domenica, 8 Settembre 2024

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Nima Benati: l’esperienza di un talento

Credit Photo: www.thefreak.it

“Il confronto con il web è quanto di più mi ha fatto crescere”

Nima Benati, 21 anni e un’esperienza lavorativa che farebbe invidia a chiunque sogni di diventare un fotografo professionista, si racconta per la prima volta ad un pubblico fatto di carne, ossa, e sogni, e non un pubblico social.

Con grande semplicità Nima porta la sua esperienza tra i giovani.
La storia di Nima Benati è una storia che merita di essere vista, e ascoltata.
Il video della sua Conferenza presso l’Istituto IED di Milano, mandato online oggi, ha raggiunto già le 1.198 visualizzazioni.

La talentuosa fotografa bolognese è la prova di come la passione – e il web – possano condurre al raggiungimento di risultati notevoli.
“Pensate al vostro sogno 24 ore su 24” dice Nima. Dal suo racconto emergono, infatti, tutti i retroscena di quella che sembra essere una vita fatta solo di colori stravaganti e photoshop. Ma in tutto questo percorso photoshop non è la vera finzione, spiega Nima. Attraverso i suoi scatti intende esprimere ciò che più la rappresenta, senza cadere in tematiche senza dubbio rilevanti, ma che, a 21 anni, non sente sue.

Nima deve la sua popolarità anche alla potenza della rete.
Non ha mai studiato per diventare fotografa, e, al contrario di quanto si possa immaginare, racconta di non aver mai posseduto attrezzature professionali per realizzare i suoi shooting. La chiave del suo successo si nasconde dietro la creatività più assoluta.
Dietro l’arte di sapersi adattare e mettere in discussione, portando gli elogi nel cuore, e le critiche sempre nella testa.
“Sono le critiche che fanno crescere” continua Nima “Ed è per questo che spesso chiedo consiglio ai miei followrs quando devo scegliere delle foto per un nuovo progetto di lavoro”.

Amata o odiata che sia, questa ragazza è una vera e propria forza della natura.
Un esempio per tutti noi: Nima ha avuto il coraggio di rincorrere il proprio sogno fino in capo al mondo. Sì, perché quando c’è da spostarsi -ha raccontato durante la sua conferenza- rinuncia volentieri ad outfit strepitoso in valigia, ma porta con sé la sua fedele compagna di avventure: la macchina fotografica.

Nima Benati pone lo sguardo sul mondo con occhio critico di chi quel mondo sogna di averlo a portata di click. Ogni paesaggio è bello. Ma lo è di più con una sua modella sullo sfondo.

Gli attori di Harry Potter ieri e oggi (FOTO)

Dieci anni a interpretare degli aspiranti maghi in sette film, ispirati ai sette libri della scrittrice J.K. Rowling: la saga di Harry Potter è ancora oggi rimasta nel cuore di grandi e piccoli, che ancora attendono speranzosi la lettera per studiare magia a Hogwarts. La ragione del tanto successo si vede anche nei social networks: ogni volta che un suo film viene trasmesso in televisione, Harry Potter riesce ad attrarre un pubblico esteso, mandando Twitter in tilt. I fan citano passaggi direttamente dai libri, sanno le scene a memoria, e riescono a vedere le differenze tra i romanzi e i film.

Grazie ai libri, J.K. Rowling è diventata una scrittrice di successo e una delle donne più potenti d’Inghilterra, mentre gli attori dei film sono cresciuti insieme ai personaggi che interpretavano, in un periodo lungo dieci anni, che va dal 2001 (con Harry Potter e La Pietra Filosofale) al 2011 (con la seconda parte di Harry Potter e i Doni della Morte). Ma che fine hanno fatto gli attori di Harry Potter oggi? C’è chi è riuscito a strapparsi l’etichetta del personaggio che ha interpretato, chi fa ancora fatica, e chi invece è finito nel Pensatoio di Albus Silente, dimenticato dai babbani.

Daniel Radcliffe

daniel radcliffe

Per i nostri cuori, Daniel Radcliffe, oggi 25 anni, resterà sempre il nostro maghetto preferito. Dopo Harry Potter l’attore britannico ha avuto qualche problema nel togliersi di dosso l’etichetta che lo ha segnato per dieci anni, ma alla fine Daniel è riuscito a sfondare: prima a teatro, recitando nudo in “Equus”, e poi cimentandosi in ruoli sempre più controversi e distaccati dalcoraggioso Harry Potter. Lo abbiamo visto avvocato in “Woman in Black”, giovane dottore nella miniserie “Appunti di un giovane medico”, e in “Giovani ribelli”.

