Ehi gente, tenetevi forte: Artem Tkachuk, il nostro “Pino ’o pazzo” di Mare Fuori, è finito al centro di un vero caos al pronto soccorso del Vecchio Pellegrini a Napoli. Non è la solita storia da cronaca soft, ma un episodio che mescola tensione, danni e parecchie domande (a cui, al momento, nessuno risponde). Pronti a sbirciare i retroscena?
Artem Tkachuk di Mare Fuori: caos in ospedale
Era il primo pomeriggio del 17 settembre 2025 quando Artem arriva all’ospedale Pellegrini: codice rosso e in stato di forte agitazione. Quelle poche parole bastano a far capire che non sarebbe stato un accesso ordinario.
Secondo le prime ricostruzioni, Artem avrebbe cominciato a dare segni di nervosismo: spintoni al personale sanitario e alla vigilanza, urla, gesti che hanno allarmato chiunque fosse nei dintorni del triage.
Macchinari distrutti e denuncia
L’escalation: oltre agli spintoni, lui avrebbe danneggiato un macchinario per la ventilazione polmonare (strumento vitale in un pronto soccorso) e una porta del reparto.
Come nei peggiori film, Artem ha tentato la fuga, ma è stato fermato, prontamente, dai carabinieri di pattuglia mobile.
Le carte parlano chiaro: resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio. È lì che si muove la magistratura.
Accertamenti sanitari in corso: medici e sanitari hanno dovuto valutarne le condizioni fisiche e mentali, perché arrivare in codice rosso e in agitazione non è roba da poco.
Il passato torna a bussare
Questo non è il primo episodio conflittuale nella vita di Artem. Nel 2019, all’età di 18 anni, lui stesso fu vittima di una violenta aggressione nella zona della movida di Chiaia: schiaffi, pugni e una coltellata al fianco, poi una prognosi di venti giorni.
Quella vicenda lo aveva reso, suo malgrado, personaggio di cronaca, ma anche simbolo di resilienza per molti giovani che lo guardano come un modello, tra finzione e realtà.
Artem era sotto l’effetto di qualcosa?
Il fatto che Artem sia stato classificato “codice rosso” al triage solleva domande: stava male? Era sotto effetti di qualcosa? Paura? Follia? Nessuno ancora lo spiega bene.
Scommetto che adesso state guardando il vostro telefono in attesa del prossimo aggiornamento, vero? Anche io. Questa storia non è solo gossip bello e pronto: c’è qualcosa di umano che vibra dietro, dolore, conflitto, forse fragilità. E finché non usciranno le verità ufficiali, rimane un racconto sospeso tra realtà e finzione, proprio come la serie che lo ha reso famoso.
Rimanete connessi: non appena saltano fuori nuove info, ve le racconto.



