Può capitare che la parete interna dello stomaco a causa di ansia e stress si infiammi generando un principio di gastrite. Questa può anche essere associata al batterio Helicobacter pylori o all’abuso di farmaci e alcol, al reflusso biliare o altre malattie come il morbo di Crohn. Se non trattata adeguatamente la gastrite può comportare sanguinamenti o la formazione di ulcere. Inoltre, può manifestarsi sia acuta, con sintomi che compaiono all’improvviso, che cronica e svilupparsi lentamente perdurando nel tempo. Generalmente con i giusti trattamenti e le cure adeguate la situazione migliora. Ma quali sono i sintomi della gastrite acuta e come intervenire tempestivamente?

5 sintomi comuni della gastrite acuta

I sintomi della gastrite acuta generalmente sono piuttosto evidenti. Principalmente se ne individuano 5: 

  1. Cattiva digestione o indigestione, la manifestazione più comune della gastrite acuta, causata dalla difficoltà dello stomaco di svuotarsi e dunque dall’interferenza del processo digestivo a livello gastrico; 
  2. Bruciore di stomaco, che si manifesta anche con dolore epigastrico (di media o alta intensità a seconda del paziente) localizzato nella parte alta dell’addome. Alla base del bruciore di stomaco c’è comunque un aumento di livello di acidità gastrica;
  3. Nausea, vomito e calo dell’appetito, che accompagnano di solito l’indigestione e sono correlati tra loro, cioè la nausea provoca il vomito che a sua volta riduce l’appetito; 
  4. Flatulenza e senso di gonfiore o pesantezza addominale, derivanti da una cattiva digestione. In caso di cattivo processo digestivo infatti il cibo giunge all’intestino digerito solo in parte e ciò ne provoca la fermentazione, responsabile della flatulenza e del gonfiore;
  5. Malessere generale e senso di debolezza come conseguenza dei precedenti sintomi. 

Cosa può provocare la gastrite acuta

Nei casi più gravi o se non si interviene in modo adeguato, la gastrite acuta può degenerare fino a causare la formazione di ulcere peptiche perforanti, cioè lesioni della mucosa digerente in profondità, che pregiudicano l’integrità dei vasi sanguigni sottostanti causando emorragie gastrointestinali. Occorre, altresì, ricordare che l’intensità e la frequenza del vomito della gastrite acuta potrebbero causare la disidratazione dell’organismo. 

Cosa mangiare per evitare la gastrite acuta

Per prevenire la gastrite acuta bisogna cambiare le proprie abitudini alimentari e lo stile di vita e ricorrere a rimedi naturali che possono alleviare il mal di stomaco. Innanzitutto, chi soffre di gastrite dovrà evitare di mangiare cibi speziati o piccanti che potrebbero irritare le pareti dello stomaco o stimolare in modo marcato la produzione di succhi gastrici con una condizione di eccessiva acidità. Bisognerà quindi evitare di consumare peperoncino, paprika, senape, verdure difficili da digerire come verze, cavoli, cipolle, aglio, pomodori, peperoni; gli alimenti molto salati come le patatine fritte o gli insaccati e i cibi ricchi di grassi animali come creme, frittelle, arrosti, sughi. Anche alcune bevande saranno “bandite” dalla tavola: tutte le gassate, gli energy drink, il caffè, i cocktail, i vini e le birre, i succhi di frutta industriali o le spremute troppo acidi.