Ci siamo: Sanremo 2015 è partito col botto quest’anno. Sul palco dell’Ariston c’è stato fascino, eleganza e le immancabili gaffe, ma sopratutto si preannuncia un Festival molto social.
I commenti dopo la prima serata sono tutti di ringraziamento. Ecco qualche foto postata da alcuni big in gara e dalle vallette di Sanremo.
Post serata, la cantante Arisa è al debutto come valletta e in questo selfie di gruppo si rilassa con alcuni suoi amici e colleghi. I fan si complimentano con lei, commentandone la giusta scelta del look e del make-up.
Dolcissima la seconda valletta Rocio Munoz Morales, che su Instagram ringrazia pubblicamente il suo fidanzato Raul Bova.
Un tenero risveglio per Anna Tatangelo che su Twitter posta una foto di un bellissimo mazzo di rose e un biglietto. Il tweet di ringraziamento è indirizzato a Gigi D’Alessio.
Scatenatissimi, invece, i Dear Jack. Il gruppo ha deciso di ringraziare le loro fan su Twitter, postando una foto di ragazze che, accanite, hanno passato la notte sotto l’albergo dove i ragazzi alloggiavano.
Harry Potter: un nome e mille emozioni, che soltanto un vero fan della saga può capire. A commuoversi sentendo parlare di Albus Silente e ad entusiasmarsi per preparare una burrobirra è solo un vero Potterhead.
Tutti voi altri babbani non capirete mai niente. E, anche se non riuscirete mai a comprendere il Serpentese e l’uso della Pozione Polisucco, dovete stare molto attenti alle vostre parole: ci sono infatti delle cose che non dovete assolutamente dire ad un vero fan del maghetto. A meno che non vogliate finire nelle “mani” del Platano Picchiatore.
La lettera per Hogwarts
“La lettera per Hogwarts non ti arriverà mai“. Frase questa che il vero fan di Harry Potter non accetta, nemmeno sotto l’effetto di qualche pozione magica. Attenzione a pronunciarla: il vero fan potrebbe farvi il famoso Expelliarmus.
Il Quidditch
Il gioco più amato dagli alunni della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts quello delle gare sulle magiche scope. “Ma quali sono le regole del Quidditch?“: domanda da eliminare, un vero fan potrebbe farvi molto male con la sua Nimbus 2000.
Hermione e Ron
“Hermione è veramente una ragazza troppo in gamba per Ron“. Sapete cosa vi risponderà il fan accanito di Harry Potter? Che evidentemente dell’amore non ci avete mai capito niente: la signorina Hermione Granger è l’unica persona giusta per Ron Weasley.
La Casa
Dopo aver letto il libro e visto il film, una domanda che dovete bandire dal vostro repertorio di domande su Harry Potter è “Qual è la tua Casa preferita?“. La risposta di un Potterhead è più che ovvia: tutta la vita Grifondoro.
Il Serpentese
Non sei un vero fan se non sai che cos’è il Serpentese. Non intendo saperlo parlare – perché quella è una caratteristica dei rettilofoni – ma almeno non chiedere, con aria stupita “Perché ogni tanto sibili?“. Un serpente potrebbe arrivarvi direttamente in faccia.
Il trio perfetto
È scientificamente provato che “Harry Potter se la sarebbe cavata anche senza Ron ed Hermione“. Ma stiamo scherzando? Nessuno sa tutti gli incantesimi che sa Hermione e la simpatia di Ron è inimitabile.
Harry e Cho Chang
“Cho Chang è meglio per Harry, almeno rispetto a Ginny“. Se fate questa affermazione in presenza di un vero fan, altro che Platano Picchiatore: potrebbe arrivare subito tu sai chi e portarvi nel mondo della magia nera. Harry non potrebbe mai stare con una Corvonero e poi, diciamocelo, Ginny è Ginny.
I gemelli Weasley
“I due gemelli sono uguali“. Prima di tutto, sono i fratelli maggiori di Ron: i gemelli Weasley. Secondo, si chiamano Fred e George. E terzo, anche se hanno i capelli dello stesso colore – come tutta la famiglia, del resto – non vuol dire che tra di loro non c’è nessuna differenza, anche perché il destino di Fred è beffardo.
Piton
Si è vero: per quasi tutta la saga Piton è andato (apparentemente) contro ad Harry Potter, facendogli però solo del bene. Come si fa a dire che “Severus Piton è un uomo cattivo“? Se non volete fare la sua stessa fine, dovete assolutamente tacere.
