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Quante volte siamo tornati a casa gattonando? In quante occasioni ci siamo ridotti a raggiungere il letto strisciando come un serpente? Si sa, durante le feste natalizie alziamo tutti il gomito più del dovuto e ridursi come un canovaccio da cucina è una delle situazioni più comuni. Certo, nessuno ama fare dell’hangover uno stile di vita, ma tutti almeno una volta sono finiti in coma a causa degli eccessi natalizi. E per eccessi mi riferisco sia al cibo che all’alcol.
Sapete che esistono almeno dieci tipi di hangover? Probabilmente no, ma leggendo l’articolo di sicuro assocerete ogni categoria a un accadimento o a una persona in particolare. Scopriamo insieme di che si tratta.

Lo slomo

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Avete presente lo slow motion ovvero la modalità rallenty? Sicuramente si. Molto spesso durante le nostre notti da leoni avvertiamo un senso di nausea, di calore e di estrema lentezza. Sembra quasi che il cervello vada a velocità ridotta e che ogni operazione duri molto più del dovuto. Il problema è il risveglio del giorno seguente, in particolare se si ha un impegno lavorativo. L’unico rimedio è una botta di energia o vitamine: solo così riuscirete a sopravvivere alla pressione di un giorno pieno di tragici postumi.

Modalità Giacomo Leopardi

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Se c’è chi si diverte da matti durante l’hangover, c’è anche chi si butta giù e precipita in un vortice di depressione. Della serie: ‘Sono brutto, sono un fallito, non valgo nulla‘. Questo è il peggior stato da vivere dopo una sbornia e comporta una serie di pensieri negativi e rimpianti.

Mercoledì

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Si, ci sono tante persone che dopo la sbornia si trasformano in Mercoledì Addams, come spesso capita a me. Dopo aver bevuto avverto un forte sentimento di distruzione al punto da desiderare che un asteroide colpisca la Terra facendo scomparire ogni forma di vita. Ovviamente salvando solo la mia.

Ricercato dalla CIA

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Questa modalità è davvero tanto divertente per chi ci sta intorno: le paranoie sono tante e tali da potere scrivere un libro di sfottò sulle nostre paure e preoccupazioni post sbornia. Per non parlare del senso di vergogna e di inadeguatezza dovuto alla consapevolezza di esserci resi profondamente ridicoli avanti a terzi, in particolare dinnanzi a quella vipera che detestiamo o al ragazzo che stavamo tentando di conquistare. E che ovviamente con noi non vorrà saperne nemmeno di prendere l’ascensore.

L’ipocondriaco

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Si tratta di quel soggetto un po’ sfigato che comincia ad avere paura di qualsiasi cosa e ad avere pensieri davvero poco logici e verosimili. L’ansia di morire e di non riuscire a superare la notte si impossessa della mente del malcapitato, generando attacchi di panico e persino tachicardia. Ma se dovete starci così male chi ve lo fa fare di ubriacarvi?

Biancaneve style

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Questo è senza alcuna ombra di dubbio uno dei più pericolosi e fastidiosi tipi di hangover, ovvero quello in cui si avverte la netta sensazione che il fondo sia stato toccato una volta per tutte. Di li nascono interrogativi del tipo: ‘Non è che qualcuno magari mi ha messo del veleno o della droga nel bicchiere?’

Carlo Verdone

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Questo è il classico caso di chi comincia a razionalizzare le situazioni vissute il giorno prima e a cercare di dare una spiegazione filosofica alle azioni commesse. Il comportamento richiama un personaggio molto famoso interpretato da Carlo Verdone: l’insopportabile Furio (o Raniero).

Il bipolare

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Sto bene, sto male, sto morendo, mi sento benissimo‘. Queste solo solo alcune delle esternazioni di un post sbornia ‘bipolare’, ovvero lo stato che vive chi non sa come si sente, che forse si sente di tutto o addirittura non sente niente.

L’autocommiserativo

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Trovarsi accanto a chi dopo una sbornia tenta di autocommiserarsi è davvero molto divertente. Volano frasi come ‘La colpa è tutta mia, sono uno stupido, la gente dovrebbe evitarmi per sempre‘. Sono quelle situazioni in cui l’autostima di chi ci è accanto sale vertiginosamente tanto è lo schifo che facciamo.

L’eroe

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Un’altra categoria interessante è quella degli eroi alcolizzati, ovvero quelli che dopo avere bevuto pretendono di sistemare questioni, riordinare accadimenti o addirittura salvare il mondo intero da una minaccia extraterrestre.
L’eroe si sente in forma e pronto a spaccare il mondo: bisogna fare però attenzione anche al più piccolo ostacolo, perché esso potrebbe smontare anche chi si è svegliato con la faccia e la forza di Hulk.