lunedì, 18 Novembre 2024

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Se vi stanno divorando i sensi di colpa per quello che avete appena divorato a tavola, non preoccupatevi, Miss Fit è qui per questo. Consigli, esercizi e attività fisiche per ritornare in forma; anche se siete golosi e non riuscite a rinunciare ai piaceri della tavola

Workout addominali da fare a casa (MISS FIT)

Credit: sportminori.com

Non per forza bisogna iscriversi in palestra per fare esercizio fisico e restare in forma. Anzi, molte volte non si ha neanche il tempo di prendere il borsone e andare ad allenarsi, perché il nostro free time si riduce a qualche ritaglio di tempo libero qua e là quando siamo a casa. E allora oggi impareremo a sfruttare questi ritagli.

Faremo 3 esercizi per rafforzare gli addominali e avere una pancia piatta, che vi occuperanno neanche il tempo di farvi una doccia.
Per fare quest’allenamento non vi servirà altro che una sedia e un tappetino.

Esercizio 1

Come primo esercizio partiamo da quello più semplice. Sdraiate sul tappetino a pancia in su, braccia dietro la nuca e gambe piegate a 90 gradi con i talloni appoggiati a terra. Da questa posizione dovete sollevare leggermente il collo e le spalle, avvicinare il ginocchio destro al petto e spostare il gomito sinistro verso il ginocchio destro; poi abbassare la gamba (tendendola sempre piegata di 90 gradi, e mai meno) e avvicinare al petto il ginocchio sinistro spostando il gomito destro verso la gamba.
Il collo e le spalle sono sempre alla stessa altezza, il bacino è immobile. Il movimento deve essere il più fluido possibile.
Fate quest’esercizio per un minuto, riposatevi 30 secondi e rifatelo per un altro minuto.

Esercizio 2

Sempre sul tappetino, sedetevi con le gambe piegate a circa 90 gradi. Ora, alzate leggermente i piedi da terra e stabilizzate la posizione trovando il giusto equilibrio. Unite le mani intrecciando le dita, tendendo le braccia lontane dal corpo. Ora ruotate braccia e le spalle verso destra, finché le mani non toccheranno il pavimento a lato del vostro bacino, ritornate al centro e poi ruotate braccia e le spalle verso sinistra, finché le mani non toccheranno il pavimento a lato del vostro bacino.
Anche qui, il movimento deve essere il più fluido possibile. Fate attenzione a non muovere il bacino e a tenere sempre le ginocchia unite e le gambe staccate da terra.
Fate quest’esercizio per un minuto, riposatevi 30 secondi e rifatelo per un’altro minuto.

Esercizio 3

Questo training è il più difficile dei tre. Sedetevi sulla sedia, mettete le braccia dietro lo schienale, mettete il sedere sul bordo della schiena e allungate le gambe. Da qui, dovete alzare le gambe e, piegandole, portarle verso il petto, poi di nuovo riportarle a terra e ripartire. Anche qui, il movimento deve essere il più fluido possibile. Tenetevi con le braccia alle gambe della sedia, e prestate attenzione a non sovraccaricare la schiena.
Fate quest’esercizio per 30 secondi, riposatevi per altri 30.

Alla fine di quest’allenamento occorre fare un pochino di stretching per il defaticamento di addome e schiena. sdraiatevi sul tappetino, aprite le braccia verso l’esterno ad altezza spalle, poi girate il volto verso destra e portate la gamba destra sopra l’altra e verso sinistra. Rimanete nella posizione per 30 secondi, poi portate il volto verso sinistra e mettete la gamba sinistra sopra l’altra, portandola il più possibile verso destra, restando così per altri 30 secondi.
Infine, sempre da sdraiate, piegate le gambe il più possibile verso il petto, abbracciatele con le mani in modo tale da distendere bene la colonna vertebrale. Tenete la posizione per altri 30 secondi.

In totale quest’allenamento occuperà neanche 8 minuti, per cui la scusa del “non ho tempo”, non vale. Si fa e basta.

