venerdì, 5 Dicembre 2025

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Se vi stanno divorando i sensi di colpa per quello che avete appena divorato a tavola, non preoccupatevi, Miss Fit è qui per questo. Consigli, esercizi e attività fisiche per ritornare in forma; anche se siete golosi e non riuscite a rinunciare ai piaceri della tavola

Correre, basta poco per avere benefici (MISS FIT)

Credit: matteoraimondi.altervista.org

Nel nostro Paese la corsa è uno degli sport più esercitati, sia da professionisti che da principianti, non solo per l’estrema praticità e il poco costo, ma anche per i suoi aspetti benefici. Oltre ad aiutare nel mantenimento di un peso sano, la corsa è associata a minori rischi di cancro, malattie cardiache e ictus, e aiuta ad abbassare la pressione sanguigna e il livello di zucchero nel sangue.

Ma voi non siete di quelli che amano correre, e per di più odiate tutti i vostri amici quando vi raccontano le loro mezze maratone circa un giorno sì e l’altro pure? Niente paura, ecco la soluzione.

Un recente studio ha dimostrato che se si corre 6 miglia a settimana (cioè poco meno di 10 chilometri) i benefici saranno nettamente maggiori rispetto a quelli che si potrebbero avere con l’esecuzione di esercizi lunghi ed estenuanti.
Quest’estito deriva da un’analisi svolta da Mayo Clinic, che ha esaminato diversi studi condotti sulla gestione dell’esercizio fisico nel corso degli ultimi 30 anni. Il risultato ha rivelato che le persone che correvano solo un paio di volte a settimana (per circa 6 miglia, appunto) ricevevano gli stessi benefici di chi faceva il doppio dell’allenamento.

Addirittura è stato dimostrato come coloro che correvano più di 20 miglia alla settimana, nel futuro, hanno subito un aumento delle disfunzioni cardiache, il rischio di lesioni e di morte. L’allenamento ridotto, invece, è stato associato ad un ridotto rischio di depressione e di una maggiore fiducia in se stessi.

Ottima notizia, non trovate?

Braccia toniche grazie a semplici esercizi (MISS FIT)

Credit: www2.stile.it

Non è solo un interno coscia molle a far paura a tutte le donne; anche le braccia flaccide sono assidue protagoniste dei nostri incubi più frequenti. I lembi di pelle rilassata – quelli che in Inghilterra chiamano “ali di pipistrello” – sono infatti motivo di imbarazzo e complessi, sopratutto con l’arrivo della bella stagione, che ci porta a indossare magliette e vestiti senza maniche.

Per cambiare l’aspetto, a volte decisamente antiestetico, delle vostre braccia flaccide serve seguire con costanza (come sempre!) dei semplici esercizi rassodanti e tonificanti ad hoc; fattibili sia in palestra che a casa.

Eccone alcuni.

In piedi, con le braccia allargate altezza spalle (come a formare una croce con il vostro corpo) tenete in entrambe le mani dei pesi (nel caso non ne aveste in casa sostituiteli con delle semplici bottiglie d’acqua da litro). Da questa posizione abbassate le braccia fino a toccare i fianchi, e poi alzatele come prima, più lentamente. E’ un esercizio semplicissimo, da 20 ripetizioni per 3 serie. Alternate ogni serie con il completamento di questo primo allenamento: sempre con i pesi/bottiglie, portate le braccia dalla posizione di croce a sopra la vostra testa, e poi abbassatele nuovamente ad altezza spalle. In totale si faranno 6 ripetizioni da 20 ognuna, il che – a esagerare – vi occuperà 10 minuti.

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Anche il secondo esercizio è piuttosto semplice, ma richiede maggior attenzione da parte vostra. Tenendo sempre in mano un peso (anche casalingo), alzate il braccio verso l’alto e portate la mano dell’altro braccio – ad esempio il sinistro – appena sotto il gomito destro. Dopodiché abbassate il braccio destro tenendo sempre il gomito fermo e il palmo verso l’altro, fino a portare il peso vicino al vostro collo. Ripetete l’esercizio con l’altro braccio, per un totale di 2 serie (per ogni lato) da 20 ripetizioni ciascuna.

Per continuare l’allenamento posizionatevi davanti a un muro, a circa 50 centimetri di distanza, appoggiate le braccia sul muro, ad altezza volte, e lentamente avvicinate il corpo alle mani tenendo fermi i piedi. Successivamente tornate alla posizione di partenza e ripetete tutto 12 volte per 3 serie.

