domenica, 14 Dicembre 2025

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Scoperto in Sudafrica un maxi diamante bianco da 232 carati

La Petra Diamonds ha trovato nella miniera sudafricana di Cullinan un diamante bianco da 232.08 carati. La società di diamanti che ha sede nel Baliato di Jersey, ha davvero molto di cui festeggiare, avendo scoperto un vero tesoro: secondo le primissime stime, infatti, gli esperti sono giunti alla conclusione che il valore del maxi diamante bianco si aggirerebbe tra i 10 e i 16 milioni di dollari.

All’indice Ftse 250 Midcap di Londra, dove la Petra Diamonds ha le sue quote, il titolo della società mineraria è subito balzato del 6,5%. Il diamante bianco appena scoperto rappresenta un vero record, dato che è il più grande trovato nella stessa miniera sudafricana, superando anche quello scoperto nel 2009 e ribattezzato Cullinan Heritage, da 507 carati, il cui prezzo record era di 35,3 milioni di dollari.

La Petra Diamonds Ltd è una compagnia diamantifera che opera in Sudafrica, Sierra Leone, Angola, Botswana e Tanzania. È proprietaria della miniera ribattezzata Cullinan, in Sudafrica, a est di Pretoria, famosa per il ritrovamento del suddetto diamante da 507 carati, il più grande estratto finora.

La miniera, attiva dal 1902, venne rinominata Cullinan Diamond Mine nel novembre del 2003, in occasione del suo centenario. Fino al 2007, la De Beers – gruppo di imprese che si occupa del rinvenimento di diamanti, lavorandoli e commercializzandoli – era proprietario del sito minerario in Sudafrica, per poi passare in mano a un consorzio guidato dalla compagnia Petra Diamonds che l’anno successivo completò l’acquisizione.

The pepper hacker, il macinapepe che disattiva internet

Siamo tutti incollati allo schermo dello smartphone, per giunta per ore intere: in pratica ci perdiamo il meglio della vita e di chi ci sta intorno.
In treno sono tutti su Facebook, a scuola sono tutti su Facebook e persino a tavola non si ha modo di chiacchierare senza l’intromissione di un cellulare connesso al web.
Quante volte i più anziani ci di prestare attenzione a un discorso serio? Per noi, invece, quelle chiacchiere sono solo un mero interludio tra una notifica e l’altra.
Non c’è più intensità nelle riunioni di famiglia, così come nei rari momenti in cui stiamo assieme ai nostri amici.

Ne devono saper qualcosa gli inventori di ‘The Pepper Hacker’, uno speciale macinapepe in grado di disattivare la rete wifi di tutti i dispositivi presenti nella sua area.
Un ottima soluzione per le famiglie moderne, sempre più penalizzate dalla tecnologia e dall’uso di internet, che paradossalmente interessa maggiormente i più giovani.
Dolmio è un’ azienda alimentare che si ispira alla cucina italiana, ed ha ben pensato di brevettare questo simpatico meccanismo in grado di disattivare le reti wifi e tutti i dispositivi mobili.

L’oggetto si presenta come un comune e innocuo macina pepe, ma basta ruotarlo per disconnettere televisioni, cellulari e pc. Il dispositivo, che non è ancora disponibile sul mercato, è stato testato in alcune famiglie con il consenso dei genitori.
All’inizio, naturalmente, l’ansia di non essere eternamente connessi ha provocato reazioni di rabbia e nervosismo, ma dopo poco si recupera la gioia di stare insieme.
Se, dunque, in tavola non riuscite più ad avere una comune conversazione, questa invenzione potrebbe essere una soluzione adatta al problema di chi non riesce a parlare, specie con i figli.

Quel che non sapevi su Starbucks

Sappiamo bene che Starbucks è ormai diventato un vero e proprio punto di riferimento per quanto riguarda le bevande a base di caffeina: tra i vari latte, caffè, frappé, nonché tutti i prodotti stagionali di volta in volta proposti (uno fra tutti il latte alla zucca), non c’è che l’imbarazzo della scelta. Ma c’è qualcosa che non sappiamo su Starbucks, anzi: più di una cosa.

Il Trenta size è più grande di uno stomaco umano

Contiene 916 millilitri di caffè, ma la capienza media del nostro stomaco è di 900 millilitri soltanto. Il che significa che non riusciremo mai a berlo in una sola volta, a meno che non si disponga di un super-stomaco o qualcosa del genere. E poi tutta quella caffeina non farà certo bene mandarla giù tutta d’un sorso.

