Julia Roberts in Notting Hill è stata formidabile e la possiamo ammirare nuovamente stasera, su rete 4.
A più di vent’anni dall’uscita, questo film continua a essere uno dei film romantici più amati di sempre.
Complice una chimica irresistibile tra i protagonisti, dialoghi memorabili e una Londra da cartolina, il film torna ciclicamente in TV e nelle conversazioni degli spettatori.
E ogni volta riemergono aneddoti curiosi dal set, come quello, ormai leggendario, sul presunto imbarazzo di Hugh Grant nel baciare Julia Roberts.
Julia Roberts in Notting Hill: una favola romantica ambientata a Londra
Uscito nel 1999 e diretto da Roger Michell, Notting Hill racconta l’incontro improbabile tra William Thacker, timido libraio londinese specializzato in guide di viaggio, e Anna Scott, la più famosa attrice del mondo.
Lui vive una vita ordinaria nel quartiere bohémien di Notting Hill, lei è costantemente inseguita da paparazzi e red carpet.
L’idea di Richard Curtis, già autore di Quattro matrimoni e un funerale, funziona alla perfezione: il contrasto tra normalità e celebrità diventa il cuore emotivo del film.
Il risultato è una commedia romantica elegante, ironica e mai stucchevole, che ha incassato oltre 360 milioni di dollari nel mondo e ha consacrato definitivamente la coppia Grant–Roberts nell’immaginario collettivo.
Curiosità dal set – Baci, librerie e battute diventate cult
Tra le curiosità più raccontate c’è quella secondo cui Hugh Grant non amasse particolarmente le scene di bacio con Julia Roberts.
L’attore, con la sua tipica autoironia britannica, avrebbe scherzato sul fatto che la bocca dell’attrice fosse “troppo grande”, rendendo l’esperienza un po’ complicata.
Un commento più giocoso che polemico, diventato però una delle chicche più citate sul film.
Altro elemento iconico è la libreria di William, la celebre Travel Bookshop. Nella realtà, il negozio che ha ispirato il film si trova a Blenheim Crescent.
Gli esterni visti sullo schermo sono stati girati a Portobello Road, dove oggi esiste un negozio di souvenir che richiama esplicitamente il film. Gli interni, invece, furono ricostruiti in studio.
Tra battute entrate nella storia (“I’m just a girl…”) e location diventate mete di pellegrinaggio cinematografico, Notting Hill resta una favola moderna capace di far sorridere, sospirare e, ogni tanto, scoprire nuovi retroscena anche dopo decenni.



