sabato, 27 Luglio 2024

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Arredare casa riciclando (FOTO)

Arredare casa che incubo! Pensare a quanti mobili, vetrinette, poltrone e divani, tappeti, sedie, luci e scaffali dovete comprare, montare, aggiustare. E, soprattutto, a quanti soldi dovete dovete spendere per finire tutte le stanze. Magari di una casa appena comprata, e quindi dopo tutti i sacrifici fatti per trovarla e pagare il mutuo, oppure per un appartamento in ristrutturazione da rinnovare da capo.

Se avete un piccolo budget e non volete spendere tanto tempo né denaro, basta risvegliare la vostra originalità e creatività per trovare l’idea giusta. Arredare casa con pochi materiali, strumenti e colori non è per nulla complicato, soprattutto dopo aver sfogliato qualche rivista o aver visitato qualche sito di riciclo creativo.

I pallet, ad esempio, sono elementi preassemblati poco costosi che possono essere utilizzati per costruire tantissimi oggetti d’uso per la casa. Uno di questi potrebbe essere un romantico letto pensile per il giardino molto simile ad un’amaca e un’altalena proposto da The Merrythought. Anche i pouf e altri mobili per la casa possono essere creati utilizzando pneumatici. Che ne dite poi di divani e poltrone costruite con delle casse di legno? O, ancora, luci e lampadine con delle bottiglie di vetro e plastica?

Tante idee per tanta creatività.

Credits foto: Pour Femme

Il matrimonio è ormai fuori moda?

Il matrimonio è ormai fuori moda?
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“…prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.” Al sentire queste parole di solito le reazioni naturali degli ospiti ad un matrimonio sono due: c’è chi si commuove e sogna il giorno in cui anche lui/lei pronuncerà quella frase, e c’è chi alza gli occhi al cielo aspettando impaziente il momento del rinfresco.

Il matrimonio oggi è diventato fonte di dibattiti costanti tra chi è pro e chi non ne vede la necessità forse perché considerato solo uno speco di denaro da poter investire in altro.

Secondo i dati Istat, nel 2014 sono stati celebrati circa 4.300 matrimoni in meno rispetto al 2013 e sono aumentati i divorzi delle coppie più recenti, che hanno all’attivo circa 10 anni di matrimonio. Le unioni di fatto sono più che raddoppiate dal 2008, superando il milione nel biennio 2013-2014.

La domanda fondamentale quindi è una: perché sposarsi quando è possibile convivere?

Il  matrimonio è ormai fuori moda?
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Questo è diventato il dilemma del nostro secolo. Coppie giovani e meno giovani ad un certo punto della loro relazione se lo chiedono sempre, e nella maggior parte dei casi non si riesce facilmente a trovare una risposta che vada bene ad entrambi logorando sempre più l’amore che li lega.

Si parla di “paura dei legami eterni” a vantaggio di legami precari e negoziabili. Di solito non è un rifiuto totale del matrimonio ma una sfiducia nel vincolo stesso. Sfiducia causata sicuramente dalla crisi che si è vissuta negli ultimi anni, non solo economica ma anche dei valori, portata avanti e amplificata dai media che speculano sui fallimenti e sulle sofferenze della vita coniugale.

Il  matrimonio è ormai fuori moda?
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Il matrimonio, senza alcuna distinzione tra religioso o civile, è da molti inteso come una fine, il raggiungimento di uno scopo. Non esiste cosa più errata. Il matrimonio è l’inizio, la scintilla di un fuoco che, se saputo gestire, arderà per anni. È un atto di coraggio senza precedenti perché è la fusione, di due persone che per il resto della loro vita si accompagneranno nei momenti di gioia e in quelli di dolore.

Questo vincolo potrebbe essere paragonato alle montagne russe, fatto di alti e bassi imprevedibili; ma con una persona accanto di cui ci fidiamo e che ci fa stare bene è tutto più facile da superare. Parlate con i vostri nonni, con i vostri genitori, loro fanno parte di quell’epoca in cui le cose rotte si aggiustavano, l’epoca in cui non bastava un litigio e sei mesi per porre fine ad un rapporto.

Il coraggio e il dialogo sono il punto di partenza per capire se la persona accanto a voi potrà essere l’uomo o la donna della vostra vita; per tutta la vita. Non abbiate paura, osate, create quelle belle famiglie che si vedevano una volta, e anche se è vero che i tempi purtroppo sono cambiati non per questo bisogna essere meno coraggiosi.

Volendo parlare anche del “vil denaro”, che al giorno d’oggi sembra non bastare mai voglio farvi una domanda: sapreste rinunciare a qualcosa per vivere una vita insieme alla persona che amate? Se la risposta è si allora state tranquilli, con il lavoro sodo e con i sacrifici, che sono sempre parte della vita in due, vedrete la luce in fondo al tunnel. E poi sappiate che un matrimonio può essere organizzato anche low budget.

