Carne scaduta rimessa in vendita: la vicenda esplosa dopo l’inchiesta di Report ha riaperto una ferita profonda.

Quanto possiamo fidarci della carne che arriva nei nostri piatti? Nelle ultime settimane sono emersi dettagli inquietanti sul macello Bervini, in provincia di Mantova, accusato di aver rimesso in circolazione carne scaduta o in cattivo stato. Non si tratta solo di un piccolo scandalo industriale, ma di una storia capace di toccare direttamente la quotidianità dei consumatori e dei ristoratori di mezza Italia.

Secondo quanto documentato da Report, nello stabilimento veniva trattata carne proveniente da mezzo mondo: Uruguay, paesi dell’Est, persino vecchie riserve militari egiziane. Questa carne, spesso già deteriorata, sarebbe stata scongelata, “ripulita”, ricongelata e venduta come fresca, con nuove etichette e nuove scadenze. Una testimonianza ha descritto le condizioni della carne come “nera, puzzolente, visivamente compromessa”.

Carne scaduta: 180 tonnellate sequestrate e un’allerta alimentare in corso

La risposta delle autorità non si è fatta attendere. ATS Val Padana e NAS hanno sequestrato circa 180 tonnellate di carne e attivato un’allerta alimentare nazionale, nel tentativo di capire dove siano finiti i prodotti sospetti. La parte più delicata? La tracciabilità. L’azienda, secondo quanto riportato da diversi quotidiani, non sarebbe stata in grado di fornire un elenco completo e verificabile dei lotti e degli acquirenti, ufficialmente per problemi “informatici”.

A tutto questo si aggiunge un altro dettaglio non secondario: parte della carne trattata nel macello sarebbe stata destinata originalmente al pet-food, ma venduta invece per il consumo umano. Una pratica che, se confermata, aprirebbe un fronte legale ancora più grave.

E la Simmenthal? Qui nasce il fraintendimento

Parallelamente al caso, sui social è scoppiata una confusione totale tra Bervini, la razza bovina Simmental e lo storico marchio di carne in scatola Simmenthal. È bene chiarire: non esiste alcuna prova che i prodotti Simmenthal siano coinvolti. Simmenthal produce carne in scatola lessata e conservata, con una filiera e un processo produttivo completamente diversi.

Le citazioni circolate online che parlano di “carne scaduta finita alla Simmental” non hanno riscontri giornalistici o istituzionali. Si tratta di commenti anonimi, non documentati.

Perché questa storia ci riguarda tutti

Al di là dei nomi, la vicenda Bervini fa emergere un problema molto più ampio: la fragilità di alcuni segmenti della filiera alimentare italiana. Quando la carne arriva al consumatore dopo aver attraversato mezzo pianeta e troppi passaggi opachi, il rischio non è solo economico, ma sanitario. Batteri come listeria e salmonella non vengono eliminati dal congelamento, e questo rende la pratica di “riciclo” potenzialmente pericolosa.

È una storia che ci ricorda quanto la trasparenza non sia un lusso, ma una condizione minima per fidarsi di ciò che portiamo a tavola