martedì, 23 Aprile 2024

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Consigli e notizie su come stare bene e rilassarsi all'insegna del benessere

Bere 5 caffè al giorno fa bene

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Quando si tratta di stilare una lista di alimenti da evitare se si vuole vivere meglio, senza dubbio mandiamo al patibolo il povero caffè, reo di avere effetti negativi sull’organismo umano. Ma è vero?
In un paese come l’Italia il caffè è un elemento quasi sacro e intoccabile: la maggior parte della popolazione ne assume in quantità spropositata rispetto a quanto consigliato da medici e nutrizionisti. A noi resta fermo un interrogativo: il caffè fa veramente male? Si tratta di un alimento da evitare oppure possiamo stare tranquilli? Le scuole di pensiero sono diverse, e assurgono a conclusioni contrastanti.

Un nuovo studio della American Heart Association, pubblicato sulla rivista Circulation, ha scoperto che bere da uno a cinque tazze di caffè al giorno è associato a un minor rischio di mortalità rispetto al non berne affatto.
Gli scienziati hanno analizzato soggetti che sono soliti bere da tre a cinque tazze di caffè al giorno, e, secondo i risultati dello studio, pare che essi avessero il 15 per cento di probabilità in meno di morire rispetto a quelli che non assumevano caffeina. Uno degli autori dello studio, il ricercatore di nutrizione Walter Willett della Harvard School of Public Health, ha reso pubbliche le conclusioni dello studio a NPR.

Quindi bere caffè fa bene oppure sarebbe meglio evitare? Di certo se scoprissero che esso è cancerogeno in paesi come l’Italia continuerebbero berlo senza farsi troppi problemi. Nell’incertezza sarebbe sempre meglio mantenersi su consumi moderati, ovvero su due caffè al giorno.
Anche se uno studio eminente come quello di cui si parla ritiene che bere cinque caffè al giorno faccia bene, sarebbe comunque indicato optare per quantitativi minimi. Che poi, detto fra noi, questo caffè che fa così bene può essere zuccherato? Macchiato? Corretto? Senz’altro no, dal momento che lo zucchero andrebbe evitato il più possibile.

I rimedi per curare la pelle dopo l’abbronzatura

credits photo : esseresani.pianetadonna.it

L’unico pensiero fisso dell’estate è quello di sfoggiare una pelle abbronzata e luminosa. Ma cosa fare per curare la pelle dopo un’abbronzatura selvaggia? Rischiare di rovinare la pelle per crogiolarsi ore ed ore sotto il solleone sarebbe da evitare, ma essendo in vacanza si pensa sia tutto concesso. Attenzione a non cadere in questo errore.

Ecco i rimedi ed i consigli per curare la pelle dopo l’abbronzatura.

Doccia calda

Fare la doccia o il bagno poco dopo essere state tante ore sotto il sole è molto importante non solo per fissare l’abbronzatura ma anche per idratare la pelle, che durante l’esposizione ha perso molti liquidi. L’acqua calda infatti consente alla pelle di assorbire le sostanze idratanti contenute nelle lozioni abbronzanti. Il calore fa sì che i pori si aprano per permette alla pelle di acquisire l’ossigeno di cui ha bisogno per il processo di abbronzatura.

Crema idratante

In seguito ad un’abbronzatura selvaggia la pelle può apparire eccessivamente secca perché disidratata. In questo caso, dopo aver fatto un bagno caldo, il consiglio è quello di applicare una crema idratante molto densa e nutriente, anche più volte dopo l’esposizione al sole. Un rimedio molto efficace è l’olio di Argan, di cui si parla spesso per le sue proprietà benefiche e lenitive. Oppure si possono applicare creme al miele fai o anche creme idratanti contenenti emollienti come la camomilla, ideale anche per schiarire e lenire eritemi solari e scottature.

Riposo

Dopo una giornata di sole, è buona norma lasciare riposare la pelle per almeno 24 ore prima di una nuova esposizione. La pelle infatti ha bisogno di tempo per rigenerarsi da qualsiasi scottatura causata dall’abbronzatura.

Acqua

La pelle come sappiamo ha bisogno di acqua per essere idratata. Per questo motivo si consiglia di bere molta acqua non solo quando ne sentiamo la necessità, ma soprattutto durante tutto l’arco della giornata. Proprio come la crema idratante, l’acqua reidrata la pelle rendendola più sana.

Un’ora e mezza di sonno in più fa dimagrire

Se questa mattina vi siete trattenute a letto più del dovuto, potete complimentarvi con voi stesse: il sonno extra non solo ci fa sentire più rilassate, ma ci fa diventare più snelle – questo il parare dei ricercatori che hanno scoperto che anche soltanto un’ora e mezza di sonno in più fa dimagrire, perché aiuta a ridurre la sensazione degli attacchi di fame e la voglia di cibo-spazzatura.

