Ve lo immaginate mai com’era il mondo prima dell’avvento di qualsiasi teconologia possibile? Vi immaginate come passavano il loro tempo tutte quelle persone che, anni fa, non avevano né Facebook né Twitter, né altro social media? O come facevano a farsi i selfie quando ancora non era stato inventato il famoso autoscatto?
Noi abbiamo usato un po’ la fantasia, e abbiamo trovato una versione antica per tutte le novità tecnologiche moderne. Un vero spasso.
Quattro secoli fa, gli accademici sul punto di andare in pensione, ricevevano in dono dai colleghi un volume contenente scritti redatti in proprio onore: da prove scientifiche a citazioni. A fianco alle parole le foto personali. Insomma, una copia antica degli attuali status e foto profilo di Facebook.
Oggi come oggi passiamo il nostro tempo a modificare le foto con i filtri di instagram finché non ci sembra perfetta. Ma questo non è nulla di nuovo. Tra la fine del ‘700 e l’inizio dell”800, artisti, viaggiatori e disegnatori di paesaggio usavano osservare la realtà attraverso un altro filtro, il cosiddetto Specchio Claude che è convesso e tinto di nero, caratteristiche che gli permettevano di saturare i colori e unificare i dettagli.
Selfie
Lui è il pittore olandese Rembrandt (1606-1669), e questi sono i suoi autoritratti – in totale circa un centinaio. Altro che selfie.
IPad
Siamo nell’era degli antichi greci e degli antichi romani, che erano soliti usare tavolette cerate e stilo appuntiti secoli prima che Steve Jobs concepisse il moderno Ipad.
Google Maps
Quando ancora non c’era il web c’era la Forma Urbis Severiana o Forma Urbis Romae, cioè le classiche mappe che usiamo tutti noi ma su marmo. Per ovvie ragioni, la mappa non era zoomabile, ma era composta da 150 lastroni, di 13 m in altezza per 18 di larghezza.
Trip Advisor
Le Murray’s Hand-Book, pubblicate a Londra nel 1836, erano delle guide specifiche di viaggio, con tanto di recensioni pungenti, ciascuna dedicata a una destinazione turistica di Europa, Asia o Nord Africa.
[Credit: focus.it]