Emma Watson

emma watson

Come il suo personaggio, Hermione Granger, anche Emma Watson è sbocciata di pari passo con lei: scelta a 10 anni per il ruolo, l’attrice si è affermata, successivamente, nel panorama cinematografico in ruoli che le hanno donato ancora più rilievo. Per mostrare il suo cambiamento, ha tagliato la folta chioma per “Noi siamo infinito”, è la figlia di Noè in “Noah” e appare in “Bling Ring” di Sofia Coppola. Nel 2014 il suo discorso all’ONU sul femminismo ha fatto il giro del mondo. Complimenti!

Rupert Grint

rupert grint

Il rosso lentigginoso Ron Wesley è cresciuto, sebbene non abbia fatto molte apparizioni al cinema come i suoi amici Harry e Hermione. Dopo Harry Potter, Ruper Grint, 26 anni, ha recitato in diversi film indipendenti, come “In viaggio con Evie” e “Cherrybomb”. Nel 2013 è nel film corale “CBGB”, dove ritrova Alan Rickman, ex professore Severus Piton.

Bonnie Wright

bonnie wright

L’attrice britannica Bonnie Wright, oggi 24 anni, ha interpretato nei vari capitoli di Harry Potter la sorellina di Ron, Ginny, e futura moglie di Harry. Dopo la saga del maghetto, si è dilettata in diversi ruoli minori e ha fatto anche la modella. Dal 2010 al 2012 è stata legata sentimentalmente a Jamie Campbell Bower, interprete del giovane Gellert Grindelwald in Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1.

Tom Felton

tom felton

Deve avere proprio l’aria da bad boy, Tom Felton, 27 anni, famoso per aver interpretato il perfido compagno di scuola di Harry Potter, Draco Malfoy, tanto da vincere per diverse volte il premio MTV come “Best Villain”. Terminata l’esperienza con la saga, l’attore è rimasto fedele a quei ruoli dark che tanto lo rendono interessante: dopo l’horror The Disappeared del 2008, è nella miniserie “Labyrinth”, dove interpreta il capellone visconte Raimondo Ruggero di Trencavel. Attualmente è nel cast di “Murder in the First”.

Matthew Lewis

matthew lewis

Chi non ricorda il basso e panciotto Neville Paciock? Oggi l’attore 25enne, Matthew Lewis, ha decisamente cambiato look: alto, slanciato con un fisico invidiabile e pronto a partire per l’Afghanistan della nuova serie firmata dalla BBC “Bluestone 42”.

Evanna Lynch

evanna lynch

Harry Potter le ha salvato la vita: Evanna Lynch, 23 anni, era anoressica ai tempi della saga, ma il suo ruolo come la “lunatica” Luna Lovengood, le ha donato la forza necessaria per guarire. In seguito, l’attrice ha continuato a recitare anche fuori Hogwarts prendendo parte alla serie televisiva “Sinbad” e, più recentemente, a “G.B.F.” di Darren Stein.

Alfie Enoch

alfie enoch

In Harry Potter era Dean Thomas, compagno di stanza e amico del maghetto. Oggi, Alfie Enoch, 26 anni, non vanta di molte apparizioni tv, se non un piccolo ruolo nelle serie britanniche “Sherlock” e “Broadchurch.” Nel 2014 torna alla ribalta con un ruolo di rilievo nel telefilm americano “Le regole del delitto perfetto”. Un ruolo più dark rispetto al Dean Thomas che ha interpretato per dieci anni.

Robert Pattinson

robert pattinson

Prima di diventare celebre per il ruolo del vampiro Edward nella saga di Twilight, Robert Pattinson era Cedric Diggory in Harry Potter e il calice di fuoco. Oggi l’attore britannico, 28 anni, è una star affermata: ha recitato con registi acclamati (Francis Lawrence, David Cronenberg) e dal 2013 è volto maschile del profumo Dior.

Katie Leung

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Nella saga cinematografica, il suo personaggio Cho Chang è stato il primo amore di Harry. Terminata la breve esperienza con i film sul maghetto, Katie Leung, 26 anni, ha deciso di non continuare la carriera cinematografica per continuare gli studi. La sua ultima apparizione è nel telefilm “Castle”.

Avete voglia di fare un salto a Hogwarts anche voi?

Napoli: ragazzo di 15 anni muore per una rapina

Napoli: morire a 15 anni per una rapina.

La notizia l’avrete sentita tutti. Oggi ho visto l’intervista alle Iene della famiglia del ragazzo e ho deciso che è ora di commentare la faccenda.

Siamo tutti in allarme per il coronavirus, ma è solo l’ennesima polmonite che prima o poi passerà e di cui fra qualche mese ci saremo già scordati.

Continua invece la vita di questo Paese, e dei ragazzi soprattutto, che sembrano esser sempre più allo sbando, lasciati a loro stessi.

