Battiti cardiaci alti nei bambini, una situazione che può presentarsi e che va affrontata correttamente
La tachicardia fa sempre allarme i genitori, è normale. Vediamo quali sono le cause, come riconoscere il problema e cosa si deve fare.
Battiti cardiaci alti nei bambini: di cosa si tratta e cause
Si parla di tachicardia quando la frequenza cardiaca a riposo eccede. Non c’è da allarmarsi subito, può non essere la spia di una patologia in atto ma un caso estemporaneo.
Le cause della tachicardia nei bambini possono essere:
- anemia
- malformazioni congenite del cuore
- danneggiamento cardiaco a seguito di pregresso infarto
- stato febbrile
- stati emozionali, ansia e stanchezza
Battiti cardiaci alti nei bambini: sintomi
La sintomatologia generalmente presenta:
- eccessiva frequenza cardiaca
- dispnea
- palpitazioni
- svenimento
- dolore al torace
- vertigini
- temperatura elevata
Vediamo quali sono i valori normali:
- Neonati 0 -1 mese : 70 – 190 battiti al minuto
- Neonati 1 -11 mesi: 80 – 160 battiti al minuto
- Bambini 1 – 2 anni: 80 – 130 battiti al minuto
- Bambini 3 – 4 anni: 80 – 120 battiti al minuto
- Bambini 5 – 6 anni: 75 – 115 battiti al minuto
- Bambini 7 – 9 anni: 70 – 110 battiti al minuto
- Bambini dai 10 anni in su ed adulti: 60 – 100 battiti al minuto
- Sportivi: 40 – 60 battiti al minuto
Battiti cardiaci alti nei bambini: cosa fare
Come già detto prima cosa non allarmarsi. Di riflesso allarmiamo anche il bambino. Tranquillizzare il piccolo ed invitarlo a stare calmo e rilassarsi, fare dei respiri lunghi e cercare di distrarlo.
Misurare il battito cardiaco o nel collo, o nei polsi o dietro le ginocchia o nella tempia.
Per misurare il battito sul polso, mettete l’indice e il medio appena sotto la base del pollice dell’altra mano, dalla parte interna del polso. Premete le dita tenendole piatte, finché non riuscite a sentire il battito.
Quindi consultare il pediatra, specie se sono episodi ricorrenti che deciderà gli esami a cui è necessario si sottoponga il bambino.