che tutti siano consapevoli delle procedure di sicurezza.

Chi sono le donne sirena: alla scoperta delle Haenyeo

Le haenyeo sono davvero le donne sirena della Corea del Sud, in particolare dell’isola di Jeju.

Queste pescatrici tradizionali sono famose per le loro straordinarie abilità di immersione in apnea, che utilizzano per raccogliere diversi tipi di frutti di mare, come polpi, crostacei e alghe. La parola “haenyeo” si traduce letteralmente in “donne del mare” e rappresenta una figura iconica della cultura e della storia marittima coreana.

Dove vivono le donne sirena?

Le haenyeo risiedono principalmente sull’isola di Jeju, un luogo noto per le sue bellezze naturali e la sua cultura unica. Le pescatrici si immergono in mare senza attrezzature subacquee moderne, affidandosi solo a un costume da bagno tradizionale, una maschera e un respiratore di bambù. La loro pratica di pesca è sostenibile e riflette un profondo rispetto per l’ambiente marino. Le haenyeo lavorano in gruppo, creando un forte senso di comunità e solidarietà tra di loro.

Che ruolo hanno le haenyeo nella società coreana?

Tradizionalmente, le haenyeo hanno ricoperto un ruolo cruciale non solo nell’economia locale, ma anche nella struttura sociale della comunità. Molte di queste donne sono diventate le principali sostenitrici delle loro famiglie, specialmente in un contesto storico in cui gli uomini erano spesso assenti per lavoro o militare. La loro forza e resilienza hanno conferito loro un posto di rilievo nella società coreana, e sono viste come simboli di indipendenza femminile e tradizione.

La donna era il capofamiglia, colei che portava il sostentamento a casa, mentre gli uomini dovevano badare ai figli ed all’abitazione.

Nel corso della storia, il numero delle haenyeo è diminuito drasticamente, soprattutto a causa della modernizzazione e della globalizzazione. Negli anni ’60 e ’70, si stima che ci fossero oltre 30.000 haenyeo, ma oggi il loro numero è sceso a poche migliaia. Questa riduzione è attribuita a vari fattori, tra cui l’invecchiamento della popolazione e la mancanza di giovani disposte a seguire questa tradizione. Tuttavia, negli ultimi anni c’è stato un rinnovato interesse per la cultura haenyeo, con iniziative di conservazione e programmi turistici che celebrano il loro patrimonio.

Strani rumori in casa, “C’è un mostro” dice la bimba di 3 anni

Se soffrite di melissofobia leggete con cautela, questo articolo potrebbe spaventarvi.

A chi non capita di sentire rumori in casa? Un po’ a tutti, soprattutto se le case sono vecchie.

È stato anche il caso di Ashley Massis Class, suo marito e la loro bimba Saylor Class.

Rumori in casa: “C’è un mostro” racconta Saylor ai genitori

Saylor ha 3 anni e vive con i genitori in Carolina del Nord (USA). Una notte inizia a piangere e non vuole rimanere nella sua stanza da sola.

Succede già da qualche tempo: la bimba è spaventata. I genitori non sanno che fare, finché la bambina non si confida con loro: “C’è un mostro” dice spaventata.

I genitori si sentono sollevati, è normale che i bambini immaginino cose.

I genitori le danno una “pozione magica” (bottiglietta di acqua) da spruzzare per mandare via il mostro.

Ma la bambina continua a lamentarsi dei rumori che sente, sostiene che un mostro abita il muro della sua stanza.

50 mila api nel muro, 20 mila dollari di danni

E in effetti la bambina aveva ragione, il mostro c’era ma non era il bau bau sotto il letto.

Ashley Massis Class inizia a trovare api in casa, anche vicino alla soffitta ed inizia a sospettare che fosse quello il rumore che la bambina sentiva.

Decide di chiamare una azienda che si occupa di disinfestazione.

E finalmente si scopre il mostro: nel muro della cameretta della bimba c’è un alveare con circa 50 mila api. Pare che in più o meno otto mesi abbiano costruito un alveare in un intercapedine del muro, non visibile dall’esterno. L’apicoltore lo ha individuato con una termocamera.

Una colonia di api mellifere, una specie protetta negli Stati Uniti.

Gli insetti sono stati messi al sicuro, ma la mamma di Saylor era impietrita. Ha fatto un video su Tik Tok riprendendo l’alveare e dicendo che le pareva di essere in un film horror.

Le api hanno danneggiato il cablaggio elettrico della casa, causando danni per circa 20mila dollari.

La prossima volta che vostro figlio vi dice che c’è un mostro in casa fareste meglio a crederci.

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Vivere con una sconosciuta chiusa in soffitta, non era un fantasma

Credeva di vivere da solo ma qualcun altro viveva con lui, in soffitta.

Si può vivere con degli estranei e non saperlo? È la domanda che ci siamo posti in queste settimane e che abbiamo approfondito con queste storie, terribilmente vere.

David Walsham viveva con una sconosciuta e non lo sapeva

David Walsham si sentiva osservato. Sentiva che qualcosa non andava.

C’erano passi in soffitta. Qualcuno rovistava, c’erano fruscii nella notte.

“Sapevo che non ero solo, c’era qualcuno in soffitta” ha raccontato a Komo News, la società di media per cui lavora negli Stati Uniti.

Però pensava che fosse strano, nessuno abitava quella casa all’infuori di lui. Uno spettro? All’inizio è quello che pensano tutti. Qualche fantasma si aggirava nella sua soffitta.

Trova luci accese, oggetti spostati. Un poltergeist?

Un martedì mattina nota una cosa strana: la luce nel suo ufficio è accesa. La porta è chiusa a chiave.

Quindi non è un fantasma.

Bussa più volte e poi una voce di donna risponde: “Jimmy sei tu?”.

L’estranea si palesa e David chiama la polizia

David rimane di sasso: altro che spettro questa è viva ed in carne e ossa. Ma chi è Jimmy? Chi è lei e cosa ci fa in casa sua?

“Jimmy? Sei tu, Jimmy?” chiede ancora la donna e Jimmy racconta di aver pensato: “No, non è Jimmy. Chi è e perché sei a casa mia?”.

Visto che non accade nulla, David chiama la polizia.

La donna si arrende e apre la porta, quindi David le chiede chi è e perché si trova lì.

E lei gli risponde che è casa sua, che vive lì da tre giorni e questo Jimmy le avrebbe detto che poteva viverci.

A questo punto David sale a guardare in soffitta e nel mentre la donna scappa. La polizia arriva ma ormai lei è andata.

Lui racconta tutto con stupore, chiedendosi ancora come l’estranea sia entrata. La donna non è più tornata e lui ha cambiato tutte le serrature.

Se senti rumori in casa, passi in soffitta, rumori in cantina, non pensare subito agli spettri potrebbe esserci qualcosa di molto più reale che ti sta facendo compagnia.

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