domenica, 22 Dicembre 2024

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Se vi stanno divorando i sensi di colpa per quello che avete appena divorato a tavola, non preoccupatevi, Miss Fit è qui per questo. Consigli, esercizi e attività fisiche per ritornare in forma; anche se siete golosi e non riuscite a rinunciare ai piaceri della tavola

Allenarsi al mattino e a digiuno brucia più grassi (MISS FIT)

Credit: libelle.nl

Se il nostro obiettivo non è mai cambiato e vogliamo sempre essere informa, allora il metodo migliore per bruciare più grassi (e farlo più velocemente) è allenarsi al mattino, a stomaco vuoto.

Esiste uno studio eseguito presso la Kansas State University, e pubblicato su Medicine and Science in Sports and Exercise, che ha rivelato i benefici di questo tipo di allenamento. I vantaggi sono sia in termini di ossidazione lipidica, derivanti dalle implicazioni metaboliche dell’ipoglicemia mattutina, sia in termini di dimagrimento inteso come perdita di massa grassa a favore di quella magra.

Certo voi vi chiederete “e chi può fare una cosa così?!”. Vero, quasi nessuno – dei comuni mortali che si alzano all’alba per andare a lavorare. Però, perché non provare almeno una volta ogni tanto, perché non provare se ne abbiamo l’occasione?

Se, appena alzati, svolgiamo un’attività di tipo aerobico come ad esempio camminate, corsa, ciclismo, nuoto, e, se siamo a digiuno notturno di 8 ore circa, allora si è in una condizione in cui le riserve di glicogeno (cioè la fonte principale di deposito e di riserva del glucosio nell’uomo) sono svuotate. Per cui, il vostro organismo, per sostenere l’attività fisica che state svolgendo, va a bruciare i grassi in eccesso.

Un altro beneficio importate che arriva dall’allenamento a digiuno è che è che se si svolge l’attività al mattino il metabolismo rimane più alto per molte più ore, permettendo così al nostro corpo di bruciare le riserve di grasso per tutto l’arco dell’intera giornata. Se invece ci si allena alla sera, il metabolismo poi si riabbassa subito quando si va a dormire.

Dulcis in fundo, è stato riscontrato che chi svolgeva questo tipo di allenamento mattutino creava una forte motivazione personale, che lo portava a compiere ogni giorno attività fisica e sportiva, fino a farlo diventare un vero e proprio bisogno, in quanto rappresentava una forte energia per tutta la giornata.

Missione punto vita (MISS FIT)

Credit: centromedicoego.com

Il giro vita è uno dei punti del nostro corpo più difficile da ridurre. Forse il più difficile. Ma perché? Un po’ si tratta di costituzione, perché se non avevate il punto vita da vespa nel corredo cromosomico della vostra famiglia allora non potete aspettarvi miracoli, e un po’ si tratta della scarsa sollecitazione che questa parte del nostro corpo riceve quotidianamente.

Ma, come ho sempre detto, a tutto c’è rimedio! Quindi, al bando la pigrizia, se volete snellire il vostro punto vita, ecco svariati esercizi da fare (come minimo) 3 volte alla settimana, per 3 serie da 20 ripetizioni. Partiamo.

Credit: sanihelp.it
Credit: sanihelp.it

Rotazione del busto

In piedi, gambe divaricate larghezza spalle, sollevate le braccia e appoggiate le mani sulle spalle. Da questa posizione ruotate il busto prima verso destra poi verso sinistra, fermandovi ogni volta in centro per poi ripartire dall’altra parte.

Rotazione del busto con bastone

Quest’esercizio è uguale al precedente ma con l’aggiunta di un bastone, che può essere tranquillamente sostituito con il manico della scopa. Sempre in piedi, gambe divaricate larghezza spalle, posizionate il bastone dietro la nuca, e tenetelo con le mani, che saranno leggermente più larghe delle spalle e con il palmo rivolto avanti.
Ruotare a destra, poi a sinistra, sempre con una breve pausa al centro tra un movimento e l’altro.