Carica motivazionale post vacanze (MISS FIT)

Credit: maidirelink.it

Dopo i vizi e gli stravizi delle vacanze estive, non abbiamo più scuse: è arrivato il momento di (ri)mettersi in forma.
Fosse facile, penserete. No, nessuno ha mai detto che è facile, anzi. Lo sport, sostanzialmente, è fatica, e da questo non si scappa.

E per superare la fatica serve una motivazione, una forte motivazione che però non tutti hanno, e sopratutto che non riescono a mantenere alta e a lungo termine. Questo anche perché non si è mai praticato lo sport come si deve, cioè non toccando con mano i veri benefici e la vera soddisfazione che ne può derivare. Per cui vengono a mancare quei fattori che rendono la fatica di fare sport una cosa piacevole e irrinunciabile.
Proprio per questo motivo va compreso bene il concetto della motivazione: l’unica maniera per praticare sport in modo corretto e fino alla fine dei nostri giorni è quello di amarlo nella sua forma più naturale. E lo sport si ama veramente solo se la motivazione di partenza è sufficientemente alta.

Voler essere in forma da un punto di vista estetico, legato per gli uomini al mandar via la pancia e per le donne ad avere una bella silhouette, spesso si dimostra non abbastanza. Una volta raggiunto l’obiettivo prefissato, si perde l’entusiasmo e si abbandona.
Anche fare sport solo ed esclusivamente per socializzare porta all’abbandono dell’attività fisica una volta che il gruppo si divide per impegni lavorativi e/o famigliari.
Lo stesso principio vale anche per chi fa sport solo per sentirsi più bello, per migliorarsi: l’abbandono è la via di fuga più facile quando si comprende che per un guadagno minimo occorre un grandissimo sforzo.

Da quanto detto risulta chiaro che per mantenere alta la motivazione occorre una strategia che preveda l’utilizzo di differenti motivazioni, ognuna delle quali può assumere un’importanza diversa nelle diverse fasi della vita.
L’importante è iniziare con una forte carica (che parta dal livello emotivo), e modificare pian piano i propri obiettivi, trovando altre motivazioni, valorizzando tutti gli aspetti piacevoli dell’attività fisica.

A riguardo, è bene tenere a mente un celebre studio dell’Università di Harvard che ha analizzato, su 17.000 allievi seguiti nel corso degli anni, tutti i benefici che lo sport dava loro.
Lo sport: irrobustisce il cuore, migliorando tutto il sistema cardio-vascolare e quello linfatico, porta a una rafforzamento dei tessuti, dei muscoli e delle ossa, migliora l’efficacia del nostro naturale sistema di difesa, aumenta la capacità e l’elasticità dell’apparato respiratorio, e ottimizza il metabolismo, migliorando il rapporto tra massa grassa e massa magra del corpo, regolando anche lo stimolo della fame.

Perché, quindi, perdere qualche anno della propria speranza di vita solo perché si ritiene che lo sport sia noioso o troppo faticoso?
Pensateci bene.

L’antiginnastica fa già tendenza. Ma cos’è? (MISS FIT)

Credit: dionidream.com

E al rientro dalle vacanze c’è proprio bisogno di “liberare” il corpo e riattivarlo al meglio per il nuovo inizio.

Ecco quello che è già tendenza e al caso nostro: dalla Francia arriva l’antiginnastica, cioè un metodo di benessere che risale agli anni ’70, ideato dalla cinesiterapeuta francese Thérèse Bertherat, autrice del best-seller “Le corps a ses raisons”.

L’antiginnastica, detta anche Antigym, ha come concetto fondamentale l’ascolto del proprio corpo, coordinato da movimenti semplici, ma efficaci, per stimolare i muscoli in profondità. Questa pratica permette di far ritrovare benessere ed energia, migliorando la flessibilità e la mobilità, liberando il respiro e allontanando lo stress. Si tratta di percepire il corpo come un organismo dotato di una sua intelligenza, di una sua memoria, che non va quindi sottoposto ad un addestramento specifico e non conforme alle proprie prestanze fisiche.

