giovedì, 2 Maggio 2024

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Consigli e notizie su come stare bene e rilassarsi all'insegna del benessere

Foot pilates, la gym specifica per ondeggiare sui tacchi alti

Come gli uomini, sono in grado di farci impazzire, e, come loro, anche di farci soffrire. Ma noi donne li perdoniamo sempre, senza tentennare, perché niente può farci sentire belle come un tacco 12.

Ondeggiamo sicure, convinte che quei centimetri in più servano a mostrare la nostra audacia al mondo, ma dopo qualche ora la voglia di mostrarsi viene prontamente sostituita dalla voglia di sedersi. Caldo, piante che più doloranti non si può, gonfiori: questi alcuni degli effetti dei tacchi alti sui piedi.

Ma visto che prevenire è meglio che curare, il dottor Scholl, con l’aiuto della personal trainer Simona Musocchi, ha perfezionato una ginnastica specifica per aiutare il gentil sesso ad ondeggiare senza sofferenza sui tacchi.

Il suo nome è foot pilates e prevede semplici esercizi che già dopo una settimana influiranno positivamente sulla tenuta da tacco a spillo.

Prima del tacco 12

Fase uno. Sdraiati sul pavimento tenendo un cuscino sotto il polpaccio. Scrivi nell’aria, con la punta del piede, i numeri dall’1 al 10. Ripeti con l’altra gamba.

Fase due. A gambe unite, in piedi, alzati sulle punta dei piedi per almeno dieci volte.

Fase tre. Stretching del polpaccio: Porta una gamba davanti all’altra, con i piedi in linea a circa 20 cm di distanza, e piega il ginocchio avanti mantenendo la gamba posteriore ben dritta. Tieni la posizione almeno un minuto per gamba.

Durante il tacco 12

Fase uno. Appena hai modo di sederti e non essere guardata, togli le scarpe ed effettua delle circonduzione delle caviglie in entrambi i sensi.

Fase due. Per dici volte effettua un punta tacco sul pavimento, allungando i muscoli e riattivando la circolazione.

Dopo il tacco 12

Fase uno. Dopo un pediluvio rinfrescante, cammina a piedi nudi per casa, alternando andature sulle punte, sui talloni, sulla parte interna e su quella esterna dei piedi.

Fase due. Lascia rotolare sotto la pianta del piede e per una decina di volte una pallina da tennis.

Fase tre. Massaggia i piedi liberamente, in modo da rilassarli.

Poche e semplici mosse per soffrire meno e prevenire anche le rughe d’espressione, l’espressione del dolore. Che il foot pilates sia con voi.

Il corpo, lo specchio delle emozioni

Dalla Finlandia arriva una ricerca che dimostra come il corpo sia lo specchio delle emozioni. Si tratta di “Body Atlas”, pubblicata nel “Proceedings of the National Academies of Sciences”: la ricerca individua i modi in cui l’emozioni, gli stati d’animo influenzano il nostro corpo.

Lo studio si è basato su 773 partecipanti di varie origini (taiwanesi, finlandesi e altri occidentali) e gli è stato chiesto di indicare le parti del corpo che a loro parere erano in attività mentre erano sottoposti alla visione di film, al ascolto di storie o parole.
Rosso per le parti intense, giallo per una sensazione crescente e blu per nessuna emozione. Ma gli autori dello studio ammettono che i risultati della loro ricerca potrebbero “riflettere un’associazione puramente concettuale tra conoscenze semantiche degli stereotipi basati sulla lingua e sensazioni emotive come le farfalle nello stomaco”. Sostengono inoltre che le loro risposte suggeriscono un’universalità culturale dell’influenza delle emozioni sul nostro corpo.

Quindi nulla di certo.

Quello che si sa è che i pensieri e le emozioni si scaricano immediatamente sul corpo. La prima struttura fisica a manifestarli è la muscolatura e quando gli stati d’animo diventano permanenti, essi creano irrigidimenti muscolari cronici che modificano stabilmente la nostra forma corporea, basti pensare a come cambia la mimica facciale durante uno stadio di gioia incontenibile, e viceversa nel bel mezzo di un pianto isterico.

Il corpo diviene così la valvola di sfogo primaria per le emozioni.

Qualche esempio?

Uno stato d’ansia può provocare forti dolori alla bocca dello stomaco, capogiri o ancora nausea;

Il corpo, lo specchio delle emozioni

Uno stato d’animo di depressione può provocare una sensazione “annullante” in quanto è come se il corpo non provasse più alcun sentimento;

La rabbia invece si scarica su fegato e cistifellea creando tensioni alle vie biliari, e in estremo può portare fino alla formazione di calcoli, a tutto questo si aggiunge l’effetto dello stress sul cuore e sulla pressione arteriosa.

E ancora, l’eccessiva insofferenza ed intolleranza fanno accumulare forti tensioni che, se non sfogate, possono liberarsi scatenando il sistema immunitario contro pollini e alimenti, creando varie tipologie di allergie. E a leggere ciò si capisce come questo mondo sia insofferente se si pensa a quante persone siano soggetti allergici.

Ed i piccoli incidenti come le cadute che causano traumi e fratture? Anche queste sono il riflesso di stati d’animo eccessivi, spesso, infatti, non sono casuali ma il risultato di periodi di eccessiva stanchezza, dove si è obbligati a riposare per forza. Oppure esprimono un tentativo inconscio di ricevere affetto ed attenzioni dalle persone a cui si vuole bene e con le quali non si riesce a comunicare.

Da questi piccoli esempi si capisce come la malattia può addirittura diventare, anche inconsciamente, un modo per difenderci dalle pretese e dall’aggressività degli altri, o per venire meglio accettati: tutti sono infatti più disponibili e tolleranti di fronte ad un malato.

Si potrebbe continuare a lungo con la lista dei sentimenti ed emozioni, ma già è chiaro che, per mantenersi in buona salute è assolutamente indispensabile una profonda serenità con se stessi e con il mondo.

Insomma, se il corpo è il templio dell’anima, dello spirito, per far sì che questo goda di benessere è necessario sfogare le proprie emozioni e cercare la serenità dentro e fuori il proprio templio.