Allungamenti 1

In piedi, gambe divaricate larghezza spalle, alzate un braccio, per esempio il destro, portatelo verso sinistra, finché non avete steso bene tutto il corpo, e molleggiate. Ripetete poi il movimento con il braccio sinistro verso destra.

Allungamenti 2

Si tratta sempre di allungamenti, e l’esercizio è simile al precedente, solo che svolto verso il basso. Gambe divaricate larghezza spalle, braccia distese lungo il corpo. Allungate il braccio destro verso terra, in modo tale da stendere bene la parte sinistra del corpo. Ripetete dall’altra parte.

Questi ultimi due esercizi possono essere svolti con l’aggiunta di due pesi, uno per mano. Il consiglio è comunque di partire sempre da pesi leggeri.

Addominali laterali

Anche i classici addominali laterali aiutano a snellire il punto vita. Il metodo migliore per farli è: stesi a terra, piegate le gambe a 45º tenendo i piedi appoggiati a terra. Allungate il corpo prima da una parte poi dall’altra, in modo tale da toccare le caviglie con le mani.

Estensione della gamba

Sdraiati a terra, sul fianco destro, tenete il braccio destro steso, e piegate l’avambraccio come per cingervi, mentre la mano sinistra va dietro la nuca. Da questa posizione sollevate più che potete la gamba sinistra tendendo il piede a martello, e alzate leggermente il busto, come per cercare di avvicinare di più gamba e braccio piegato. Ripetete l’esercizio sull’altro fianco.

Rimodelliamo l’interno coscia (MISS FIT)

Credit: Oksalute.it

Oggi, per la gioia di tutte le signore, parliamo di interno coscia. E nello specifico, come non avere tutta quella pelle flaccida proprio lì.
Un presupposto: i muscoli che si trovano in questa parte del corpo sono i primi a perdere tonicità con l’andare del tempo, oppure nei periodi in cui ci si rilassa troppo, abbandonando l’attività fisica. Ma è arrivato il momento di cambiare le cose, perché per ritrovare la forma e la tonicità perduti, fate 10 minuti di esercizi al giorno, se vi è possibile, tutti i giorni, e la situazione migliorerà sensibilmente.

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Come fare? O meglio, cosa fare? Ecco degli esercizi che vanno bene per tutti, e che si possono fare comodamente a casa, o addirittura a letto prima di addormentarsi o per iniziare bene una nuova giornata.

Esercizio da sdraiata sul fianco

Una volta che siete sdraiate, mettetevi su uno dei due fianchi, ad esempio quello destro, e appoggiate il braccio destro sotto il collo, in modo da sostenere la testa e lasciare le spalle e il collo il più rilassati possibile. Da questa posizione, dopo aver accavallato la gamba sinistra su quella destra, dovete alzare la gamba destra, lasciando la sinistra appoggiata e rilassata a terra. Sollevando la gamba destra espirate, e restate in questa posizione per circa 5 secondi, dopodiché tornate lentamente nella posizione iniziale, pronte a ripetere l’esercizio. Se avete provato a fare qualche mossa mentre stavate leggendo avrete capito che non è nulla di eccessivamente complicato, anzi. Per questo, consiglio la ripetizione dell’esercizio per 15 volte (15 volte ogni lato) per 3 serie (a lato).
Se già siete un pochino più allenate, allora potete attaccare dei pesi – sempre meglio partire con calma, senza esagerare – alle vostre caviglie (questi attrezzi si trovano in ogni negozio di sport, e anche nei negozi sanitari per la fisioterapia) prima di questo esercizio.

