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Da un paio d’anni vi è la macabra moda di diffondere online notizie false sulle morti delle celebrità, scatenando una reazione a catena virale: niente paura, si tratta delle death hoax, meglio conosciute come ‘scherzi di morte’. Tuttavia, le celebrità prese di mira non sempre prendono bene lo scherzo sulla loro presunta morte. L’ultimo personaggio illustre a essere vittima dello scherzo è stato il cantante italiano Zucchero Fornaciari.

La risposta di Zucchero non è tardata ad arrivare: il cantante ha voluto rassicurare tutti i suoi fan tramite i suoi profili Facebook e Twitter scrivendo “E’ un peccato morir”, citando il titolo di una sua canzone del 2010, il tutto accompagnato da un’immagine di un bel paio di corna scaramantiche. Prima di lui, tanti i vip bersagliati. Per citarne alcuni: Macaulay Culkin, l’ex bimbo prodigio protagonista di Mamma ho perso l’aereo, Jennifer Lopez, Owen Wilson (quest’ultimo aveva tentato il suicidio nel 2007, tagliandosi le vene) e Aretha Franklin.

C’è chi l’ha presa sullo scherzo. Come il sex symbol Brad Pitt, anche lui una vittima del cerchio delle death hoax. In questo caso, il sito Global Associated News aveva annunciato la morte avvenuta a causa di un incidente in snowboard in Svizzera. Il marito di Angelina Jolie ovviamente era in realtà vivo e vegeto e per dimostrarlo, si era fatto filmare mentre firmava autografi. Jon Bon Jovi, invece, aveva smentito le voci della sua presunta morte su twitter, approfittando delle feste natalizie per fare gli auguri ai simpatici burloni che si sono presi gioco di lui. Il cantante ha postato una foto che lo ritraeva davanti ad un albero natalizio, con in mano un simpatico cartello: “Heaven looks a lot like New Jersey” -jbj – Il Paradiso somiglia tanto al New Jersey – 19 Dicembre 2011.”

La death hoax aveva colpito anche Robert Pattinson. Secondo una notizia circolata in rete nel 2012, l’ex vampiro di Twilight sarebbe rimasto così sconvolto dal tradimento di Kristen Stewart da prendere l’automobile e schiantarsi contro un muro. La notizia della prematura scomparsa dell’attore, grazie al web, aveva fatto il giro del mondo in pochissimi minuti. Fortunatamente, nulla di vero, e Robert si era mostrato alle sue fan subito in forma e pronto per tornare al lavoro.

La lista delle celebrità colpite dalla death hoax sono tante. Da quelle internazionali come Eminem, Russell Crowe, il rapper Usher, Will Smith, Johnny Depp, Zac Braff e Lindsay Lohan, a quelle nostrane, come Christian De Sica, Lino Banfi, Paolo Villagio, e Gerry Scotti – che aveva subito smentito twittando ai suoi followers “Essendo io morto, non posso smentire…”

Le death hoax sono burle che possono causare delle conseguenze drastiche sopratutto tra i fan più accaniti di certe celebrità, che alla notizia della morte del loro idolo, avevano già indetto delle fiaccolate verso i luoghi dove hanno vissuto. A pagarne le spese più grandi, però, sono sempre le celebrità. L’esser famoso comporta dei vantaggi e degli svantaggi, e il prezzo da pagare potrebbe essere proprio quello di trovarsi in prima pagina sui giornali, smentendo continuamente la propria morte. Se i burloni del web continueranno di questo passo, si arriverà a non credere più alla veridicità di una notizia.