Diciamolo chiaramente: Chiara Ferragni oggi sta vivendo il periodo più duro della sua vita pubblica. E non è un modo di dire. Dopo anni in cui era praticamente intoccabile, tra red carpet, collaborazioni stellari e foto patinate da milioni di like, oggi si ritrova al centro di un tornado mediatico che sembra non voler finire.
Il famoso Pandorogate ha cambiato tutto: dalle accuse di frode, ai riflettori che non si spengono mai, fino alle conseguenze economiche e d’immagine che sono ormai sotto gli occhi di tutti.

E poi c’è un dettaglio che fa riflettere: il silenzio. La Ferragni che siamo abituati a vedere super presente sui social ha preso le distanze, cosa rarissima per lei. Durante una recente apparizione TV ha detto chiaramente che sta vivendo “un momento difficile” e che non ha “nient’altro da aggiungere”. Per chi la segue da anni, è quasi surreale.

Chiara Ferragni oggi: tra diffide legali e relazioni ingarbugliate

Come se non bastasse, attorno a lei ruotano storie che si intrecciano come in una soap. La più rumorosa? La guerra fredda con Fabrizio Corona, che ha portato Chiara a diffidarlo legalmente. Si parla di un risarcimento milionario e di un patto privato violato. Insomma, non proprio un litigio leggero.

Sul fronte Fedez, la situazione non è più semplice. Anche se entrambi mantengono un profilo relativamente basso, è chiaro che la rottura sentimentale ha amplificato ogni tensione. E nel frattempo, il web continua a chiedersi: “Si parleranno ancora? Torneranno insieme? O è davvero finita?”.
Spoiler: al momento, nessuno lo sa davvero.

Condanna a un anno e 8 mesi

La Procura di Milano ha chiesto una condanna a un anno e otto mesi per Chiara Ferragni nel processo sulle presunte irregolarità legate al Pandoro Pink Christmas e alle uova di Pasqua. La richiesta è stata avanzata dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco e dal pm Cristian Barilli, che contestano all’influencer e ad altri due imputati il reato di truffa aggravata in relazione alle operazioni commerciali finite sotto inchiesta.

I magistrati hanno inoltre sollecitato una condanna a un anno per Francesco Cannillo, presidente di Cerealitalia-ID, e a un anno e otto mesi per Fabio Damato, ex collaboratore della Ferragni.

Secondo le indagini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza, tra il 2021 e il 2022 Ferragni avrebbe ottenuto vantaggi economici ingiustificati dalla vendita dei prodotti pubblicizzati come iniziative solidali. Gli inquirenti ritengono che i consumatori siano stati indotti a credere che una parte del ricavato sarebbe stata destinata alla beneficenza, mentre la quota indicata non sarebbe stata effettivamente inclusa nel prezzo. L’importo complessivo contestato ammonta a circa 2,2 milioni di euro.

Ferragni si difende: “Tutto in buona fede. Nessuno ha lucrato”.

Cosa succederà adesso? Chiara Ferragni andrà davvero in prigione?