martedì, 18 Marzo 2025

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Consigli e notizie su come stare bene e rilassarsi all'insegna del benessere

Niente chirurgia, un partner instancabile ti rende più giovane

È l’amore concreto, la passione e i sentimenti che diventano pelle, il desiderio di soddisfare ed essere soddisfatti. Ma è anche il modo più divertente per bruciare calorie, quello più efficace e gradito per restare in forma. Parliamo del sesso, se a qualcuno non fosse ancora chiaro. Esatto, proprio lui, quello che spavaldo saluta a gran voce, da lontano, la chirurgia estetica, consapevole del proprio potere.

Pare infatti che una vita sessuale attiva, porti benefici alla pelle e al corpo, oltre che nella prevenzione di pericolose patologie. Questo il risultato di uno studio scientifico condotto presso il Royal Edinburgh Hospital dal ricercatore e psicologo David Weeks. La ricerca ha coinvolto persone di differenti età e ha confermato che coloro che risultavano più in salute e dimostravano meno anni rispetto alla loro età anagrafica, erano proprio coloro che facevano di più l’amore. E non soltanto in relazione all’aspetto fisico, ma anche in relazione alla salute. Fare tanto e sfiancante sesso aiuta la circolazione del sangue, contrastando l’insorgenza di pericolose patologie a carico dell’apparato cardiocircolatorio. In più incrementa le difese immunitarie e migliora la produzione delle endorfine, gli ormoni che inducono il buon umore ed il senso di benessere.

Una pelle più soda e giovane e un miglior riposo notturno, sono tra gli altri benefici dei rapporti sessuali frequenti. Il medico, dunque, per il nostro benessere, prescrive un partner instancabile e almeno tre “sessioni” settimanali per ringiovanire di almeno 7 anni. Provare per credere.

L’arte degli origami: benessere per il corpo e per la mente

Credit: marieclaire.it

Dopo il successo della terapia del colorare sembra che il prossimo trend per combattere lo stress sia fare origami (termine che deriva dal giapponese e significa piegare la carta).

L’arte degli origami nacque in Giappone nel VI secolo, quando alcuni monaci introdussero la carta dalla Cina. Gli origami mantennero la loro natura religiosa e cerimoniale fino al 1600, ma non appena la carta divenne un bene di consumo di massa, accessibile a tutti dato il suo basso costo, quest’arte si diffuse come attività ricreativa popolare, permeando così la cultura giapponese.

Oggi gli origami sono molto popolari in tutto il mondo.
Si tratta di piegare cartoncini colorati o di giornale per creare le forme più svariate: fiori, gru, farfalle, cuori e persino scatole per riporre gli oggetti e portafoto.

Creare opere di carta aiuta a rilassarsi e ad allontanare ansia e pensieri negativi facendo ritrovare la pace interiore a chi decide di farli.

Altri benefici che si ricavano praticando quest’hobby sono quelli di migliorare le tecniche di memoria e concentrazione anche nei più piccoli.
Stimolare la creatività in passatempi come questo o giochi come i puzzle aiuta a migliorare il loro grado di attenzione in ambito scolastico, diminuendo le distrazioni e coordinando occhi e mani.
Questo vale anche per gli adulti, infatti realizzare origami richiede un tale livello di concentrazione che devono liberare per forza la mente da ogni pensiero.

Tutto ciò ha effetti positivi non solo per il nostro cervello che sarà pronto ad apprendere cose nuove, ma anche per il corpo che sarà meno teso e più rilassato.

Il segreto della longevità sta nel darsi tregua

Gestire lo stress è ciò che più incide sulla durata della vita e imparare a farlo potrebbe persino allungarne il corso: a stabilirlo sono i ricercatori della Brandeis University di New York che, grazie a una serie di test, sono riusciti a risalire al nesso esistente tra le persone tendenzialmente tolleranti verso se stesse e il danno fisico causato loro dallo stress. Il segreto per una vita lunga e felice – affermano – sta nel darsi tregua: è quanto si evince dalla loro scoperta, che ha messo in luce il fatto che gli individui con un atteggiamento più comprensivo nei propri confronti presentano meno infiammazioni dovute allo stress.