I paragoni
“Harry Potter è un po’ come tante altre saghe, che però non hanno la magia“. Non avete nemmeno idea di cosa possa succedervi se pronunciate una frase del genere: non rischiate.
Chernobyl cosa successe in Italia? Sono passati più di trent’anni e questa centrale si stagli ancora nel paesaggio ucraino come un monito.
Ma cosa accadde nel nostro Paese a seguito dell’incidente nucleare? Che danni e ripercussioni ci furono da noi?
Chernobyl: un disastro annunciato
Il 26 aprile 1986 durante l’esecuzione di un test nella locale centrale elettronucleare, nel corso di una simulazione di guasto al sistema di raffreddamento, le barre di uranio del nocciolo del reattore n° 4 si surriscaldarono fino alla sua fusione con due conseguenti esplosioni. Una catena di errori che portò a delle gravissime conseguenze.
Venne disperso nell’aria una gran quantità di pulviscolo radioattivo. Questa nube tossica partì dall’Ucraina per raggiungere l’Europa.
Inizialmente si spostava verso Polonia e Scandinavia, poi i venti la riportarono a sud sull’Europa centrale e l’Italia settentrionale.
Chernobyl cosa successe in Italia?
La nube radioattiva raggiunse l’Italia il 30 aprile 1986. I tg iniziarono ad elencare le raccomandazioni: rimanere in casa, con le finestre chiuse, di evitare di uscire ed esporsi all’aria a lungo, di non mangiare insalata o altri ortaggi di stagione. Un’ordinanza drastica fu emessa dal ministro della Sanità Costante Degan: “Divieto di vendere, per quindici giorni ‘verdure a foglia’ (insalata, spinaci, ecc.) e di somministrare il latte fresco ai bambini con meno di dieci anni di età e alle donne in stato di gravidanza”.
Le piogge contribuirono poi a riportare a terra le particelle radioattive ed a tutt’oggi non si conoscono con certezza le conseguenze sanitarie avute in Italia.
Sappiamo tuttavia che ancora oggi si trovano tracce di materiale radioattivo: nel 2014 cinghiali abbattuti nei boschi tra l’Italia e la Slovenia presentavano nell’organismo una concentrazione elevatissima di materiale radioattivo, attribuita al disastro di Chernobyl di 28 anni prima. Questa è la prova che le piogge hanno depositato negli anni pulviscolo la cui radioattività.
Il bondage di “50 Sfumature di Grigio” si sta diffondendo a macchia d’olio. Manca poco all’uscita del film (in Europa l’anteprima sarà l’11 febbraio al festival di Berlino) e l’aria si fa già più calda: tra la casa di Mr Grey e le cose che ci ha insegnato il libro, il web sta impazzendo.
A quanto pare, il web non è l’unico, perché anche l’industria del piacere ha avuto un boom di incassi da quando il trailler del film rimbalza da un angolo all’altro del mondo, e da quando si è scoperto che su 100 minuti di film, 20 saranno scene di sesso (anche se Jamie Dornan assicura che non si tratta né di un film pornografico, né di un film erotico).
Il mondo dei sex toys ha avuto un rilevante rilancio, che va addirittura oltre la nicchia dei pornoshop, sia grazie alle oltre 100 milioni di copie vendute del libro di E.L. James, ma sopratutto grazie all’adattamento cinematografico, che viene salutato con trepidazione proprio dall’industria del piacere: bende, frustini, manette, maschere sono stati riconfezionati con il brand del film, per soddisfare le esigenze di donne sessualmente desiderose e uomini alla ricerca di ispirazione per rendere frizzante la loro vita di coppia.
Perfino Target, uno dei giganti della distribuzione, ha cominciato a vendere mercanzia ufficiale firmata “Fifty Shades of Grey”: dagli oli da bagno, alle candele per massaggi, ma anche “vibratori anello d’amore” – per uomini, ovviamente, e non per le dita, ancora più ovviamente.
Claire Cavanah, co-fondatrice di Babeland, una catena di “giocattoli per adulti”, in un’intervista al New York Times ha dichiarato: “Per la nostra industria e’ un grande momento, forse il più importante della storia, perchè già nel 2013 il successo della trilogia aveva provocato un aumento del 7,5% nei prodotti a sfondo sessuale. Ci aveva colto impreparati. Siamo molto meglio attrezzati per il film”.