L’Holi Festival celebra il trionfo del bene sul male, reso possibile grazie alla distruzione e alla morte sul rogo del demone-donna Holika: un atto realizzabile solo grazie all’incrollabile fede nella divinità indù protettrice del mondo, il dio Vishnu. L’Holi prese anche il nome di “Festival dei Colori” a causa dell’indole scherzosa di Krishna, reincarnazione del dio Vishnu, che si divertiva a fare benevoli agguati alle ragazze del villaggio, inzuppandole di acqua e colori.
La festa in sé segna la fine dell’inverno e l’imminente arrivo dell’abbondanza primaverile con la stagione dei raccolti: la data in cui viene celebrata cade ogni anno il giorno dopo la luna piena di Marzo. Per l’anno 2016, l’Holi si svolgerà quindi il 24 marzo, anche se in alcune zone orientali dell’India, come il Bengala occidentale, verrà celebrato con qualche giorno di anticipo.
La festività, in realtà, ha luogo nella stragrande maggioranza delle regioni indiane, tuttavia esistono posti in cui assume sicuramente una vivacità più marcata: le celebrazioni più tradizionali, ad ogni modo, si tengono a Mathura, a quattro ore da Delhi, dove assumono una portata impressionante.
Durante il festival, le persone trascorrono la giornata sporcandosi la faccia a vicenda con delle polveri colorate, buttandosi addosso secchiate di colore liquido, ballando sotto irrigatori ad acqua e consumando bhang, una sorta di pasta ricavata dalla cannabis tradizionalmente utilizzata in queste occasioni.
Il momento più emozionante dell’intera festa arriva però col rogo del demone-donna Holika: giunta la sera, grandi pire vengono accese per celebrare questa ricorrenza e bruciare gli spiriti maligni. In generale, comunque, l’Holi è un festival spensierato da non perdersi se non vi importa bagnarvi e sporcarvi: alla fine della giornata, vi ritroverete zuppi d’acqua e ricoperti di colori dalla testa ai piedi. Alcuni non vanno via tanto facilmente, quindi è bene indossare abiti vecchi. Un trucco per evitare che la pelle li assorba? Cospargersi il corpo di olio di cocco prima di gettarsi nella mischia.