E’ morto Claudio Coccoluto, ci saluta a soli 59 anni un grande dj ma anche grafico, direttore artistico e imprenditore famoso in tutto il mondo.
Ecco cos’è successo.
Addio a Claudio Coccoluto, storico dj italiano
Nato nel 1962 si è spento stamattina nella sua casa di Cassino, accanto alla moglie Paola e ai figli Gianmaria e Gaia.
Era purtroppo già malato da un anno.
“Se ne va il maestro più grande e l’amico di sempre Ha dato cultura alla musica nei club come dj e artista fuori dal coro. Sempre pronto a metterci la faccia con i media sia per gli aspetti gioiosi sia per i problemi del nostro settore. Con lui se ne va una parte di me” lo ricorda così il suo amico e socio Giancarlo Battafarano, in arte Giancarlino.
Claudio è stato uno dei fondatori del famoso locale romano Goa, ha fatto il giurato 3 volte al Festival di Sanremo ed è stato esponente di spicco della cultura pop.
Anche Linus stamattina ha voluto rendergli omaggio: “Questa mattina è arrivata la notizia che non vorresti mai sentire. Stamattina avevo pensato che avrei voluto iniziare come un sit-com, parlando degli applausi finti a Sanremo. Ma è arrivata la scomparsa di Claudio Coccoluto, uno dei più apprezzati e storici dj italiani. Si sapeva che stava male da tempo, che negli ultimi giorni si era aggravato. Ma poi quando arriva la notizia ti ferisce. Claudio è stato in qualunque campo, in qualunque mestiere, un fuoriclasse. I fuoriclasse sono quelli che lasciano il segno. Ho sempre scherzato sul suo cognome: un cognome così bizzarro e curioso è diventato, grazie alla sua bravura, un marchio di fabbrica. A me piaceva, mi piaceva il suo suono, la sua personalità, faceva un mestiere che possiamo definire ‘futile’, ma era bello parlare con lui. Era un fuoriclasse”.
Chi era Claudio Coccoluto?
Ha iniziato la sua carriera da ragazzo come speaker a Radio Deejay, per poi approdare al mondo del clubbing negli anni 80, voluto dallo storico dj Marco Trani a sostituire Corrado Rizza.
Nel 1980 il dj si trasferisce a Roma per studiare all’università e dopo aver frequentato diversi locali Coccoluto capisce che è quella la sua strada.
Di se stesso diceva: “Non oso definirla professione neanche a 57 anni, non ci sono i tratti definitivi del lavoro. C’è una grande passione dietro che nasce perché ho sempre ascoltato i dischi, avendo la possibilità di maneggiarli. Mio padre aveva un piccolo negozio a Gaeta, in provincia di Latina, una sorta di bazar dove si vendevano elettrodomestici, chitarre e bombole del gas. Ho giocato sin da piccolo con giradischi, magnetofoni e vinili. Per me il disco era un compagno di avventure, lo compravo proprio come acquistavo una collezione di soldatini”.
Ciao Claudio!