Voi siete pro o contro il matrimonio? Ad ognuno il suo. Sappiate però che se siete pro per il 90% dei casi è colpa sua:

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Come imparare la femminilità francese

La Francia, si sa, ha sempre voluto impartire lezioni, di stile e non solo, a tutti gli altri Paesi: per quanto possiate vestirvi all’ultimo grido, mangiar sano, crescere il figlio perfetto o mantenere la più encomiabile delle armonie matrimoniali, le mademoiselle francesi avranno sempre quel qualcosa in più per detenere il diritto a sedersi in cattedra.

Proprio per questo il libro di Mireille Guiliano, intitolato ‘Le ragazze francesi non ingrassano‘, che ha avuto molto successo all’estero, è stato pensato non soltanto per migliorare la qualità della vita delle non-francesi ma anche per mostrare loro il grado di unicità che le francesi hanno, in effetti, raggiunto.

Ad ogni modo, per quanto si possa nascere e crescere in Francia e sentire pertanto l’esigenza di esaminare e spiegare la femminilità francese, ci sono certi aspetti che non vanno sottovalutati né dimenticati. E non sono necessariamente positivi.

Le ragazze francesi, innanzitutto, non praticano solidarietà fra loro: ormai da tempo, le signorine d’Oltralpe hanno realizzato che condividere suggerimenti relativi alla dieta, all’abbigliamento, al trucco, è una sorta di gioco a perdere noto come ‘suicidio cosmetico‘. Ogni donna è sola in un mondo di donne in competizione crudele tra loro.

Nel libro della Guiliano si afferma, poi, che le ragazze francesi ‘che non ingrassano’ mangiano almeno tre pasti al giorno e lo fanno per puro piacere: fenomeno, questo, ancora da avvistare concretamente. Quando una come Carla Bruni dice di mangiare un piatto di pasta al giorno, tenete sempre bene a mente che si tratta di una colossale fesseria.

In più, le francesi soffrono terribilmente di ipocondria: le loro incredibili borse scoppiano di pastiglie di paracetamolo, antistaminici, antibiotici e quant’altro, da prendere non appena sentano il minimo disturbo, foss’anche la lieve sensazione di avere le ‘gambe pesanti’.

Altro dato inconcepibile, le ragazze d’Oltralpe saranno sempre vestite in perfetto ordine, non importa se stiano andando in palestra a smaltire le pericolose quantità di pain au chocolat ingerite: il loro abbigliamento dovrà risultare impeccabile e sapientemente abbinato.

E che dire del terrorismo che praticano coi loro uomini? Se una mademoiselle sorprende il suo fiancé a inviare un messaggio di lavoro durante una cenetta romantica, state certe che il cellulare farà un volo diretto dalla finestra del loro appartamento al quarto piano a Boulevard Saint Michel.

Infine, le ragazze francesi non accettano consigli da parte di nessun altro. Qualsiasi altra considerazione su come si potrebbe migliorare non è nient’altro che pura aberrazione.

Ti piacciono le lingue straniere? Ecco quelle più amate

credits photo: cliclavoro.gov.it

Quasi tutti, ormai, amano imparare nuove lingue. Sarà per questo, infatti, che le facoltà universitarie linguistiche sono sempre molto gettonate. Alcune lingue, come l’inglese, sono molto diffuse. Altre, invece, sono scelte solo da pochi. Ma quali sono quelle più amate? Con quale frequenza vengono imparate e perchè? E quali, all’opposto, le più bistrattate?

Un sondaggio condotto da Babbel, app famosa che facilità l’apprendimento delle lingue, su 45000 utenti ha messo in luce i trend del momento. La situazione cambia molto da paese a paese. Se l’inglese si conferma la regina delle lingue in tutto il mondo, negli Stati Uniti e in Brasile il francese è molto apprezzato. L’Italiano, invece, è studiato soprattutto da francesi e tedeschi. Gli italiani, dal canto loro, dimostrano una particolare predilizione per il tedesco e lo spagnolo.

Babbel ha anche indagato sulla frequenza con il quale le lingue vengono studiare. In ordine, i paesi più disciplinati sono Brasile, Stati Uniti e Spagna che hanno una routine prestabilita per lo studio. Dimostrano di imparare qualcosa, qualsiasi cosa, quotidianamente, invece, gli studenti e gli appassionati di Spagna, Brasile e Italia, che sono, decisamente, i più assidui.

Quando si sceglie di imparare una lingua e di dedicargli del tempo non è però determinante solo la passione. Anche altri fattori entrano in gioco. Chi vuole impegnarsi per la carriera, magari internazionale, e per aumentare le proprie chance nella ricerca di un lavoro sceglie l’inglese, il tedesco ed il francese con una frequenza, rispettivamente, del 47%, 18% e 15%. Chi, invece, dichiara di volersi riconnettere alle proprie origini sceglie, in ordine, l’italiano (35%), il tedesco(18%), e lo spagnolo (13%). Infine, gli amanti della cultura studiano perlopiù lo spagnolo (24%), l’italiano (21%) e il francese (16%).

E voi, invece, quali lingue straniere amate? Quali studiate e quali invece vorreste tanto imparare?