Arriviamo all’atto pratico. Come funziona una lezione di antiginnastica?
Ogni seduta inizia con una sorta di (auto)analisi che permette di localizzare con precisione quello che, dalla testa ai piedi, blocca e limita il corpo. Il maestro chiede di mettersi in una posizione fisica specifica, rigorosa, che corrisponde all’integrità anatomica, e richiede tutta l’ampiezza della muscolatura. Si è verificato come per il 90% delle volte, nel cercare di mantenere la posizione assunta, il corpo si contorca e si deformi: una spalla si solleva, una gamba si sposta, le dita del piede si contorcono. Non perché i muscoli manchino di forza ma, al contrario, perché sono contratti per un eccesso di forza.

Dopo questo primo inizio, la pratica dell’antiginnastica continua in piccoli gruppi e con il supporto di piccoli attrezzi come bastoni di legno, palline di sughero e cuscinetti riempiti di miglio o di farro chiamati doudou e doudine, affinché i praticanti possano entrare in contatto con i nodi muscolari.
Si tratta di muscoli (e quindi di movimenti) che, per lo più, sentiamo estranei e che quindi fatichiamo a riconoscere. Dopo aver sciolto progressivamente la matassa della muscolatura ingarbugliata da anni, con la pratica dell’antigym riusciamo a migliorare il tono muscolare e la mobilità del nostro intero organismo. Ci sarà un’effettiva diminuzione dello stress a licello fisico, e di conseguenza, la diminuzione di contratture, rigidità, dolori muscolari ed articolari che causano stanchezza e limitano gli slanci vitali.

Il workout addominali da fare in spiaggia (MISS FIT)

Credit: thinkdonna.it

Visto che molti di voi sono ancora sotto l’ombrellone a prendere il sole e rilassarsi, ecco qualche consiglio si come tenersi in forma anche nella completa bambagia della vita al mare. Dopo i consigli di settimana scorsa, per un allenamento volto a tonificare gambe e glutei, eccoci a pensare al migliore workout da fare in spiaggia per addominali di ferro.

Innanzitutto, il consiglio numero uno è quello di iniziare con un po’ di riscaldamento: l’ideale sarebbe una bella corsetta sulla spiaggia, che ha più effetti benefici di quello che vi aspettate. Per il workout addominali vi servirà un telo, un asciugamano da stendere sotto la schiena durante gli esercizi.
Ecco i migliori.

Sdraiati a pancia in su, stendete le braccia lungo i fianchi e lasciate le gambe dritte. Da questa posizione dovete alzare leggermente il busto e le gambe, tenendo fermo il bacino. Praticamente come se testa e pedi fossero due poli opposti di una calamita che si avvicinano inesorabilmente. Nell’alzarvi portate con voi anche le braccia, tenendole sempre tese, e nel riabbassarvi non toccate mai terra completamente. Attenzione però a non alzare troppo il busto rispetto alle gambe, o viceversa: entrambi non devono sollevarsi più di 40 centimentri più o meno.
Essendo un esercizio non proprio per principianti, ascoltate il vostro corpo e non sforzatevi di farne più di quanto riuscite. Sarebbe meglio iniziare con 10 ripetizioni per 3 serie, e poi, man mano che si prende dimestichezza, aumentare.

Per il secondo esercizio dovete sedervi. Da qui alzate leggermente i piedi, tenendo fermo il più possibile il busto. Una volta trovato l’equilibrio unite le mani ed intrecciate le dita, dopodiché spostale le mani prima verso il fianco destro, fino a toccare terra, poi verso il fianco sinistro; così ripetutamente senza pausa. Se preferite potete tenere tra le mani un peso (che intensificherà l’esercizio) oppure una bottiglietta d’acqua, o qualcosa di leggero. 15 ripetizioni per parte (15 destra + 15 sinistra) per 3 volte, e avrete addominali obliqui da fare invidia a tutti.

Per l’ultimo esercizio dovete mettervi a carponi, nella posizione comunemente conosciuta come quella del gatto: palmi delle mani e ginocchia a terra. La posizione da tenere è con la schiena e il collo dritto e la testa che guarda in basso. Dopo aver espirato trattenete il respiro e spingete i muscoli addominali in alto e mantenete la posizione per minimo 5 secondi, quindi inspirate per poi tornare alla fase iniziale. Se riuscite a non perdervi nelle vostre apnee, questo esercizio è da ripetere 10 volte per 5.