Esercizi-corpo-braccia

Come ultimo esercizio, appoggiate le mani su uno scalino, sul bordo di una sedia o sul bordo del letto; i palmi rivolti verso il basso, e i gomiti infuori. Il sedere appoggiato per terra davanti. Alzate la parte bassa del vostro corpo utilizzando solo la forza delle vostre braccia, fino a sollevare le gambe e restare appoggiate esclusivamente al tallone dei piedi e il palmo delle mani. Ovviamente, più l’appoggio su cui avrete le mani è alto, più l’esercizio diventa difficile, per questo si consiglia di partire da superfici non troppo alte.
Anche di questo fate 3 serie da 12 ripetizioni.

In un mese i risultati dovrebbero essere già ben visibili; ovviamente solo se gli esercizi saranno accompagnati da un’alimentazione adeguata.

Il lato B da urlo che tutti vogliono (MISS FIT)

Si sa, noi donne pretendiamo molto da noi stesse, e sopratutto dal nostro aspetto fisico. Vorremmo essere sempre perfette, senza un capello fuori posto o la pelle floscia attaccata addosso. E allora stiamo lì a guardarci ore e ore allo specchio e spesso ci soffermiamo su quei rotolini di ciccia e quelle maniglie dell’amore, per noi decisamente fastidiose.
Ma anche il lato B – il fatidico lato B – è uno dei nostri punti deboli: sempre osservato (e non solo da noi) e mai perfetto come lo vorremmo. Ma a tutto c’è rimedio, basta solo volerlo.

Ma sì, se in questo momento vi riconoscete nelle mie parole e vi state guardando allo specchio perplesse, state tranquille, siete ancora in tempo per sfoggiare un fondo schiena da urlo sulle passerelle mare di quest’estate.

Ecco allora degli esercizi che, se fatti con impegno e costanza, possono risollevare le vostre chiappe. Impegnatevi, provate, e rimarrete soddisfatte di voi stesse.

Squat

Gli esercizi per i glutei sono davvero molti, ma gli squat sono forse i più famosi. Io vi consiglio di prendere una sedia o uno sgabello e di usarlo come punto di riferimento. Posizionatevi davanti alla sedia, a gambe divaricate alla stessa larghezza delle spalle, poi è tutto semplice: abbassatevi tenendo ferme le ginocchia (che si piegheranno circa 90 gradi) e la schiena dritta; non dovete sedervi, ma solo sfiorare il riferimento che avete scelto. Una volta toccato tornate su, il più piano possibile, per tenere più in trazione i muscoli.
Ispirate quando scendete, espirate quando tornate su. E non aiutatevi tenendo le mani sulle ginocchia, altrimenti lo sforzo che state facendo va a finire in niente.
Consiglio di partire con 3 serie da 15 ripetizioni, da fare almeno una volta al giorno. Per chi è, invece, già un pochino più allenato, ecco una tabella da seguire per vedere un vero e proprio cambiamento del fisico.

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Attenzione però a non fare errori di postura durante le ripetizioni degli squat, potrebbero danneggiare la vostra schiena o non essere utili come dovrebbero. No quindi a schiene inarcate e faccia tra le braccia, e no anche ad andare in punta di piedi mentre ci si abbassa.

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Plie squat

La differenza tra questi squat e quelli precedenti è minima: entrambi servono per rafforzare glutei, quadricipiti e muscoli delle anche.
Divaricate le gambe, portando i piedi a un’ampiezza leggermente superiore rispetto a quella delle spalle, e girate la punta dei piedi verso l’esterno. Tenete le mani sui fianchi e abbassatevi come per sedervi, fin quando le vostre gambe non saranno parallele (o quasi) al pavimento. Fate attenzione: il vostro ginocchio non deve mai superare la punta del vostro piede.
Dopodiché solleva i fianchi per tornare alla posizione iniziale, ma mentre ti alzi, assicurati di tenere il peso sui talloni.
Ispirate quando scendete, espirate quando tornate su. Anche qui il consiglio è di fare 3 serie da 15 ripetizioni, alternando magari un giorno squat normali e un giorno pile squat. I più allenati possono, se vogliono, impugnare un peso con entrambe le mani davanti al corpo, scendere finché il peso non tocca terra, e poi risalire.

