Ph Francesco Prandoni

Sembra strano dirlo: ci credereste che il mitico Liga oggi sta spegnendo 56 candeline? Sarete d’accordo sul fatto che figo com’è non dimostra assolutamente i suoi anni.
L’idolo di moltissime persone (compresa me) è nato il 13 marzo di 56 anni fa da una famiglia umilissima, a cui è dedicato il recente bravo ‘Per sempre‘. Cresciuto negli anni ’70, descritti magistralmente nel film Radiofreccia, Luciano ha svolto moltissimi lavori prima di diventare una star della musica italiana: muratore, ragioniere, bracciante agricolo, operaio metalmeccanico, promoter. Una persona assolutamente fuori dall’immaginario collettivo, che solitamente vede la rock star come una creatura extraterrestre.

Ma Liga non è assolutamente tutto questo: lo si capisce da canzoni come ‘Non dovete badare al cantante‘, in cui viene descritta la vita megalomane di molte star popolari che prima o poi conoscono il declino (‘Non dovete badare al cantante, quello li che si crede una star. Quello li che si crede uno che lasci il segno ed invece una volta passato, chi si volterà?‘).

Ligabue non è mai stato nemmeno un playboy: ricordate il testo di ‘Bambolina Barracuda‘? I giovani non conoscono troppo bene le canzoni più datate, ricche di riferimenti a categorie di persone che vivono di cliché e apparenze. Nel celebre brano, infatti, viene presa in giro la figura di un donnaiolo da strapazzo, finalmente mandato in bianco da una bambolina bella e dolce che presto si rivela più aggressiva di un barracuda.

Luciano Ligabue ha dimostrato negli anni di essere una persona piena di sensibilità: diversamente come avrebbe potuto scrivere testi come ‘Il giorno di dolore che uno ha’, L’amore conta’ e Una vita da mediano‘? Non possiamo fare altro che ringraziarlo per tutte le canzoni e tutti i suoi fantastici concerti, augurandogli di trascorrere il migliore dei compleanni.