Nuovi e vecchi virus bussano alla porta: è il turno di West Nile.

Si tratta di un arbovirus che viene prevalentemente trasmesso dalle zanzare.

È stato identificato per la prima volta nel 1937 in Uganda e da allora si è diffuso in molte parti del mondo, compresa l’Europa e il Nord America.

Si sono attualmente registrati nuovi casi anche in Italia.

Emergenza West Nile: nuovi casi in Italia

Il virus del Nilo continua a rappresentare un problema di sanità pubblica in molte regioni del mondo, con focolai epidemici ricorrenti.

Negli Stati Uniti, dal 1999 al 2018 sono stati segnalati oltre 50.000 casi umani confermati, con più di 2.300 decessi.

Solo in Italia, quest’anno, sono stati registrati 13 casi con anche una morte segnalata.

Di questi 13, sette si sono manifestati nella forma neuroinvasiva. Le regioni colpite sono: Puglia, Friuli, Lombardia, Abruzzo ed Emilia. Il virus sarebbe arrivato sia dagli USA che dal Marocco, che dall’Oman.

I dati sul virus Wnv segnalano “una problematica che sta diventando sempre più importante, considerando che la circolazione interessa ben 6 regioni d’Italia” (fonte Iss).

“C’è un’esigenza di sorveglianza per queste malattie trasmesse dalle zanzare. Già si fa su diversi elementi, ma è una necessità che diventa sempre più stringente” evidenzia l’Adnkronos Salute.

Che cos’è il virus West Nile: sintomi e come difendersi

È un virus che appartiene al genere Flavivirus, che comprende anche altri virus come quelli della febbre gialla, della dengue e dell’encefalite giapponese

Si trasmette principalmente attraverso la puntura di zanzare infette, in particolare della specie Culex. Le zanzare si infettano quando si alimentano su uccelli portatori del virus.

Gli esseri umani e altri mammiferi, come cavalli, possono essere infettati dal virus ma non svolgono un ruolo nella trasmissione, in quanto non producono sufficienti particelle virali per infettare altre zanzare.

I sintomi sono:

  • febbre anche molto alta,
  • nausea,
  • vomito,
  • linfonodi ingrossati e sfoghi cutanei.
  • mal di testa,
  • debolezza muscolare,
  • disorientamento,
  • tremori,
  • disturbi visivi,
  • convulsioni

Non esiste un vaccino autorizzato per l’uomo, quindi la prevenzione si basa principalmente sul controllo delle zanzare e sulla protezione personale contro le punture.