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Estensione della gamba

Questo esercizio è davvero facile, ma i risultati sono ottimi. In piedi, gambe larghezza spalle, spostate il piede solo sulla gamba sinistra, e staccate il piede destro da terra. Portate dunque la gamba destra all’indietro, facendole fare delle piccole oscillazioni verso l’alto: fatene 20, poi, piano, appoggiate il piede destro a lato di quello sinistra, e ripetete l’esercizio con l’altra gamba; per 3 serie. Più la gamba va in alto, più i muscoli dei glutei lavorano. Ma tenete sempre la schiena dritta, mi raccomando.
Un consiglio: tenete le mani sui fianchi, ma se il vostro equilibrio è un po’ precario appoggiatevi a un sostegno.

Ponte

Sdraiati a terra, in posizione supina, poi piega le gambe portando i talloni verso i glutei; piedi e spalle devono essere in linea. Allunga le braccia lungo i fianchi. Esercitando il massimo peso sui talloni, alzate il bacino, le anche e infine la schiena: pensate a una sorta di “riuscchio” verso l’altro che vi faccia alzare, come se ci fosse un filo invisibile che vi tira in su. Quando riabbassi il corpo, non far toccare terra al sedere: appena sfiori il pavimento rialza subito il tutto.
Ispira quando porti in alto il bacino, espira quando lo riporti in basso. Anche per quest’esercizio consiglio 3 serie da 15 ripetizioni.

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Stay tuned, stay fit

Camminare a piedi nudi per star bene (MISS FIT)

Credit: strettoweb.com

Dimenticate tutti i pregiudizi, evitate di dire “che stramberia”, perché camminare a piedi nudi fa bene. Si tratta di una pratica antica, ancestrale, benefica e sempre più diffusa; di una pratica la cui utilità è stata confermata da svariati studi scientifici.

Già il solo atto di camminare fa bene, e lo sappiamo. Ma l’Università della California Irvine ha dimostrato che camminare a piedi nudi migliora la fluidità del sangue e la circolazione, diminuendo così i rischi cardiovascolari come infarto e ictus. Ma non solo. È stato dimostrato che camminare a diretto contatto con la terra avrebbe benefici anche sulla diminuzione dei disturbi del sonno, dei dolori muscolari e articolari di vario genere, di artrite, diabete e asma.

Il nome specifico di quella che noi comunemente chiamiamo “camminata a piedi nudi” è earthing, e questa pratica, inoltre, agevola lo scambio dei radicali liberi tra la nostra pelle e gli elettroni che naturalmente si accumulano sulla superficie terrestre. Gli appassionati di earthing sono convinti che ogni strumento che ci isola dalla crosta terrestre, e le scarpe in maniera particolare, sono una delle invenzioni più dannose dell’ultimo secolo.

Insomma, camminare a piedi nudi non può far altro che bene. E proprio per questo sono nate anche vere e proprio associazioni, e veri e propri percorsi sensoriali per praticare l’earthing, sempre in ottica fitness.
Ecco 5 percorsi:

1. Percorso Barefoot Franco Alleyson a Morgex (AO)

600 metri di percorso, all’interno dell’area sportiva del Comune, con svariati tipi di percorso: erba, muschio, sabbia, acqua, fango, ghiaia, foglie, fieno.

2. Parco di San Floriano a San Giovanni di Polcenigo (PN)

Si chiama “con i piedi per terra”, ed è un percorso di circa 900 metri da fare completamente a piedi nudi sopra pigne, paglia, sassi di fiume, sabbia, fango, rami, ghiaia con giochi di equilibrio e di abilità fatti con tronchi d’albero, sassi grandi e assi di legno.

3. Sentiero del Rifugio Boschetto (VR)

Questo sentiero è stato realizzato nel 2011, nel cuore della foresta di Giazza, intorno al rifugio Boschetto. I percorsi si svolgono su legni, terra, sassolini, erba e altri materiali che stimolano la ripresa di coscienza dei propri piedi.

4. Oasi naturalistica Villarey di Prascorsano (TO)

A circa 850 metri di altitudine di Prascorsano si trova un vero e proprio orto botanico autoctono di piante medicinali. Qui ci sono sedi dedicate specificatamente all’earthing.

5. Barfuss Park in Germania

Sono molti i Barfuss Park in Germania, cioè parchi tematici dedicati all’earthing. Da provare.