Esercizio da sdraiata supina

Per questo esercizio dovete sdraiarvi supine, con le braccia distese lungo i fianchi. Espirando, portate lentamente entrambe le gambe verso l’alto, fino a formare un angolo di circa 90 gradi con il bacino. Una volta raggiunta questa posizione le mosse da fare sono due: iniziate divaricando le gambe lentamente, rimanendo in quella posizione per circa due secondi, e successivamente riportatele alla posizione iniziale, ma incrociandole, cercando di tenere sempre le gambe a circa 90 gradi rispetto al bacino.
Fate l’esercizio consecutivamente per un minuto, e dopo un minuto di pausa riprendete. Così per tre volte.
Anche qui, se già allenate, potete usare dei pesi da attaccare alle caviglie per svolgere l’esercizio.

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Esercizio da sdraiata con l’ausilio delle mani

Nella posizione di prima, cioè sdraiate supine e con le gambe alzate a circa 90 gradi dal bacino, e divaricate, mettete le mani nel vostro interno coscia, più o meno ad altezza del ginocchio.
Ora, chiudete le gambe, esercitando però una pressione con le mani verso l’esterno.
L’ideale sarebbe fare 3 serie da 10 ripetizioni ciascuna.

Dulcis in fundo, non dimentichiamoci i cari e vecchi squat, che aiutano a tonificare tutti i muscoli delle nostre gambe. Per quanto riguarda l’interno coscia, però, sempre meglio fare i plie squat.

Stay tuned, stay fit.

L’antiginnastica fa già tendenza. Ma cos’è? (MISS FIT)

Credit: dionidream.com

E al rientro dalle vacanze c’è proprio bisogno di “liberare” il corpo e riattivarlo al meglio per il nuovo inizio.

Ecco quello che è già tendenza e al caso nostro: dalla Francia arriva l’antiginnastica, cioè un metodo di benessere che risale agli anni ’70, ideato dalla cinesiterapeuta francese Thérèse Bertherat, autrice del best-seller “Le corps a ses raisons”.

L’antiginnastica, detta anche Antigym, ha come concetto fondamentale l’ascolto del proprio corpo, coordinato da movimenti semplici, ma efficaci, per stimolare i muscoli in profondità. Questa pratica permette di far ritrovare benessere ed energia, migliorando la flessibilità e la mobilità, liberando il respiro e allontanando lo stress. Si tratta di percepire il corpo come un organismo dotato di una sua intelligenza, di una sua memoria, che non va quindi sottoposto ad un addestramento specifico e non conforme alle proprie prestanze fisiche.

Arriviamo all’atto pratico. Come funziona una lezione di antiginnastica?
Ogni seduta inizia con una sorta di (auto)analisi che permette di localizzare con precisione quello che, dalla testa ai piedi, blocca e limita il corpo. Il maestro chiede di mettersi in una posizione fisica specifica, rigorosa, che corrisponde all’integrità anatomica, e richiede tutta l’ampiezza della muscolatura. Si è verificato come per il 90% delle volte, nel cercare di mantenere la posizione assunta, il corpo si contorca e si deformi: una spalla si solleva, una gamba si sposta, le dita del piede si contorcono. Non perché i muscoli manchino di forza ma, al contrario, perché sono contratti per un eccesso di forza.

Dopo questo primo inizio, la pratica dell’antiginnastica continua in piccoli gruppi e con il supporto di piccoli attrezzi come bastoni di legno, palline di sughero e cuscinetti riempiti di miglio o di farro chiamati doudou e doudine, affinché i praticanti possano entrare in contatto con i nodi muscolari.
Si tratta di muscoli (e quindi di movimenti) che, per lo più, sentiamo estranei e che quindi fatichiamo a riconoscere. Dopo aver sciolto progressivamente la matassa della muscolatura ingarbugliata da anni, con la pratica dell’antigym riusciamo a migliorare il tono muscolare e la mobilità del nostro intero organismo. Ci sarà un’effettiva diminuzione dello stress a licello fisico, e di conseguenza, la diminuzione di contratture, rigidità, dolori muscolari ed articolari che causano stanchezza e limitano gli slanci vitali.