Starbucks ha distribuito delle gold-card con oro vero all’interno

Verso la fine del 2013, i punti vendita di Starbucks hanno reso disponibili al ridicolo prezzo di 450 dollari delle carte gold. Andate a ruba, ovviamente.

Il Latte alla Zucca ha un account Twitter

Il famoso Pumpkin Spice Latte è diventato così amato da riuscire ad avere su Twitter una pagina con circa 83.000 followers. È ancora in attesa della verifica ufficiale, però.

Il suo nome originale doveva essere Pequod

Starbucks avrebbe dovuto essere ribattezzato così in onore della celebre baleniera del libro Moby Dick. Fortunatamente quel genio del co-fondatore ebbe cura di notare che nessuno avrebbe bevuto una tazza di “Pee (pipì) Quod“: così la caffetteria prese nome dall’ufficiale in seconda Starbuck.

Un grande coffee contiene 320 millilitri di caffeina

Ciò implica che dovremmo abbandonare almeno la Red Bull, dal momento che si tratta di una quantità di caffeina che supera di quattro volte l’ammontare giornaliero che potremmo assumerne.

Ci sono attualmente 21.536 Starbucks nel mondo

È assurdo, cosa c’è di più incredibile? Dal 2010 ad oggi la media è di 2.5 nuovi locali aperti ogni giorno. Un’incidenza che spiega perché, del resto, nella zona tra Boston e Philadelphia non si è mai più lontani di 10 miglia da uno Starbucks. Sono praticamente ovunque.

In media, una persona va da Starbucks 6 volte al mese

Una frequenza che per i più affezionati (il 20% dei clienti di Starbucks) si traduce in 16 volte al mese.

La regola dei 10 minuti

Se pensavamo che il nostro Starbucks fosse chiuso, forse ci siamo sbagliati: i locali aprono 10 minuti prima e chiudono 10 minuti dopo rispetto agli orari ufficiali. Abbiamo tutto il tempo di andare a sorseggiare il nostro latte in pace.

Carte regalo per il valore di 925 miliardi di dollari vengono attivate ogni anno

Questo significa che comprare più di 200 milioni di frappuccini è possibile!

Si possono bere più di 87.000 combinazioni di bevande

Il che implica che non avremo mai l’opportunità di berle tutti, perché per farlo ci vorrebbero più di 119 anni.

Crioterapia: congelarsi per dimagrire

Una nuova moda impazza tra le star internazionali: congelarsi per dimagrire.

Da Lindsay Lohan a Demi Moore, da Jessica Alba a Jennifer Aniston: tutte pazze per la crioterapia, diffusissima già da qualche tempo negli Stati Uniti. Non si può dire di no a questa nuova moda, soprattutto se mantiene le promesse che fa: si dice, infatti, che tre minuti di permanenza a -160 gradi farebbero bruciare 800 calorie, rinvigorire il metabolismo, ridurre la cellulite, sciogliere i muscoli, calmare eventuali infiammazioni, rinnovare le cellule. Basta solo indossare un costume e delle protezioni per orecchie, mani, piedi e vie respiratorie, infilarsi dentro a questo cilindro metallico e aspettare i risultati miracolosi della cura. Il freddo è amico delle donne, e chi l’avrebbe mai detto?

Il termine crioterapia deriva dal greco antico e significa letteralmente “cura con il freddo”; la crioterapia s’inserisce tra i nuovi metodi di cura, fioriti in questi ultimi decenni per il trattamento di alcune condizioni estetiche e mediche. In realtà, la crioterapia ha origini antichissime: le proprietà terapeutiche del freddo, infatti, sono note sin dai tempi più remoti.

Ma quali sono gli effetti della crioterapia? Fino a questo momento la crioterapia veniva usata dai calciatori come Cristiano Ronaldo sotto controllo medico per motivi muscolari. Ma si sa, ci sono star internazionali che esagerano anche un po’. Ora però è l’estetica a dettare regole: il freddo estremo inganna il corpo facendogli credere di essere in pericolo e quindi si attiva una modalità di preservazione; il cervello segnala di portare il sangue al cuore accelerando il metabolismo. Quando si esce il brusco ripristino della circolazione del sangue genera, secondo le stime, rinnovamento cellulare e gli altri benefici.

[Credits: D-Repubblica]