Muore ragazzino di 15 anni a Napoli

Ugo aveva 15 anni, in sella ad un motorino ha fermato un auto, ha puntato la pistola e ha cercato di fare una rapina.

La pistola era finta. L’uomo è un carabiniere che aveva a fianco la sua ragazza.

Il carabiniere spara, il ragazzo muore.

L’amico, complice, dirà poi che l’avevano già fatto e che volevano i soldi per andare in discoteca.

In tutto ciò: gli amici di Ugo vanno a sparare alla caserma e distruggo l’ospedale in cui Ugo viene portato.

E la famiglia che dice? Ugo era un pezzo di pane, aveva terrore delle armi, era un angelo, si è trovato per caso a farlo.

La situazione surreale di Napoli

E’ stata proprio la situazione surreale a fare scalpore, i commenti della famiglia: e vabbè il ragazzo ha fatto un reato e che c’è di strano? Ok ti puntano una pistola contro e tu che fai ti difendi? Alle tre di notte è normale che i ragazzi stiano per strada, siamo a Napoli mica a Milano.

Mi sbaglio o c’è qualcosa che non va?

Non è Milano: perciò è normale che i ragazzini, i bambini pure, alle tre di notte siano in giro. Fanno anche dei reati ma pure quelli sono normali. E il padre è un ex pregiudicato, finito in carcere per le stesse cose per cui è morto il figlio. E’ normale.

In che razza di società tutto questo è considerato “normale”? In che razza di società un ragazzino di 15 anni è un adulto, non deve essere seguito (parole del padre non mie) ed è normale che alle tre di notte sia in giro a commettere reati? E poi è giusto che gli amichetti distruggano un ospedale o sparino contro la caserma. Sono ragazzini che ci vuoi fare.

In che razza di società viviamo?

Queste persone si rendono conto che hanno altri figli? Perchè tutto questo è considerato normale?

Il carabiniere si è difeso, ha difeso la sua ragazza ma la famiglia di Ugo pretende le sue scuse prima che lui abbia le loro.

Come se le scuse riportassero in vita Ugo, come le scuse cambiassero che a 15 anni era in giro a rapinare auto, di notte.

Come se le scuse potessero proteggere i fratelli di Ugo.

Come se le scuse cambiassero che i bambini di Napoli sono lasciati a se stessi, che considerano i carabinieri un clan rivale, che giocano ad una guerra che non esiste e che non potrebbero vincere.

Letture a casa: Vardø. Dopo la tempesta

Letture a casa: Vardø. Dopo la tempesta di Kiran Millwood Hargrave, tratto da una storia vera.

Devo dire che i libri che parlano di donne indipendenti mi attirano sempre molte.

Questo mi ha particolarmente incuriosito.

Kiran Millwood Hargrave prende spunto da un fatto realmente accaduto: i processi alle streghe di Vardø del 1620, Vardø. Questo è stato il primo grande processo alle streghe di Norvegia settentrionale e uno dei più grandi processi alle streghe in Scandinavia .

I fatti successi vengono riportati nel libro in versione romanzata ma la storia è praticamente la stessa.

Letture a casa: Vardø. Dopo la tempesta

Siamo nella Norvegia nordorientale ed è la vigilia di Natale del 1617.

Un’improvvisa burrasca si abbatte in mare: gli uomini della comunità di Vardø sono usciti a pesca, nessuno si salva.

Le donne assistono impotenti a riva e poi recuperano i corpi che il mare restituisce loro.

Inizialmente smarrite ricevono poco aiuto e comprendono, a malincuore, che se vogliono sopravvivere a Vardø devono prendere in mano le redini della società.

Le donne devono riprendere le attività e andare a pescare per poter continuare ad andare avanti.

Tutto sembra in equilibrio precario quando arriva il sovrintendente Absalom Cornet, chiamato per mettere ordine in questa comunità di donne sole e molto noto per aver mandato al rogo diverse donne accusate di stregoneria. E’ accompagnato da Ursa, la moglie, totalmente inesperta ed imbarazzata dall’indipendenza delle donne a Vardø. Absalom crede che il maligno dimori in questa comunità in cui le donne credono di poter vivere secondo le proprie regole.

Letture a casa: Vardø. Dopo la tempesta

Lettura interessante ma poco scorrevole devo dire, le donne si crogiolano molto nel dolore e sono molto meno intraprendenti rispetto a ciò che si legge nella trama.

Molto radicata la differenza fra pagani lapponi e cristiani, molto marcata la questione della superstizione.

Sappiamo come andò a finire: ci fu un processo e le donne di Vardø furono torturate, in particolare Mari Jørgensdatter, Kirsti, Else Knutsdatter, Anne Larsdatter da Vadsø e molte di queste donne sono state condannate al rogo.