Lo studio, condotto dagli scienziati dell’Università di Chicago, ha dimostrato che negli adulti giovani in sovrappeso presi in esame che andavano a letto prima o che restavano a letto più a lungo del solito si riscontravano un calo d’appetito del 14% e una diminuzione del 62% della voglia di snack poco sani, dolci e salati.

La scoperta suggerisce che delle semplici modifiche ai tempi che si passano a letto potrebbero aiutare a combattere l’obesità, malattia sempre più diffusa. Già studi precedenti avevano dimostrato che dormire troppo poco può causare problemi di peso, in parte legati al fatto che vengono a sbilanciarsi gli equilibri ormonali che permettono di tenere sotto controllo l’appetito.

Gli scienziati dell’Università di Chicago, in ogni modo, volevano vedere quanto una piccola alterazione alle abitudini che abbiamo a letto potesse incidere al livello di fame e di usi alimentari: hanno così esaminato 10 tra uomini e donne, obesi o in sovrappeso, di età compresa tra i 21 e i 40 anni che dormivano in media sei ore e mezza a notte. Nel corso della prima settimana è stato chiesto loro di continuare a dormire come d’abitudine e di rispondere frattanto a questionari circa la fame avvertita e i desideri alimentari. Nel corso della seconda settimana, invece, è stato chiesto loro di allungare i tempi trascorsi a letto fino a otto ore e mezza: ognuno di loro è stato fornito di un monitor su cui registrare quando si alzavano e tutti tenevano un diario sulle modalità in cui dormivano.

I risultati, pubblicati sul giornale Appetite, hanno dimostrato che aumentare il tempo trascorso a letto riduceva negli esaminati la sensazione d’appetito in maniera significativa. Per il Professor Jim Horne, ex direttore della ricerca sul sonno alla Loughborough University del Leicestershire, afferma che tempi prolungati a letto paiono frenare la fame per un effetto cerebrale dovuto alla fase REM (Rapid Eye Movements), la quale se prolungata avrebbe proprietà inibenti rispetto all’appetito.

Olio di Brahmi: proprietà e benefici

Olio di Brahmi

Olio di Brahmi: di cosa si tratta? Fondamentale perla salute dei capelli ma anche ottimo alleato contro l’insonnia. Ecco un olio orientale delicato ma dai molteplici usi.

Dall’estremo Oriente è giunta fino a noi una pianta particolare, il cui impiego è noto perché curativo di diversi disturbi, il suo nome è Brahmi.

Dove si può acquistare quest’olio? In erboristeria oppure online.

Olio di Brahmi: proprietà e benefici

L’olio di Brahmi contiene saponine, esteri, bacoside e bacopaside.

Principalmente quest’olio ha una proprietà distensiva e rilassante per il corpo e per la mente, è utile per i massaggi serali, per rilassarsi e prendere sonno.

E’ un buon rimedio contro la forfora e per rafforzare i capelli, basta massaggiarlo sulla cute, attendere una decina di minuti e poi fare lo shampoo.

Una delle proprietà meno note è quella di essere antiossidante, previene i danni dei radicali liberi.

Inoltre ha la capacità di rafforzare il sistema cardiovascolare, un miglioramento dell’apparato respiratorio ed un incremento dell’ormone tiroideo ma questi benefici sono più che altro associati al consumo della pianta cruda.

Olio di Brahmi: come usarlo

Se sceglio l’olio di Brahmi è utile anch’esso per l’insonnia ma soprattutto contro la forfora e la perdita di capelli, è sufficiente massaggiarne 10-25 gocce sulle tempie o sul cuoio capelluto tenendo in posa almeno per un’ora nel caso dei capelli.

In alternativa, se non avete l’olio, potete mischiare la polvere con acqua calda e lasciar riposare 30 minuti quindi applicare il composto sui capelli asciutti per 50 minuti quindi risciacquo con abbondante acqua e aceto.

Per migliorare il sonno o la concentrazione basta fare qualche massaggio con quest’olio.

Si trova in commercio anche in polvere, ideale per maschere per il viso e per i capelli, puoi amalgamarlo con gli ingredienti che preferisci. Possiamo ad esempio miscelarlo allo yogurt, al succo di limone o all’argilla ed ad un olio vegetale a seconda del fine per cui ci occorre.

In caso di patologie tiroidee e gravidanza consultare il medico prima dell’uso. Non usare su ferite, ustioni e dermatiti.

Conoscevi già l’olio di Brahmi e le sue proprietà?