I risultati della ricerca, pubblicati sulla rivista “Brain, Behavior and Immunity” potrebbero favorire lo sviluppo di tecniche per ridurre lo stress e aiutare a migliorare lo stato di salute di ciascuno di noi: lo stress mentale è, infatti, in grado ripercuotersi al livello fisico, provocando risposte biologiche non dissimili da malattie e infortuni – tra cui si annoverano anche le infiammazioni. Un dato significativo se si considera che, mentre le infiammazioni regolari prevengono le infezioni e stimolano la guarigione, le infiammazioni irregolari possono condurre a disturbi cardiovascolari, al cancro e all’Alzheimer.

Lo studio, condotto dal professore di psicologia Nicolas Rohleder e dal suo team di dottorandi e laureandi, ha mostrato come le persone dotate di maggiore tolleranza verso se stesse non solo non si facciano carico dello stress che dipende da fattori esterni (si prenda il classico esempio del traffico, notoriamente snervante), ma preferiscano anche metter una pietra sopra ai litigi piuttosto che covare rancore per giorni e giorni.

Durante i test, il dottor Rohleder ha chiesto ai 41 esaminati di specificare se si sentissero più o meno concordi con affermazioni del tipo “Cerco di essere comprensivo e paziente rispetto a degli aspetti della mia personalità che non amo” e “Disapprovo e critico i miei difetti e le mie manchevolezze”.
I partecipanti sono stati tenuti, poi, a sottoporsi a uno specifico “stress test” per due giorni: dopo il primo, il grado di tolleranza nei confronti di se stessi si mostrava alto, mentre bassi risultavano i livelli di interleuchina 6 (IL-6), l’agente infiammatorio legato allo stress; dopo il secondo, la tolleranza era calata e i livelli di interleuchina 6, invece, aumentati – a dimostrazione del fatto che molti subissero le conseguenze dello stress accumulato il giorno prima.

La ricerca mostra, pertanto, quanto velocemente lo stress possa accumularsi e quanto un quotidiano fattore di stress, apparentemente modesto, possa avere comunque un notevole impatto sulla salute di una persona sprovvista di strategie per gestirlo.
Fortunatamente, saranno proprio queste scoperte a permettere ai ricercatori di sviluppare nuovi metodi per ridurre lo stress e i disturbi ad esso legati, non solo lenendo le ripercussioni negative, ma anche incoraggiando a un atteggiamento di maggiore comprensione nei propri stessi confronti.

Ciclo, coppetta contro assorbenti: chi vincerà?

Moltissime sono le donne che, durante il proprio ciclo mestruale, hanno deciso di passare alla Mooncup, la nuova coppetta in silicone diventata un’alternativa più che valida ad assorbenti e tamponi. L’idea, nata in Inghilterra ad opera di un’azienda poi insignita di svariati premi proprio in virtù dei progressi etici a cui ha portato, ha così messo fine alla problematica legata ai rifiuti e a quella dello sperpero di soldi per prodotti usa e getta.

A differenza degli assorbenti e dei tamponi, la Mooncup è infatti una coppetta riutilizzabile sicura, comoda ed ecologica: realizzata in morbido silicone medico, non contiene né lattice, né coloranti, né tossine o sbiancanti. Il prezzo si aggira intorno alla ventina di euro, ma si tratta di un prodotto che può durare per anni. In più, i materiali in cui è realizzata non provocano la secchezza causata generalmente dai tamponi, nel totale rispetto dell’equilibrio naturale del nostro apparato genitale.

Considerando il fatto che nell’arco della propria vita una donna finirà per usare più di 11.000 assorbenti o tamponi, e che buona parte di questi finiranno in discarica o a mare, non c’è dubbio sull’incredibile impatto ambientale che la Mooncup potrebbe avere un domani, se fosse finalmente usata da tutte le donne.

Sicuramente l’inserimento non è tra le pratiche più facili e si dice ci sia bisogno di almeno tre cicli per riuscire ad abituarcisi del tutto. Eppure, la sua comodità e la sua efficacia sono incomparabili: non imponendo, per esempio, delle ‘scadenze di ricambio’ a stretto giro (come invece fanno i tamponi), le coppette lasciano un’ampia libertà a chi le usa. Provare per credere.